Da quello che hai riportato c'è scritto quanto segue:
Bocciato pure il reddito di cittadinanza. Una valutazione complessiva sul provvedimento, stando al report, potrà avvenire sono con la piena implementazione della misura. Che comunque potrebbe incappare in parecchie «difficoltà».
E' evidente che il giudizio non è negativo ma sospensivo e non c'è traccia di critica.
L'articolo che tu riporti seguendo la scia di quei forumisti che postano articoli ma che non li leggono analizza essenzialmente la situazione presente e grave di crisi e l'impatto sulla crescita che oggi,NELL'IMMEDIATO,le manovre presenti nel DF generano e che si presumono insufficenti.
Vedi,l'attuale DF con quota 100 e rdc porterà conseguenze positive sulla crescita ma non certo quantificabili nell'anno in corso,e le attuali deficenze italiane difronte a una crisi che è mondiale non sono la conseguenza del DF attuale,solo uno sprovveduto può abboccare a questi discorsi,ma è la conseguenza organica di tutte le politiche di austeriy precedenti e dei tentativi vani,a volte velleitari, a volte sbagliati e a volte addirittura nel solco dell'austerity precedente fatti del governo Renzi.
Oggi continuare sull'austerity o nel far finta di cambiare le cose con interventi troppo deboli e quindi inutili è del tutto controproducente nel senso che potrebbe dare modesti benefici nell'immediato,ma apparenti e transitori e con un forte incremento della dissidenza sociale,e infine ciò renderà però ancor più difficile la risoluzione organica del problema rimandandola in futuro.
Quella che si è scelta oggi è una strada opposta a quella indicata da bruxelles anche se è stato fatto senza distruggere i conti pubblici nonostante paesi molto più liberisti di noi (usa) abbiano fatto il contrario:
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
IL PRESIDENTE PRESENTA LA SUA “FINANZIARIA”. NEL 2019 IL DEFICIT FEDERALE SARÀ DI 1.200 MILIARDI
Il documento di finanza pubblica americano scritto dall’Amministrazione Trump ha una caratteristica peculiare: prevede un aumento eccezionale del deficit federale che nel 2018 dovrebbe raggiungere i 984 miliardi di dollari.
IL DEBITO PUBBLICO AMERICANO
Nel 2019, in base alle prime analisi compiute dai think tank americani, nel 2019 il deficit federale dovrebbe sfondare il muro dei mille miliardi di dollari toccando quota 1.200 miliardi, un livello che non si era mai visto nella storia americana. Il deficit aumenterà a causa della crescita delle spese (e anche per un previsto calo degli introiti fiscali come Truenumbers ha spiegato in questo articolo) divise in due grandi comparti, le spese militari e le spese non militari. Nel grafico sopra è indicato l’aumento delle spese per questi due comparti fino al 2019.
IL CALO DELLE TASSE
A proposito di tasse. Se i capitoli della riforma fiscale di Trump, che comportano un taglio delle tasse praticamente per tutte le categorie di lavoratori americani dovessero essere confermate anche oltre i 10 anni di vigenza, come è previsto, intorno al 2023 il debito pubblico americano sfonderà un altro muro: quello del debito pari al 100% del Pil. Nel 2027 è previsto arrivi addirittura al 109% rispetto al Pil. In questo articolo Truenumbers ha spiegato a chi appartiene davvero il debito pubblico americano.
IL DEBITO PUBBLICO È SOSTENIBILE?
Su che base Trump basa la sua fiducia riguardo la sostenibilità del debito pubblico americano? Essenzialmente sugli effetti positivi che la sua riforma fiscale avrà sull’economia. L’Amministrazione, infatti, prevede una crescita annuale del Pil del 3,1% per i prossimi 3 anni anche se la Federal Reserve, in dicembre, aveva previsto una crescita di solo il 2,2% mentre i think tank più ottimisti si spingevano fino a pronosticare un più 2,4%.
La crescita dovrebbe essere guidata soprattutto da un massiccio programma di investimenti pubblici: per strade, ponti e porti è prevista una spesa di 200 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, 44,9 dei quali da spendere entro il 2019. Secondo le previsioni del presidente, questi investimenti sono in grado di generare ulteriori investimenti da parte dei privati compresi tra 1.500 e 1.700 miliardi di dollari.
Oltre al taglio di 1.800 miliardi per i programmi di assistenza, tra i quali quella sanitaria, Trump prevede di concedere al Department of Homeland Security, che si occupa di immigrazione, soprattutto quella illegale, 3,4 miliardi in più quest’anno.
I dati si riferiscono al: 2017-2019
Fonte: Congressional Budget Office
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
Come si legge sopra la finanziaria del maggior paese liberista del mondo è essenzialmente una manovra in forte deficit e di chiara ispirazione keynesiana.
Non è molto dissimile nei concetti dal ns DF che diversamente,con quota 100 e rdc è più attento al problema sociale,che comunque sviluppa domanda,rispetto agli investimenti pubblici, e questo perchè da noi bisognava metter mano ai danni delle precedenti politiche imposte da bruxelles,in compenso è molto più attento al rigore dei conti pubblici.
Non farla significava sentenziare la condanna a morte dell'italia e mi chiedo cosa ci sarebbe stato oggi da noi a differenza dei gilet gialli francesi.