Chi nega il paradiso ai martiri di Carige ?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Scusate invece che puntare sulle banche l'idea di aprire due posizioni domani in chiusura per sul MIB ovviamente una short una long per raccogliere il dopo brexit?
Ovviamente sapendo il risultato il giorno dopo si chiude una delle due posizioni, ma si parte coperti e già dentro...


.:eek:..orka tutto facile..regalano i soldi..OK!..pero'...sommesamente.:cool:.il sell on news.. l'anticipo della borsa..la bull trap..ecc.......


se..se..:bye:
 
.:eek:..orka tutto facile..regalano i soldi..OK!..pero'...sommesamente.:cool:.il sell on news.. l'anticipo della borsa..la bull trap..ecc.......


se..se..:bye:

Quindi se vince il brexit siamo nella ***** perchè va giu tutto, se vince il bremain siamo nella ***** perchè sell on news, quindi che cosa stiamo aspettando ad andare tutti in short?
 
BREXIT: I POSSIBILI EFFETTI DEL REFERENDUM SULLA PREMIER LEAGUE - Oggi 23 giugno 2016 il popolo britannico prenderà parte al referendum sulla Brexit, ovvero la possibile uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. In campo sono già evidenti i due schieramenti. Da una parte troviamo il fronte del leave, gli "sconfitti dalla globalizzazione" che vogliono tagliare definitivamente i ponti con Bruxelles; dall'altra ecco i fautori del remain, il mondo della finanza, una buona fetta di giovani, gli ambienti universitari e in generale i più ricchi della società.
In questi giorni schiere di analisti hanno speso fiumi d'inchiostro per spiegare cosa potrebbe accadere alla Gran Bretagna - e all'Europa in generale - in caso di Brexit, facendo ipotesi più o meno reali ed enunciando tutti i possibili risvolti politici, sociali ed economici con cui dovranno fare i conti i cittadini. Quasi nessuno si è però chiesto quali conseguenze avrebbe l'uscita della Gran Bretagna dall'UE sul mondo del pallone.
La Premier League, massima serie calcistica inglese, è una vera e propria macchina da soldi in grado di fatturare, soltanto grazie alla vendita dei diritti televisivi, un totale di oltre 2 miliardi di euro a stagione, ai quali vanno aggiunti i ricavi ottenuti dalle singole gare (botteghino e servizi da stadio) e dagli accordi di sponsorizzazione. Gli ultimi dati Deloitte parlano di una cifra vicina ai 3,9 miliardi di euro, una valanga di soldi che fa impallidire le timide cifre italiane.
Per dire: la Serie A arriva a malapena a 1,7 miliardi di euro complessivi. Il meccanismo che ha resto possibile una simile ricchezza è da ricercare nel processo di rinnovamento avvenuto all'interno del calcio inglese dopo il 1992, anno di nascita dalla Premier League. Da allora il calcio di sua Maestà ha saputo farsi apprezzare all'estero grazie ad un'attenta strategia di marketing e di vendita dei diritti televisivi. Con l'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europa il marchingegno rischia seriamente di incepparsi.
Ecco le principali magagne da non sottovalutare in caso di Brexit. Prima di tutto i club di Premier League dovrebbero fare i conti con le proprie rose, per lo più formate da calciatori non inglesi. Già, perché secondo le norme europee i lavoratori - e quindi anche i calciatori professionisti - possono muoversi liberamente tra gli Stati membri dell'UE. Ma se in Gran Bretagna dovesse vincere il fronte del leave, gli inglesi non farebbero più parte dell'Unione Europa, e quindi tutti i lavoratori stranieri, giocatori e allenatori compresi, avrebbero bisogno di un visto per poter esercitare la professione oltremanica.
Per quanto riguarda il calcio, il problema è che la FA (Football Association) non concede permessi di lavoro a qualsivoglia giocatore ansioso di approdare in Premier League. Per ottenere il visto il calciatore deve rispondere a dei criteri ben precisi, uno su tutti: l'aver preso parte ad almeno il 75% delle gare ufficiali disputate dalla sua nazionale nei due anni precedenti alla richiesta del tesseramento con un club inglese. Inoltre la suddetta nazionale deve occupare uno dei primi 70 posti nella classifica mondiale stilata dalla FIFA. In sostanza soltanto i calciatori più forti riescono ad ottenere il via libera per scorrazzare nei campi di Premier.
E allora? Molti giocatori di rilievo non rispondono ai parametri citati e rischiano il taglio. Fra questi troviamo nomi eccellenti tra cui Azpilicueta e Zouma del Chelsea, Martial e Mata del Manchester United e tanti altri ancora. Sono oltre 100 in Premier; 400 considerando serie minori e campionato scozzese. Un bel guaio, senza poi considerare il problema dalla parte opposta, cioè quei giocatori britannici militanti all'estero - come il gallese Bale - che, in caso di Brexit, diventerebbero extra-comunitari.
Non è finita qui perchè finirebbero nell'occhio del ciclone anche allenatori, proprietari di club e sponsor. In Premier League la quasi totalità delle squadre ha un proprietario straniero: si va da azionisti russi (Chelsea, Bournemouth) ad americani (Arsenal, Liverpool, Manchester United), da egiziani (Hull City) a thailandesi (Leicester City), da cinesi (Aston Villa) a qatarioti (Manchester City). Potremmo trovarci di fronte a cessioni di proprietà clamorose in caso di mancata concessione del visto da parte del governo britannico?
Difficile da dire, anche se tale ipotesi in teoria esiste. Non sappiamo al momento se verranno concesse deroghe particolari per l'ambito sportivo ma il rischio di un effetto a catena è concreto. Un improvviso calo di giocatori potrebbe comportare una diminuzione dell'audience, e quindi meno denaro proveniente dalla vendita dei diritti televisivi traducibile in un calcio inglese più povero.
Insomma, la Premier League, campionato globale e forse inarrivabile in quanto a fatturati e numeri, rischia di finire ridimensionata dai suoi stessi fautori. I tifosi inglesi hanno tre giorni di tempo per fare gli scongiuri.
(Federico Giuliani)
 
Questo articolo inoltre non menziona una cosa ancora più importante, i club inglesi non avrebbero più diritto di giocare in Europa in quanto non vi farebbero più parte, o almeno io gli taglierei fuori, visto che non vogliono farvi parte non potrebbero prendere di giocare in un campionato europeo, in poche parole, per me vincerà il voto a favore dell'Unione europea, percentuale. 60% 40%
 
l'AT non si addice ad un titolo si e ad un altro no... si applica su tutti i titoli che vengono analizzati appunto non sui fondamentali ma sui grafici e le configurazioni per trarne indicazioni di operatività nel breve e/o nel lungo....
comunque graficamente se guardi oggi il titolo ha testato (pullback?) area 0,4220 dove passa un supporto (ora resistenza) testato diverse volte e che nasce dal primi minimo storico del febbraio 2016.
solo per capire: ma tu credi che chi manipola il titolo si affidi alla at e ai grafici per cogliere i parametri entro cui operare ????
 
solo per capire: ma tu credi che chi manipola il titolo si affidi alla at e ai grafici per cogliere i parametri entro cui operare ????

io non mi curo di chi manipola il titolo e di come lo fa... lo fate in troppi qui dentro e date sempre al colpa ai "manipolatori" (ma siete in buona compagnia perchè su tutti i thread che leggo ci si lamenta sempre con gli "altri", amministratori, soci, Hedge Fondi short, truffatori vari ecc.... quando ci si dovrebbe lamentare con se stessi per i propri errori e non vivere di speranze)-
Io che piaccia o no mi limito a guardare i grafici - che rappresentano la sintesi del mercato e di tutto quello che avviene giornalmente - e a seguire ed operare con base 95% la AT.
Se il titolo sale o scende non mi interessano più di tanto le cause ma solo i valori delle candele-
Poi certamente sapere cosa sta dietro ai rialzi e i ribassi e leggere notizie che possono interessare il titolo mi serve ma non per entarre sull'euforia e sulla speranza che il titolo vada a x o faccia +20% al giorno....bensì per individuare sui grafici potenziali livelli di ingresso e di uscita ai quali - e solo a quelli così individuati - inserire ordine di acquisto/vendita.
Il tutto, non mi stancherò mai di ripeterlo, sempre con SL prefissato.
Il mio obiettivo è il risultato positivo a fine mese e fine anno (e finora credimi è moltissimo positivo in questi 6 mesi) non fantasticare o incavolarmi con chi "manipola" i titoli sul mercato e con chi "non controlla"
 
Cala ragazzi, cala, cala.......

shortsell.nl
scusami , ma ha me fa effetto vedere Mediobanca tra i fondi short. Ha fatto da garante negli ultimi 2 adc, eppure nonostante figurasse tra i short è stato scelto da Montani per trovare un partner. Ripeto ma è regolare tutto cio??? oppure puo configurarsi il reato di "insider trading"???
quando si fa da garante in un adc si chiedono e si ottengono informazioni riservate che il mercato non ha...........
 
Questo articolo inoltre non menziona una cosa ancora più importante, i club inglesi non avrebbero più diritto di giocare in Europa in quanto non vi farebbero più parte, o almeno io gli taglierei fuori, visto che non vogliono farvi parte non potrebbero prendere di giocare in un campionato europeo, in poche parole, per me vincerà il voto a favore dell'Unione europea, percentuale. 60% 40%

Basta idiozie...

Invece in Europa giocano i club turchi, georgiani, armeni e israeliani...
 
scusami , ma ha me fa effetto vedere Mediobanca tra i fondi short. Ha fatto da garante negli ultimi 2 adc, eppure nonostante figurasse tra i short è stato scelto da Montani per trovare un partner. Ripeto ma è regolare tutto cio??? oppure puo configurarsi il reato di "insider trading"???
quando si fa da garante in un adc si chiedono e si ottengono informazioni riservate che il mercato non ha...........

Avranno visto bene come stanno messi i Npl
 
Attualmente, nel breve, entrare, in particolare su di un bancario è come puntare su di un numero alla roulette, troppe incognite, grafici, analisi, non vale nulla, esiste solo il rischio o va bene o va male..........
esatto, che poi è quello che dicono gli articoli degli analisti postati qui sopra da gente a cui piace trarre piacere dalle disgrazie altrui. Non solo
gente malata, ma anche vigliacca. Farà più nel breve, ma meno nel medio, puo andare a... se scende, puo salere fino a.....in caso contrario
Insomma bisogna essere veramente esperti!!!!!!!!!!!!!!!
 
E già.... ma 1/36 sai che goduria....

Fosse la prima volta che un titolo vola....

E poi con 40.000 euro ci si può acquistare una bella BMW e buttarla contro un muro... oppure divertirsi curve e controcurve con adrenalina a mille.... ma con "sicura perdita di soldi"...

Quà invece o si perde o si vince.

E io credo che "tempo al tempo" si vincerà alla grande.....

sdr64
lo credo anche io che prima o poi si recuperano valori consoni al titolo. Il punto è che non tutti possono aspettare, magari qualcuno a bisogno di
soldi per curarsi che non ha, allora è costretto a vendere prima
 
Scusate invece che puntare sulle banche l'idea di aprire due posizioni domani in chiusura per sul MIB ovviamente una short una long per raccogliere il dopo brexit?
Ovviamente sapendo il risultato il giorno dopo si chiude una delle due posizioni, ma si parte coperti e già dentro...
Ottima proposta, peccato che secondo me lo faranno tutti quelli che sono esperti di borsa. Entrare ed uscire in caso di cataclisma
ha esattamente la stessa difficoltà
 
loro danno 7/2 ossia scommetti 7 e ne vinci 2 ( più i tuoi 7 )che rimarranno in europa. Sarebbe a dire il 70% a favore del si
e difficilmente sbagliano a questi livelli!!!!!!!!!!!!!

Guarda che le quote si aggiornano in base alle scommesse fatte.

Se io scommetto 10 pounds sul remain e 5 persone scommettono 1 pound sull'exit le quote pagheranno di più per l'exit che per il remain.

In questo esempio guardando le quote si potrebbe pensare che i remain sono in testa....

... ma in democrazia sarebbero in testa gli exit per ben 5 a 1.
 
Stato
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