Come imparare ad essere disciplinato?

tesla369

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Buonasera a tutti,

sperando di non essere troppo prolisso, vorrei serenamente confrontarmi con voi per un atteggiamento che col passare del tempo mi pesa sempre di più: essere indisciplinato.

Qualsiasi cosa attiri la mia attenzione riesce ad avere la mia dedizione totale per un periodo limitato di tempo… e poi mi “stanco”, nel senso che faccio fatica a proseguire.

Faccio un esempio: il trading. Due anni fa, mi attraeva, ho comprato corsi, consulenze, ho fatto qualche operazione (no, non ho perso capitali importanti) e poi, quando doveva subentrare la disciplina nello stare davanti ai grafici, utilizzare gli strumenti, ragionare, sbatterci la testa… si è spenta la fiamma.

Oppure, la corsa. Volevo correre. Mi svegliavo presto, ho comprato delle buone scarpe, mi piaceva. Uscivo anche con la pioggia, per dire. Due mesi… si è spenta la fiamma.

Volevo imparare a restaurare orologi. Ho letto libri, comprato su eBay orologi rotti e semplici strumenti per iniziare. Dopo due o tre carcasse non ho più aperto nulla.

Potrei continuare oltre, ma evito.

È un problema mio di fondo questa indisciplina o posso fare qualcosa per imparare ad essere focalizzato e invertire la rotta?

Vorrei imparare come poter investire i miei risparmi, studiando tutto… leggendo voi. Vorrei farlo costantemente, anche lentamente se serve… ma non voglio arenarmi.

Esistono tecniche o consigli pratici o è semplicemente un problema mio personale? Qualche lettura?

Grazie in anticipo a chi vorrà confrontarsi!

P. S. La speranza di non essere prolisso è andata a farsi friggere.
 
Come si vede non ho il dono della sintesi neppure io, anzi...
Comincio col dire che, secondo me, in "Pinocchio" c'è già tutto, basta leggerlo, come un racconto per bambini, ma anche, soprattutto, per adulti.
Parlo di tutti i personaggi, Pinocchio, Geppetto, Lucignolo, Il grillo parlante, Mangiafuoco, La fata turchina, il gatto e la volpe...
Cambiando discorso, addentrandomi nell'argomento: supponiamo di vedere una persona tra la folla, questa è molto alta, dal fisico asciutto, beh, diremmo probabilmente che questi potrebbe praticare basket o pallavolo, le caratteristiche fisiche danno a tutti una ben chiara connotazione degli individui e/o delle loro eventuali potenzialità.
Ora, sempre nella medesima folla, magari tra i 1000 presenti qualcuno è basso, dal fisico brevilineo, ma è tenace e molto disciplinato (mannaggia mi viene in mente il film di Verdone)... non spiccherebbe, non sapremmo, se non dopo una lunga conoscenza, riconoscere in lui questa dote.
Importante, è una dote? Essere nati con le gambe lunghe, alti, con un'ottima coordinazione tra gli arti è una dote?
Soprattutto, è qualcosa che si impara, allenandosi magari?
O si è nati così? Darwin ne avrebbe da dire (esempio del collo lungo delle giraffe). Alfieri arrivò a farsi legare ad una sedia dicendo "...volli, volli, infinitamente volli.." (o giù di lì, non ricordo bene...).
Ora, è molto più semplice e facile dare retta a Lucignolo piuttosto che al Grillo parlante, lo sappiamo bene.
Però ho letto da qualche parte che la natura ha fatto sì che il nostro cervello sia concepito per "risparmiare" energia, attivando alcune aree solo quando queste sono necessarie (chi ne sa più di me argomenti, grazie in anticipo). Energia che faticosamente (stipendio, lavoro) il nostro fisico ha prodotto mangiando. Allora è giusto è naturale risparmiare energie, essere "pigri" per non consumarne?
Quanti argomenti, si potrebbe parlare di ognuno per giorni...
Ora la mia, del tutto personale, risposta: è importante ogni giorno pensare a migliorarsi, sapere che "dobbiamo" farlo, poi, tante volte non ne siamo in grado, ma ripeto è importante svegliarsi ogni giorno, vedere un raggio di sole che filtra tra le serrande e ripartire.
Mi basta questo.
Ciao motivatori.
Ciao cilicio e autoflagellamenti.
Ciao, frasi "beato te che non capisci un c...." perché magari a non capire un c.... sono io.
Sono un animale, la natura mi ha creato così.
Mi fa male? Certo che sì, ma tutte le mattine, un raggio di sole e affronto la vita.
Non mi creo alibi, importante, non mi creo alibi.
La vita è dura. Ma bella. È un dono.

Sarei lieto di sentire il tuo parere e grazie in anticipo a chi vorrà confrontarsi.
 
P. S. La speranza di non essere prolisso è andata a farsi friggere.

Come si vede non ho il dono della sintesi neppure io, anzi...
.....

Coraggio ... c'è di ben peggio .... si vede che non avete ancora letto i miei pipponi .... :D

Comunque, ci sono tante ragioni per non essere "disciplinati".

Una prima ragione può essere che ci si interessa a qualcosa solo per riempire un vuoto, come se in realtà mancasse qualcosa dentro di noi ben più importante, che potremmo anche non conoscere, ma che sentiamo essere assente. E come tutti i riempitivi, superata la novità iniziale verso qualsiasi cosa a cui ci si applichi o a cui si presti attenzione l'interesse passa perché in fondo l'interesse era fittizio.
Può sembrare una banalità, e forse lo è, ma quando si tiene a qualcosa al punto da non poterne fare a meno difficilmente passa la voglia di applicarsi oltre un certo lasso di tempo, variabile da persona a persona

Un aspetto da capire poi, in questo lasso di tempo, è se ci si riesce o meno ad applicarsi con concentrazione totale (e quindi con rendimento) per il tempo che si è deciso di impiegare ogni giorno a tale scopo
Perché se manca anche la concentrazione di breve termine è possibile che sia una incapacità di dare valore al proprio presente, al qui ed ora, istante per istante.
E per questo possono servire tecniche di meditazione, nate anche per affrontare questo problema, l'essere consapevoli di se stessi istante per istante.
Le tecniche di mnemotecnica hanno come presupposti essenziale, nel senso che lo dichiarano sin dall'inizio, la capacità di osservare e la concentrazione, perché il passo successivo consiste poi nel collegare in modo vivido i particolari che si sono osservati
E la meditazione è una delle tecniche che più comunemente la mnemotecnica suggerisce di utilizzare per migliorare le proprie capacità di concentrazione e di vivere il presente
Concordo su un punto del post di @Peter74, e cioè che volere è potere, e costa fatica, tanto più quanto più manca la capacità di vivere e dar valore al presente, al qui ed ora. Porsi delle mete, credere in un progetto personale credibile aiuta molto, ci rende vivi e attivi e rende piacevole passare il tempo
 
Ultima modifica:
Notare i miei riferimenti, non i filosofi greci o altri famosi, bensì... i film di Hollywood! Nel film "Karate kid" il maestro dice "Io prometto di insegnarti il karate, ma tu prometti di impararlo", beh, credo che la difficoltà stia tanto lì, nel comprendere che è veramente difficile l'imparare.
Ricordo tanti anni fa, mi è stato regalato un libro (non l'ho letto, anzi l'ho buttato subito) il cui titolo suonava pressapoco così: "I dieci segreti per migliorarsi" ecc ecc...
Non esistono (a parer mio, eh) scorciatoie, o risposte che immediatamente risolvono le situazioni, tutto è una costruzione, vivere il presente avendo un progetto, il presente in quest'ottica è la costruzione del futuro.
Il presente, così inteso costa fatica, certo, non vediamo mai un concretizzarsi, un risultato, soddisfazioni zero... sembra che non cambi niente e invece cambia tutto!
Siamo esseri umani, ( è un alibi, lo so...) non siamo automi, spesso abbiamo bisogno del "contentino", ci dobbiamo "premiare"... a parer mio ci sta anche quello, in dosi opportune (chi decide questo "opportune" siamo noi stessi).
Devo dire che già leggendo le prime righe del post di #torre1 ne si comprende la profondità di pensiero, che nel mio piccolo, approvo.
Io non mi sento però di dare una risposta a "come essere più disciplinati", sono cose che #tesla369 deve trovare dentro di sé.
Il solo fatto che le stia cercando è il suo presente, mette le basi per il suo futuro. Ricordo quando ho smesso di fumare, i miei colleghi, altri parenti, mi esortavano, ho smesso quando ce l'ho fatta io. Purtroppo sì, quando ce l'ho fatta io.
 
Diceva Edison che il genio è 10% di ispirazione (quindi talento naturale) e 90% di traspirazione (fatica)
L'impegno, la costanza e la disciplina sono la base di ogni crescita in ogni campo. Non è un delitto non averle, o non averle a sufficienza, basta averne coscienza e in quel caso non lanciarsi in nulla di velleitario e soprattutto non dare agli altri colpe che non hanno (se non le hanno)
 
Ragioniamo in maniera simile, quasi uguale direi, quante volte ho sentito dire "...gli altri..." oppure "...quelli che possono..." ma di cosa stiamo parlando? Abbiamo delle trave grosse come case negli occhi e guardiamo gli altri, ...auto-assolversi, dare retta a Lucignolo è comodo e facile, un Presidente americano anni fa ha detto" non chiedetevi cosa questi Paese possa fare per voi, ma piuttosto cosa posso fare io per questo Paese". E qui entriamo, piano piano, nell'argomento citato come prima uscita da tesla369, siamo in un forum di finanza ed "essere disciplinato" è importante. Forse è la cisa più importante, più di azzeccare ingressi e uscite.
 
Ragioniamo in maniera simile, quasi uguale direi, quante volte ho sentito dire "...gli altri..." oppure "...quelli che possono..." ma di cosa stiamo parlando? Abbiamo delle trave grosse come case negli occhi e guardiamo gli altri, ...auto-assolversi, dare retta a Lucignolo è comodo e facile, un Presidente americano anni fa ha detto" non chiedetevi cosa questi Paese possa fare per voi, ma piuttosto cosa posso fare io per questo Paese". E qui entriamo, piano piano, nell'argomento citato come prima uscita da tesla369, siamo in un forum di finanza ed "essere disciplinato" è importante. Forse è la cisa più importante, più di azzeccare ingressi e uscite.
Disciplinato ma anche consapevole dei propri limiti, prima di investire la maggior parte dei propri risparmi, magari mettersi alla prova con poco ...
 
Esatto, ricordando sempre però che il discernere tra pazzia e coraggio è stretto, molto stretto... a volte è la storia a decretare chi sia stato pazzo e chi sia stato coraggioso (Cristoforo Colombo ne è un chiaro esempio) tutti sappiamo di lui, ma...
una canzone (che riferimento, eh) dice: "Uno su mille ce la fa" essere tra gli altri 999 (o più, direi) è dura, si viaggia a orecchie basse e coda tra le gambe.
 
Innanzitutto grazie mille per i contributi, apprezzo davvero tanto!
Procedo per punti e aggiungo alla fine (se taglio dei pezzi non è perché li ho ignorati eh, anzi ne faccio tesoro).
Importante, è una dote? Essere nati con le gambe lunghe, alti, con un'ottima coordinazione tra gli arti è una dote?
Soprattutto, è qualcosa che si impara, allenandosi magari?
O si è nati così? Darwin ne avrebbe da dire (esempio del collo lungo delle giraffe). Alfieri arrivò a farsi legare ad una sedia dicendo "...volli, volli, infinitamente volli.." (o giù di lì, non ricordo bene...).
Ora, è molto più semplice e facile dare retta a Lucignolo piuttosto che al Grillo parlante, lo sappiamo bene.
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Ora la mia, del tutto personale, risposta: è importante ogni giorno pensare a migliorarsi, sapere che "dobbiamo" farlo, poi, tante volte non ne siamo in grado, ma ripeto è importante svegliarsi ogni giorno, vedere un raggio di sole che filtra tra le serrande e ripartire.
Mi basta questo.
Primo spunto su cui rifletto: avere una dote, o la si scopre scavando in sé stessi o non la si ha. E se non la si ha?
Banalizzo prendendo in esempio il talento in ambito calcistico. Messi è talento, Cristiano Ronaldo è la disciplina.
Probabilmente il primo è un campione con più "purezza calcistica", ma non si può negare che non lo sia anche il secondo.
E allora, come coniugare la disciplina con il "dobbiamo" cui fai riferimento?
Devo impormi qualcosa.
Pensavo ad un atteggiamento mentale che forse per me è sbagliato: non devo pormi l'obiettivo di "diventare un trader" (faccio un esempio), ma forse "entro 3 giorni devo backtestare questo strumento", "entro una settimana devo studiare questo argomento", ecc.
Forse la regola dei piccoli passi può essere d'aiuto?
E come tutti i riempitivi, superata la novità iniziale verso qualsiasi cosa a cui ci si applichi o a cui si presti attenzione l'interesse passa perché in fondo l'interesse era fittizio.
Può sembrare una banalità, e forse lo è, ma quando si tiene a qualcosa al punto da non poterne fare a meno difficilmente passa la voglia di applicarsi oltre un certo lasso di tempo, variabile da persona a persona
[...]
E per questo possono servire tecniche di meditazione, nate anche per affrontare questo problema, l'essere consapevoli di se stessi istante per istante.
Le tecniche di mnemotecnica hanno come presupposti essenziale, nel senso che lo dichiarano sin dall'inizio, la capacità di osservare e la concentrazione, perché il passo successivo consiste poi nel collegare in modo vivido i particolari che si sono osservati
E la meditazione è una delle tecniche che più comunemente la mnemotecnica suggerisce di utilizzare per migliorare le proprie capacità di concentrazione e di vivere il presente
Concordo su un punto del post di @Peter74, e cioè che volere è potere, e costa fatica, tanto più quanto più manca la capacità di vivere e dar valore al presente, al qui ed ora. Porsi delle mete, credere in un progetto personale credibile aiuta molto, ci rende vivi e attivi e rende piacevole passare il tempo
Sulla prima parte... severo, ma giusto!
Sulla seconda riguardante la meditazione, gran spunto. Non ci ho mai sinceramente pensato, né ho avuto persone vicine che la applicano. Mi piacerebbe, devo capire come potermi concretamente avvicinare a questo ambito.
Sulle mete, sì, l'avevo proprio scritto sopra. Probabilmente non devo metterle troppo in là, ma pensare a delle tappe e non a dei traguardi.
Notare i miei riferimenti, non i filosofi greci o altri famosi, bensì... i film di Hollywood! Nel film "Karate kid" il maestro dice "Io prometto di insegnarti il karate, ma tu prometti di impararlo", beh, credo che la difficoltà stia tanto lì, nel comprendere che è veramente difficile l'imparare.
[...]
Il presente, così inteso costa fatica, certo, non vediamo mai un concretizzarsi, un risultato, soddisfazioni zero... sembra che non cambi niente e invece cambia tutto!
Siamo esseri umani, ( è un alibi, lo so...) non siamo automi, spesso abbiamo bisogno del "contentino", ci dobbiamo "premiare"... a parer mio ci sta anche quello, in dosi opportune (chi decide questo "opportune" siamo noi stessi).
[...]
E pensare che Karate Kid era la mia fissazione da bambino!
Hai ragione. Un conto è imparare, un conto è applicare... e al presente devo applicare cosa imparo, non cosa applico, per costruirmi un futuro migliore.
Diceva Edison che il genio è 10% di ispirazione (quindi talento naturale) e 90% di traspirazione (fatica)
L'impegno, la costanza e la disciplina sono la base di ogni crescita in ogni campo. Non è un delitto non averle, o non averle a sufficienza, basta averne coscienza e in quel caso non lanciarsi in nulla di velleitario e soprattutto non dare agli altri colpe che non hanno (se non le hanno)
Condivido.
E qui entriamo, piano piano, nell'argomento citato come prima uscita da tesla369, siamo in un forum di finanza ed "essere disciplinato" è importante. Forse è la cisa più importante, più di azzeccare ingressi e uscite.
Disciplinato ma anche consapevole dei propri limiti, prima di investire la maggior parte dei propri risparmi, magari mettersi alla prova con poco ...
Esatto, ricordando sempre però che il discernere tra pazzia e coraggio è stretto, molto stretto... a volte è la storia a decretare chi sia stato pazzo e chi sia stato coraggioso (Cristoforo Colombo ne è un chiaro esempio) tutti sappiamo di lui, ma...
una canzone (che riferimento, eh) dice: "Uno su mille ce la fa" essere tra gli altri 999 (o più, direi) è dura, si viaggia a orecchie basse e coda tra le gambe.
Rispondo a entrambi: assolutamente condivido tutto. Non mi permetto di buttarmi in qualcosa che non conosco, specialmente con i risparmi (di questo sono consapevole e sono contento che sia un mio punto fermo).
Apro una parentesi. Proprio per questo mi sono iscritto qui. E poi mi sono iscritto a diversi podcast. Guardo video su YT. Ho cercato libri.
Questo potrebbe essere un altro dei miei problemi. La foga iniziale mi espone a sovrainformazione che poi di fatto non mi porta a nulla!
Potrebbe anche influire la paura di fallire a non rendermi disciplinato.
Insomma, vi chiedo scusa se sembro confusionario nei ragionamenti, ma ho aperto appositamente il topic :D
 
Il calo di interesse può dipendere anche da un'errata (o assente) metodologia di approccio alla materia e di studio.
Prendiamo il caso della finanza personale (o del trading, come da post iniziale). In mancanza di una bussola c'è il rischio concreto di perdersi nell'oceano di nozioni da acquisire e di strade potenzialmente percorribili. Ciò che può facilmente estinguere l'ardore iniziale.
 
Il calo di interesse può dipendere anche da un'errata (o assente) metodologia di approccio alla materia e di studio.
Prendiamo il caso della finanza personale (o del trading, come da post iniziale). In mancanza di una bussola c'è il rischio concreto di perdersi nell'oceano di nozioni da acquisire e di strade potenzialmente percorribili. Ciò che può facilmente estinguere l'ardore iniziale.
Considerazione validissima che, come accennavo prima, sento molto mia...
Prendiamo questo mondo degli investimenti: come trovare una bussola?
 
Vado con un'altra citazione da film (Hollywoodiano) "Ne ho viste di cose io che voi umani..." da Blade Runner.
La bussola... sono crudo ma così deve essere, la bussola devi, ripeto, devi trovarla dentro te stesso. Se investire, dove investire, se vivere "tranquillo", con le persone cui vuoi bene, che in molti casi non approvano, o se stare sempre "preoccupato" perché non sai "staccare la spina" quando è il caso.
Nella via dello "struscio" ne avrete sicuramente una dove vivi tu, beh, vedi tante persone "felici" ed invece hanno problemi a non finire. Vivere in queste situazioni porta stress fisico, la tua testa potrest "governarla" ma il tuo fisico ce la farà? Importante questa cosa, provata a livello personale.
La teoria della supposta, per sdrammatizzare un po': hai presente come è fatta una supposta, quando entra un po' fa male, poi entra tranquilla... beh, sempre in quel posto la si sta prendendo, ma ormai non fa neanche più male! (questo sono io oggi).
Pinocchio è l'unico testo che mi sento di dire a me è servito.
Trova dentro di te la bussola, se investire, se non investire, se fare trading, se non fare trading...
Trova dentro di te la risposta.
Non mi dilungo oltre, ciao.
 

Buonasera a tutti,

sperando di non essere troppo prolisso, vorrei serenamente confrontarmi con voi per un atteggiamento che col passare del tempo mi pesa sempre di più: essere indisciplinato.

Qualsiasi cosa attiri la mia attenzione riesce ad avere la mia dedizione totale per un periodo limitato di tempo… e poi mi “stanco”, nel senso che faccio fatica a proseguire.

Faccio un esempio: il trading. Due anni fa, mi attraeva, ho comprato corsi, consulenze, ho fatto qualche operazione (no, non ho perso capitali importanti) e poi, quando doveva subentrare la disciplina nello stare davanti ai grafici, utilizzare gli strumenti, ragionare, sbatterci la testa… si è spenta la fiamma.

Oppure, la corsa. Volevo correre. Mi svegliavo presto, ho comprato delle buone scarpe, mi piaceva. Uscivo anche con la pioggia, per dire. Due mesi… si è spenta la fiamma.

Volevo imparare a restaurare orologi. Ho letto libri, comprato su eBay orologi rotti e semplici strumenti per iniziare. Dopo due o tre carcasse non ho più aperto nulla.

Potrei continuare oltre, ma evito.

È un problema mio di fondo questa indisciplina o posso fare qualcosa per imparare ad essere focalizzato e invertire la rotta?

Vorrei imparare come poter investire i miei risparmi, studiando tutto… leggendo voi. Vorrei farlo costantemente, anche lentamente se serve… ma non voglio arenarmi.

Esistono tecniche o consigli pratici o è semplicemente un problema mio personale? Qualche lettura?

Grazie in anticipo a chi vorrà confrontarsi!

P. S. La speranza di non essere prolisso è andata a farsi friggere.
Per diventare più disciplinati consiglio il seguente libro in inglese, di cui è anche disponibile la versione audio su Youtube (si veda sotto). Approfondisce l'argomento da tanti punti di vista, è appassionante, ed è una vera miniera di utili spunti pratici.
No Excuses!: The Power of Self-Discipline : Tracy, Brian: Amazon.it: Libri

Come bussola per gli investimenti consiglio i due libri scritti dallo stimato utente @GreedyTrader. Li considero entrambi di livello davvero eccellente, opinione condivisa non solo da quasi tutte le recensioni su Amazon, ma anche e soprattutto da vari altri utenti del forum. Non so se lui sia d'accordo, ma io personalmente suggerirei di leggere prima il secondo (Velocità di fuga) e poi il primo (Stay lazy and get rich). Velocità di fuga permette inquadrare e contestualizzare bene la situazione in cui ci si trova, e poi con Stay lazy si scelgono gli strumenti più appropriati da utilizzare.

https://www.amazon.it/s?k=lazinelli&i=stripbooks&__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=20EIK4Q587F63&sprefix=lazinelli,stripbooks,109&ref=nb_sb_noss_1

 
Ultima modifica:
Per diventare più disciplinati consiglio il seguente libro in inglese, di cui è anche disponibile la versione audio su Youtube (si veda sotto). Approfondisce l'argomento da tanti punti di vista, è appassionante, ed è una vera miniera di utili spunti pratici.
No Excuses!: The Power of Self-Discipline : Tracy, Brian: Amazon.it: Libri

Come bussola per gli investimenti consiglio i due libri scritti dallo stimato utente @GreedyTrader. Li considero entrambi di livello davvero eccellente, opinione condivisa non solo da quasi tutte le recensioni su Amazon, ma anche e soprattutto da vari altri utenti del forum. Non so se lui sia d'accordo, ma io personalmente suggerirei di leggere prima il secondo (Velocità di fuga) e poi il primo (Stay lazy and get rich). Velocità di fuga permette inquadrare e contestualizzare bene la situazione in cui ci si trova, e poi con Stay lazy si scelgono gli strumenti più appropriati da utilizzare.

https://www.amazon.it/s?k=lazinelli&i=stripbooks&__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=20EIK4Q587F63&sprefix=lazinelli,stripbooks,109&ref=nb_sb_noss_1

Grazie mille!
 
Grazie mille!
Mi vorrei scusare perchè l'audiolibro su Youtube del messaggio precedente era incompleto - ora l'ho sostituito ed è completo (quasi 7 ore). Per chi fosse interessato, lo stesso autore ha pubblicato anche un'altro libro più snello, e di argomento molto simile: come smettere di rinviare di fare le cose che si considerano importanti, smettere di cercare scuse, di girare a vuoto eccetera. Consigliatissimo anche questo. L'audiolibro qui sotto è completo e supera di poco le 2 ore.

Ingoia il rospo. L'arte di liberare il tempo e vivere liberi : Tracy, Brian, Proietti, Sara: Amazon.it: Libri

 
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