Nell'ordine :
1. Non è detto che devi per forza iscriverti all'associazione (inquilini/proprietari) per richiedere l'atto di asseverazione.
2. Secondo alcune "scuole di pensiero" non è detto che tale asseverazione devi presentarla assieme al contratto di locazione in sede di registrazione, tuttavia io per evitarmi "pellegrinaggi" presso la sede dell'AdE, l'ho allegata, costo per la sola asseverazione 80€;
3. circa i criteri ed altro, devo dire che si è "pianto" tutto l'avvocato dell'associazione cui mi ero rivolto per l'asseverazione;
4. L'IMU confermo che si paga l'anno successivo, io la pago a mezzo F-24;
5. Io sono a conoscenza del fatto che avendo fittato a "Canone Concordato" (ed è questo il motivo per il quale è richiesta/può venir richiesta l'asseverazione, e non ne vedo altri di motivi) l'IMU si paga al 75%; che poi il conduttore porti o meno la residenza presso quell'abitazione, fatti suoi, io ho il contratto che dice che ho a lui fittato per uso abitativo e che mi sto avvalendo di quanto stabilisce la legge circa il canone concordato.
Va detto che comunque è interesse del conduttore portarsi li la residenza se vuole pagare meno di energia elettrica ed altri servizi.
6. l'APE deve essere valida al momento della firma del contratto : questo mi è stato direttamente confermato proprio in sede di registrazione presso l'AdE, questo perché nel contratto sia il locatore che il conduttore, dichiarano ai sensi di quella legge sull'autocertificazione del 2000 anche di essere a conoscenza delle pene che stabilisce la legge in caso di dichiarazione mendace; ora se non esistesse già in quel momento l'APE, uno come fa a dichiarare di averne preso visione? e comunque sempre in quell'occasione, la dipendente dell'AdE nel mio caso l'ha vista, controllata ed infine me l'ha restituita.
7. nel calcolo dell'IMU, io pago il 75% su tutte le u/i date in affitto e riportate sul contratto di locazione, quindi pago fino al 75% di quanto dovuto per l'appartamento, per il box e per la cantinola.
Ultimo punto, non capisco cosa si voglia dire, lascio la parola agli esperti.
Ok, intanto grazie per le risposte.
Nel caso che sto guardando io, le differenze sono che in caso di residenza dell'inquilino, oltre allo sconto IMU (75% del totale convenzionale), è previsto che solo sull'abitazione (e non su eventuali pertinenze) ci sia un'ulteriore 20% di sconto se il conduttore ci sposta la residenza.
I punti che più mi sembrano opachi riguardano la burocrazia da seguire.
Una delle associazioni sentite, mi ha riferito che devo per forza iscrivermi presso di loro (??!) , e che poi successivamente mi fanno l'asseverazione (ed in caso, aggiungendo ulteriore contributo, anche compilazione del contratto, che a quel punto, però, sarei anche in grado di farmi da solo).
Tu, se non sono indiscreto, a che associazione ti sei rivolto?
Sai se ci si deve rivolgere alla sede territoriale del comune in cui è ubicato l'immobile da affittare o a quella dove si risiede?
Lato Agenzia delle Entrate la questione mi è sembrta più lineare.
Non ho guardato gli step operativi, ma mi sembra si possa fare anche tutto online... (sull'ape ho visto che non serve allegarlo, ma solo specificare sul contratto che l'inquilino ne ha preso visione).
Ulteriore spunto: nei modelli pubblicati per tale contratto è sempre riprotato preavviso di 6 mesi da parte del conduttore.
Sapete se è un temrine "rigido" o se può anche essere variato?