GiustoGrazie.
Quindi, per capire del tutto, nell'esempio fatto sopra, nel 2018 Mario Rossi ha maturato solo 3/10 di 12 mesi ai fini della anzianità contributiva, corretto?
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GiustoGrazie.
Quindi, per capire del tutto, nell'esempio fatto sopra, nel 2018 Mario Rossi ha maturato solo 3/10 di 12 mesi ai fini della anzianità contributiva, corretto?
Grazie.Giusto
Immagino che tu stia rispondendo a me.certo che si
ti chiedo scusa, non ho seguito tutta la discussione e non so da che punto eravate partiti, io ho risposto solo alla domanda se la Naspi contasse ai fini dell'anzianità contributiva, e certamente conta, sia ai fini del diritto che della misura.Immagino che tu stia rispondendo a me.
Quindi per l'anno passato in naspi viene riconosciuto un anno interno di anzianità contributiva ma il montante resta fermo, ovvero ci sarà una differenza con il traguardo dei 400k dai quali siamo partiti in questo thread. Corretto?
L'inps, per fortuna, non è un'assicurazione privata. Nasce per un fine sociale e per assicurare una vecchiaia serena (il più possibile) a chi non può più essere autonomo e produttivo.Altra cosa della serie "cose che avrei voluto sapere....."
Ok, abbiamo capito che l 'algoritmo, più o meno, funziona così: versi 10k ogni anno per 40 anni e poi l'inps ti da 20k, lordi per i successivi 20. Sui 20K l'anno, devi solo pagare le tasse sul reddito, e dunque alla fine vai ad aver 15-16 netti.
Se fosse possibile versare i 10k non all'Inps, ma ad un fondo pensionistico privato, i valori non sarebbero tanto diversi. In pratica, un fondo pensione prende questi 10k e ci compra roba sicura che da un 1,2% annuo. Fine.
Ma, e qui sta il bello, sapete quanto ammonta il valore nominale di un montante che si compone di un versamento di 10k nel primo anno, il 1,5% interesse costante per i successivi anni a valere sul versato, e successivi versamenti di 10K l'anno per 40 anni?
Circa 550K.
In pratica, a valore nominali, lo Stato ci perde solo se tu vivi, dopo i 65 anni, altri 25.
Mi rendo conto che è un visione grezza e grossolana, ma non è lontana dalla verità. Poi ci sono migliaia di variabili, ok?
Altra cosa sulla quale invece c'è divergenza: la reversibilità.
L'inps ti garantisce una percentuale della pensione che deve al tuo coniuge, se muore prima di te.
Se invece i 10K, posto che sia possibile (e non lo è), vengon dati al fondo pensione, alla tua morte il o la coniuge non prende nulla.
Certo ma di contro ti peggiorano i già schifosissimi coefficienti di trasformazione.Alcuni fondi pensione offrono una rendita controassicurata tale che se il titolare decede, la rendita va agli eredi per un certo lasso di tempo.
Su quello che hai espresso, io ho opinioni diverse dalle tue. Ma il forum serve proprio a questo, no?L'inps, per fortuna, non è un'assicurazione privata. Nasce per un fine sociale e per assicurare una vecchiaia serena (il più possibile) a chi non può più essere autonomo e produttivo.
Quindi assimilarlo ad un'assicurazione privata è, secondo me sbagliato. Come pure dire che l'inps può fallire: l'inps siamo noi, è lo stato, pensare che possa fallire significa credere che l'Italia possa andare in default... ma anche in quel caso l'inps continuerebbe ad erogare pensioni (magari in una valuta che fuori dall'italia sarebbe carta straccia, ma che qui in Italia avrebbe sempre un valore). E' anche per questo che secondo me tutte le discussioni sulla crisi dell'inps e sulla stretta alle pensioni, più che in ottica economica, vanno lette in ottica squisitamente politica. Secondo me...
Ah, non lo sapevo. Immagino che questa opzione se la facciano pagare a peso d'oro.Alcuni fondi pensione offrono una rendita controassicurata tale che se il titolare decede, la rendita va agli eredi per un certo lasso di tempo.
C'è un distinguo fondamentale. Se la premorienza avviene prima dell'inizio dell'erogazione della rendita vitalizia (cioè in fase di accumulo), l'intero montante è riscattato dagli eredi designati (non necessariamente quelli legittimari).Se posso aggiungere.......il fondo pensione al quale verso ha una clausola per cui, in caso di premorienza mia, la totalità dei versamenti, credo non attualizzati all'inflazione, vanno agli eredi.
Di quello che invece è stato versato all'Inps (circa 200K) a nome mio (1/3 da me, 2/3 dal mio datore), cosa resta se invece io muovo domani? Circa 5k.
Una differenza sensibile, no?
Non c’è solo la rendita vitalizia.Nel mio fondo ad. es. nel caso di premorienza durante l’erogazione della Rita la posizione residua può essere riscattata dagli eredi o dai beneficiari designati.C'è un distinguo fondamentale. Se la premorienza avviene prima dell'inizio dell'erogazione della rendita vitalizia (cioè in fase di accumulo), l'intero montante è riscattato dagli eredi designati (non necessariamente quelli legittimari).
Se invece avviene durante la fase di erogazione della rendita vitalizia, gli eredi non vedono un bel niente se non in caso di rendita controassicurata o simili...
Esatto, ottima precisazione.C'è un distinguo fondamentale. Se la premorienza avviene prima dell'inizio dell'erogazione della rendita vitalizia (cioè in fase di accumulo), l'intero montante è riscattato dagli eredi designati (non necessariamente quelli legittimari).
Se invece avviene durante la fase di erogazione della rendita vitalizia, gli eredi non vedono un bel niente se non in caso di rendita controassicurata o simili...