Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
... e che mi dici di SmartETN, Cirdian o Leonteq ...!?!Anche credit suisse era BBB ... Non guardare solo il rating, guarda la size della società, il modello di business (se diversificato o meno), le revenues, da dove derivano ... Sono cresciute le revenues grazie a acquisizioni e trading commodities (all'apice nel 2022). Dire che una società il cui bond paga a 5 anni rendimenti in euro dell'8,5% (più di illimity) non desta sospetto mi fa sorridere. Poi non è neppure quotata, quindi la trasparenza è optional/discrezionale.
Solo cose positive visto che:Gradirei avere qualche parere su questo: CH 1220426246
Grazie a chi sarà così cortese da fornirmi qualche consiglio.
Parliamo di un softcallable con sottostante +64% rispetto allo strike e rendimento 12% annuo. Alla quarta rilevazione in cui Leonteq avrebbe potuto richiamarlo non lo ha fatto, quando sarebbe nelle condizioni ideali per farlo. Questo, come ho detto altre volte, dipende dai tassi (probabilmente in risalita di un altro mezzo punto almeno tra luglio e settembre) e conseguentemente dal premio al rischio richiesto dal mercato, ovvero ti aspetteresti che con +64% venga richiamato, invece un rendimento mensile dell'1% in questo momento è ritenuto "il minimo sindacale" a queste condizioni. Ciò non toglie che la discrezionalità dell'emittente c'è per cui io non comprerei mai oltre i 1010 euro del rimborso possibile.Gradirei avere qualche parere su questo: CH 1220426246
Grazie a chi sarà così cortese da fornirmi qualche consiglio.
Posso chiederti quali hai di Bnp perchè attualmente ho quasi tutto Leonteq e MarexConsiderazione personalissima : tra un emittente con rating e uno senza, preferisco uno con, almeno quest'ultimo si è sottoposto ad un esame. Poi se vogliamo discutere sull'attentibilità e affidabilità di una agenzia di rating, beh, allora, non ci resta veramente niente su cui basarci per poter valutare, dal parco buoi, la solidità di un emittente. Personalmente cerco di non concentrarmi su un unico emittente; la regola aurea, sempre, è la diversificazione.
Sui rendimenti offerti da Marex, forse, dico forse, sono un tantino più generosi (mica poi tanto, però...) per l'abilità dell'emittente nel confezionare i prodotti e trovare il timing giusto, sfruttando la vola del momento, per poter alzare un poco i rendimenti.
Nel mio portafoglio non sono tra l'altro i più rappresentati, lo sono quelli di BNP.
Capisco perfettamente il tuo punto di vista e, non a caso, ho citato il rischio emittente tra quelli che mi assumo. Sono ben consapevole che la concentrazione in pochi emittenti è un fattore di rischio aggiuntivo. Tuttavia, non vorrei avventurarmi nel merito di discussioni molto complesse come quelle relative al merito creditizio, che affronto spesso per ragioni lavorative e vorrei evitare almeno sul FOLComunque mi spaventate quando vedo così tanta concentrazione su emittenti microscopici. Leonteq, una società che capitalizza poco più di 700mln (il 25% di una Monte paschi) qualche giorno fa ha fatto profit warning. Marex, società privata (viva la trasparenza), realizza poco più di 700mln di fatturato (revenues), il nulla per una istituzione finanziaria, ed è molto esposta all'attività sulle commodities (le prime a saltare con la recessione che verrà). Io non dormirei tranquillo a dare così tanti soldi su scadenze oltre 1 anno a realtà come queste, o quanto meno chiederei una remunerazione ben più alta di un 6% lordo annuo, airbag o low barrier che sia. Per darvi un idea un 5 anni senior in euro di Marex rende oltre l'8,5% (XS2580291354), altro che investment grade ...
Leonteq mi sono già espresso per gli altri due mi viene la stessa conclusione: ci investirei solo se il premio per il rischio emittente fosse adeguatamente remunerato (piccole realtà, poco diversificate nel modello di business, molto opportunistiche nell'approcciare i certificati, e al primo, vero, scossone, escono dal mercato ... ne abbiamo visti tanti così quando è scoppiato Lehman). Ho l'impressione che il rischio emittente sia un po' tabù, si fa finta che conti poco e siamo lì a paragonare 0,50% di cedole tra emittenti che a volte sono anni luce in termini di solidità.... e che mi dici di SmartETN, Cirdian o Leonteq ...!?!
Quindi puntare solo sui colossi tipo Unicredit, Intesa, BNP, Goldman Sachs e roba simile?Leonteq mi sono già espresso per gli altri due mi viene la stessa conclusione: ci investirei solo se il premio per il rischio emittente fosse adeguatamente remunerato (piccole realtà, poco diversificate nel modello di business, molto opportunistiche nell'approcciare i certificati, e al primo, vero, scossone, escono dal mercato ... ne abbiamo visti tanti così quando è scoppiato Lehman). Ho l'impressione che il rischio emittente sia un po' tabù, si fa finta che conti poco e siamo lì a paragonare 0,50% di cedole tra emittenti che a volte sono anni luce in termini di solidità.
Nessun problema, la chiudo qui, non voglio certamente far diventare il forum un contest di analisi di bilancio e affidabilità delle agenzie di rating. Leggendo però i commenti avevo l'impressione che questo rischio fosse un po' troppo sottovalutato. Non dico che Marex o altri piccoli vanno evitati come la peste, ma dico che non va dato loro lo stesso peso in un portafoglio (a meno di adeguato compenso per il rischio) di un Intesa, una Unicredit, una BNP o una Sogen che hanno attività molto più diversificate e scrutinate. In onore di Markowitz lo dicoCapisco perfettamente il tuo punto di vista e, non a caso, ho citato il rischio emittente tra quelli che mi assumo. Sono ben consapevole che la concentrazione in pochi emittenti è un fattore di rischio aggiuntivo. Tuttavia, non vorrei avventurarmi nel merito di discussioni molto complesse come quelle relative al merito creditizio, che affronto spesso per ragioni lavorative e vorrei evitare almeno sul FOL
Ritengo però che ridurre il tema della solidità e solvibilità di un emittente ad un mero confronto tra top line di Conto Economico sia quasi parossisstico e che se veramente bastasse questo, le agenzie di rating (sul cui merito del lavoro potremmo stare giorni a discutere) non avrebbero ragion d'essere. Purtroppo, non avendo il tempo di aprire il bilancio di ciascun emittente e fare le dovute analisi per stabilirne l'effettiva solidità finanziaria, mi limito a diversificare quanto più possibile sia in termini di sottostanti che di emittenti (anche se in questo momento sono ben conscio di essere sovraesposto su Marex ).
Posso chiederti che data ha il profit warning di Leonteq e dove lo posso trovare?Leonteq mi sono già espresso per gli altri due mi viene la stessa conclusione: ci investirei solo se il premio per il rischio emittente fosse adeguatamente remunerato (piccole realtà, poco diversificate nel modello di business, molto opportunistiche nell'approcciare i certificati, e al primo, vero, scossone, escono dal mercato ... ne abbiamo visti tanti così quando è scoppiato Lehman). Ho l'impressione che il rischio emittente sia un po' tabù, si fa finta che conti poco e siamo lì a paragonare 0,50% di cedole tra emittenti che a volte sono anni luce in termini di solidità.
....ecco.....queste sono le cose che mi spaventano....ottima segnalazione.....se emettono certf al 8-9% praticamente si stanno finanziando con i nostri soldiDal report fitch che conferma BBB- per marex
"Earlier this year it diversified funding sources via the issue of EUR300 million of 8.375% fixed-rate senior unsecured notes due February 2028."
Se prendete un loro certificato che rende meno di quello non so se sia un grande affare
Edit: eccolo XS2580291354
Leonteq Revises Profit Targets DownPosso chiederti che data ha il profit warning di Leonteq e dove lo posso trovare?
Grazie riporta la data del 26.Danno la colpa al calo della volatilità per i risultati inferiori alle attese
Personalmente ho apprezzato il tuo intervento in merito, ogni tanto un richiamo all'ordine è salutare !Nessun problema, la chiudo qui, non voglio certamente far diventare il forum un contest di analisi di bilancio e affidabilità delle agenzie di rating. Leggendo però i commenti avevo l'impressione che questo rischio fosse un po' troppo sottovalutato. Non dico che Marex o altri piccoli vanno evitati come la peste, ma dico che non va dato loro lo stesso peso in un portafoglio (a meno di adeguato compenso per il rischio) di un Intesa, una Unicredit, una BNP o una Sogen che hanno attività molto più diversificate e scrutinate. In onore di Markowitz lo dico
Sacrosanto richiamare alla prudenza. Ciò detto io sono sbilanciato su Marex, e ci restoPersonalmente ho apprezzato il tuo intervento in merito, ogni tanto un richiamo all'ordine è salutare !
Ammetto di essermi anch'io fatto attirare dalle "sirene" di Marex, ultimamente, perchè i rendimenti sono allettanti in confronto ad altre emissioni, non certo per uno 0,50% in più.
Però certificati acquistati intorno alla pari (qualche tempo fa), cedole tra l'11 e il 18% con sottostanti solidi, non era facile trovarli (e non softcallable).
Chiaro che la quota % su un emittente piccolo va tenuta controllata, sono completamente d'accordo, pur essendo la valutazione del rischio emittente quella più difficile per un retail (e non solo).
è quello che ho fatto io, neanche le banche svizzere o UK mi ispirano molto, forse è solo soggettivo, ma per es. prova a scrivere al servizio clienti di Barckays italia e vedi cosa ti rispondono, altra cosa da non sottovalutare è la poca liquidità dei certificate che può colpire in certe fasi del mercato, alla faccia di chi li sponsorizza come supersicuri, sigh!Quindi puntare solo sui colossi tipo Unicredit, Intesa, BNP, Goldman Sachs e roba simile?
Se ci mettevano anche Virgin, un 3% mensile sarebbe stato pocoQuesto qui Amanita lo fa scappare…. peccato non ci sia Virgin!
Sono assolutamente d'accordo, e non credo che in questo forum ci sia qualcuno contrario al principio generale della prudenza e della diversificazione, non soltanto dei sottostanti, ma anche degli emittenti. Trovo anzi giusto il tuo intervento, che sottolinea la necessità di prestare attenzione anche a questo aspetto (di cui sono pienamente consapevole, tanto da averlo evidenziato chiaramente nel post in cui ho elencato i certificati che ho in portafoglio).Nessun problema, la chiudo qui, non voglio certamente far diventare il forum un contest di analisi di bilancio e affidabilità delle agenzie di rating. Leggendo però i commenti avevo l'impressione che questo rischio fosse un po' troppo sottovalutato. Non dico che Marex o altri piccoli vanno evitati come la peste, ma dico che non va dato loro lo stesso peso in un portafoglio (a meno di adeguato compenso per il rischio) di un Intesa, una Unicredit, una BNP o una Sogen che hanno attività molto più diversificate e scrutinate. In onore di Markowitz lo dico