L'ho visto ieri sera con curiosità, soprattutto perchè ambientato dalle mie parti. Film discreto, anche se Albanese non è il mio attore preferito. Forse lui voleva fare una requisitoria di condanna al sistema di "indirizzamento" del risparmio di alcune banche italiche, il quale negli anni recenti è stato indubbiamente deleterio.
Tuttavia dall'immagine che - tramite sè stesso - Albanese fa del risparmiatore medio italiano emerge soprattutto la dabbenaggine dell'italiota medio quando si tratta di maneggiare oculatamente i propri soldi.
Il personaggio ritratto delinea la totale ignoranza finanziaria di chi, pur facendosi un mazzo tanto sul lavoro e nel tirare su una famiglia, quando si tratta di portare quel poco che guadagna alla rendita si affida a coglionàzzi senza arte ne parte.
Piuttosto che corsi sull'affettività, nella scuola italiana dell'obbligo sarebbe opportuna più che mai almeno un'ora alla settimana a spiegare gli strumenti finanziari di risparmio più comuni, così è un rendimento, cos'è un rischio. Ma a parlare di soldi a scuola, si rischia di passare per fascisti capitalisti. Meglio parlare di LGBT e altre qazzate...
Tuttavia dall'immagine che - tramite sè stesso - Albanese fa del risparmiatore medio italiano emerge soprattutto la dabbenaggine dell'italiota medio quando si tratta di maneggiare oculatamente i propri soldi.
Il personaggio ritratto delinea la totale ignoranza finanziaria di chi, pur facendosi un mazzo tanto sul lavoro e nel tirare su una famiglia, quando si tratta di portare quel poco che guadagna alla rendita si affida a coglionàzzi senza arte ne parte.
Piuttosto che corsi sull'affettività, nella scuola italiana dell'obbligo sarebbe opportuna più che mai almeno un'ora alla settimana a spiegare gli strumenti finanziari di risparmio più comuni, così è un rendimento, cos'è un rischio. Ma a parlare di soldi a scuola, si rischia di passare per fascisti capitalisti. Meglio parlare di LGBT e altre qazzate...