freetimenow
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A me invece queste sembrano buone giustificazioni per i pigri e I delinquenti.Quelle che chiami “scelte” sono pie illusioni, così come il sarcasmo sul destino cinico e baro. La realtà è che la nostra vita è indirizzata verso la ricchezza o la povertà fin dai primissimi anni e le nostre possibilità di scelta sono limitate (anche se in minima parte ci sono).
Se nasci povero, in un ambiente gravemente deprivato da un punto di vista socio culturale il tuo cervello (e sono i primi anni di vita che contano!) si svilupperà ben diversamente da quello di una persona che nasce in un ambiente ricco di stimoli sociali e culturali (che sono poi quelli garantiti dalla ricchezza). Una volta che diventi adulto, i giochi sono fatti perché il tuo cervello è formato (anche se un minimo di plasticità c’è sempre). Ci sono miliardi di studi a supporto. Poi, puoi anche portare ad esempio la persona su 100 che da sola, nascendo in una famiglia indigente e/o socio culturalmente in difficoltà ce la fa. Ma è l’eccezione.
Oltre agli studi potresti trovare migliaia di testimonianze di insegnanti ed educatori che lavorano ogni giorno (a 1200/1400 euro al mese!) nei quartieri disagiati delle grandi citta’, e che cercano ogni giorno di “salvare” questi ragazzi da un destino che sembra segnato semplicemente dalla famiglia in cui nascono e dall’ambiente che frequentano fuori dalla scuola a causa del contesto in cui vivono.
C’è sempre la possibilità di migliorare il proprio status, volendolo fare. Ovviamente tutto è relativo. Certo se uno nasce in un contesto degradato sarà già un successo se riesce ad avere un lavoro che gli consente di vivere decentemente, avere una casa una famiglia ecc. il figlio magari farà l’università e diventerà un professionista importante e così via.
Conosco personalmente realtà che in due generazioni sono passati dal nonno bracciante al figlio professionista al nipote imprenditore con patrimonio di centinaia di milioni.