Da quello che ho capito io leggendo il thread, per evitare di diventare la nuova statistica del padre divorziato che vive in auto, occorre
1) non avere una casa di proprieta' e 2)non mettere residenza ne domicilio in una casa di proprieta' dei genitori per evitare che in caso di divorzio o separazione ( ancora non ho capito la differenza giuridica) ci sia il diritto di abitazione a tutela della ex e dei figli fino al momento della autonomia.
2) non fare comunione dei beni
3) avere liquidita' intestata a parenti o genitori invece che sul conto intestato a se; difficile quindi dare gli alimenti , se si risulta nullatenenti.
Limitamente al punto 1, ma
@bow probabilmente lo sapra', nel caso in cui la coppia vada a vivere in un immobile in affitto , pagato da entrambi, cosa succede in caso di separazione o divorzio? La moglie può obbligare l'ex marito a pagare la sua parte di affitto se è costretto a lasciare il tetto coniugale?
Leggendo le storie dei padri divorziati però , a volte, non sempre, quindi non saprei se si possa definire come una costante o solo eccezioni che funzionano a livello mediatico, si vede che la madre si porta la via la prole nel paese di origine e il padre sembra essere disposto a tutto per riprendersela.
Non so se possa riguardare il tema del thread, ma il padre spendera' risorse temporali ed economiche per riavere la figlia. ( succede anche con gli uomini che riportano le figlie nei loro paesi d'origine)