Insisti con il citare quella normativa e ti devo nuovamente riportare all'ordine.
Ti ricordo che:
- La corte costituzionale con sentenza n.410/1995 ha sottolineato che sono necessarie categorie specifiche nel TUIR per sottoporre a tassazione eventuale materia imponibile.
- Per prendere per buona l'assimilazione alle valute estere servono mercati regolamentati e tassi di cambio certificati, che andrebbero pubblicati dalla Banca d'Italia oltre che dall'Agenzia delle Entrate.
- La stessa Agenzia delle entrate si contraddice e non crede all'interpretazione delle valute estere dato che ai fini del monitoraggio tributario le valute virtuali sono equiparate ad "altre attività finanziarie estere", con la conseguenza che nessuna norma sulle valute estere viene applicata alle criptovalute, costringendoti a dichiarare anche quelle possedute su exchange italiani o su wallet privato di cui si detiene la chiave.
- Con il recepimento della direttiva UE 2019/713, tramite decreto legislativo del 8 novembre 2021 n.184 (pubblicato in gazzetta ufficiale il 29/11/2021), agli effetti della legge penale si definisce una valuta virtuale come:
"una rappresentazione di valore digitale che non è emessa o garantita da una banca centrale o da un ente pubblico, non è legata necessariamente a una valuta legalmente istituita e non possiede lo status giuridico di valuta o denaro, ma accettata da persone fisiche o giuridiche come mezzo di scambio, e che può essere trasferita, memorizzata e scambiata elettronicamente."
Lo dice il nostro diritto penale, le criptovalute non possiedono lo status giuridico di valuta, quindi non sono assimilabili a valute estere.
Tu dal tuo canto fai terrorismo psicologico in questa sezione ripetendo a memoria per filo e per segno la folle interpretazione dell'Ade che tale resta, non ha alcuna forza di legge e nessuno è in alcun modo obbligato a seguirne i dettami. Secondo la costituzione le imposte si pagano sulla base delle leggi, le circolari del fisco non sono normative.
Vorrei portare inoltre all'attenzione del forum che ad oggi non mi risulta sia stato emesso in Italia nemmeno un accertamento fiscale dall'Ade in materia criptovalute, semplicemente perché per farlo servirebbe un appiglio normativo che ad oggi non esiste. L'ade, non fa le leggi da sola.
Le indagini che ad oggi sono state per lo più compiute in Italia e di cui si hanno notizie certe sono da parte della Guardia di Finanza, che indaga esclusivamente (e giustamente) ai fini antiriciclaggio.
E qui arriviamo all'unico vero obbligo in capo al contribuente: la compilazione del quadro RW per il monitoraggio fiscale. Ahimè c'è la sentenza del Tar del Lazio n. 1077/2020 che lo conferma (anche se con motivazioni molto discutibili ma tant'è).
E di fatti, qualsiasi indagine che possiate subire a vostro carico se movimentate molti denari in questo mondo, partirà solo ed esclusivamente da una segnalazione AML. La prima cosa che controlleranno è la compilazione del quadro RW, quindi occhio.
Detto tutto questo, non significa che bisogna tapparsi le orecchie e ignorare il punto di vista dell'Agenzia delle Entrate in toto. Che stiano adottando un atteggiamento proattivo e aggressivo è vero ed è dato dal silenzio del legislatore che tarda a varare una normativa fiscale sulle criptovalute.
Semplicemente se si vuole stare tranquilli al 99.9% e godere dei propri guadagni IN EURO, bisogna usare la testa e ragionare sull'unica cosa che l'Ade può controllare ovvero i saldi in entrata e uscita dei conti correnti.
Quando entrano euro sul conto da un exchange, pagate il vostro 26% per comprarvi la tranquillità. Se vi fate seguire da un professionista, potrete anche chiedere il rimborso della tasse, dato che in assenza di normativa non erano dovute (ma non è un percorso semplice, e si finisce sicuramente in commissione tributaria).
Tutto il resto ovvero interpelli, soglia di 51k, imponibilità di conversioni cripto-cripto, metodo LIFO e compagnia bella sono deiezioni prodotte da un ente che non ha capito assolutamente niente della materia ed è disperato e disposto ad ogni costo a raccogliere imponibile come può.
Attenzione ad ascoltare chi è terrorizzato dalle istituzioni e ripropone a pappardella gli interpelli e circolari dell'Ade dandoli per cosa certa, perché non ha capito come funzionano le cose.
Per fortuna, per ora, non siamo ancora la Corea del Nord.