Collezionismo di giocattoli antichi & moderni

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Un mostra del 2000 che merita di essere ricordata

TOY STORY - L’ARTE DEL GIOCO

Mostra a cura di Maurizio Sciaccaluga
Museo d’Arte Contemporanea “Su logu de s’iscultura”
Tortolì, Ex mercato civico
Dal 16 dicembre 2000 al 31 gennaio 2001

Gianantonio Abate, Corrado Bonomi, Michele Carone, Gianni Cella, Michele Dieli, Fulvio Di Piazza, Mercurio,
Gianni Nieddu, Charlemagne Palestine, Andrea Portas, Antonio Riello, Danilo Sini, Silvano Tessarollo, Ultrapop

Giocando giocando. A Tortolì, al Museo d’Arte Contemporanea “Su logu de s’iscultura”, è visibile fino al 31 gennaio “Toy Story”, mostra curata da Maurizio Sciaccaluga sull’arte del gioco e sul gioco dell’arte. Edoardo Manzoni, direttore del Museo, conclude con “Toy Story”, una trilogia dedicata “agli entusiasmi dell’adolescenza”, inaugurata nel ’99 con “Chi ha incastrato Roger Rabbit” e proseguita nel Natale scorso con “2000, Odissea nello spazio”. Allegramente perfida, la rassegna attuale accoglie catturatori di lucertole, giocatori di subbuteo, nemici di Barbie, piloti d’automobiline telecomandate, collezionisti involontari di pupazzi, riflessivi campioni di monopoli.Scavando tra i meccanismi smontati di favole truci, gli artisti hanno ripescato e smascherato infanzie nutrite di fumetti, pubblicità e fantascienza, in un ludico approccio per una faccenda serissima. I topini di Gianni Nieddu, come le cattive ragazze, vanno dappertutto. Si sono nascosti nei cancellini delle lavagne, cimose bianche e grigie arrotolate e appiccicate ai muri.I più astuti si sono arrampicati nelle morbidi tane di sapore scolastico, ma una moltitudine di loro simili è immobilizzata in trappole di legno, piccole e garbate e tremendamente efficaci.Più incline al risparmio di spazio, Charlemagne Palestine, americano di Brooklin che vive in Belgio, ha ammassato in una poltroncina di peluche- di quelle che rimangono in camera per anni - un bel po’ di pupazzi dismessi e invecchiati, con una pupattola di pezza esanime sul bordo, a sventolare un pezzetto di stoffa bianca. Affilatissimo, Danilo Sini. Munisce di una leppa rusticana un tenero pupazzo che con espressione di immutabile dolcezza, affetta un candido coniglietto. Un orsetto scuro, di proprietà di Sini bambino, soffre il supplizio di una gogna, realizzata con le stesse amabili proporzioni di una casa di bambole. Corrado Bonomi, che in una strada di Tortolì ha piazzato i suoi soldatini con tuta mimetica e testa tonda, disegna sulla parete una sorta di domino. Il bel trenino al centro della composizione, ha i vagoni incollati su fogli di orari ferroviari, mentre intorno le automobili e i camion girano nel caos di cartine stradali per autisti disfatti. Anche Antonio Riello rievoca le macchine telecomandate della fanciullezza. Solo che queste sono armate come Gig Robot d’acciaio, mulinano lame taglienti e seghe rotanti da guerra galattica.Il gioco di Andrea Portas è un’economica e poetica flotta di barchette di carta. Fatti con le pagine delle quotazioni di borsa, i navigli navigano sul mare magnum dell’informazione in cinque vaschette con pesci rossi. Tautologicamente composta di parole, WORDS, con giornali plastificati e cerati, fa galleggiare in placide acque affari e finanza. Sotto un cielo di stelline si baciano i carri armati innamorati di Michele Carone. Colori di zucchero per questa passione militar-romantica, con la Pantera Rosa che dipinge di rosa un panzer stupito. Con meno illusioni, Michele Dieli becca Ken che stupra Barbie in un trittico che, nella terza sequenza, vede la mano della bambolina più venduta del mondo sollevarsi in una carezza consenziente. E ancora, direttamente dai cartoons americani, nel cibachrome su metallo di Silvano Tessarollo, i cattivissimi Simpson in gondola a Venezia. Essendo una famigliaccia, uno voga e l’altro fa body-building, nella perfetta allegoria dell’incomunicabilità parentale. Nella rivisitazione di Gianni Cella, la star delle fiabe, una Biancaneve lattea nella sua sostanza di polvere di marmo, è affiancata da sette oscuri individui (più che nani, pigmei). La soave fanciulla è opalescente come una statuina piena di acqua benedetta. Gianantonio Abate materializza lo scontro tra i gadget delle merendine, invasori di mensole e cestini, ingoiati dai lattanti e collezionati con furore, divenuti esseri alieni e protoplasmatiche presenze. Inferno dei golosi, con torte panna ciliegine, peccaminosa cioccolata, una dolcissima bolgia degli ingordi da cui si stacca una figurina lievitata dalla dieta di Fulvio Di Piazza. Il gruppo degli Ultrapop - al secolo Antonio Sorrentino, Dario Arcidiacono, Sandra Virlinzi, Giordano Curreri - mastica e sconvolge l’iconografia splatter mescolando ai dischi volanti un forzuto Meccanoman e una bamboccia spiaccicata, **** e con le trecce dritte. Nell’olio di Mercurio spunta un gioco educativo per piccoli geometri, situato come un fiore tra una selva di tropicali foglie giganti.
 
Giocattoli del cuore
di Pucci Zanon di Valgiurata


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"Avere qualcosa che ti rammenta il passato, ti sprona a fare, ti mostra che non tutto si sciupa nella vita, dà senso a tutto il resto. Riscoprire il senso degli oggetti. Una bambola, un castello, una giostra, una casa formato XS, un micro servizio di porcellana. Giocattoli, ricordi. Immobili, ma in movimento. Silenziosi, ma con mille storie da raccontare. Cercare il senso della vita attraverso le cose. Dimenticare, almeno qualche volta, quell'idea, moderna e sintetica, che associa la felicità al consumo continuo di beni materiali. Cercare un'altra via, invertire la rotta. Pensare che se le cose esistono, esistono per un motivo. Che un giocattolo ha una missione, anche dopo la fine tangibile del suo essere gioco. Vedere al di là. Scoprire cosa c'è dietro. Collezionare è vivere, ma soprattutto lasciar vivere, senza data di scadenza. Anche insegnare a vivere. Alle persone che si amano e a quelle che non si conoscono. A chiunque abbia voglia di ascoltare. Un atto d'amore che racchiude in sé una bivalenza che appare un contrasto: da un lato un percorso completamente introspettivo e intimo."
 
Ciao Silvana,

quella in Mostra era l'intera collezione dell'Artista Stefano Tedioli

non sò se e quando l'esporrà ancora tutta insieme, ma se sei interessata e lo contatti credo che avrà estremo piacere a mostrartela su prenotazione, ho avuto modo di conoscerlo personalmente ed oltre ad essere davvero un Bravo Artista è persona gentilissima ed estrememente disponibile.

L'articolo/intervista a firma di Brunelli Roberto all'Artista/Collezionista di giocattoli Stefano Tedioli pubblicato sul numero di aprile 2017 del mensile "Collezionare":


A distanza di 5 anni l'Artista Stefano Tedioli mette nuovamente in mostra a Tirano (SO) dal 10 al 18 novembre 2018 la sua interessantissima collezione di giocattoli.

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A fine mese tutti al Toyssimi! :clap:

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C'è arte nei giocattoli?
Hopper incontra Warhol in questo delizioso dime store toy degli anni '50.

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Concordo.
Aggiungo dalla cultura colpisce ancora...
:bow::p Ciao!!

Ps, Libreria Antipole (Particolare). :D

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Sempre dalla mia collezione: l'epoca meravigliosa del politicamente scorretto.:clap:

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Chiara - kit "Accessori Chiara"

C'è arte nei giocattoli?
Hopper incontra Warhol in questo delizioso dime store toy degli anni '50.

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:bow: BELLISSIMA !!! :bow:

Provo a proseguire io con [MENTION]CHIARA[/MENTION] un Artista romana (all'epoca ventiduenne) di cui pubblico un articolo comparso sul numero di novembre 1999 della rivista "ARTE".

Certo non si tratta propriamente di veri e propri "giocattoli" (:yes:) ma il richiamo al "puro stile Barbie" (come dice l'Artista) che si ritrova nei suoi kit di esilaranti "Accessori Chiara" vale una menzione sul FOL in questo threadOK!

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Chiara  kit accessori Chiara.jpg
 
Domenica 3 marzo tutti (cioè solo io) al Toyssimi! :yes:


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A beneficio di tutti gli "Amici dell'Arte" che non hanno ancora visitato la Mostra "BARBIE - The icon" a Bologna ( Mostra Barbie. The Icon | Palazzo Albergati | Art Experience ) aperta fino al 02 ottobre 2016, previa autorizzazione da parte della Redazione di Editoriale Tricolore srl pubblico la mia recensione ( visibile qui Vedi l'allegato 2287774 ) della mostra pubblicata sulla loro rivista "STAMPA REGGIANA".

Roberto Brunelli

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Aggiungo la sigla...
:):p Ciao!! a entrambi.

 
Buongiorno,
ho una collezione di master of the universe degli anni 80/90 con anche pezzi molto interessanti: poniamo che decidessi di mettere in vendita la mia collezione, a chi potrei rivolgermi per valutazione e vendita, nello specifico?
Grazie
 
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