Concetto di rischio

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

robom1

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Ipotizzando che si utilizzino Ts esclusivamente su derivati e non su singole azioni e sottostante che si voglia, volevo aprire questo 3d perche ritengo che occorre prima di tutto arrivare alla definizione dei concetti dentro un Ts e successivamente alla concretizzazione in una formula.

Per intenderci cosa intendete per rischio e piu' specificamente rischio in un ts?

Questa ad esempio è la risposta di Pat su un altro thread
E' quella "cosa" che si misura con il risk management. In buona approssimazione poteri dire la volatilita' nelle sue due componenti, una intrinseca al titolo e l'altra intrinseca al mercato, e gli sbalzi pericolosi della stessa rispetto alle aspettative di chi rischia.
 
con una coda cosi' il rischio e' di cestinare il ts(9 mesi di dd)
 

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Il rischio è non saper cosa stai comprando o vendendo.

Ho davanti a me il grafico del minisp500 future globex del 2006.

L'escursione è stata da ~1230 punti a ~1415. Totale range 185 punti

50 dollari a punto x 185 punti (maestro, spero di riuscirci :D) sono 9250 dollari se entravi LONG e tenevi la posizione per 1 anno.

Ora, guardiamo per 1 attimo il grafico qui sotto.

Quanti sarebbero entrati long... facciamo in zona 1250... Senza vedere il prosequo del grafico?

Facciamo cosi: metto prima il grafico di area 1250. Quanti avrebbero scommesso long in quel momento?

Io non di certo, si poteva tentare la rottura di 1290 con target primo 1330 visto il doppio minimo.

Ci ma messo mesi a fare 40 punti che ora vediamo in pochi giorni!

Tornando ai TS: un trading system quanto poteva guadagnare quell'anno? Se proprio era bravo circa 9000 dollari. Ed è un future non un'azione. :D
Valeva il rischio?
 

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Questo è tratto da wikipedia:

Il rischio è un concetto connesso con le aspettative umane. Indica un potenziale effetto negativo su un bene che può derivare da determinati processi in corso o da determinati eventi futuri. Nel linguaggio comune, rischio è spesso usato come sinonimo di probabilità di una perdita o di un pericolo. Nella valutazione del rischio professionale il concetto di rischio combina la probabilità del verificarsi di un evento con l'impatto che questo evento potrebbe avere e con le sue differenti circostanze di accadimento. Secondo la teoria dei prezzi Black-Scholes quando si tratta di beni quotati sul mercato tutte le probabilità e gli impatti sono incorporati nel prezzo. Ci sono molte definizioni di rischio; queste dipendono dalle applicazioni e dal contesto. Più in generale, ogni indicatore di rischio è proporzionale al danno atteso, il quale è in relazione alla sua probabilità di accadimento. Le denominazioni dipendono quindi dal contesto del danno e dal suo metodo di misura; ad esempio, nella perdita di una vita umana, il rischio è focalizzato sulla probabilità dell'evento, sulla sua frequenza e circostanza. Possiamo distinguere due tipi di rischio: il primo basato su stime tecnico-scientifiche ed il secondo, denominato "rischio reale", dipendente dalla percezione umana del rischio. In pratica, queste due definizioni sono in continuo conflitto tra di loro.



Rischio in ambito economico-finanziario
Il "rischio finanziario" è definito come la variabilità indefinita (o volatilità) degli investimenti, includendo ovviamente perdite potenziali come allo stesso modo inaspettati guadagni. I sottostanti riferimenti relativi il rischio negativo valgono anche per oppotunità o impatti positivi (quindi per perdita leggi "perdita o guadagno").

Il rischio, in ambito economico-finanziario, si riferisce alla possibilità che il risultato di una qualsiasi operazione compiuta da un soggetto economico sia diverso da quello previsto ex ante.

I rischi possono essere:

rischi speculativi quando un evento imprevedibile si può manifestare sia in senso positivo che negativo
rischi puri quando le conseguenze possono essere solamente negative
All'interno di un'impresa i rischi possono essere divisi anche in:

rischi economici quando incidono sui risultati reddituali; sono legati all'equilibrio tra costi e ricavi
rischi finanziari quando incidono sulla liquidità aziendale; sono legati all'equilibrio tra flussi monetari in entrata e in uscita
rischi patrimoniali quando incidono direttamente sulle attività e sul patrimonio dell'impresa
 
Il rischio, in ambito economico-finanziario, si riferisce alla possibilità che il risultato di una qualsiasi operazione compiuta da un soggetto economico sia diverso da quello previsto ex ante.


secondo me il rischio è legato all'incertezza dell'azione, che è ben diverso dal rischio di escursione di prezzo (volatilità). Se riduco l'incertezza, riduco il rischio. Per ridurre l'incertezza devo affidarmi a incontestabili test che mi inducano ad elevare il livello di confidenza che ripongo in una stima.

Se non si impara questo, e non si impara a mantenere i sistemi in obiettive condizioni controllate (cioè le caratteristiche stocastiche che avevano dato luogo al superamento dei test che hanno inizialmente validato il sistema, devono essere assicurate giornalmente), si sottostimeranno sempre i rischi e quindi nel medio-lungo, non rimarrà altro che sottostare alle inevitabili perdite.
 
secondo me il rischio è legato all'incertezza dell'azione, che è ben diverso dal rischio di escursione di prezzo (volatilità). Se riduco l'incertezza, riduco il rischio. Per ridurre l'incertezza devo affidarmi a incontestabili test che mi inducano ad elevare il livello di confidenza che ripongo in una stima.

Se non si impara questo, e non si impara a mantenere i sistemi in obiettive condizioni controllate (cioè le caratteristiche stocastiche che avevano dato luogo al superamento dei test che hanno inizialmente validato il sistema, devono essere assicurate giornalmente), si sottostimeranno sempre i rischi e quindi nel medio-lungo, non rimarrà altro che sottostare alle inevitabili perdite.

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se ho capito bene pero incertezza dell'azione ed escursione di prezzo sono due cose diverse.
L'incertezza dell'azione teoricamente da quanto ho capito sopra tu dici esprime il concetto di rischio pero' l'escursione di prezzo è una proprietà del rischio (quindi una delle possibili misure) ma non il concetto di rischio stesso.. spero di essermi spiegato forse.

In sostanza se io dico
che cosa è il rischio ? = incertezza dell'azione
come misuro il rischio ? = volatilità
 
Rischio ingegneristico
Il «rischio» è definito come combinazione di probabilità e di gravità (severità) di possibili lesioni o danni alla salute, in una situazione pericolosa; la «valutazione del rischio» consiste nella valutazione globale di tali probabilità e gravità; tutto allo scopo di scegliere le adeguate misure di sicurezza.

Nella valutazione degli scenari evolutivi possibili di un territorio, quali l'analisi di problematiche di carattere ambientale, il rischio è un valore definito dal prodotto:

R = P x Vu x Val

con

"P" = pericolosità dell'evento in analisi, ovvero la probabilità che un fenomeno accada in un determinato spazio con un determinato tempo di ritorno
"Vu" = vulnerabilità, ovvero l'attitudine di un determinato elemento a sopportare gli effetti legati al fenomeno pericoloso (ad esempio nel caso di rischio sismico la capacità di un edificio a resistere all'effetto dello scuotimento)
"Val" = valore che l'elemento esposto al pericolo assume in termini di vite umane, economici, artistici, culturali o altro
 
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se ho capito bene pero incertezza dell'azione ed escursione di prezzo sono due cose diverse.

esatto

L'incertezza dell'azione teoricamente da quanto ho capito sopra tu dici esprime il concetto di rischio pero' l'escursione di prezzo è una proprietà del rischio (quindi una delle possibili misure) ma non il concetto di rischio stesso.. spero di essermi spiegato forse
In sostanza se io dico
che cosa è il rischio ? = incertezza dell'azione
come misuro il rischio ? = volatilità

qui mi spiego meglio io, circoscrivendo il significato di rischio che interessa a noi trader/investitori, dico secondo me, il rischio è fatto da due "cose":

A) rischi da incertezza nel quale si compiono le operazioni sui mercati, di cui ho già detto nel precedente intervento, ripeto con un paragone comune: è come decidere di partire con l'aereo senza essermi preoccupato prima di controllare che tutte le spie e la strumentazione ci siano e funzionino a dovere. Il che implica:
a1) Avere la strumentazione adatta e cioè: rigorosi test statistici di validazione, approvvigionate PRIMA della messa in produzione del system
a2) Conservazione della strumentazione, ovvero: controllo del mantenimento nel tempo delle grandezze precedentemente validate.
Se ometto questi due punti, agisco in condizioni totalmente incontrollate, quindi mi espongo a quella porzione del rischio che nonostante possa controllare non la controllo e non la gestisco, quindi è solo colpa mia. E' una incertezza inconsapevole (cioè non so di non sapere), sono un vero pericolo, dunque.
Se ometto solo l'a2) mi comporto comunque in modo non diligente.


B) Rischi da escursione di prezzo.
Qua bisogna distinguere il trader monostrumento da quello pluridiversificato e adeguatamente capitalizzato, quest'ultimo ha le stesse problematiche del risparmiatore avveduto che non è anche un trader.
b1) Risparmiatore avveduto non sottocapitalizzato: adotta un portafoglio incorrelato per ottenere rendimenti dell'intero portafoglio al, più stabili. Inoltre un sistema di coperture lo preserva in parte dal rischio di perdite. Poi ci sono altri fattori più complessi, riguardo al sistema di coperture... non è questa la sede quindi passiamo oltre..
b2) Trader monostrumento o giu di li.
I rischi da escursione di prezzo in quanto tale, per i trader monostrumento, non è un rischio, bensì una opportunità di utili.
Al trader monostrumento o giù di li (ma non sottocapitalizzato.. almeno quello..) la volatilità serve eccome, senza quella non si strappano i prezzi, non si guadagna senza dinamismo. Casomai a noi interessa la variazione di volatilità sullo strumento tradato: infatti se questa tende a zero non si guadagna. Casomai la devo misurare e devo capire il verso della stessa al fine di capire se è compatibile col tipo di operazione che sto facendo e se è in grado farmi superare il breack-even dell'operazione. Ma non la devo fuggire. Se non son capace a gestire la volatilità, il problema è di tipo A): rischi da incertezza inconsapevole.
 
x FEANOR

Stavo rileggendo quello che era stato scritto prima; stavo solo cercando di capire non è una battuta, ma quanto tu affermi sotto diciamo che la possiamo classificare come il senno del poi oppure volevi dire qualcos'altro?

"Tornando ai TS: un trading system quanto poteva guadagnare quell'anno? Se proprio era bravo circa 9000 dollari. Ed è un future non un'azione.
Valeva il rischio?"
 
esatto



qui mi spiego meglio io, circoscrivendo il significato di rischio che interessa a noi trader/investitori, dico secondo me, il rischio è fatto da due "cose":

A) rischi da incertezza nel quale si compiono le operazioni sui mercati, di cui ho già detto nel precedente intervento, ripeto con un paragone comune: è come decidere di partire con l'aereo senza essermi preoccupato prima di controllare che tutte le spie e la strumentazione ci siano e funzionino a dovere. Il che implica:
a1) Avere la strumentazione adatta e cioè: rigorosi test statistici di validazione, approvvigionate PRIMA della messa in produzione del system
a2) Conservazione della strumentazione, ovvero: controllo del mantenimento nel tempo delle grandezze precedentemente validate.
Se ometto questi due punti, agisco in condizioni totalmente incontrollate, quindi mi espongo a quella porzione del rischio che nonostante possa controllare non la controllo e non la gestisco, quindi è solo colpa mia. E' una incertezza inconsapevole (cioè non so di non sapere), sono un vero pericolo, dunque.
Se ometto solo l'a2) mi comporto comunque in modo non diligente.


B) Rischi da escursione di prezzo.
Qua bisogna distinguere il trader monostrumento da quello pluridiversificato e adeguatamente capitalizzato, quest'ultimo ha le stesse problematiche del risparmiatore avveduto che non è anche un trader.
b1) Risparmiatore avveduto non sottocapitalizzato: adotta un portafoglio incorrelato per ottenere rendimenti dell'intero portafoglio al, più stabili. Inoltre un sistema di coperture lo preserva in parte dal rischio di perdite. Poi ci sono altri fattori più complessi, riguardo al sistema di coperture... non è questa la sede quindi passiamo oltre..
b2) Trader monostrumento o giu di li.
I rischi da escursione di prezzo in quanto tale, per i trader monostrumento, non è un rischio, bensì una opportunità di utili.
Al trader monostrumento o giù di li (ma non sottocapitalizzato.. almeno quello..) la volatilità serve eccome, senza quella non si strappano i prezzi, non si guadagna senza dinamismo. Casomai a noi interessa la variazione di volatilità sullo strumento tradato: infatti se questa tende a zero non si guadagna. Casomai la devo misurare e devo capire il verso della stessa al fine di capire se è compatibile col tipo di operazione che sto facendo e se è in grado farmi superare il breack-even dell'operazione. Ma non la devo fuggire. Se non son capace a gestire la volatilità, il problema è di tipo A): rischi da incertezza inconsapevole.


Per semplicità ipotizziamo che per il punto A) è risolto; relativamente al punto B siamo trader monostrumento e siamo entrati esattamente quando volevamo short affrontando quindi un certo livello di rischio per noi consapevole e misurato.

Nel tempo t+1 ?


Ps per il momento fa finta che al tempo t tutto sia stato predisposto correttamente.
 
^^^
per piacere puoi spiegarmi meglio? non ho capito la domanda , dove vuoi arrivare.?
 
Il senso che volevo dare è questo:

1.Io TS sono flat perche le condizioni di rischio/opportunità non sono ancora scattate; ogni volta che gira il programma ad ogni barra il sistema effettua una valutazione del rischio. La valutazione del rischio non è tipo se una media mobile crossa l'altra ma una serie di regole concatenate che alla fine secondo il loro concatenamento producono uno score come farebbe un programma di gestione del rischio (questo è il momento t-1)

2.Nel momento in cui entra dentro il trade long o short entra perche ha effettuato una certa valutazione e non entra solo perchè è entrato; deve sapere in quali modalità (vedi punto 1) è entrato e cosa si aspetta (obiettivo)
(questo è il momento t)

3.Nella gestione del trade lui quindi valuta la differenza tra il punto 2 (cosa si aspetta) e quello che invece produce come risultati reali.
(questo è il momento t+1).

o sogno? (ultima modifica tutte *********?)
 
ok ma ci sara' pure una volatilita' nelle prestazioni di sta roba...avra' mica le oscillazioni di un bot?
 
o sogno? (ultima modifica tutte *********?)

NON sono *********, è cruciale ciò che dici:OK!

se non ho capito male, stai parlando di un' ideale modulo (programma) del TS che si occupa della gestione del rischio interoperativo (dentro l'operazione), e quindi di gestione della posizione. Stai parlando dei momenti in cui, IN ASSENZA di esso, ti stai "godendo" il rischio dal vivo, in tutte le sue manifestazioni.

In questi momenti ti spari tutta l'incertezza e l'inquetudine dovuta ad un possibile ingresso errato, del cui esito (sempre nell'ipotesi di ASSENZA dell'ideale modulo) non sapresti dire quasi nulla, se non il fatto che probabilmente ti scatterà lo sl banalis, sempre che tu lo abbia messo. Tanto anche lo avessi messo non saresti completamente soddisfatto, perchè non sei completamente certo dell'evoluzione del trade (del resto non lo saprai mai, ma ovviamente manco Einstein, Von Newmann, Gann e Mp3.x :D assieme ci riuscirebbero), forse una parte di te spera che ti vada bene, almeno per questa volta..

per cui: rischio= incertezza; rabbia o esaltazione e immediata smentita

emozioni da interpretare

...e da razionalizzare, ingabbiare, il più possibile.

PS: sono rischi di tipo A

difficili da ingabbiare, e molto: il risultato è che sottostimiamo sempre il rischio e alla fine lo subiamo.
 
Vai in discoteca, conosci una tipa, ci sta, te la porti a casa, si spoglia... Ed ecco che spunta il bigolo.

Rischio: andare con chi non si conosce.

Nel mercato è la stessa cosa. Ti aspetti la passera ed invece trovi il pennuto.

Se stavi a casa non rischiavi niente. Ma sicuramente eri solo.
 
Siamo in attesa di collegarci via satellite con Gis Torense, impegnato in una conferenza sulla diffusione e l'allevamento del cane da tartufo nel Mekong...

......
 
Siamo in attesa di collegarci via satellite con Gis Torense, impegnato in una conferenza sulla diffusione e l'allevamento del cane da tartufo nel Mekong...

......

buongiorno

rotto la parabola, a Dic?

il fol è in attesa del collegamento :yes:




saluti
 
Vai in discoteca, conosci una tipa, ci sta, te la porti a casa, si spoglia... Ed ecco che spunta il bigolo.

Rischio: andare con chi non si conosce.

Nel mercato è la stessa cosa. Ti aspetti la passera ed invece trovi il pennuto.

Se stavi a casa non rischiavi niente. Ma sicuramente eri solo.

forse uno spirito d'osservazione più attento agli indicatori (fianchi, barba, tono della voce, pomo d'adamo, ecc..) ti eviterebbe delle esperienze del genere... ;)
 
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