Come diventare poveri

  • Ecco la 70° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana di risk-off per i principali indici per via dei timori legati all’inflazione persistente e alle prospettive di tassi ancora elevati a lungo. Anche se il report di oggi sull’indice core Pce, la misura molto gradita alla Fed per valutare l’inflazione, ha mostrato un parziale raffreddamento, o quantomeno una stabilità. L’indice ha riportato una crescita su base annua del 2,8%, in linea con le previsioni degli analisti e con la rilevazione del mese precedente. Questo dovrebbe lasciare più margine di manovra alla Fed per abbassare i tassi di interesse nel corso del 2024. Passando al Vecchio Continente, il report sull’inflazione dell’Eurozona ha mostrato un indice al 2,6%, oltre il 2,5% atteso e in accelerazione rispetto al 2,4% precedente.
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COME SI FA A DIVENTARE POVERI ( POVERTA' RELATIVA E ASSOLUTA)

  • DIVORZIO ( lei o oggi lui ha si prende la casa + alimenti per i figli )

  • OPERAZIONE FINANZIARIA ANDATA A MALE ( ALL IN )

  • SPESE ( QUALI SPECIFICARE) > ENTRATE, PER DECENNI (tenore di vita )

  • TROPPI IMMOBILI POCO REDDITO

  • CAUSA LEGALE

  • ASSENZA DI ASSICURAZIONE E INCIDENTE O GRAVE MALATTIA O INVALIDITA' PERMANENTE

  • PROBLEMI MENTALI ( INABILE AL LAVORO ) DEPRESSIONE

  • LUDOPATIA

  • ALCOLISMO

  • TOSSICODIPENDENZA


I risultati saranno visibili solo dopo aver votato.
L'attaccamento alle cose lo capisco bene, a 20 anni ero un patito dell'auto e degli impianti car hi-fi, uno striscio al paraurti verniciato era come una coltellata al cuore :D. A 50 anni l'auto è per me diventata un mezzo per portarmi dal punto A al punto B col minor costo.

Per valutare il valore intrinseco delle cose serve distaccamento emotivo.

L'accumulare roba alla Mazzarò del romanzo di Verga non porta a nulla, se non a far felici gli eredi, mentre risparmiare per investire ha un senso come consumo differito nel futuro, ma solo se si investe con un rendimento reale positivo o se ti fa vivere con più serenità.

L'acquisto impulsivo a me emotivamente toglie di più che dare qualcosa, perchè poi mi pento. Ciascuno è fatto a modo suo.

Ma mazzarò non era il proprietario terriero super avaro che viveva a pane e cipolle? :o confesso che non ricordo benissimo questa novella verghiana :o

Sui malavoglia so' più preparato :o
 
Ma mazzarò non era il proprietario terriero super avaro che viveva a pane e cipolle? :o confesso che non ricordo benissimo questa novella verghiana :o

Sui malavoglia so' più preparato :o

Esatto, finale triste.
Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all’anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: “Roba mia, vientene con me!”
Giovanni Verga, "La roba": riassunto e commento - WeSchool
 
Cito: 14 in “unghie e faccine”, piercing e tatuaggi,

E approfitto per dare il mio contributo femminile visto che si parla di unghie con smalto semipermanente e/o unghie finte. Facciamo la cosa più semplice: lo smalto semipermanente, che ha un costo medio dai 25 ai 40 euro, che va applicato ogni 3 settimane... Facciamo un mese e facciamo 30 euro, sono 360 euro all'anno, stima in difetto. Poco, tanto? dipende dalle entrate di ciascuno. Ma se io lo vedo più sulle cassiere del supermercato (spesso con contratto part time) che sulle mie colleghe (tutte laureate con un contratto a tempo pieno), qualche dubbio sulla sostenibilità della spesa può sorgere.
Non è il singolo tema, una può benissimo farsi le unghie spendendo ciò che vuole se questo la rende felice, ma è il farsi le unghie perché tutte le mie colleghe lo fanno, andare tutti gli anni in vacanza perché altrimenti o parenti/conoscenti cosa dicono, comprarsi la macchina nuova perché se hai uno stipendio te lo meriti (sentito con le mie orecchie, poi si comprano macchine da 20K con stipendi su 1.2,1.4K). È una ruota del criceto dello spendere, in cui spendi spendi ma non ottieni niente. (Anche perché sono sicura che lo smalto semipermanente non ti rende più attraente agli occhi del maschio medio 😁)
 
Lussemburgo e Germania , paesi in cui è raro trovare poverta' assoluta, almeno a guardare i grafici.

Chissa poi, visto i tassi a zero per un decennio di Germania e Lussemburgo in che strumenti li avranno messi.
Parlavo l'altra sera con lo zio di mia moglie in pensione gli piace comprare azioni e in passato si vantava di conoscere molto bene il metcato, mi ha detto lascia stare stanne alla larga... chissà perché...
Vabbeh anche se avrà perso qualcosa negli ultimi anni la pensione di 6k euro è la ogni mese... 😁
Qua sarebbe meglio investire nell'immobiliare ci sono rendite migliori che nell'azionario...
 
non ti rende più attraente agli occhi del maschio medio
c'è anche da dire, forse, che la commessa o la cassiera o la shop assistant punta , non sempre , diciamo a volte, opinioni mie, di farsi sedurre dal maschio più danaroso che la fa uscire dal lavoro di parcheggio, oppure, per le commesse di certi negozi, apparire attraenti e curate è parte del "prodotto" quindi è una specie di investimento dal ritorno incerto e non misurabile.
 
Cito: 14 in “unghie e faccine”, piercing e tatuaggi,

E approfitto per dare il mio contributo femminile visto che si parla di unghie con smalto semipermanente e/o unghie finte. Facciamo la cosa più semplice: lo smalto semipermanente, che ha un costo medio dai 25 ai 40 euro, che va applicato ogni 3 settimane... Facciamo un mese e facciamo 30 euro, sono 360 euro all'anno, stima in difetto. Poco, tanto? dipende dalle entrate di ciascuno. Ma se io lo vedo più sulle cassiere del supermercato (spesso con contratto part time) che sulle mie colleghe (tutte laureate con un contratto a tempo pieno), qualche dubbio sulla sostenibilità della spesa può sorgere.
Non è il singolo tema, una può benissimo farsi le unghie spendendo ciò che vuole se questo la rende felice, ma è il farsi le unghie perché tutte le mie colleghe lo fanno, andare tutti gli anni in vacanza perché altrimenti o parenti/conoscenti cosa dicono, comprarsi la macchina nuova perché se hai uno stipendio te lo meriti (sentito con le mie orecchie, poi si comprano macchine da 20K con stipendi su 1.2,1.4K). È una ruota del criceto dello spendere, in cui spendi spendi ma non ottieni niente. (Anche perché sono sicura che lo smalto semipermanente non ti rende più attraente agli occhi del maschio medio 😁)
Però vivendo in una famiglia a trazione femminile, esiste anche la macchinetta che tieni a casa per farsi lo smalto, l'apparenza inganna :)
 
Parlavo l'altra sera con lo zio di mia moglie in pensione gli piace comprare azioni e in passato si vantava di conoscere molto bene il metcato, mi ha detto lascia stare stanne alla larga... chissà perché...
Vabbeh anche se avrà perso qualcosa negli ultimi anni la pensione di 6k euro è la ogni mese... 😁
Qua sarebbe meglio investire nell'immobiliare ci sono rendite migliori che nell'azionario...
“Lascia stare stanne alla larga” potrebbe essere un buon segnale di inizio accumulo per chi è fuori. :D
 
Cito: 14 in “unghie e faccine”, piercing e tatuaggi,

E approfitto per dare il mio contributo femminile visto che si parla di unghie con smalto semipermanente e/o unghie finte. Facciamo la cosa più semplice: lo smalto semipermanente, che ha un costo medio dai 25 ai 40 euro, che va applicato ogni 3 settimane... Facciamo un mese e facciamo 30 euro, sono 360 euro all'anno, stima in difetto. Poco, tanto? dipende dalle entrate di ciascuno. Ma se io lo vedo più sulle cassiere del supermercato (spesso con contratto part time) che sulle mie colleghe (tutte laureate con un contratto a tempo pieno), qualche dubbio sulla sostenibilità della spesa può sorgere.
Non è il singolo tema, una può benissimo farsi le unghie spendendo ciò che vuole se questo la rende felice, ma è il farsi le unghie perché tutte le mie colleghe lo fanno, andare tutti gli anni in vacanza perché altrimenti o parenti/conoscenti cosa dicono, comprarsi la macchina nuova perché se hai uno stipendio te lo meriti (sentito con le mie orecchie, poi si comprano macchine da 20K con
Forse lo spendere per questioni di pura immagine, spesso immaginarie, andrebbe ricondotta alla questione problemi mentali (non patologie gravi, ma spesa compulsiva, insicurezza che spinge appunto a convincersi che un dettaglio come unghie colorate o pettinature o simili siano una 'soluzione', spesso tanto bramata, ai propri problemi). Ho notato persone (anche famigliari, anche che conosco bene etc...) che soffrono di insicurezza, senso di inadeguatezza, solitudine etc... che danno moltissimo peso a queste cose, altre categorie di persone che ne sono completamente 'immuni'.
Tra i dirigenti d'azienda, amministratori delegati, imprenditori milionari, avvocati con RAL a 6 o 7 cifre, etc... (di entrambi i sessi) non me ne viene in mente UNO che spendesse in unghie opere-d'arte, tatuaggi super costosi, ritocchi estetici non molto discreti (poi discreti può essere, ma non si capisce appunto). E sicuramente parliamo di persone che hanno i mezzi.
Tra le persone che conosco di classi 'operaie': baristi, magazzinieri, dipendenti del supermercato, autisti etc... sono ormai pochi quelli che non sfoggiano tatuaggi costosi, unghie con decorazioni michelangiolesche, labbra al silicone, etc... Forse avendo già un certo status/successo sociale sentono meno la necessità di distinguersi o esprimersi pubblicamente così?
Poi magari la distinta manager d'azienda o avvocatessa di parrucchiere spenderà più di quella con la cappella sistina sulle unghie, perché magari va a tingere i capelli bianchi ai Parioli anziché nell'estrema periferia, non so, ma in percentuale del suo reddito secondo me dedica molto molto meno.
Ovviamente un ragionamento di risparmio e finanza personale sensato diventa più complesso quando non ci si rende conto che si sta spendendo il 5% del proprio reddito disponibile netto solo in manicure (inutile). Conosco persone che hanno speso il 30% dei risparmi di una vita in interventi estetici di vario tipo, pensando di risolvere con l'estetica altri tipi di problemi (che in cambio si son guardati dall'affrontare). E questo rientra nel discorso equilibrio innanzitutto psichico. Personalmente mi sono guardato dal dare consulenza finanziaria a questi casi, se non su domande "chiuse" da loro presentate o per cercare di salvarli dagli affari in cryptocose viste su internet, sistemoni di trading e simili.
stipendi su 1.2,1.4K). È una ruota del criceto dello spendere, in cui spendi spendi ma non ottieni niente. (Anche perché sono sicura che lo smalto semipermanente non ti rende più attraente agli occhi del maschio medio 😁)
Personalmente credo che attiri mille volte più l'attenzione un abito di mezza taglia più aderente su forme genuine/oneste (non per forza perfette... non sempre chi guarda è perfetto) che delle unghie di 20 cm glitterate.
 
Ultima modifica:
c'è anche da dire, forse, che la commessa o la cassiera o la shop assistant punta , non sempre , diciamo a volte, opinioni mie, di farsi sedurre dal maschio più danaroso che la fa uscire dal lavoro di parcheggio, oppure, per le commesse di certi negozi, apparire attraenti e curate è parte del "prodotto" quindi è una specie di investimento dal ritorno incerto e non misurabile.
Se stanno così le cose sono vezzi superficiali andrebbero riempite come tacchine e poi scappare alla velocità di edison :D

Io da una donna non cerco unghie finte, ma la profondità di Warren buffet nella scelta dello stock picking :o
 
Ultima modifica:
però se tutti i rikki americani vanno a vivere nei quartieri dove il proprio reddito è più alto poi la media del reddito del quartiere si riallinea in alto perchè ci vanno a vivere i rikki :o e i rikki devono tornà al "keep up with the joneses" :o:eek:

non c'è scampo sembra un girone dantesco :o
Se esistesse, andrebbe benissimo anche abitare in un quartiere di ricchi che però fanno quasi tutti stealth wealth.

Niente corse agli armamenti di sboroneria, e probabilmente anche rapporti di vicinato migliori e meno conflittuali.
 
. E sicuramente parliamo di persone che hanno i mezzi.
Magari anche loro avranno vezzi costosi e inutili ma di altro livello che potenzialmente, in rari casi potrebbero portarli alla poverta'; purtroppo non conoscono questo genere di persone quindi immagino il costruire un canile di lusso, la gestione di un alberghetto in Baviera, l'acquistare opere d'arte di autori sconosciuti ma forse un giorno famosi, il mantenere una \un promettente attore atletico....
Ammetto di non conoscere la materia , quindi questi sono pensieri in libera'.
Chissà se @bow, nei suoi contatti con ral alta, avra' visto la persona che si è rovinata per un hobby particolarmente costoso.
 
Forse lo spendere per questioni di pura immagine, spesso immaginarie, andrebbe ricondotta alla questione problemi mentali (non patologie gravi, ma spesa compulsiva, insicurezza che spinge appunto a convincersi che un dettaglio come unghie colorate o pettinature o simili siano una 'soluzione', spesso tanto bramata, ai propri problemi). Ho notato persone (anche famigliari, anche che conosco bene etc...) che soffrono di insicurezza, senso di inadeguatezza, solitudine etc... che danno moltissimo peso a queste cose, altre categorie di persone che ne sono completamente 'immuni'.
Tra i dirigenti d'azienda, amministratori delegati, imprenditori milionari, avvocati con RAL a 6 o 7 cifre, etc... (di entrambi i sessi) non me ne viene in mente UNO che spendesse in unghie opere-d'arte, tatuaggi super costosi, ritocchi estetici non molto discreti (poi discreti può essere, ma non si capisce appunto). E sicuramente parliamo di persone che hanno i mezzi.
Tra le persone che conosco di classi 'operaie': baristi, magazzinieri, dipendenti del supermercato, autisti etc... sono ormai pochi quelli che non sfoggiano tatuaggi costosi, unghie con decorazioni michelangiolesche, labbra al silicone, etc... Forse avendo già un certo status/successo sociale sentono meno la necessità di distinguersi o esprimersi pubblicamente così?
Poi magari la distinta manager d'azienda o avvocatessa di parrucchiere spenderà più di quella con la cappella sistina sulle unghie, perché magari va a tingere i capelli bianchi ai Parioli anziché nell'estrema periferia, non so, ma in percentuale del suo reddito secondo me dedica molto molto meno.
Ovviamente un ragionamento di risparmio e finanza personale sensato diventa più complesso quando non ci si rende conto che si sta spendendo il 5% del proprio reddito disponibile netto solo in manicure (inutile). Conosco persone che hanno speso il 30% dei risparmi di una vita in interventi estetici di vario tipo, pensando di risolvere con l'estetica altri tipi di problemi (che in cambio si son guardati dall'affrontare). E questo rientra nel discorso equilibrio innanzitutto psichico. Personalmente mi sono guardato dal dare consulenza finanziaria a questi casi, se non su domande "chiuse" da loro presentate o per cercare di salvarli dagli affari in cryptocose viste su internet, sistemoni di trading e simili.

Personalmente credo che attiri mille volte più l'attenzione un abito di mezza taglia più aderente su forme genuine/oneste (non per forza perfette... non sempre chi guarda è perfetto) che delle unghie di 20 cm glitterate.
 

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Non ne ho mai conosciuti dal vivo, ma mi sfugge il meccanismo oltre quello meramente matematico, di come un pensionato si riduce in poverta' .
Il primo problema è che è un percettore di reddito fisso, la pensione, che dovrebbe essere in una certa parte indicizzata all'inflazione soprattutto quelle inferiori ai duemila euro.
Esempio.
. UN servizio dei tanti a caso , di circa 4 anni fa.
Il secondo problema sembra l'affitto. Il pensionato che non ha casa di proprieta' , intuitivamente sembra subire il possibile rialzo dei canoni di affitto.
Quindi , al di la' dei pensionati che erano precedentementi lavoratori "poveri" come si realizzano i meccanismi di poverta' per un lavoratore che era benestante e poi con la pensione ha toccato la soglia della poverta'.
Il terzo problema potrebbe essere la discontinuita' contributiva del lavoratore prima di diventare pensionato
Il quarto problema, forse solo dei pensionati italiani, riguarda la poca possibilita' , almeno sembra dai servizi, di accedere alle graduatorie per le case popolari, di accedere ai bonus bollette e ad altri vari bonus che in realta' si dice, sono più frequentemente erogati alle famiglie di immigrati .
 
Visto che I discorsi si stanno spostando sul femminile e sul maschile,consiglio di stare attenti a quello che si scrive perché se vi legge la BOLDRINI o la Murgia sono problemi seri !!!. Buon anno nuovo .
 
Non ne ho mai conosciuti dal vivo, ma mi sfugge il meccanismo oltre quello meramente matematico, di come un pensionato si riduce in poverta' .
Il primo problema è che è un percettore di reddito fisso, la pensione, che dovrebbe essere in una certa parte indicizzata all'inflazione soprattutto quelle inferiori ai duemila euro.
Esempio.
. UN servizio dei tanti a caso , di circa 4 anni fa.
Il secondo problema sembra l'affitto. Il pensionato che non ha casa di proprieta' , intuitivamente sembra subire il possibile rialzo dei canoni di affitto.
Quindi , al di la' dei pensionati che erano precedentementi lavoratori "poveri" come si realizzano i meccanismi di poverta' per un lavoratore che era benestante e poi con la pensione ha toccato la soglia della poverta'.
Il terzo problema potrebbe essere la discontinuita' contributiva del lavoratore prima di diventare pensionato
Il quarto problema, forse solo dei pensionati italiani, riguarda la poca possibilita' , almeno sembra dai servizi, di accedere alle graduatorie per le case popolari, di accedere ai bonus bollette e ad altri vari bonus che in realta' si dice, sono più frequentemente erogati alle famiglie di immigrati .
Uno dei rischi più grandi che corre un risparmiatore e' stare a corto di denaro quando va in pensione. Una vera e propria tragedia. Una persona può lavorare una vita intera per accumulare una ricchezza sufficiente a garantire una pensione confortevole, salvo poi scoprire che quanto fatto non si è rivelato sufficiente. Per aiutare a ridurre al minimo questo rischio, ti raccomando di tenere ben presenti le seguenti domande chiave al momento di pianificare la tua pensione:
1 Per quanto tempo ti dovrà supportare il tuo portafoglio?
2 Come impattano i prelievi di liquidità e l’inflazione sul tuo portafoglio?
3 Come si fa a stabilire un obiettivo di investimento principale?
4 A quali importanti compromessi potresti dover scendere?
Io come rentier in lean fire ho il mio piano A per vivere di rendita IN ITALIA e se non fosse sostenibile ho exit strategy pronte ne discuto anche su questo tread:
Si puo’ ancora vivere di rendita?
 
Uno dei rischi più grandi che corre un risparmiatore e' stare a corto di denaro quando va in pensione. Una vera e propria tragedia. Una persona può lavorare una vita intera per accumulare una ricchezza sufficiente a garantire una pensione confortevole, salvo poi scoprire che quanto fatto non si è rivelato sufficiente. Per aiutare a ridurre al minimo questo rischio, ti raccomando di tenere ben presenti le seguenti domande chiave al momento di pianificare la tua pensione:
1 Per quanto tempo ti dovrà supportare il tuo portafoglio?
2 Come impattano i prelievi di liquidità e l’inflazione sul tuo portafoglio?
3 Come si fa a stabilire un obiettivo di investimento principale?
4 A quali importanti compromessi potresti dover scendere?
Io come rentier in lean fire ho il mio piano A per vivere di rendita IN ITALIA e se non fosse sostenibile ho exit strategy pronte ne discuto anche su questo tread:
Si puo’ ancora vivere di rendita?
Giustissimo.
mi domando, salvo storie create e infiorettate per essere lacrimevoli, cosa hanno sbagliato, in senso tecnico i pensionati con la minima o che non riescono ad arrivare alla fine del mese.
 
Ultima modifica:
Non riguarderà tutti, ma una buona parte sono/erano artigiani che lavoravano al 90% in nero e hanno versato pochissimo. Quelli che hanno voglia/capacità di lavorare ancora portano a casa quel che basta, gli altri piangono disperati di quanto è ingiusto il mondo
 
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