Disastro superbonus

Superbonus, a febbraio altri sette miliardi di detrazioni​

Arriva il nuovo report di Enea sulla maxi-agevolazione: il conto totale raggiunge quota 114 miliardi di euro​

Bonus casa 2024 –Le risposte ai quesiti
Altri sette miliardi di euro. Per portare il totale delle detrazioni maturate, nell’ambito del superbonus, a quota 114 miliardi di euro. È quanto dice l’ultimo report Enea sulla maxi-agevolazione, appena pubblicato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

La corsa dello sconto fiscale non sembra, insomma, arrestarsi anche nel 2024. Va fatta, però, una precisazione: per depositare le asseverazioni relative allo sconto fiscale, monitorate dall’Enea, ci sono 90 giorni.

Quindi, il dato di febbraio comprende anche una quota di interventi materialmente realizzati nel 2023 e ancora agevolati al 90 e al 110 per cento (dal 2024 lo sconto è sceso al 70%).

Restano, comunque, numeri altissimi. I nuovi cantieri aperti sono 9mila per 4,5 miliardi di detrazioni ammesse alla procedura. Le detrazioni maturate, invece, sono 7 miliardi e portano il conto complessivo a quota 114 miliardi.

Pesano, come sempre in questi mesi, quasi solo i cantieri condominiali, che valgono 4,4 miliardi di euro di nuovi lavori. Resta poco per unifamiliari e abitazioni indipendenti.
 

Superbonus, a febbraio altri sette miliardi di detrazioni​

Arriva il nuovo report di Enea sulla maxi-agevolazione: il conto totale raggiunge quota 114 miliardi di euro​

Bonus casa 2024 –Le risposte ai quesiti
Altri sette miliardi di euro. Per portare il totale delle detrazioni maturate, nell’ambito del superbonus, a quota 114 miliardi di euro. È quanto dice l’ultimo report Enea sulla maxi-agevolazione, appena pubblicato dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

La corsa dello sconto fiscale non sembra, insomma, arrestarsi anche nel 2024. Va fatta, però, una precisazione: per depositare le asseverazioni relative allo sconto fiscale, monitorate dall’Enea, ci sono 90 giorni.

Quindi, il dato di febbraio comprende anche una quota di interventi materialmente realizzati nel 2023 e ancora agevolati al 90 e al 110 per cento (dal 2024 lo sconto è sceso al 70%).

Restano, comunque, numeri altissimi. I nuovi cantieri aperti sono 9mila per 4,5 miliardi di detrazioni ammesse alla procedura. Le detrazioni maturate, invece, sono 7 miliardi e portano il conto complessivo a quota 114 miliardi.

Pesano, come sempre in questi mesi, quasi solo i cantieri condominiali, che valgono 4,4 miliardi di euro di nuovi lavori. Resta poco per unifamiliari e abitazioni indipendenti.

un disastro totale, su ogni fronte
mettere soldi per lavori fatti male e che dovranno essere rifatti nel giro di qualche lustro
terribile

Superbonus, Confartigianato: «Lavori eseguiti male per la fretta in un cantiere su tre»
 
Ve li immaginate i piagnistei di qualcuno che viene beccato dopo 7 anni (sempre ammesso che dopo tanto tempo non sia un'azienda sparita nel nulla) ?
Se non sono proprio ebeti, sono già aziende sparite nel nulla. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato
 

Superbonus, così è fallita la stretta del governo. Il Tesoro: “La spesa è aumentata di 42 miliardi”​

16 Aprile 2024 alle 19:20
di Giuseppe Colombo
Superbonus, così è fallita la stretta del governo. Il Tesoro: “La spesa è aumentata di 42 miliardi”
(ansa)
3 minuti di lettura

ROMA - Altro che stretta al Superbonus “fuori controllo”, come Giorgia Meloniaveva battezzato il decreto “blocca-cessioni” varato dal suo governo il 16 febbraio dell’anno scorso. Le cose sono andate diversamente: la spesa per i bonus edilizi non solo non è stata bloccata, ma è addirittura esplosa.
 
ma è così difficile chiudere tutto?
possibile che chi guadagna 5000€ lordi debba essere letteralmente rapinato e loro non riescono a chiudere regali di stato che vanno avanti da 4 anni fatti tra l'altro male con materiali di scarsa qualità?
 

Tecnici, politici e Superbonus sotto il tappeto​

24 apr 2024
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Nel governo c'è chi vuole cambiare il Ragioniere dello stato e Mazzotta fa sapere di avere un "dossier" sui governi. Invece di minacce e ricatti sotterranei servirebbero trasparenza e assunzione di responsabilità da parte di tutti
Il Superbonus, la più grande catastrofe che si è abbattuta sulla finanza pubblica nella storia repubblicana, è iniziato malissimo ma rischia di finire peggio. La voragine nel bilancio dell’anno passato continua ad allargarsi e dello sprofondo ancora non si conosce il fondo: dallo 0,7% del pil nel Def 2023, la spesa è salita al 1,8% nella Nadef di settembre, poi al 3,7% con i conti Istat di marzo, confermati dal Def 2024 del 9 aprile ma già superati dal riconteggio Istat del 22 aprile: 3,9% del pil di Superbonus e 7,4% di deficit.
Tecnici, politici e Superbonus sotto il tappeto
 
ma è così difficile chiudere tutto?
possibile che chi guadagna 5000€ lordi debba essere letteralmente rapinato e loro non riescono a chiudere regali di stato che vanno avanti da 4 anni fatti tra l'altro male con materiali di scarsa qualità?
non vogliono chiudere tutto
tutti, ma proprio tutti lo hanno promesso agli elettori e alle associazioni di categoria in campagna elettorale
 
Magari qualche effetto positivo la super agevolazione del 110% sui lavori edilizi l’ha anche avuta. Ha prodotto un buon risparmio energetico, ha fatto crescere il Pil, le tasse e l’occupazione, ma a conti fatti, e al di là delle enormi truffe che ci sono state (almeno 15 miliardi bloccati dall’Agenzia delle entrate), l’impatto dei maxi-incentivi sul bilancio pubblico è stato a dir poco disastroso.

il disastro del governo del miglior presidente del Consiglio degli ultimi 100 anni
dovevano essere portati a scadenza a fine 21 come ristori e altre misure di emergenza
 

Superbonus, così è fallita la stretta del governo. Il Tesoro: “La spesa è aumentata di 42 miliardi”​

16 Aprile 2024 alle 19:20
di Giuseppe Colombo
Superbonus, così è fallita la stretta del governo. Il Tesoro: “La spesa è aumentata di 42 miliardi”
(ansa)
3 minuti di lettura

ROMA - Altro che stretta al Superbonus “fuori controllo”, come Giorgia Meloniaveva battezzato il decreto “blocca-cessioni” varato dal suo governo il 16 febbraio dell’anno scorso. Le cose sono andate diversamente: la spesa per i bonus edilizi non solo non è stata bloccata, ma è addirittura esplosa.
a quanto pare l'annuncio della stretta ha portato a un'enorme aumento di pratiche x arrivare entro i termini
 
a quanto pare l'annuncio della stretta ha portato a un'enorme aumento di pratiche x arrivare entro i termini
Si ma il cerchio è chiuso, devi essere dentro con cilas presentata entro novembre 2022 e lavori finiti entro 31.12.23
 
:no:
Ecco le osservazioni, relative in particolare al comma 1, art. 3, del D.L. n. 39/2024:

  1. Nel comma 1 alla lettera "a" si chiede d'indicare i dati catastali dell'immobile interessato dagli interventi per i quali si beneficia del super-ecobonus. Quest'informazione è già contenuta sia nelle asseverazioni per stato d'avanzamento sia nell'asseverazione finale (e riguarda ciascuna unità immobiliare nel caso di edifici composti da più unità immobiliari).
  2. Il comma 1 specifica che le informazioni da trasmettere all'ENEA riguardano gli interventi di miglioramento energetico agevolabili ai sensi dell'articolo 119 del D.L. 34/2020 e sono inviate a integrazione dei dati da fornire all'ENEA a conclusione dei lavori ai sensi dell'articolo 16, comma 2-bis, del D.L. 63/2013. La disposizione cui si rimanda è quella con la quale la legge di bilancio per il 2018 (L. n.205/2017) ha esteso al "bonus casa" l'obbligo d'inviare una scheda descrittiva all'ENEA, in analogia a quanto già previsto per l'ecobonus ordinario. Questa disposizione è stata poi modificata (D.L. n. 36/2022) per chiarire che la trasmissione all'ENEA fosse anche volta a garantire la corretta attuazione del PNRR nell'ambito della Missione 2, Componente 3, Investimento 2.1 (superbonus). Si ritiene utile chiarire che l'integrazione dei dati da fornire all'ENEA, disposta dal nuovo D.L. 39/2024, vada intesa come un'integrazione all'asseverazione (con ASID) e non come integrazione alla scheda descrittiva (con CPID).
  3. I soggetti tenuti alla comunicazione di cui al comma 1 sono indicati al comma 3 dell'articolo 3 del decreto-legge in esame. Alla data attuale, tenuto anche conto della perentorietà del termine del 4 aprile scorso per la comunicazione delle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura all'Agenzia delle Entrate (articolo 2 del D.L. 39/2024), sono già numerose le asseverazioni finali riconducibili all'obbligo delle nuove informazioni ma già trasmesse.
    Poiché l’eventuale riapertura dell’asseverazione finale comporta che la polizza assicurativa a copertura dell’asseverazione stessa sia ancora valida al momento dell’integrazione, nel caso in cui la polizza assicurativa risulti ormai scaduta alla data dell’integrazione, l’asseveratore sarebbe obbligato a stipulare una nuova polizza o una estensione di quella scaduta, solo per inserire le informazioni aggiuntive previste dal presente decreto-legge. Pertanto, si ritiene opportuno che il nuovo adempimento, benché disposto con decreto in vigore dal 30/03/2024, si applichi ai soggetti di cui al comma 3 che non abbiano ancora trasmesso l'asseverazione finale alla data d'entrata in vigore del D.P.C.M. di cui al comma 4.
 
Io ho l'impressione che questo superbonus sia come l'euro dove i danni li fai quando entri ma quando ci stai dentro ti conviene restarci per non farne il doppio uscendo.
 
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