Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Qualcuno saprebbe indicarmi da dove poter scaricare la versione più aggiornata del tool?
Sarebbe utile mettere il link alla repository del tool in prima pagina? Così da essere facilmente trovato da tutti?
 
Portate pazienza … per la mia impreparazione, pur avendo letto il forum non ho le idee chiare.🤔
Sono un operaio e finora ho sempre saturato nei limiti del possibile, il FP (Solidarietà Veneto Artigianato) versando con bonifici (fino a circa 4800 € l’anno) usufruendo del rimborso spettante con il 730.
Mi sembra di capire – leggendo il forum – che da quest’anno sarebbe più conveniente aumentare la trattenuta del datore di lavoro in busta paga.
Nello stampato “Dichiarazione detrazione d’imposta 2022” che mi ha rilasciato il mio datore di lavoro è barrata la casella detrazioni:
- per lavoro dipendente
- di avere un reddito complessivo pari a 16.463,16
- di non aver fruito per l’anno 2022 della detrazione su TFR
- chiede l’erogazione del bonus previsto art. 1 del D.L. 03/2020
- prima occupazione successiva al 31/12/1995
- iscrizione a forma di previdenza complementare dal 28/01/2010
- detrazioni spettanti per il 2022 di € 2966,01
- non ho nessuno a carico e nessuna ulteriore detrazione.

Preferirei versare direttamente con bonifico nel FP negli ultimi mesi dell’anno, a seconda della disponibilità di denaro altrimenti, se più conveniente, avvisare il datore di lavoro di fare una trattenuta maggiore di quella attuale in busta paga (non so in quale percentuale), secondo voi nel mio caso ne vale la pena?😧

Grazie per chi potrà darmi una mano, con un budget così limitato anche un piccolo risparmio è
importante.
 
Portate pazienza … per la mia impreparazione, pur avendo letto il forum non ho le idee chiare.🤔
Sono un operaio e finora ho sempre saturato nei limiti del possibile, il FP (Solidarietà Veneto Artigianato) versando con bonifici (fino a circa 4800 € l’anno) usufruendo del rimborso spettante con il 730.
Mi sembra di capire – leggendo il forum – che da quest’anno sarebbe più conveniente aumentare la trattenuta del datore di lavoro in busta paga.
Nello stampato “Dichiarazione detrazione d’imposta 2022” che mi ha rilasciato il mio datore di lavoro è barrata la casella detrazioni:
- per lavoro dipendente
- di avere un reddito complessivo pari a 16.463,16
- di non aver fruito per l’anno 2022 della detrazione su TFR
- chiede l’erogazione del bonus previsto art. 1 del D.L. 03/2020
- prima occupazione successiva al 31/12/1995
- iscrizione a forma di previdenza complementare dal 28/01/2010
- detrazioni spettanti per il 2022 di € 2966,01
- non ho nessuno a carico e nessuna ulteriore detrazione.

Preferirei versare direttamente con bonifico nel FP negli ultimi mesi dell’anno, a seconda della disponibilità di denaro altrimenti, se più conveniente, avvisare il datore di lavoro di fare una trattenuta maggiore di quella attuale in busta paga (non so in quale percentuale), secondo voi nel mio caso ne vale la pena?😧

Grazie per chi potrà darmi una mano, con un budget così limitato anche un piccolo risparmio è
importante.


Fino all'anno scorso versare con bonifico aveva un "costo" (inteso come mancato incasso in busta paga della relativa detrazione dipendente differenziale) di circa il 4,5% dell'importo bonificato.
Da quest'anno il costo del bonifico è divenuto di fatto insostenibile, con la tua RAL pagheresti il 9,15% dell'importo del bonifico e questo inciderebbe significativamente sul ritorno economico dell'investimento, motivo per cui il bonifico è bandito dalle best practice (poi vi sono casi in cui purtroppo non è possibile agire diversamente, ad esempio con gli FPA).

Il tuo caso ricade inoltre nella fattispecie più sfavorita in quanto con un imponibile IRPEF di 16k sei quasi incapiente.
Ciò significa che puoi avere una convenienza a versare fino a circa max 3000 Euro come quota dipendente ma se vai oltre non ottieni benefici fiscali per cui l'eccedenza ti conviene investirla altrove.

Questo dipende dal fatto che da quest'anno le detrazioni sotto i 15k di imponibile ammontano a 1880 Euro + 1200 Euro di credito d'imposta (bonus ex Renzi) = 3080 Euro.
Significa che se versi 3000 Euro nell'FP riduci il tuo imponibile IRPEF a 13500 Euro e sarai soggetto ad un'imposta IRPEF del 23% (+ circa 1% di addizionale regionale) per un totale di circa 3200 Euro, appena sufficiente per essere abbattuta dalle corpose detrazioni spettanti.

In breve versando come quota aderente 3000 Euro in busta paga recuperi:

su primi 1500 Euro recuperi in busta paga il 25% (IRPEF) +1% (add.reg) +9,15% (detraz.dipendente) = circa 35%
su restanti 1500 Euro recuperi in busta paga il 23% (IRPEF) +1% (add.reg) = circa 24%


Devi solo calcolare la percentuale da indicare nel modulo per farti trattenere in busta paga circa 3000 Euro lordi di quota aderente (circa il 17% della RAL, stimata in 18k).
 
Fino all'anno scorso versare con bonifico aveva un "costo" (inteso come mancato incasso in busta paga della relativa detrazione dipendente differenziale) di circa il 4,5% dell'importo bonificato.
Da quest'anno il costo del bonifico è divenuto di fatto insostenibile, con la tua RAL pagheresti il 9,15% dell'importo del bonifico e questo inciderebbe significativamente sul ritorno economico dell'investimento, motivo per cui il bonifico è bandito dalle best practice (poi vi sono casi in cui purtroppo non è possibile agire diversamente, ad esempio con gli FPA).

Il tuo caso ricade inoltre nella fattispecie più sfavorita in quanto con un imponibile IRPEF di 16k sei quasi incapiente.
Ciò significa che puoi avere una convenienza a versare fino a circa max 3000 Euro come quota dipendente ma se vai oltre non ottieni benefici fiscali per cui l'eccedenza ti conviene investirla altrove.

Questo dipende dal fatto che da quest'anno le detrazioni sotto i 15k di imponibile ammontano a 1880 Euro + 1200 Euro di credito d'imposta (bonus ex Renzi) = 3080 Euro.
Significa che se versi 3000 Euro nell'FP riduci il tuo imponibile IRPEF a 13500 Euro e sarai soggetto ad un'imposta IRPEF del 23% (+ circa 1% di addizionale regionale) per un totale di circa 3200 Euro, appena sufficiente per essere abbattuta dalle corpose detrazioni spettanti.

In breve versando come quota aderente 3000 Euro in busta paga recuperi:

su primi 1500 Euro recuperi in busta paga il 25% (IRPEF) +1% (add.reg) +9,15% (detraz.dipendente) = circa 35%
su restanti 1500 Euro recuperi in busta paga il 23% (IRPEF) +1% (add.reg) = circa 24%


Devi solo calcolare la percentuale da indicare nel modulo per farti trattenere in busta paga circa 3000 Euro lordi di quota aderente (circa il 17% della RAL, stimata in 18k).

Grazie per il tempo dedicato e per la chiarissima risposta che spero sia utile anche a tanti altri lavoratori a basso reddito.
 
Buona sera:)
Cari amici da 4 anni verso dai 1.000 ai 1.500€ nel FP una volta l'anno per compensare eventuali tassazioni corpose dell' IRPEF in busta paga. Sinceramente non faccio nessun conto dettagliato come ho capito che voi invece effettuate....
Gentilmente qualche buon anima mi può riassumere schematicamente il metodo esatto che dovrei intraprendere? O da dove devo partire a leggere per capire di più?
Grazie :bow:
 
Buona sera:)
Cari amici da 4 anni verso dai 1.000 ai 1.500€ nel FP una volta l'anno per compensare eventuali tassazioni corpose dell' IRPEF in busta paga. Sinceramente non faccio nessun conto dettagliato come ho capito che voi invece effettuate....
Gentilmente qualche buon anima mi può riassumere schematicamente il metodo esatto che dovrei intraprendere? O da dove devo partire a leggere per capire di più?
Grazie :bow:

se è negoziale, aumenta il più possibile i versamenti tramite datore di lavoro, altrimenti va bene così
 
Buona sera:)
Cari amici da 4 anni verso dai 1.000 ai 1.500€ nel FP una volta l'anno per compensare eventuali tassazioni corpose dell' IRPEF in busta paga. Sinceramente non faccio nessun conto dettagliato come ho capito che voi invece effettuate....
Gentilmente qualche buon anima mi può riassumere schematicamente il metodo esatto che dovrei intraprendere? O da dove devo partire a leggere per capire di più?
Grazie :bow:

Dipende dal tipo di fondo pensione se negoziale o aperto e se negoziale dalla categoria del tuo contratto.
Comunque in linea di massima puoi avere maggiori dettagli qui:

Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?
 
...
Gentilmente qualche buon anima mi può riassumere schematicamente il metodo esatto che dovrei intraprendere? O da dove devo partire a leggere per capire di più?...

Ti suggerisco di partire dai post del 3 Gennaio 2022 fino a giungere ad oggi, si tratta di uno spartiacque perchè da inizio anno si inizia ad affrontare la riforma fiscale, la quale ha un impatto significativo sugli FPN/FPA rispetto alla fiscalità degli scorsi anni.

Essendo un thread "laboratorio" la consultazione non è proprio agevole in quanto è rimasto impresso, un post dopo l'altro, il percorso corale accidentato fatto di analisi, confronti, valutazioni, ripensamenti, errori e correzioni che hanno poi finalmente condotto all'attuale stato di conoscenza e confidenza (con tool FPvsETF allo stato dell'arte).

In altre parole non è un blog o un tutorial dove puoi acquisire velocemente tutti gli elementi utili per comprendere la complessa dinamica che descrive tutte le variabili coinvolte nella scelta FPvsETF, occorre armarsi di pazienza e determinazione per mettere insieme tutti i tasselli del puzzle...;)
 
In merito al tool FPvsETF, negli input mi viene chiesto se la base per il calcolo del contributo volontario (o datoriale) è fatta sulla base del calcolo TFR o del minimo contributivo.

Nel mio caso, CCNL Commercio, sicuramente non è minimo contributivo, ma non pensavo fosse sulla base del calcolo TFR ma pensavo sulla retribuzione lorda (come leggo scritto sui vari siti). Qualcuno mi aiuta a capire meglio?

Grazie
 
se è negoziale, aumenta il più possibile i versamenti tramite datore di lavoro, altrimenti va bene così

Dipende dal tipo di fondo pensione se negoziale o aperto e se negoziale dalla categoria del tuo contratto.
Comunque in linea di massima puoi avere maggiori dettagli qui:

Chi vi dà un rendimento annuale pari alla deducibilità di un fondo pensione?

Ti suggerisco di partire dai post del 3 Gennaio 2022 fino a giungere ad oggi, si tratta di uno spartiacque perchè da inizio anno si inizia ad affrontare la riforma fiscale, la quale ha un impatto significativo sugli FPN/FPA rispetto alla fiscalità degli scorsi anni.

Essendo un thread "laboratorio" la consultazione non è proprio agevole in quanto è rimasto impresso, un post dopo l'altro, il percorso corale accidentato fatto di analisi, confronti, valutazioni, ripensamenti, errori e correzioni che hanno poi finalmente condotto all'attuale stato di conoscenza e confidenza (con tool FPvsETF allo stato dell'arte).

In altre parole non è un blog o un tutorial dove puoi acquisire velocemente tutti gli elementi utili per comprendere la complessa dinamica che descrive tutte le variabili coinvolte nella scelta FPvsETF, occorre armarsi di pazienza e determinazione per mettere insieme tutti i tasselli del puzzle...;)

Grazie della condivisione.....molto gentili.....:clap:
 
Buonasera a tutti! Scrivo qui per chiedervi gentilmente un opinione riguardo i fondi pensione aperti.

Ad oggi ho solo un fondo pensione chiuso che, soprattutto grazie al contributo aggiuntivo del datore di lavoro, reputo per certi versi conveniente. Riguardo il fondo pensione aperto però non ne riesco a capirne a pieno la convenienza economica (visti anche i bassissimi rendimenti registrati nell'ultimo decennio, ma capisco benissimo che non sia uno strumento d'investimento per la propria liquidità).

Aderire a un fondo pensione aperto, vuol dire vincolare un somma X ad un rendimento molto basso che al momento della sua liquidazione, la stessa mi verrà tassata ad una percentuale che va dal 9% al 15%, o se sono partito troppo tardi addirittura al 23%. E' corretto dire che se non fosse fiscalmente deducibile (nel limite dei € 5,2k), che in un certo senso mi "pareggia" la tassazione al riscatto/anticipazione, non ci sarebbe convenienza economica? E quindi giusto affermare che superato il limite dei € 5,2k annui, è consigliato fermare i versamenti?

Posso immaginare che possano essere domande banali.. ringrazio molto chi mi risponderà :cincin:
 
Buonasera a tutti! Scrivo qui per chiedervi gentilmente un opinione riguardo i fondi pensione aperti.

Ad oggi ho solo un fondo pensione chiuso che, soprattutto grazie al contributo aggiuntivo del datore di lavoro, reputo per certi versi conveniente. Riguardo il fondo pensione aperto però non ne riesco a capirne a pieno la convenienza economica (visti anche i bassissimi rendimenti registrati nell'ultimo decennio, ma capisco benissimo che non sia uno strumento d'investimento per la propria liquidità).

Aderire a un fondo pensione aperto, vuol dire vincolare un somma X ad un rendimento molto basso che al momento della sua liquidazione, la stessa mi verrà tassata ad una percentuale che va dal 9% al 15%, o se sono partito troppo tardi addirittura al 23%. E' corretto dire che se non fosse fiscalmente deducibile (nel limite dei € 5,2k), che in un certo senso mi "pareggia" la tassazione al riscatto/anticipazione, non ci sarebbe convenienza economica? E quindi giusto affermare che superato il limite dei € 5,2k annui, è consigliato fermare i versamenti?

Posso immaginare che possano essere domande banali.. ringrazio molto chi mi risponderà :cincin:

Concordo che non sia molto conveniente superare la soglia di deducibilità.

Però "rendimento molto basso" lo trovo ingeneroso, se usato in modo generalizzato. Ci sono FPA con rendimenti più che buoni e altri da dimenticare.
Nel casi "buoni" magari i rendimenti non sono quelli di un ptf di ETF pigro ottimale, ma non hanno nulla da invidiare ai rendimenti di buoni fondi retail.

La deduzione fiscale in realtà è la contropartita per il fatto che vincoli una somma per decenni, e un incentivo a chi si preoccupa di non pesare sulla collettività una volta in età da pensione. Il mio fondo negoziale ha un rendimento netto del 6% annuo circa dal 2007 al 2021, che diventa un buon 7,5% considerando il contributo datoriale; queste percentuali NON tengono conto del risparmio fiscale. Ci sono diversi fondi aperti che fanno pari o meglio di quel 6%.


p.s.
al momento della prestazione, ti sarà tassata soltanto la parte versata nel montante tra il 15% e il 9%. (tfr incluso)
23% è se esci (parzialmente o totalmente) in anticipo dal sistema.

La parte di rendimenti nel montante è già stata tassata, dunque esente al momento della prestazione.

Sempre per fare un esempio sulla mia situazione personale, è prevedibile che al momento dell'uscita io abbia - a grandi linee - una tassazione del 12% sul 60% del montante.
 
Ultima modifica:
In merito al tool FPvsETF, negli input mi viene chiesto se la base per il calcolo del contributo volontario (o datoriale) è fatta sulla base del calcolo TFR o del minimo contributivo.

Nel mio caso, CCNL Commercio, sicuramente non è minimo contributivo, ma non pensavo fosse sulla base del calcolo TFR ma pensavo sulla retribuzione lorda (come leggo scritto sui vari siti). Qualcuno mi aiuta a capire meglio?

Grazie

La base di calcolo per il fondo pensione (sia contributo lavoratore che azienda) è la retribuzione utile al calcolo del TFR
 
Buonasera a tutti! Scrivo qui per chiedervi gentilmente un opinione riguardo i fondi pensione aperti.

Ad oggi ho solo un fondo pensione chiuso che, soprattutto grazie al contributo aggiuntivo del datore di lavoro, reputo per certi versi conveniente. Riguardo il fondo pensione aperto però non ne riesco a capirne a pieno la convenienza economica (visti anche i bassissimi rendimenti registrati nell'ultimo decennio, ma capisco benissimo che non sia uno strumento d'investimento per la propria liquidità).

Aderire a un fondo pensione aperto, vuol dire vincolare un somma X ad un rendimento molto basso che al momento della sua liquidazione, la stessa mi verrà tassata ad una percentuale che va dal 9% al 15%, o se sono partito troppo tardi addirittura al 23%. E' corretto dire che se non fosse fiscalmente deducibile (nel limite dei € 5,2k), che in un certo senso mi "pareggia" la tassazione al riscatto/anticipazione, non ci sarebbe convenienza economica? E quindi giusto affermare che superato il limite dei € 5,2k annui, è consigliato fermare i versamenti?

Posso immaginare che possano essere domande banali.. ringrazio molto chi mi risponderà :cincin:

Prima cosa studiare.

Nel post sui fondi pensione, vi è l'indicazione del link a cui trovare le principali informazioni raccolte sui fondi pensione in generale (che qui ti riporto):

Fondi pensione vol. 10

Se leggi accuratamente, scoprirai (almeno) una grossolana convinzione che tu hai (suggerimento: è sulla tassazione del montante finale).
 
l'aderente potrebbe fare ben poco per sfuggirvi.(il TFR contribuirebbe ad esser versato obbligatoriamente).

È un rischio che probabilmente non diverrà realtà, ma nelle proposte delle commissioni finanze in parlamento, è un tema di cui si è discusso.

Qui bisogna fare distinguo. Il TFR non ha normativa granitica, ad esempio la tassazione del 17% sulla rivalutazione è diventata più penalizzante dal 2015 (6 punti di aggravio non sono pochi). Si è parlato al più di detassazione in fase di maturazione e aliquota Irpef più bassa sulle prestazioni finali (ad ogni modo non risulta ancora sia legge).
Ma mi pare evidente che il legislatore non abbia interesse a puntare sul TFR ne di renderlo più conveniente dei FP. Già la tassazione sempre penalizzante parla chiaro.

Comunque già ad ora il beneficio dei 5164€ è duplice: 1) il risparmio pari all'aliquota marginale è annuale e anche in caso cambiasse la normativa il pregresso rimane detassato 2) il risparmio fiscale è reinvestito 3) il FP consente il versamento del DL di almeno l'1%.

La domanda che dovremmo porci è..di quanto dovrebbe essere maggiore il rendimento del TFR rispetto al FP affinché possa superare il beneficio dei 5164, della tassazione del rendimento e del versamento del DL?
 
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