poi arrivarono da Duchamp e Fontana
Ma una cosa va scritta:
Del Giudizio Universale dipinto nella Cappella Sisitina fu detto
“più adatto ad una stazione termale che ad una chiesa” e del suo autore, Michelangelo Buonarroti, “vista una figura, viste tutte”.
Giacomo Leopardi nei suoi ‘Pensieri’ parla più volte di un’Italia perduta, inabissata nel cinismo: “O l’immaginazione tornerà in vigore, e le illusioni riprenderanno corpo e sostanza (…) o questo mondo diverrà un serraglio di disperati, e forse anche un deserto”
Il termine Impressionismo venne coniato da una rivista di satira culturale per denigrare l’immondizia prodotta dai giovani pittori à la mode, in particolare il quadro di Monet che raffigura la chiesa di Notre Dame.
“
La Bellezza – scrive infine il poeta Paul Valery – si può dire morta.
La novità, l’intensità, la stranezza, in una parola tutti i valori d’urto l’hanno sostituita. L’eccitazione assoluta è la padrona assoluta delle anime recenti, e le opere hanno attualmente la funzione di sottrarci allo stato contemplativo, alla gioia immutabile la cui immagine era un tempo intimamente legata all’idea generale del bello”.
Opere che oggi vengono definite ‘capolavori eterni’, al loro apparire scatenarono aspre condanne dai contemporanei.
La storia si ripete…..
E' già...