https://www.youtube.com/watch?v=nyl5JI7R6YE
https://www.agenziaentrate.gov.it/p...2022.pdf/42502bc9-d4b0-85bc-d4db-b60cec835f6e
interpello
qualcuno sotto al video di micheli ha scritto questo.
Avvocato rilegga meglio senza saltare la sezione "SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE". I quesiti sono due oltre al trattamento dello staking, l'istante chiede chiarimenti sul monitoraggio (ritiene che non sussistano obblighi di monitoraggio fiscale dal momento che la chiave privata legata alla detenzione delle cripto-valute è nella piena disponibilità della Società italiana). A questa seconda richiesta viene replicato nel penultimo capoverso che "Nel caso in esame, tenuto conto che il contribuente detiene il wallet presso una Società italiana non è tenuto agli obblighi di monitoraggio fiscale, né tanto meno al pagamento dell'IVAFE."
Grazie per il Link.
Dopo questo interpello ritengo che
solo nel caso di Wallet detenuto presso exchange Italiani che siano a loro volta anche custodial wallet sia possibile non dichiarare le criptovalute nel quadro RW; E' chiaro che se si dichiarano comunque non si va incontro ad alcuna sanzione di sorta.
Tuttavia l'Ade, a mio avviso, ha smentito se stessa e non lo dico per delegittimare questo interpello bensì per giungere ad una conclusione che già vi avevo anticipato.
Infatti Nella circolare 23 dicembre 2013, n. 38/E (paragrafo 1.3.1.) è stato precisato che il medesimo obbligo (monitoraggio quadro RW) sussiste anche per le attività finanziarie estere detenute in Italia al di fuori del circuito degli intermediari residenti...e cosa ritiene adesso l'ADE che forse gli exchange che siano anche custodial Wallet possano essere equiparati agli intermediari residenti?
ma certo che no! (lo precisavo qualche post fa')
E allora perchè questa svolta? il motivo l'ho già anticipato qui
Comunque, sono quasi sicuro che quando riordineranno la materia, quest'obbligo sparira'
, con l'eccezione di alcune aree geografiche ovviamente.
E' molto probabile che i cervelli che daranno vita al riordino della materia abbiano già deciso di "spingere" la semplificazione del monitoraggio in tal senso, per cui alla domanda della direttrice centrale a costoro : che facciamo qui? loro abbiano acceso il semaforo verde.
Fidatevi, è così che funziona!
D'altronde ormai la rete l'hanno gettata e difficilmente i pesci potranno scappare, questa rete si chiama Art. 5 DECRETO 13 gennaio 2022 MEF....
Un'altra cosa che "non comprendo" è perchè Micheli si arrampichi sugli specchi sperticandosi a sostenere che il quesito riguardi solo e soltanto lo Staking e non il monitoraggio:
I' Istante ha detto che " ritiene che non sussistano obblighi di monitoraggio fiscale dal momento che la chiave privata legata alla detenzione delle cripto-valute è nella piena disponibilità della Società italiana che gestisce la piattaforma informatica e lo stesso Istante è titolare di un mero diritto di credito vantato nei confronti di una Società
italiana e non di un asset patrimoniale e/o finanziario di natura estera";
L'Ade ha risposto che "Nel caso in esame, tenuto conto che il contribuente detiene il wallet presso una Società italiana non è tenuto agli obblighi di monitoraggio fiscale"
Cosa si vuol piu' chiosare?