come la crisi dei polli?

spud_7 ha scritto:
Chi, come me, scommette su un calo anche significativo dei prezzi nei prossimi anni vede l'affitto come un quasi-investimento: faccio la mia vita di coppia, pago circa 13000 € l'anno e la differenza tra affitto e mutuo mi permette di mettere qualche € da parte. Se in 3 anni il prezzo delle case dovesse scendere di un 20% potrò sempre comperare avendo magari più che recuperato le spese di affitto sostenute nel frattempo. E in più, per ora vivo in una zona che non avrei potuto permettermi con l'acquisto. Non sarai d'accordo, ma le mie motivazioni non mi sembrano così dubbie.

Concordo. in questa fase, tutto sommato, l'affitto rappresenta una scelta prudenziale.
non dimentichiamo poi una cosa. nel paragonare rata mutuo-affitto spesso non si considera il capitale iniziale a disposizione per l'acquisto. nel caso invece di mutuo al 100% (allungando la durata a scadenze folli tipo 40 anni) la differenza -in questo momento- è a livelli molto alti e fa propendere per l'affitto. questo a prescidendere da altre motivazioni che sicuramente ci sono nell'acquisto di una casa, specie la prima.
saluti.
 
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DocHoliday3 ha scritto:
ma qui addirittura si parlava di qualcuno che preferiva stare in affitto piuttosto che comprarsi 1 casa, senza considerare aspetti morali le motivazioni economiche sono almeno dubbie, tutto considerato.

Ma guarda che non è mica una parola di offesa "stare in affitto".
Tu lo rimarchi con un "addirittura", come se fosse una cosa da pazzi.

Non è che si stà in affitto solo perchè non si può fare il mutuo, ma talvolta in certe occasioni è preferibile andare in affitto pur avendo l'intera disponibilità economiche per l'acquisto a prescindere dal mutuo.
Una sola semplice osservazione : perchè si dovrebbe comperare una casa ADESSO quando già per stessa ammissione delle agenzie immobiliari le quotazioni sono previste in discesa?

Se avrai avuto la pazienza di rincorrere l'infinità di post che si sono succeduti su questo argomento troverai molti spunti su cui riflettere in particolare tutti gli articoli postati da OTC sono di ottima sintesi.
 
luonto ha scritto:
Ma guarda che non è mica una parola di offesa "stare in affitto".
Tu lo rimarchi con un "addirittura", come se fosse una cosa da pazzi.

Non è che si stà in affitto solo perchè non si può fare il mutuo, ma talvolta in certe occasioni è preferibile andare in affitto pur avendo l'intera disponibilità economiche per l'acquisto a prescindere dal mutuo.

Infatti. Purtroppo c'è soprattutto in Italia questa concezione che in affitto vadano gli 'sfigati'. E' un atteggiamento distorto e in qualche modo pericoloso che ha contribuito a spingere verso l'acquisto persone che non se lo potevano permettere e che ora rischiano seriamente il pignoramento dell'immobile.
saluti.
 
DocHoliday3 ha scritto:
ho detto che l'immobiliare non calerà mai?

se iniziamo a fare certi giochetti allora tanto vale non contiuare la discussione.

altrimenti, ribadisco il mio pensiero: il mercato degli immobili non "crollerà"... ho parlato anche di soglia limite a -20%, possibile ma improbabile a 3/4 anni, e solo se tenuto conto dell'inflazione, poi chi ne ha voglia rilegga i posts precedenti.

vedi, io scommesse non ne faccio mai, cerco di gestire il rischio, il capitale, la situazione, la mia vita.
So che non hai detto "l'immobiliare non calerà mai". La mia era una conclusione tratta dalla tua sicurezza che un investimento immobiliare -fatto oggi, non tre anni fa- renda senza fallo almento il 7% netto. Per essere così sicuro del rendimento, che dipende sì dal livello egli affitti ma anche dalla tenuta o meno del valore dell'investimento, mi era sembrato di capire che tu dovessi presupporre prezzi stabili. Se poi, come fai, mi dici che anche tu ipotizzi un 20% di diminuzione dei prezzi nei prossimi anni, mi riesce difficile capire perchè qualcuno dovrebbe comperare oggi, piuttosto che rimanersene "addirittura" in affitto. Per quanto mi riguarda mi basta il dialogo sentito un mesetto fa fuori da un'agenzia immobiliare, tra un signore ed una giovane agente, in cui la ragazza lo rassicurava sui prezzi spaventosi visti in vetrina: "se a lei interessa può visitare la casa, poi farà un'offerta e noi medieremo con il venditore. A questi prezzi non si vende niente, sa!"
 
spud_7 ha scritto:
quanto mi riguarda mi basta il dialogo sentito un mesetto fa fuori da un'agenzia immobiliare, tra un signore ed una giovane agente, in cui la ragazza lo rassicurava sui prezzi spaventosi visti in vetrina: "se a lei interessa può visitare la casa, poi farà un'offerta e noi medieremo con il venditore. A questi prezzi non si vende niente, sa!"

A me invece ha fatto sorridere la spiegazione che un agente immobiliare tentava di dare ad un potenziale cliente sulla crisi immobiliare americana...
questo però conferma che è diffusa la percezione, anche tra non addetti ai lavori, che ci sia più di un problema nell'immobiliare (americano o no).
E questo gran parlare di subprime e affini non può non aver ripercussioni sulla domanda ('nell'incertezza non compro'). in un precedente post parlavo di prospettive autorealizzanti.
saluti.
 
luke412 ha scritto:
A me invece ha fatto sorridere la spiegazione che un agente immobiliare tentava di dare ad un potenziale cliente sulla crisi immobiliare americana...
questo però conferma che è diffusa la percezione, anche tra non addetti ai lavori, che ci sia più di un problema nell'immobiliare (americano o no).
E questo gran parlare di subprime e affini non può non aver ripercussioni sulla domanda ('nell'incertezza non compro'). in un precedente post parlavo di prospettive autorealizzanti.
saluti.
Già, il ruolo delle aspettative...sono state le aspettative dei singoli, checchè si sostenga il ruolo determinante di chissà quale potere forte, a determinare la crescita del mercato. Persone a me vicine hanno comperato, poi rivenduto, poi ricomperato e rivenduto ancora comperando per la terza volta. Ogni volta una casa più grande, ogni volta a prezzi più sproporzionati. Ogni volta convinti che comunque sarebbe stato un affare perchè (dicevano) la casa non scende mai. Un mio amico ha visitato un cantiere e gli è stato proposto un prezzo: dopo qualche mese ha comperato dalla stessa società costruttrice un appartamento nella stessa zona, probabilmente più piccolo, meno rifinito e aumentato di circa il 25% rispetto a quanto chiesto in precedenza. E tutti coloro che hanno comperato nelle zone di nuova edificazione nelle periferie più sperdute, con i prezzi che salivano anche del 100% in tre anni, tutti sono stati guidati dalla stessa aspettativa, che i prezzi delle case non potessero mai scendere e che un appartamento, per quanto insopportabilmente costoso, fosse soprattutto un investimento. Se cambiano le aspettative e cambia la percezione dell'impegno finanziario richiesto la casa torna ad essere quello che è sempre stata: un posto per vivere, magari -se possibile- dignitosamente.
 
spud_7 ha scritto:
So che non hai detto "l'immobiliare non calerà mai". La mia era una conclusione tratta dalla tua sicurezza che un investimento immobiliare -fatto oggi, non tre anni fa- renda senza fallo almento il 7% netto. Per essere così sicuro del rendimento, che dipende sì dal livello egli affitti ma anche dalla tenuta o meno del valore dell'investimento, mi era sembrato di capire che tu dovessi presupporre prezzi stabili. Se poi, come fai, mi dici che anche tu ipotizzi un 20% di diminuzione dei prezzi nei prossimi anni, mi riesce difficile capire perchè qualcuno dovrebbe comperare oggi, piuttosto che rimanersene "addirittura" in affitto. Per quanto mi riguarda mi basta il dialogo sentito un mesetto fa fuori da un'agenzia immobiliare, tra un signore ed una giovane agente, in cui la ragazza lo rassicurava sui prezzi spaventosi visti in vetrina: "se a lei interessa può visitare la casa, poi farà un'offerta e noi medieremo con il venditore. A questi prezzi non si vende niente, sa!"
allora non ci siamo capiti.
gradirei che leggessi con maggior attenzione quello che scrivo.
il 7% è la media nel lungo periodo, escluso l'eventuale affitto percepito ed al netto di tutti i costi.
ed io sto partendo da un punto di vista leggermente diverso, quello speculativo. avevo anche specificato che da questo punto di vista non avrei acquistato nulla per i prossimi 3 anni circa, almeno che...
per quanto riguarda l'eventualità di stare in affitto o di acquistale la 1° casa, imo, il problema non si pone, perchè le differenze economiche in teoria sono minime se non nulle, in pratica è sicuramente più saggio acquistare oggi come ieri e come domani... se stiamo dietro ai discorsi ci sarà sempre un momento migliore, in teoria, con il risultato di non trovarsi mai nulla se non un canone da pagare.
poi sono punti di vista. sai quando potrei comprendere l'affitto al posto della proprietà della 1° casa? nell'eventualità di un reddito certo, attuale e futuro, >= 200.000€ annui, ma questo per altri motivi.
 
altro concetto del tutto ignorato, sembrerebbe, è quello del dove e del come.
dove ho acquistato e sono proprietario io gli immobili sono quelli e non aumenteranno, sono zone ottime e immobili di pregio... certo il discorso cambia un pochino se parliamo della periferia della periferia della periferia di una grande città, oppure di zone soggette a forte emigrazione, oppure di zone economicamente e commercialmente pessime, insomma di zone di :censored:
dal 1° acquisto avvenuto 30 anni fa ad oggi il mio patrimonio immobiliare non solo è aumentato, ma è anche migliorato qualitativamente, vendendo via via immobili ritenuti peggiori per acquistarne altri ritenuti migliori. ci tengo a specificare che si tratta di un patrimonio immobiliare modesto, nulla di che... anche perchè, come già detto, quello immobiliare non supera il 60% del patrimonio complessivo.
 
DocHoliday3 ha scritto:
allora non ci siamo capiti.
gradirei che leggessi con maggior attenzione quello che scrivo.
il 7% è la media nel lungo periodo, escluso l'eventuale affitto percepito ed al netto di tutti i costi.
ed io sto partendo da un punto di vista leggermente diverso, quello speculativo. avevo anche specificato che da questo punto di vista non avrei acquistato nulla per i prossimi 3 anni circa, almeno che...
per quanto riguarda l'eventualità di stare in affitto o di acquistale la 1° casa, imo, il problema non si pone, perchè le differenze economiche in teoria sono minime se non nulle, in pratica è sicuramente più saggio acquistare oggi come ieri e come domani... se stiamo dietro ai discorsi ci sarà sempre un momento migliore, in teoria, con il risultato di non trovarsi mai nulla se non un canone da pagare.
poi sono punti di vista. sai quando potrei comprendere l'affitto al posto della proprietà della 1° casa? nell'eventualità di un reddito certo, attuale e futuro, >= 200.000€ annui, ma questo per altri motivi.
Mi cospargo il capo di cenere davanti a tanta gentile competenza e ammetto che, rileggendo, ho capito solo ora che il 7% di guadagno era relativo solamente al conto capitale...certo, quello che è stato vero per il passato sarà certamente vero anche per il futuro, e senza alcun rischio! Sono felice per te e le tue scelte. Io resto con la mia stolta idea. Grazie e ciao.
 
Ultima modifica:
DocHoliday3 ha scritto:
altro concetto del tutto ignorato, sembrerebbe, è quello del dove e del come.
dove ho acquistato e sono proprietario io gli immobili sono quelli e non aumenteranno, sono zone ottime e immobili di pregio... certo il discorso cambia un pochino se parliamo della periferia della periferia della periferia di una grande città, oppure di zone soggette a forte emigrazione, oppure di zone economicamente e commercialmente pessime, insomma di zone di :censored:
...questa è un'illusione... nella crisi 92-95 a roma ci lasciarono le penne piu le zone centrali che quelle semi e periferiche... in percentuale, il doppio (30-40 / 60-70%)...
 
a me sta venendo voglia di vendere ed andare in affitto! dalle mie zone trovi buone case a prezzi ragionevoli in affitto, soprattutto in centro...
 
fever7 ha scritto:
a me sta venendo voglia di vendere ed andare in affitto! dalle mie zone trovi buone case a prezzi ragionevoli in affitto, soprattutto in centro...
per curiosità quali sono le tue zone?

cmq, dire "non in periferia" non vuol dire esattamente nel "centro storico".

in ogni caso credo che opinioni radicali siano sbagliate in questo come in molti altri settori.
 
WaveDog ha scritto:
Serie storica dei prezzi nominali delle case di nuova costruzione a Londra.
Dati nominali su scala lineare.


questo grafico è esemplare nel mostrare che quest'ultimo rialzo è un normale rialzo, niente bolla. notare infatti che i prezzi dal 97 ad oggi si sono triplicati, ma si sono triplicati anche dal 82 al 89, e prima si erano triplicati negli anni 70.
nessuna anomalia
 
Gekko's ha scritto:
questo grafico è esemplare nel mostrare che quest'ultimo rialzo è un normale rialzo, niente bolla. notare infatti che i prezzi dal 97 ad oggi si sono triplicati, ma si sono triplicati anche dal 82 al 89, e prima si erano triplicati negli anni 70.
nessuna anomalia
stavo per quotare la stessa cosa OK!
 
De profundis per l'ultima gigantesca BOLLA IMMOBILIARE :

18:05 - Canada: Banca centrale iniettera' liquidita' se necessario
17:53 - Germania: Bafin esclude controlli su assicuratori a causa subprime
17:19 - Usa: Fed immette 24 miliardi di dollari sul mercato

15:40 - ***Bce: liquidita' immessa oggi la piu' elevata da attacchi Twin Towers
 
DocHoliday3 ha scritto:
per curiosità quali sono le tue zone?

cmq, dire "non in periferia" non vuol dire esattamente nel "centro storico".

in ogni caso credo che opinioni radicali siano sbagliate in questo come in molti altri settori.

scusa il ritardo, padova...
 
yellow ha scritto:
De profundis per l'ultima gigantesca BOLLA IMMOBILIARE :

18:05 - Canada: Banca centrale iniettera' liquidita' se necessario
17:53 - Germania: Bafin esclude controlli su assicuratori a causa subprime
17:19 - Usa: Fed immette 24 miliardi di dollari sul mercato

15:40 - ***Bce: liquidita' immessa oggi la piu' elevata da attacchi Twin Towers
in germania megio facciano attenzione, se una controllata di una grossa banca pubblica si è scoperta con 16 mld di perdite su subprime è meglio non scartare nessuna ipotesi...

quello che è incredibile sono le perdite di molti fondi liquidità o simili, probabilmente erano imbottiti di cartolarizzazioni o simili schifezze....
trovo anche scandaloso che le agenzie di rating abbiano dato rating altissimi (spesso tripla a) a simile cose...da denunciare pure loro... :rolleyes:
 
Gekko's ha scritto:
questo grafico è esemplare nel mostrare che quest'ultimo rialzo è un normale rialzo, niente bolla. notare infatti che i prezzi dal 97 ad oggi si sono triplicati, ma si sono triplicati anche dal 82 al 89, e prima si erano triplicati negli anni 70.
nessuna anomalia
si, ma l'inflazione è un pò diversa :rolleyes: neglia anni 80 era a 2 cifrenel 70 post crisi petrolio non certo bassa come ora...
il rialzo attuale si chiama creedito facilee pure un pò folle come vediamo dai problemi di uesti giorni...
 
yellow ha scritto:
De profundis per l'ultima gigantesca BOLLA IMMOBILIARE :

18:05 - Canada: Banca centrale iniettera' liquidita' se necessario
17:53 - Germania: Bafin esclude controlli su assicuratori a causa subprime
17:19 - Usa: Fed immette 24 miliardi di dollari sul mercato

15:40 - ***Bce: liquidita' immessa oggi la piu' elevata da attacchi Twin Towers

Mercati/ Mutui Usa, terremoto in Borsa. Contagiata anche l'Europa
Giovedí 09.08.2007 18:01

Piazza Affari -1,38% (Mibtel). Parigi -2,17%, Londra -1,92% e Francoforte -2%. Dopo anni di vacche grasse anche per il mercato del credito è arrivata la resa dei conti. Non siamo ancora al credit crunch, ovvero una crisi generalizzata di liquidità, che tutte le grandi banche centrali hanno escluso con forza, ma non c'è dubbio che che la crisi dei mutui subprime Usa, quelli sconsideratamente elargiti per anni anche alla clientela più a rischio, si sia estesa a macchio d'olio e sia ormai arrivata anche in Europa.

Una situazione che ha costretto i banchieri centrali (i telefoni di Ben Bernanke, di Jean Claude Trichet e del governatore della Banca Centrale del Canada David A. Dodge oggi sono stati roventi) ad effettuare iniezioni di liquidità (Francoforte ha collocato 94,841 miliardi di euro) per calmierare i mercati allarmati.

La prima vittima è stata la banca tedesca Ikb, pesantemente esposta sul mercato subprime Usa, e sulla quale oggi la Bundesbank ha convocato una riunione per discutere i dettagli di un piano di salvataggio da 3,5 miliardi di euro. A ruota Bnp Paribas, uno dei colossi della finanza francese, ha sospeso l'attività di tre fondi, del valore complessivo di 1,6% miliardi di euro, anch'essi pesantemente esposti coi mutui a rischio statunitensi.

Se la crisi di Ikb era stata assorbita con una certa disinvoltura dai mercati, lo scivolone di Bnp Paribas ha terremotato le Borse e scosso i mercati finanziari internazionali. Dal Vecchio Continente a sua maestà Wall Street. Tanto più che l'annuncio della banca francese è stato accompagnato dall'allarme lanciato dalla Bce nel suo bollettino mensile.
L'Eurotower ha più volte escluso che la crisi immobiliare Usa possa trasformarsi in una crisi sistemica, ma stavolta non si è limitata a gettare acqua sul fuoco e ha puntato i riflettori sulla crisi di fiducia che dagli Usa sta contagiando anche gli investitori europei, in particolare per quanto riguarda le emissioni utilizzate per finanziare i leverage buyout, cioè scalate effettuate "utilizzando la leva dei capitali di prestito".

Teniamo "sotto osservazione questi mutamenti del clima di sfiducia", ha sottolineato la Bce e ha lanciato l'allarme, spiegando che quello che negli
Usa è avvenuto per i mutui subprime, in Europa sta avvenendo per le emissioni obbligazionarie che dovevano servire a finanziare una serie di mega scalate.

In pratica per l'istituto guidato da Jean Claude Trichet, gli investitori che prima sottoscrivevano a scatola chiusa i prestiti per finanziare le scalate, ora, per quella che gli esperti definiscono avversione al rischio, si sono dileguati, lasciando nei guai gli acquirenti e le banche che li hanno finanziati. In sostanza sono diventati più prudenti nell'avventurarsi in operazioni finanziarie a cominciare dalla semplice sottoscrizione di corporate bond.

Una terza vittima potrebbe essere (nei prossimi giorni) la banca tedesca WestLB, che rumors di mercato vogliono molto esposta alla crisi dei mutui a stelle e strisce. Insomma un bollettino di guerra che ha depresso non pocco tutte le piazze finanziarie. A dare il colpo di grazia ai listini europei che al giro di boa e nel finale hanno notevolemnte ampliato le perdite (Moody's ha abbassato il rating sul conto di Nibc, la banca d' investimento olandese), ci hanno pensato le notizie in arrivo da Wall Street.

Poco prima del suono della campanella del Nyse anche l'Aig, la principale compagnia di assicurazione statunitense, ha reso noto che negli States stanno aumentando le insolvenze e le inadempienze sui pagamenti dei mutui da parte della clientela appena al di sopra della categoria subprime (il 10,8% sono in ritardi di 60 giorni sui pagamenti).

Il report di Aig e la mossa della Bce (iniezione di liquidità) hanno confermato le paure di Wall Street, che, a cascata, dopo due giornate positive che avevano fatto allontanare i timori di un prolungamento della crisi finanziariaha, ha nuovamente aperto (come la settimana scorsa) con il segno meno (Dow Jones -1,35% e -1,53% per il Nasdaq). A poco è servito il tempestivo intervento della Fed di Bernanke che come l'Eurotower ha iniettato liquidità sul mercato (per 24 miliardi di dollari).
 
fever7 ha scritto:
si, ma l'inflazione è un pò diversa :rolleyes: neglia anni 80 era a 2 cifrenel 70 post crisi petrolio non certo bassa come ora...
il rialzo attuale si chiama creedito facilee pure un pò folle come vediamo dai problemi di uesti giorni...
ricordo che i miei fecero nel 1980 un mutuo al 17,50% (fisso) con inflazione al 22-23%... :cool:
 
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