Ciao, scusa il ritardo nella risposta.
La differenza sta appunto nell'assicurazione.
Chi non si assicura rischia di più e rivaluta via via cosa offre il conto ed il mercato (inteso come depositi liberi soltanto) presupponendo che i tassi non saranno sempre in discesa da qui a 5 anni e le somme di riserva col tempo possono variare dinamicamente con alti e bassi ed essere successivamente reintegrate (ad es. da vincoli altrove scaduti).
Nel tuo caso invece oltre che avere una situazione ingessata da subito per 5 anni, se fra 5 anni avrai ancora tutta la stessa somma disponibile significa che hai fatto un errore di valutazione, non avendo speso nulla in 5 anni.
Secondo me la soluzione ideale sta nel mezzo, cioè spalmare qui su più durate, tra cui quella a 60 mesi che dovresti considerare come riserva minima intoccabile.
Grazie, la tua analisi come sempre lucida e razionale mi aiuta a trovare quello che per me, e
solo per me, è la vera sintesi tra esigenza di rendimento e scopo primario per cui ho depositato una certa liquidità su questo conto. Se ho capito bene le tue parole, il bias di cui parlavo è proprio considerare un "errore di valutazione" il fatto di tenere una somma ingessata per cinque anni senza che essa, col senno di poi, sia servita. Analogamente a quando ci si assicura, in realtà io spero di non dovere mai fare uso (affidamento sì) della somma ingessata, e il pur magro interesse ricavato non è un particolare discrimine alla scelta della durata del vincolo, perché lo considero comunque grasso che cola, alternativo al tenere la liquidità sul conto corrente, comunque meno produttiva anche quando remunerata. In questo senso, anche le possibili oscillazioni del rendimento
medio nei prossimi anni non stravolgono le ragioni per cui ho deciso di affidare a questo prodotto buona parte del mio fondo di emergenza, da avere disponibile pressoché sull'unghia.
Il vero discrimine è per me l'
unicità del prodotto, che almeno per il momento lo rende particolarmente idoneo allo scopo di cui sopra (non vi tengo tutta la liquidità di emergenza solo perché se da domani decidessero di non permettere di avere la liquidità svincolata all'istante, ma solo dopo quindici giorni, lo potrebbero fare, e non voglio rischiare di farne esperienza al momento del bisogno). Si è spesso parlato in passato, soprattutto al passaggio annuale o comunque al succedersi delle diverse campagne, della possibilità che CAAB decida prima o poi di modificare le caratteristiche del prodotto, allineandosi alla concorrenza. Non è così probabile, e vista dal consumer potrebbe sembrare una scelta miope, perché l'allineamento alla concorrenza comporterebbe anche un necessario allineamento dei rendimenti. I quali peraltro stanno diminuendo, e non conoscendo l'esigenza di nuova liquidità da parte di CAAB non si può escludere che la raccolta prosegua in futuro con una spinta minore. Del resto, valutando specularmente il prodotto dal punto di vista della concorrenza, c'è da chiedersi perché il modello di CAAB non sia stato sin qui imitato, anche solo per competere in un target meno conteso rispetto a quello dei CD che vanno per la maggiore.
Con queste premesse, resto della mia idea e a fine settimana quando mi scadrà il trimestre sono all'85% orientato a rivincolare a 60m. Diversificare la durata su
questo prodotto mi sembra inutile; per puntare al massimo rendimento seguo (qui sì diversificando) il laddering con capitale non svincolabile, a cui tuttavia riservo funzioni diverse da quelle "assicurative".
Ma se mi trovi un argomento più convincente (ma chi te lo fa fare?!?
) sono pronto a cambiare idea. Ancora grazie.