Conti deposito remunerati. Sono prodotti finanziari?

  • Ecco la 65° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana ha prevalso il sentiment positivo sui principali listini internazionali, in un clima di rinnovata propensione al rischio con l’attenuarsi dei rischi geopolitici, mentre l’attenzione torna a focalizzarsi sui dati macro e sugli utili societari. Gli operatori hanno seguito da vicino le trimestrali delle big tech americane (5 titoli dei Magnifici 7). I conti di Tesla hanno deluso le aspettative ma il titolo è balzato in scia alla promessa di nuovi veicoli elettrici più economici. I risultati solidi di Microsoft e Alphabet hanno poi spinto l’indice S&P 500 a registrare la sua settimana migliore da novembre 2023. Per continuare a leggere visita il link

scelta_di_campo

Nuovo Utente
Registrato
5/3/05
Messaggi
167
Punti reazioni
9
Ho alcune perplessità relative ai conti deposito ed alla relativa tutela del fondo interbancario.
Il conto corrente - normale - è lo strumento tecnico nel quale il correntista deposita i propri averi per non tenerli sotto il materasso.
I soldi sono del correntista, la banca è il custode, la garanzia del fondo interbancario è automatica.

Invece i conti deposito - remunerati - presuppongono un contratto tra depositante e banca, grazie al quale il primo affida/presta i propri averi alla banca per un determinato numero di mesi/anni.
In cambio di ciò la banca gli riconosce una remunerazione che attualmente è ENNE volte superiore ai tassi di riferimento utilizzati maggiormente, tipo Euribor, IRS e BCE.

I quesiti:

1) In virtù del prestito a tempo, la banca ottiene maggiori facoltà di impiego del denaro ricevuto, per - ad esempio - sottoscrivere opzioni/operazioni finanziare diversamente rispetto a ciò che le norme consentono di fare con i denari presenti in un conto normale?

2) il conto deposito remunerato, giacché assicura un rendimento remunerativo - 5/6/7/N volte - più alto dei tassi tecnici, è da considerarsi uno strumento finanziario o assimilabile a questi?


:mmmm:
Grazie a tutti.
 
Ho alcune perplessità relative ai conti deposito ed alla relativa tutela del fondo interbancario.
Il conto corrente - normale - è lo strumento tecnico nel quale il correntista deposita i propri averi per non tenerli sotto il materasso.
I soldi sono del correntista, la banca è il custode, la garanzia del fondo interbancario è automatica.

Invece i conti deposito - remunerati - presuppongono un contratto tra depositante e banca, grazie al quale il primo affida/presta i propri averi alla banca per un determinato numero di mesi/anni.
In cambio di ciò la banca gli riconosce una remunerazione che attualmente è ENNE volte superiore ai tassi di riferimento utilizzati maggiormente, tipo Euribor, IRS e BCE.

I quesiti:

1) In virtù del prestito a tempo, la banca ottiene maggiori facoltà di impiego del denaro ricevuto, per - ad esempio - sottoscrivere opzioni/operazioni finanziare diversamente rispetto a ciò che le norme consentono di fare con i denari presenti in un conto normale?

2) il conto deposito remunerato, giacché assicura un rendimento remunerativo - 5/6/7/N volte - più alto dei tassi tecnici, è da considerarsi uno strumento finanziario o assimilabile a questi?


:mmmm:
Grazie a tutti.
1)Il deposito vincolato rappresenta solo una forma "particolare" di raccolta bancaria rispetto a un c/c ,anche quello per il quale è prevista una remunerazione (deposito libero), come questa viene impiegata è a discrezione della banca anche se la finalità generalmente è quella di essere destinata a i finanziamenti di privati e imprese ; la differenza tra remunerazione della raccolta e dell'impiego rappresenta una delle due voci principali di ricavo : il margine di interesse
2)il maggiore interesse rispetto a un depositi libero (o al tasso ormai nullo di quasi tutti i c/c) è da ascrivere solo al fatto che cliente accetta di rinunciare alla disponibilità monetaria per un certo periodo di tempo ; l'entità dell'interesse applicato ,che coerentemente rispecchia la durata del vincolo,è da ascrivere più,a mio parere ,a politiche commerciali (aumento raccolta o clienti) ; sul concetto di strumento finanziario può esserci difficoltà di definizione :se si usa un accezione estesa lo è , ma in senso stretto no
 
Ultima modifica:
Ho alcune perplessità relative ai conti deposito ed alla relativa tutela del fondo interbancario.
Il conto corrente - normale - è lo strumento tecnico nel quale il correntista deposita i propri averi per non tenerli sotto il materasso.
I soldi sono del correntista, la banca è il custode, la garanzia del fondo interbancario è automatica.

Invece i conti deposito - remunerati - presuppongono un contratto tra depositante e banca, grazie al quale il primo affida/presta i propri averi alla banca per un determinato numero di mesi/anni.
In cambio di ciò la banca gli riconosce una remunerazione che attualmente è ENNE volte superiore ai tassi di riferimento utilizzati maggiormente, tipo Euribor, IRS e BCE.

I quesiti:

1) In virtù del prestito a tempo, la banca ottiene maggiori facoltà di impiego del denaro ricevuto, per - ad esempio - sottoscrivere opzioni/operazioni finanziare diversamente rispetto a ciò che le norme consentono di fare con i denari presenti in un conto normale?

2) il conto deposito remunerato, giacché assicura un rendimento remunerativo - 5/6/7/N volte - più alto dei tassi tecnici, è da considerarsi uno strumento finanziario o assimilabile a questi?


:mmmm:
Grazie a tutti.

Se ci fai caso il saldo va a zero durante il periodo di vincolo, quindi la banca con quei denari ci fa' cio' che vuole a mio avviso (e' piu' un discorso legato alla condotta della banca) essendo denari che provengono da un conto deposito io non li investirei in azioni mercati emergenti India suppongo, ma la banca potrebbe farlo altrimenti, Etruria, BM etc. come si sono svuotate? Certo sono esempi un po' banali, lo so, ma l'argomento sarebbe cosi lungo che io rischio di addormentarmi...
In tutti i contratti e' specificato che qualora alla scadenza la banca non sia in grado di onorare i propri impegni allora la tutela viene dal Fondo di Garanzia.
Sui vincolati non svincolabili non saprei, ma cosa ci facciamo con questa informazione? Potrebbe prestarli a un pazzo che ne restituisce 0 ma cio' non toglie che il contratto e' stipulato con la banca che si impegna a ripagare il debito con una parte di interessi, poi le altre consorziate e i commissari straordinari alla fine intervengono in un modo o nell'altro.
 
Poichè esiste un fondo interbancario di tutela dei depositi sui conti correnti, mi chiedevo come si comporterà il tecnico incaricato dalle banche nel caso delle banche salvate :censored: recentemente.
Di sicuro il tizio non sarebbe scelto tra le dame di S.Vincenzo ma ritengo avrà il mandato di spendere il meno possibile.
Cercavo di immaginarmi lo squalo di turno di fronte a conti correnti a saldo zero proprio nel giorno in cui la banca è ufficialmente fallita.
Potrebbe dire che non c'è alcunchè da tutelare poichè non c'è nulla sul conto che sta osservando e che se il denaro si trova altrove, la cosa non lo riguarda più?


1)Il deposito vincolato rappresenta solo una forma "particolare" di raccolta bancaria rispetto a un c/c ,anche quello per il quale è prevista una remunerazione (deposito libero), come questa viene impiegata è a discrezione della banca anche se la finalità generalmente è quella di essere destinata a i finanziamenti di privati e imprese ; la differenza tra remunerazione della raccolta e dell'impiego rappresenta una delle due voci principali di ricavo : il margine di interesse

Il mio interrogativo riguardava il fatto che essendoci una specifico contratto con obblighi relativi tra le parti, questa fattispecie consentisse di fare un distinguo tra deposito sul conto corrente- custodia - e un contratto di prestito che - pro tempore - trasferisce la proprietà del denaro in carico alla banca..

1)2)il maggiore interesse rispetto a un depositi libero (o al tasso ormai nullo di quasi tutti i c/c) è da ascrivere solo al fatto che cliente accetta di rinunciare alla disponibilità monetaria per un certo periodo di tempo ; l'entità dell'interesse applicato ,che coerentemente rispecchia la durata del vincolo,è da ascrivere più,a mio parere ,a politiche commerciali (aumento raccolta o clienti) ; sul concetto di strumento finanziario può esserci difficoltà di definizione :se si usa un accezione estesa lo è , ma in senso stretto no

Anche in questo caso l'interrogativo riguardava l'automatismo della tutela in un contesto diverso dal mero obbligo di custodia dei soldi del correntista.
 
Ultima modifica:
Poichè esiste un fondo interbancario di tutela dei depositi sui conti correnti, mi chiedevo come si comporterà il tecnico incaricato dalle banche nel caso delle banche salvate :censored: recentemente.
Di sicuro il tizio non sarebbe scelto tra le dame di S.Vincenzo ma ritengo avrà il mandato di spendere il meno possibile.
Cercavo di immaginarmi lo squalo di turno di fronte a conti correnti a saldo zero proprio nel giorno in cui la banca è ufficialmente fallita.
Potrebbe dire che non c'è alcunchè da tutelare poichè non c'è nulla sul conto che sta osservando e che se il denaro si trova altrove, la cosa non lo riguarda più?




Il mio interrogativo riguardava il fatto che essendoci una specifico contratto con obblighi relativi tra le parti, questa fattispecie consentisse di fare un distinguo tra deposito sul conto corrente- custodia - e un contratto di prestito che - pro tempore - trasferisce la proprietà del denaro in carico alla banca..



Anche in questto caso l'interrogativo riguardava l'automatismo della tutela in un contesto diverso dall'obbligo di custodia dei soldi del correntista.
Se la questione riguarda la paura che in virtù di un contratto ,quello di deposito ,diverso da quello di conto corrente,si rischi che per i primi possano non essere coperti dal FITD,ti riporto quanto scritto qui https://www.fitd.it/faq.htm
COSA E’ GARANTITO?

R. Conti correnti, depositi (anche vincolati), assegni circolari, certificati di deposito nominativi.
 
Se la questione riguarda la paura che in virtù di un contratto ,quello di deposito ,diverso da quello di conto corrente,si rischi che per i primi possano non essere coperti dal FITD,ti riporto quanto scritto qui https://www.fitd.it/faq.htm


COSA E’ GARANTITO?

R. Conti correnti, depositi (anche vincolati), assegni circolari, certificati di deposito nominativi.
grazie :bow:

Dato che a pensar male si fa peccato etc. etc., non è che cambierà qualcosa nelle regole dal 1 gennaio 2015, dato che saranno implementate le norme U_E ?

Tipo sparisce quella parentesi e il suo contenuto?
 
grazie :bow:

Dato che a pensar male si fa peccato etc. etc., non è che cambierà qualcosa nelle regole dal 1 gennaio 2015, dato che saranno implementate le norme U_E ?

Tipo sparisce quella parentesi e il suo contenuto?

La direttiva europea fissa il limite ,che nel caso italiano non cambia ,della copertura sui depositi ,ma non entra nel dettaglio demandando la questione ai singoli paesi e ai rispettivi Fondi di Tutela ; comunque ritengo che non c'è alcuna indicazione o "rumors" su una modifica dell'attuale normativa del FITD
P.S. Puoi portare la questione anche all'attenzione degli utenti che seguono questa discussione http://www.finanzaonline.com/forum/...ti/1674861-ci-mancava-solo-il-bail-belin.html
 
Indietro