Cripto e dichiarazione dei redditi (vol. III)

Ti sbagli, che paghi? Ho 100.000€ pago ogni anno il 26% per un valore fittizio che potrebbe azzerarsi da un giorno all'altro? Questo poi per ogni anno?
Si paga il 26% sulla parte che si fa ritornare IN ITALIA "passami il termine".

Quindi una transazione cripto/cripto non va tassata?
 
No non e' così.

L'obbligo impositivo sorge al momento della conversione.......se tu la nuova valuta la lasci sul conto dell' exchange devi pagare le tasse comunque, ovviamente se sei oltre soglia

non è così
punto 3 comma 2 della circolare catastale
la tassazione avviene superati i 100milioni delle vecchie lire, sulla differenza e quando si esitano dall'exchange per essere introitati nel conto corrente

Ti sbagli, che paghi? Ho 100.000€ pago ogni anno il 26% per un valore fittizio che potrebbe azzerarsi da un giorno all'altro? Questo poi per ogni anno?
Si paga il 26% sulla parte che si fa ritornare IN ITALIA "passami il termine".

è così
 
Cosa intendi? Da Exchange ad un altro Exchange? Certo che No

No, se tu nell'ambito di uno stesso exchange vendi btc ed acquisti eth, trovandoti in situazione di superamento della soglia, tassi la eventuale plusvalenza derivante dalla vendita di btc? (Non hai spostato fondi su cc italiano.......).
 
No, se tu nell'ambito di uno stesso exchange vendi btc ed acquisti eth, trovandoti in situazione di superamento della soglia, tassi la eventuale plusvalenza derivante dalla vendita di btc? (Non hai spostato fondi su cc italiano.......).

Ma certo che no... Puoi fare quello che vuoi, anche tra diversi exchange, CeFi o DeFi, swap tra loro vendita per Euro, riacquisto eccetera. Il risultato non cambia, finché tu non "prelevi" su conto corrente, o spendi i soldi da carta non devi pagare plusvalenza su nulla. La tassa del "surplus", si adatta a quella che comunemente viene chiamata nelle forme di investimento tradizionali "plusvalenza", solo e soltanto appunto al ritorno di questi nei conti (conti personali in caso di bonifico, conti esterni nel caso dell'utilizzo della carta).
Le tasse sulle rendite finanziarie prevedono una flat tax del 26%, un'aliquota applicata sulla maggior parte dei profitti maturati con gli investimenti di natura finanziaria. Siccome le Crypto non hanno lo status giuridico di valuta, quindi unità di conto o strumento finanziario, ma non sono null'altro che rappresentazioni digitale di valore, non lo dico io ma la legge, la tassa all'interno degli exchange non puoi inventartela tu. Quando riporti i soldi sul tuo conto italiano, o prelevi sottoforma di pagamenti, e nella condizione che tu abbia superato i 51k di giacenza per più di 7 giorni, pagherai il 26% sulla cifra riportata in Italia.
 
Ma certo che no... Puoi fare quello che vuoi, anche tra diversi exchange, CeFi o DeFi, swap tra loro vendita per Euro, riacquisto eccetera. Il risultato non cambia, finché tu non "prelevi" su conto corrente, o spendi i soldi da carta non devi pagare plusvalenza su nulla. La tassa del "surplus", si adatta a quella che comunemente viene chiamata nelle forme di investimento tradizionali "plusvalenza", solo e soltanto appunto al ritorno di questi nei conti (conti personali in caso di bonifico, conti esterni nel caso dell'utilizzo della carta).
Le tasse sulle rendite finanziarie prevedono una flat tax del 26%, un'aliquota applicata sulla maggior parte dei profitti maturati con gli investimenti di natura finanziaria. Siccome le Crypto non hanno lo status giuridico di valuta, quindi unità di conto o strumento finanziario, ma non sono null'altro che rappresentazioni digitale di valore, non lo dico io ma la legge, la tassa all'interno degli exchange non puoi inventartela tu. Quando riporti i soldi sul tuo conto italiano, o prelevi sottoforma di pagamenti, e nella condizione che tu abbia superato i 51k di giacenza per più di 7 giorni, pagherai il 26% sulla cifra riportata in Italia.

l'unica cosa sensata che ho letto in questo thread da molto tempo a questa parte.
 
oh si stanno ****** addosso con la nuova normativa :D
 
Ma certo che no... Puoi fare quello che vuoi, anche tra diversi exchange, CeFi o DeFi, swap tra loro vendita per Euro, riacquisto eccetera. Il risultato non cambia, finché tu non "prelevi" su conto corrente, o spendi i soldi da carta non devi pagare plusvalenza su nulla. La tassa del "surplus", si adatta a quella che comunemente viene chiamata nelle forme di investimento tradizionali "plusvalenza", solo e soltanto appunto al ritorno di questi nei conti (conti personali in caso di bonifico, conti esterni nel caso dell'utilizzo della carta).
Le tasse sulle rendite finanziarie prevedono una flat tax del 26%, un'aliquota applicata sulla maggior parte dei profitti maturati con gli investimenti di natura finanziaria. Siccome le Crypto non hanno lo status giuridico di valuta, quindi unità di conto o strumento finanziario, ma non sono null'altro che rappresentazioni digitale di valore, non lo dico io ma la legge, la tassa all'interno degli exchange non puoi inventartela tu. Quando riporti i soldi sul tuo conto italiano, o prelevi sottoforma di pagamenti, e nella condizione che tu abbia superato i 51k di giacenza per più di 7 giorni, pagherai il 26% sulla cifra riportata in Italia.

Mi spiace sei fuori strada, ti spiego perchè.

Innanzi tutto io non mi invento tasse all'interno degli exchanges, a riprova di ciò lascio parlare l'ade:

Interpello Ade, risposta n. 788/2021 - "Ai fini della eventuale tassazione del reddito diverso occorre, dunque, verificare se la conversione di una data valuta virtuale con altra valuta virtuale (oppure da valute virtuali in euro o altra valuta avente corso legale) avviene per effetto di una cessione a termine oppure in caso di cessione a pronti o di prelievo".

Non ti sarà sfuggito che la discriminante impositiva per l'Ade persiste anche per le transazioni cripto/cripto che presuppongono una cessione onerosa di una cripto per poter acquistare un'altra cripto o un'altra valuta fiat o proprio euro; in definitiva se tu converti una cripto, per l'Ade è comunque una cessione onerosa e pertanto ai sensi dell'art 67 del TUIR è soggetta a tassazione e questo indipendentemente dal cash out che, ripeto ancora una volta, è una tassazione residuale a salvaguardia dell'erario!

Non è soltanto il cash out l'operazione finanziaria che attrae a tassazione le criptovalute: A T T E N Z I O N E

E siccome non sono persone stupide chi vara le norme o risponde agli interpelli , è chiaro perchè è stata introdotta la dicitura "o di prelievo":

Perchè, diversamente, se fosse come dici tu noi potremmo convertire criptovalute sugli exchanges concretizzando plusvalenze e godere di una sorta di sospensione "a divinis" della tassazione dovuta, sfuggendo di fatto all'imposizione......invece il concetto è che se effettui una cessione onerosa o un prelievo (nel senso alternativo) tu attrai a tassazione le tue criptovalute previo metodo LIFO, metodo questo inapplicabile al mero cash out così come tu lo intendi..........

Spero di essere stato chiaro.
 
Mi spiace sei fuori strada, ti spiego perchè.

Innanzi tutto io non mi invento tasse all'interno degli exchanges, a riprova di ciò lascio parlare l'ade:

Interpello Ade, risposta n. 788/2021 - "Ai fini della eventuale tassazione del reddito diverso occorre, dunque, verificare se la conversione di una data valuta virtuale con altra valuta virtuale (oppure da valute virtuali in euro o altra valuta avente corso legale) avviene per effetto di una cessione a termine oppure in caso di cessione a pronti o di prelievo".

Non ti sarà sfuggito che la discriminante impositiva per l'Ade persiste anche per le transazioni cripto/cripto che presuppongono una cessione onerosa di una cripto per poter acquistare un'altra cripto o un'altra valuta fiat o proprio euro; in definitiva se tu converti una cripto, per l'Ade è comunque una cessione onerosa e pertanto ai sensi dell'art 67 del TUIR è soggetta a tassazione e questo indipendentemente dal cash out che, ripeto ancora una volta, è una tassazione residuale a salvaguardia dell'erario!

Non è soltanto il cash out l'operazione finanziaria che attrae a tassazione le criptovalute: A T T E N Z I O N E

E siccome non sono persone stupide chi vara le norme o risponde agli interpelli , è chiaro perchè è stata introdotta la dicitura "o di prelievo":

Perchè, diversamente, se fosse come dici tu noi potremmo convertire criptovalute sugli exchanges concretizzando plusvalenze e godere di una sorta di sospensione "a divinis" della tassazione dovuta, sfuggendo di fatto all'imposizione......invece il concetto è che se effettui una cessione onerosa o un prelievo (nel senso alternativo) tu attrai a tassazione le tue criptovalute previo metodo LIFO, metodo questo inapplicabile al mero cash out così come tu lo intendi..........

Spero di essere stato chiaro.

Quello che sostiene l'Ade è irrilevante. Gli interpelli sono pareri senza forza di legge, spero tu lo sappia. Non esiste una normativa per il trattamento fiscale delle criptovalute in Italia, quella la deve fare il parlamento. Fino ad allora l'assimilazione delle criptovalute alle valute estere, (che non sta né in cielo né in terra e viene sconfessata anche dal nostro diritto penale tramite recepimento della normativa AML europea) è una rete buttata in mare dall'Ade per raccogliere quanti più pesci possibili.
E vedo che ci sono tanti polli che ci cascano...
La strategia corretta se si vuole essere sicuri al 100% è pagare l'imposta sostitutiva del 26% solo sui guadagni finali in euro (che siano depositati su exchange o bonificati in banca), e anche questa non sarebbe dovuta ma è l'unica strada per la tranquillità. Poi si può anche tentare l'iter del rimborso delle imposte.
 
Buon pomeriggio, scusate una domanda forse banale ma per me non è ancora chiaro:

- i soldi spesi tramite transazioni con la carta di credito del conto bancario "classico" al fine di ricaricare (topping up) la carta di credito di Crypto.com ad esempio, concorrono come i bonifici sugli exchange al totale dell'imponibile da dichiarare?

Grazie per il chiarimento
 
Quello che sostiene l'Ade è irrilevante. Gli interpelli sono pareri senza forza di legge, spero tu lo sappia. Non esiste una normativa per il trattamento fiscale delle criptovalute in Italia, quella la deve fare il parlamento. Fino ad allora l'assimilazione delle criptovalute alle valute estere, (che non sta né in cielo né in terra e viene sconfessata anche dal nostro diritto penale tramite recepimento della normativa AML europea) è una rete buttata in mare dall'Ade per raccogliere quanti più pesci possibili.
E vedo che ci sono tanti polli che ci cascano...
La strategia corretta se si vuole essere sicuri al 100% è pagare l'imposta sostitutiva del 26% solo sui guadagni finali in euro (che siano depositati su exchange o bonificati in banca), e anche questa non sarebbe dovuta ma è l'unica strada per la tranquillità. Poi si può anche tentare l'iter del rimborso delle imposte.


senza contare che gia l'ade si è tipo corretta piu volte negli anni.

mi piacerebbe fare 5 interpelli uguali in 5 regioni e vedere cosa succederebbe ahahhaha per me uscirebbero 5 risposte diverse dato che nn ce una legge...ops...
 
Buonasera a tutti e grazie in anticipo per le risposte che vorrete darmi.
Superando i 51k e rotti ho compilato il quadro RW per il 2021.

Su Nexo ho venduto da 15 giorni una frazione di BTC e ho acquistato
qualche token Nexo.

Questa operazione va dichiarata, ma soprattutto tassata anche lei al 26% sulla plusvalenza realizzata appunto vendendo parte di Btc?
Grazie mille
 
Perchè, diversamente, se fosse come dici tu noi potremmo convertire criptovalute sugli exchanges concretizzando plusvalenze e godere di una sorta di sospensione "a divinis" della tassazione dovuta, sfuggendo di fatto all'imposizione......invece il concetto è che se effettui una cessione onerosa o un prelievo (nel senso alternativo) tu attrai a tassazione le tue criptovalute previo metodo LIFO, metodo questo inapplicabile al mero cash out così come tu lo intendi.

Su questo punto ti rispondo: Nell'esempio sposti e risposti ma a pro di che? La sospensione per non pagare tasse nel tuo esempio è assurda, i soldi vengono investiti per utilizzarli prima o poi, che senso avrebbe?

Per quanto riguarda la tassazione per scambio cripto , rispetto il tuo pensiero ci mancherebbe, sinceramente è la prima volta che la sento:
Il Fisco considera il cashout come conversione di valuta ordinaria estera (o meglio lo assimila). La tassa sulla plusvalenza scatta quando converto la valuta ordinaria estera, e siccome è assimilato a questo io vado a pagare il 26% solo se converto e riporto sul mio conto o sul conto corrente degli esercenti dove pago con la carta, non di certo se converto Dollari / Euro o altre valute digitali all'interno delle piattaforme.
E' impensabile ed irrazionale che vadano a poter monitorare e controllare centinaia o migliaia di operazioni per utente. Prendi ad esempio il mio caso, utilizzatore, tra i tanti strumenti, dei cripto indici (formati da vere cripto e non derivati o repliche, attenzione) dove ogni mese il portafoglio viene ribilanciato dal sistema, per ogni singola crypto in acquisto e/o in vendita, interscambiandosi tra loro.
 
Buonasera a tutti e grazie in anticipo per le risposte che vorrete darmi.
Superando i 51k e rotti ho compilato il quadro RW per il 2021.

Su Nexo ho venduto da 15 giorni una frazione di BTC e ho acquistato
qualche token Nexo.

Questa operazione va dichiarata, ma soprattutto tassata anche lei al 26% sulla plusvalenza realizzata appunto vendendo parte di Btc?
Grazie mille


Ti rispondo io, magari rappresento l'idea della stragrande maggioranza dei cryptoinvestitori del FOL.

ho compilato il quadro RW per il 2021
Intendi hai compilato RW per investimenti del 2020?

Su Nexo ho venduto da 15 giorni una frazione di BTC
Quindi parli di un'operazione del 2022?

Questa operazione va dichiarata, ecc
Certo, ma tu non dichiari questa operazione singola. Nell'RW del 2023 ci finiranno le operazioni di quest'anno (2022), si tratta di inserire non operazioni di natura criptofinanziaria (passami il termine), ma i bonifici che hai fatto. Leggi qualche pagina prima di questo 3d.

26% sulla plusvalenza realizzata appunto vendendo parte di Btc?
No. La tassa è sul Cashout = soldi che ti ritornano sul tuo conto o che hai speso con carta cripto.
 
Mi spiace sei fuori strada, ti spiego perchè.

Innanzi tutto io non mi invento tasse all'interno degli exchanges, a riprova di ciò lascio parlare l'ade:

Interpello Ade, risposta n. 788/2021 - "Ai fini della eventuale tassazione del reddito diverso occorre, dunque, verificare se la conversione di una data valuta virtuale con altra valuta virtuale (oppure da valute virtuali in euro o altra valuta avente corso legale) avviene per effetto di una cessione a termine oppure in caso di cessione a pronti o di prelievo".

Non ti sarà sfuggito che la discriminante impositiva per l'Ade persiste anche per le transazioni cripto/cripto che presuppongono una cessione onerosa di una cripto per poter acquistare un'altra cripto o un'altra valuta fiat o proprio euro; in definitiva se tu converti una cripto, per l'Ade è comunque una cessione onerosa e pertanto ai sensi dell'art 67 del TUIR è soggetta a tassazione e questo indipendentemente dal cash out che, ripeto ancora una volta, è una tassazione residuale a salvaguardia dell'erario!

Non è soltanto il cash out l'operazione finanziaria che attrae a tassazione le criptovalute: A T T E N Z I O N E

E siccome non sono persone stupide chi vara le norme o risponde agli interpelli , è chiaro perchè è stata introdotta la dicitura "o di prelievo":

Perchè, diversamente, se fosse come dici tu noi potremmo convertire criptovalute sugli exchanges concretizzando plusvalenze e godere di una sorta di sospensione "a divinis" della tassazione dovuta, sfuggendo di fatto all'imposizione......invece il concetto è che se effettui una cessione onerosa o un prelievo (nel senso alternativo) tu attrai a tassazione le tue criptovalute previo metodo LIFO, metodo questo inapplicabile al mero cash out così come tu lo intendi..........

Spero di essere stato chiaro.

Ho appena visto un video di carlo alberto micheli che parla delle tassazioni delle crypto e della compilazione del quadro rw e ribadisce più volte che per lui, ma porta poi delle motivazioni, gli scambi di crypto all'interno dell'exchange non vanno assolutamente tassati ma solo se tu porti sul tuo conto i corrispettivi in euro.

Quello che non mi è stato chiearo (magari ho capito male io) è che dice se tu hai iniziato ad avere crypro nel 2020 in rw nella cifra iniziale devi mettere la somma dei bonifici, poi nel 2021 il saldo al 31/12 + i bonifici 8acquisti) del 2021, è così ?
 
Buon pomeriggio, scusate una domanda forse banale ma per me non è ancora chiaro:

- i soldi spesi tramite transazioni con la carta di credito del conto bancario "classico" al fine di ricaricare (topping up) la carta di credito di Crypto.com ad esempio, concorrono come i bonifici sugli exchange al totale dell'imponibile da dichiarare?

Grazie per il chiarimento

Ho ascoltato una lunga intervista dell'Avvocato Micheli con Alessandro di Io Investo, e c'era proprio una domanda simile alla tua:
Se ricarichi direttamente la tua carta in €, potresti ometterne gli importi nell'RW. Se si tratta di piccole cifre, o se le cifre non comportano delle ipotetiche operazioni fiscalmente rilevanti, conviene dichiararle.
Parere personale, è meno vantaggioso non inserirli e con esso conservare ulteriore documentazione in caso di accertamento, che inserire comunque tutto. Dormirei più sereno.
 
Su questo punto ti rispondo: Nell'esempio sposti e risposti ma a pro di che? La sospensione per non pagare tasse nel tuo esempio è assurda, i soldi vengono investiti per utilizzarli prima o poi, che senso avrebbe?
Spesso mi trovo d'accordo con te (anche perché semplifichi invece che complicare, e sei molto bravo a spiegarti :) ), ma stavolta mi pare che l'obiezione di @MoneyFca sia corretta.

Mi spiego meglio: se il calcolo della plusvalenza vale solo nel cashout (come tu sostieni), allora è facile azzerarla e non pagarci mai tasse.
Esempio: Ho 50K euro in BTC che raddoppiano di valore, e diventano 100K.
Converto i 100K in una stablecoin (es. USDT).
Converto gli USDT in euro ma, essendo una stablecoin, la plusvalenza è zero o quasi. Quindi non pago nulla (mentre avrei dovuto pagare il 26% su 50K di plus).

Facile no? :D
E' chiaro che questo semplice escamotage non può essere accettabile dal fisco.

Sia chiaro: non sto dicendo che ogni transazione cripto-cripto sia necessariamente soggetta a tassazione (sarebbe anche molto complicato da gestire).
Dico solo che limitarsi al cashout rende troppo facile l'evasione, quindi non mi pare plausibile.
In realtà, IMHO, la tematica è molto complessa e non esistono risposte semplici a riguardo. Forse è anche per questo che ancora una legge in proposito non è apparsa (chi ci sta lavorando non ne viene a capo...).
 
Spesso mi trovo d'accordo con te (anche perché semplifichi invece che complicare, e sei molto bravo a spiegarti :) ), ma stavolta mi pare che l'obiezione di @MoneyFca sia corretta.

Mi spiego meglio: se il calcolo della plusvalenza vale solo nel cashout (come tu sostieni), allora è facile azzerarla e non pagarci mai tasse.
Esempio: Ho 50K euro in BTC che raddoppiano di valore, e diventano 100K.
Converto i 100K in una stablecoin (es. USDT).
Converto gli USDT in euro ma, essendo una stablecoin, la plusvalenza è zero o quasi. Quindi non pago nulla (mentre avrei dovuto pagare il 26% su 50K di plus).

Facile no? :D
E' chiaro che questo semplice escamotage non può essere accettabile dal fisco.

Sia chiaro: non sto dicendo che ogni transazione cripto-cripto sia necessariamente soggetta a tassazione (sarebbe anche molto complicato da gestire).
Dico solo che limitarsi al cashout rende troppo facile l'evasione, quindi non mi pare plausibile.
In realtà, IMHO, la tematica è molto complessa e non esistono risposte semplici a riguardo. Forse è anche per questo che ancora una legge in proposito non è apparsa (chi ci sta lavorando non ne viene a capo...).

Concordo pienamente con TSHELBY, e soprattutto con la linea dell'Avv. Micheli.
In quell'esempio, non devi considerare la conversione USDT in euro... ma il 26% rispetto al valore inziale (50k in BTC).
Quindi paghi, ed il discorso non fa una piega. Non considerare gli scambi cripto-cripto, non nasce come e non è assolutamente un modo per eludere le imposte... come invece sono sicuro, "qualche paladino delle interpretazioni dell'ADE" pensa...
 
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