Ah però,non pensavo,bravo Conte.E Der Spigel gli dà ragione
l premier Giuseppe Conte lancia un ultimatum all’Ue e ai suoi falchi, in particolare di Germania e Olanda e, a sorpresa, riceve l’assist della rivista settimanale tedesca Der Spiegel, che appoggia e auspica il lancio dei coronabond o, più in generale, degli eurobond.
Ieri sera il presidente del Consiglio ha sganciato la sua bomba, mostrando ira e la delusione dopo il nulla di fatto dell’Eurogruppo. In una intervista rilasciata al quotidiano tedesco Bild, Conte è sbottato contro il no ripetuto agli eurobond, minacciando perfino una Italexit:
“È nell’interesse reciproco che l’Europa batta un colpo, che sia all’altezza della sfida, altrimenti dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo e dire ognuno fa per sè”, ha tuonato il premier, aggiungendo che da soli “impiegheremo il triplo, il quadruplo, il quintuplo delle risorse per uscire da questa crisi e non avremo garanzia che ce la faremo nel modo migliore, più efficace e tempestivo”.
Ma, se le condizioni attuali permarranno – ha fatto capire il premier – l’Italia sarà costretta a prendere misure drastriche, abbandonando anche il sogno europeo e scegliendo così l’Italexit:
"Se l’Europa non si darà strumenti finanziari all’altezza della sfida, come gli Eurobond, l’Italia sarà costretta a far fronte all’emergenza e alla ripartenza con le proprie risorse. Ma le risposte nazionali rischiano di essere meno efficaci rispetto ad un’azione coordinata europea e possono mettere a repentaglio il sogno europeo”.
In via inaspettata, Giuseppe Conte ha trovato un alleato nella rivista settimanale tedesca Der Spiegel che, stavolta ha preso le difese dell’Italia nell’articolo “Il rifiuto tedesco degli Eurobond è non solidale, gretto e vigliacco”. Articolo editoriale firmato dallo stesso direttore Steffen Klusmann.
Rivolgendosi all’Italia, alla Spagna e alla Francia con le loro rispettive tre lingue, Der Spiegel ha avvertito che, “se gli europei non danno immediatamente il segnale che stanno lavorando insieme per contrastare questa crisi, sarà una vera festa per i populisti, i nemici dell’Ue e gli hedge fund di Londra o New York” che, come nel caso della Grecia, “punteranno sul fallimento di uno Stato europeo e questa volta vinceranno la scommessa”.