China's giant step: Red moon rising

Trump-Xi, possibile incontro al G20 - Ultima Ora - ANSA

12 maggio 2019 17:18

Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping potrebbero incontrarsi durante il G20 in Giappone a fine giugno. Lo ha detto il consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow. "C'è la forte possibilità che i due presidenti si incontrino in Giappone al G20", ha dichiarato a Fox news, aggiungendo che per ora non sono stati programmati altri round negoziali per l'accordo commerciale tra i due Paesi.

:o

trumpxi.jpg
 
Bella foto

Guerra dei dazi, l’arma della Cina è la fuga dai Bond americani - Il Sole 24 ORE

Lo scontro commerciale tra Cina e Stati Uniti è salito di livello. Dopo il via libera di Trump ai nuovi dazi contro i prodotti cinesi, la possibilità di una guerra commerciale a tutto campo sembra diventata più concreta. Ma a differenza del passato, la vera partita tra Washington e Pechino non riguarda solo le tasse sul commercio: più della soia, delle auto o dei computer, è il ruolo della Cina nel finanziamento del deficit americano ad essere entrato prepotentemente in gioco. Un’analisi del Sole 24 Ore dei dati sulla consistenza del portafoglio di T-bond americani in mano cinese conferma infatti non solo il ruolo giocato da Pechino (e dai governi alleati) nel fallimento tecnico di due aste di Titoli di Stato la scorsa settimana, ma l’esistenza di una manovra ben più vasta e insidiosa sul debito (e sui tassi) degli Stati Uniti.

Nella settimana appena conclusa, infatti, il conto di Tesoreria dei governi stranieri presso la Federal Reserve è sceso inaspettatamente di 670 milioni di dollari a 3,06 miliardi, provocando più di un nervosismo alla leadership americana: su quel conto, la parte del leone la fa la Cina, primo creditore degli Usa e primo finanziatore della politica del deficit spending di Donald Trump. Per i mercati (ma non solo), quei saldi non sono affatto occasionali: più la Casa Bianca alza la posta nello scontro commerciale e valutario con Pechino, più il governo cinese toglie il denaro dal banco. Senza proclami, e senza che nessuno se ne accorga. Salvo la Fed e il Tesoro, ovviamente.

:o

wsj13magg2019.jpg
 
China may stop purchasing US agricultural products and energy, reduce Boeing orders and restrict US service trade with China. Many Chinese scholars are discussing the possibility of dumping US Treasuries and how to do it specifically.
 
Per chi suona la campana

Stessa foto...

Morgan Stanley: senza accordo Usa-Cina, suona campana recessione | WSI

L’escalation delle tensioni tra Usa e Cina, che ieri ha mandato ko i listini europei prima e Wall Street dopo, allunga un’ombra sulla tenuta dell’economia statunitense. La preoccupazione è tale che, secondo alcuni economisti, sentiti da Bloomberg, se Stati Uniti e Cina non verranno a patti, il mercato azionario non sarà in grado di raddrizzare il suo corso . E le conseguenze saranno ingestibili per l’economia.

È una visione minoritaria, certo, ma per Mike Wilson, stategist di Morgan Stanley, tra i pochi che avevano previsto i crollo dei mercati dello scorso dicembre, le ultime tappe della guerra commerciale tra le due potenze ha aumentato le probabilità di una recessione economica prolungata, quella che viene definita “il killer più affidabile dei mercati rialzisti”.

:rolleyes:

retreat1.jpg

retreat.jpg

 
Trump si prepara a firmare l’ordine per vietare i dispositivi Huawei in USA - Macitynet.it

15 Mag 2019

Governo e agenzie federali in USA non possono acquistare dispositivi di rete di Huawei e ZTE fin dallo scorso anno per ragioni di sicurezza nazionale: questo divieto potrebbe essere esteso anche a tutti gli operatori di telefonia, telecomunicazioni e in generale alle società USA.

L’ordine esecutivo è in considerazione da oltre un anno ma sembra che il Presidente USA Donald Trump potrebbe apporvi la sua firma entro questa settimana. In ogni caso le fonti riportate da Reuters indicano che la decisione potrebbe essere ulteriormente posticipata.
L’ordine esecutivo invoca l’International Emergency Economic Powers Act che attribuisce al Presidente USA il potere di regolare il commercio in risposta ad emergenze nazionali.

:rolleyes:

1aa9482.jpg
 
And, God willing, as we shall return, with peace and hope for all mankind

Inside the new space race: Who’ll be the first back to the moon?

ISSUE 3230 | MAGAZINE COVER DATE: 18 May 2019

Nations from the US to China and companies such as Elon Musk’s SpaceX are vying to leave Earth again. But why – and are we ready for a second space age?

“I’m on the surface, and, as I take man’s last step from the surface, back home for some time to come – but we believe not too long into the future – I’d like to just [say] what I believe history will record. That America’s challenge of today has forged man’s destiny of tomorrow. And as we leave the moon at Taurus-Littrow, we leave as we came and, God willing, as we shall return, with peace and hope for all mankind. Godspeed the crew of Apollo 17.”

THOSE words, spoken by astronaut Gene Cernan on 14 December 1972, aren’t nearly as famous as Neil Armstrong’s “giant leap for mankind”. But as we gear up to celebrate the 50th anniversary of the first moon landing this July, they have a certain pathos. The last words spoken on the moon came just three-and-a-bit years after the first. Since they were uttered, humanity hasn’t ventured beyond near-Earth orbit. Our aspiration to reach for the stars – or at least the nearer bits of outer space – was over almost as soon as it began.

Just lately, however, space is looking a little crowded again. National space agencies and private companies in the US, China, Japan, India, Israel and elsewhere are vying to send uncrewed missions to the moon, Mars and beyond. In the US, one of the two original space powers, the stated aim is to send humans back to the moon by 2024. Other countries are making serious noises about permanent space bases, too. So why this space boom, and why…

:o


nsc_20190518.jpg
 
Bellina la cover. How to manage the growing rivalry between America and rising China

A new kind of cold war - China v America

FIGHTING OVER trade is not the half of it. The United States and China are contesting every domain, from semiconductors to submarines and from blockbuster films to lunar exploration. The two superpowers used to seek a win-win world. Today winning seems to involve the other lot’s defeat—a collapse that permanently subordinates China to the American order; or a humbled America that retreats from the western Pacific. It is a new kind of cold war that could leave no winners at all.

:o

coldwar1.jpg
 
China's Chang'E 4 Mission Discovers New "Secrets" from Far Side of the Moon---Chinese Academy of Sciences

May 16, 2019

A lunar lander named for the Chinese goddess of the moon may have lessened the mystery of the far side of the moon. The fourth probe of Chang'E (CE-4) was the first mission to land on the far side of the moon, and it has collected new evidence from the largest crater in the solar system, clarifying how the moon may have evolved.

The results were published on May 16, 2019, in Nature.

A theory emerged in the 1970s that in the moon's infancy, an ocean made of magma covered its surface. As the molten ocean began to calm and cool, lighter minerals floated to the top, while heavier components sank. The top crusted over in a sheet of mare basalt, encasing a mantle of dense minerals, such as olivine and pyroxene.As asteroids and space junk crashed into the surface of the moon, they cracked through the crust and kicked up pieces of the lunar mantel.

:o

P02019.jpg


 
#dontpanic: but be prepared for bouts of stock market volatility

May 20, 2019

For our new cover story, we asked money managers, trade experts, and market strategists to put the trade-related risks into perspective. The consensus: Put aside the playbook for a trade war for now, but be prepared for bouts of stock market volatility.

:o

20190517184451.jpg

ON-DA454_.jpg
 
Lavoro durissimo

Jack Ma spiega i tre segreti dello sviluppo tecnologico in Cina

17 maggio, 2019

Nella grande arena i giovani che lo ascoltano posano le baguette sui tavoli e tendono l’orecchio. Parla di loro?
“Voi qui in Europa vi preoccupate troppo. L’Intelligenza Artificiale non la vivete come una grande chance ma come un problema. Eppure le macchine e i robot non hanno sogni e quindi non potranno mai superare l’uomo. Qualcuno si angoscia all’idea che potranno nascere robot che combatteranno contro gli uomini. Sbagliato, perché noi possiamo costruire macchine migliori che distruggeranno questi ipotetici “nemici””.

Cosa ha aiutato il boom della Cina?
“Un durissimo lavoro e la voglia di imparare, di studiare, di inseguire le novità. Fatevi un giro nelle città cinesi e troverete giovani che conoscono almeno 40 parole inglesi. Andate a New York o Washington DC, quanti sono quelli che conoscono due parole di cinese? Ci ha aiutato la fame di sapere insieme ad un durissimo lavoro. Prendiamo il mio caso: io non capisco l’informatica, non conosco la programmazione né gli algoritmi, ma conosco le persone, questo è il segreto”.

Quali sono le chiavi dello sviluppo per un Paese?
“Tre “e”: e-government, entrepreneur, education. Alibaba nel 1999 lottava per sopravvivere, il mio appartamento era la sede, dieci quindici persone impiegate. Dopo un durissimo lavoro, costellato di tantissimi errori commessi, siamo arrivati al recente BlackFriday vendendo in uno solo giorno per 30 miliardi di dollari”.

:o

alibaba.jpg
 
E mo basta eh?!

Cina: basta provocazioni Usa in mare - Rai News

20 maggio 2019

13.43 La Marina cinese ha "identificato e allontanato" il cacciatorpediniere Usa Preble che domenica ha navigato vicino all'isola di Huangyan, nelle acque contese del Mar cinese meridionale. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, aggiungendo che Pechino "sollecita con forza gli Usa a fermare azioni così provocatorie". Il blitz è il secondo del genere in questo mese da parte della settima flotta Usa, motivato come "sfida alle pretese marittime eccessive e preservare l'accesso alle rotte".

:rolleyes:

sfida.jpg
 
Le Filippine virano verso la Cina - Piccole Note - L'Antidiplomatico

La visita nelle Filippine di Xi Jinping apre una nuova pagina della geopolitica contemporanea. Perché l’incontro di Manila con il suo omologo Rodrigo Duterte di fatto sancisce la fine dell’influenza (decisiva) degli Stati Uniti sulle Filippine e l’inizio di un rapporto più profondo tra tale Paese e la Cina.

L’allontanamento di Manila dall’orbita americana è resa evidente dalla Dichiarazione congiunta dei due presidenti (Xinhua), che prevede una serie di iniziative volte a consolidare i legami politico-commerciali già in essere tra i due Paesi, declinazione in ambito filippino della Via della Seta cinese.

:o

COVER_PHILIPPINES-AND-CHINA.jpg
 
Bellina la cover

Made in China: dubbi, incertezze, perplessità...

China Briefing - Avete (davvero) il controllo delle vostre attivita in Cina?

Molti gruppi multinazionali, alle prese con una nuova strategia all’insegna dell’austerità stanno adesso premendo perche le loro sussidiarie riducano i costi. In questo numero del China Briefing ci occuperemo di analizzare alcune delle problematiche inerenti alle difficoltà pratiche di chi si trova a gestire un investimento nella Repubblica Popolare Cinese e a districarsi tra le nuove contingenze.

:o

avete.jpg


 
Bellina la cover

Una nuova frontiera energetica: la Via della Seta Polare - Linkiesta.it

Mentre la Russia è alla ricerca di nuove opportunità per ampliare ulteriormente il suo ruolo di fornitore di energia, le risorse nella sua parte dell'Artico stanno in qualche modo rimodellando le economie e la geopolitica dell'Eurasia. Le aziende cinesi stanno inoltre investendo in Groenlandia, che ospita minerali come l'uranio e le terre rare. Nel 2016, Shenghe Resources, una società cinese, ha acquistato una quota di 12,5 per cento nel progetto della terra rara di Kvanefjeld - e stanno emergendo altre opportunità.

L'importanza dell'Artico per l'energia sta crescendo. Russia e Cina hanno intensificato la loro cooperazione. Al contrario, gli Stati Uniti e l’Unione europea finora sono rimasti alla finestra...

:o

bridge_1.jpg
 
Europee/ La Cina punta su Germania e Italia per sfidare la leadership Usa - Affaritaliani.it

La Cina ha capito che questo è il momento per provare la convergenza. Sui media cinesi si parla ogni giorno della necessaria cooperazione con l'Unione europea a difesa del multilateralismo e della globalizzazione, contrastando il neo protezionismo degli Usa. La Cina sa che, nonostante l'Asia rappresenti sotto molto aspetti il futuro dell'economia globale, ha bisogno dell'Europa. E l'Europa sa che non può certo fare a meno a cuor leggero della Cina. Le richieste di Trump su Huawei sono state per ora evase da molti Stati europei, in primis la Germania, che è diventato l'interlocutore principale di Pechino in Europa dopo che il caos Brexit ha rimosso il Regno Unito da questo ruolo cruciale agli occhi della Cina.

:o

neukamf.jpg
 
La mossa del Dragone: conseguenze catastrofiche

Guerra hi-tech Cina-Usa: la mossa del Dragone

Cosa succede se al fornaio si toglie la farina? Il povero artigiano dovrà chiudere il negozio, perché non sarà nella condizione di avere l'ingrediente principe della sua produzione.

E cosa accade se al più grande produttore dell'industria hi-tech del mondo si toglie Rare Earth, ovvero terre rare, la "farina" con cui si costruiscono cellulari, computer e smartphone? In questo momento storico potrebbe determinare la fine del mondo.

Misteriosamente, il bando Huawei è stato congelato per tre mesi. Cosa può aver determinato una frenata tanto brusca a un'iniziativa così forte e dagli impatti prorompenti per l'economia cinese?

Una visita. Una "gita" che il presidente cinese Xi Jinping col suo vice - guarda caso proprio con colui che è il capo negoziatore delegato alla contrattazione commerciale con gli Usa - hanno fatto nella provincia meridionale di Jiangxi, dove ha sede la Jl-Mag, l'azienda numero uno al mondo nella produzione di terre rare, ovvero quel composto (il cui import verso l'America non aveva subito l'innalzamento dei dazi) di cui gli Usa si nutrono avidamente per l'industria hi-tech.

Senza bandi o pubblici anatemi, la Cina (che fa sempre più paura) con una semplice mossa ha fatto intendere agli Usa che potrebbe decidere di paralizzare completamente l'export di terre rare verso l'America con conseguenze catastrofiche per l'intero mercato tecnologico mondiale.

:o :bye: :bye:

2019-05-06.jpg

coldwar.jpg

 
Copertina di repertorio: America will lose, and China will win

Without America | Quarterly Essay

America is fading, and China will soon be the dominant power in our region. What does this mean for Australia’s future?

“For almost a decade now, the world’s two most powerful countries have been competing. America has been trying to remain East Asia’s primary power, and China has been trying to replace it. How the contest will proceed – whether peacefully or violently, quickly or slowly – is still uncertain, but the most likely outcome is now becoming clear.
America will lose, and China will win.” —Hugh White, Without America

:o :bye: :bye:

9781743820100_FC_0.jpg
 
Come cambiano gli equilibri nell’Africa della globalizzazione - AgoraVox Italia

22 maggio 2019

Nonostante il continente africano sia stato per la Francia il suo principale partner oggi la sua egemonia politica ed economica sono minacciate da numerosi players.
Tra questi, la Cina occupa il primo posto grazie ad investimenti esponenziali che sono aumentati del 1.400% tra gennaio e novembre 2016 rispetto al 2015. Negli ultimi anni, la Cina ha non a caso moltiplicato i suoi sforzi con i leaders africani. Ad esempio con la costruzione della sede dell’Unione africana in Nigeria affidata alla Cina, poi nell’Africa occidentale dove la Cina si è impegnata nel marzo 2018 per costruire la sede della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) attraverso un investimento di 31,6 miliardi di dollari. Nell’agosto 2018, la Cina ha installato a Gibuti la sua prima base militare all’estero. Questa strategia, portata avanti dalla Cina, non è nuova e ha le sue radici in particolare al momento della caduta del muro di Berlino. Alla fine della guerra fredda, la svalutazione del 50% del franco CFA nel gennaio 1994 e il calo dei salari in Africa hanno infatti dato alla Cina l’opportunità di affermarsi come il salvatore del continente. La Cina applica una politica a lungo termine per stabilizzare l’Africa e opportunamente attribuisce ad essa un ruolo importante nella geopolitica. La Cina aspira infatti a una forte presenza nella costruzione di infrastrutture africane, compresa la promessa di raddoppiare la sua assistenza finanziaria all’Africa annunciata nel 2006. La sua strategia di influenza in Africa consiste nel mettere in evidenza gli aiuti “senza condizioni :rolleyes: “a differenza di quella dell’Europa e in particolare della Francia.



chiafr.jpg
 
Dall'Africa all'Artico

CINA-RUSSIA Ricerca e sviluppo: Cina e Russia per la Via della seta nell’Artico

20/05/2019

Le calotte polari artiche continuano a ritirarsi: la rotta del marittima settentrionale è un punto focale per Pechino. Prima del secondo vertice Bri, la Russia ha annunciato un audace piano per l'Artico. L'attività della Cina si sta manifestando solo ora, la sua strategia è iniziata molti anni fa.

Poiché la calotta polare continua a ritirarsi, la rotta marittima settentrionale è diventata un punto focale per Pechino. Il fatto che il tempo di spedizione dal porto cinese di Dalian a Rotterdam sia ridotto di 10 giorni rende questa alternativa molto interessante. Le navi che vanno dalla Cina all'Europa devono al momento transitare attraverso il congestionato Stretto di Malacca e il Canale di Suez, che è di 5mila miglia nautiche più lungo della rotta settentrionale. L'apertura di risorse artiche vitali per le prospettive a lungo termine della Cina è anche un importante motore di questa iniziativa.

Thawing Arctic entices China

Beijing sees a faster path to Europe and new energy sources, worrying the U.S.

The Arctic is thawing, and China is seizing the chance to expand its influence in the north. For China, the retreating ice potentially offers two big prizes: new sources of energy and a faster shipping route across the top of the world.

:o

int_newyork_times27MAY2019.jpg
 
Posta in arrivo

Se reti Huawei in GB Usa limita intesa - Rai News

31 maggio 2019

03.38 Trump al Regno Unito: gli Stati Uniti sono pronti a limitare la condivisione di intelligence se il governo britannico consentirà a Huawei di costruire parte della rete 5g del Paese. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali Trump consegnerà il messaggio nel corso della sua prossima visita nel Regno Unito.

:o

Ko1hntK.jpg
 
Indietro