Domanda: che cosa significa esattamente "iniettare liquidità nel sistema"?

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
sharke ha scritto:
ma nei fatti non ha creato denaro ed aumentato la massa monetaria?

No, non hanno stampato moneta.Le banche centrali hanno proprio un ruolo di "capacita'" di moneta. Tramite i tassi governano la liquidita' un po' come una valvola...
 
sharke ha scritto:

Se ti riferisci all'Argentina (blocco dei depositi bancari) speriamo di no,questa e' una foto di quei giorni
 
Ultima modifica:
La politica monetaria (BCE, FED) e' sempre un palliativo di corto respiro, se l'economia reale tira ha un effetto placebo e tutti sono contenti altrimenti fanno solo confusione, turbano i mercati e favoriscono manovre speculative.

Prendiamo i tassi. Si dice che attraverso di essi la BCE e FED "governano" i flussi monetari.

Se le banche sono "liquide" non ricorrono alle anticipazioni delle banche centrali, quali che siano i tassi. Ogni manovra sui tassi sara' inefficace.

Se le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito probabilmente non avranno nulla da dare in garanzia e farsi anticipare. Ogni manovra sui tassi non sara' operativa per mancanza di operazioni anticipabili.

Ma queste sono cose che si imparano all'esame di economia monetaria.
 
tush ha scritto:
E' un modo elegante per dire "regalare soldi alle banche", o le banche questi soldi dovranno restituirli ad un tasso di interesse alla stessa BCE?

Inoltre, chi è che poi verifica l'uso che le banche faranno di tale massa monetaria, e con che criterio ciascuna banca ottiene la sua fetta del malloppo virtuale?

Se qualcuno ne sa qualcosa, gli sarei molto grato se me lo spiegasse.

Ecco la notizia di ieri che ha creato i miei dubbi:

La Banca centrale europea lancia la prima risposta alla crisi di liquidità presente sui mercati finanziari. L'istituto di Francoforte ha infatti iniettato sul mercato 94,8 miliardi di euro con un'asta a banche della zona euro al tasso fisso del 4%.


Nessuno ha regalato niente a nessuno.

Le operazioni fatte giovedì e venerdì sono servite semplicemente a ribadire che le banche che avessero avuto bisogno di denaro potevano richiederlo alla BCE al tasso di mercato.
Questo per evitare che qualche banca commerciale potesse speculare su una presunta crisi di liquidità.

Inoltre della cifra messa a disposizione giovedì (per 1 giorno) solo una minima parte è stata usata indicando chiaramente che non c'era la reale necessità ma è stato solo un avvertimento dalla parte della BCE a chi volesse fare il furbo.
Quella di venerdì è a disposizione fper 3 giorni per cui domani si saprà quante ne è stata usata.
 
sharke ha scritto:
ma nei fatti non ha creato denaro ed aumentato la massa monetaria?
Ha aumentato di 94,8 miliardi di euro la massa monetaria circolante "virtuale" (senza costi di stampa, come per la maggior parte del denaro in circolazione) ed il debito complessivo di 98,6 miliardi (94,8 + 4%).
In teoria, se il debito fosse azzerato tra un anno, la massa monetaria complessiva risulterebbe addirittura diminuita di 3,8 mld (4%) del costo dell'operazione (a spese del resto del mondo). Se il passivo aumenta, invece, l'effetto a breve/medio/lungo termine (a seconda di quanto dura la tendenza) sarà un aumento della massa monetaria in circolazione in mano alle banche, che potrebbe facilmente creare inflazione (da qui l'aumento dei tassi, con cui si ottiene il doppio effetto di limitare l'inflazione e aumentare gli utili delle banche, sempre a spese del resto del mondo).
Il fatto è che quando alla BCE vengono versati gli interessi, potrà distribuire questi utili tra i suoi soci che, guarda caso, attraverso le banche centrali nazionali, sono grosso modo le stesse banche che hanno preso in prestito il denaro.
E' come accumulare debiti con se stessi. Nei fatti, le banche che posseggono molte quote nelle principali banche centrali nazionali (Germania, Francia, Italia) possono addirittura guadagnare da ciascuna emissione monetaria, a spese delle altre banche, che prendono soldi in prestito ad un tasso passivo tanto più basso quanto maggiore è il loro peso di soci nella BCE.
In ogni caso, il sistema bancario ci guadagna sempre, essendo che il denaro prestato ai privati e alle aziende ha sempre un costo assai più elevato, ed il nostro sistema di tassazione incentiva le aziende a contrarre e mantenere costantemente debiti con le banche.
I più grossi "clienti" delle banche sono comunque gli Stati, che per finanziarsi sono costretti/indotti (attraverso l'emissione di titoli di stato) ad accumulare un debito crescente e ad aumentare le tasse. Le grosse banche, con denaro a costo 0, prestano molto volentieri soldi agli Stati, e sarà poi compito dei politici rastrellare tasse per dare fiato a bilanci statali costantemente deficitari.
La soluzione al problema sarebbe rendere soci della BCE gli Stati, e non le banche centrali, ma evidentemente questo non piace alle grandi banche, che con questo giochino fanno tanti soldi facili facili, spillando il pizzo all'ignaro contribuente. :eek:
 
molto interessante..., grazie
 
tush ha scritto:
Ha aumentato di 94,8 miliardi di euro la massa monetaria circolante "virtuale" (senza costi di stampa, come per la maggior parte del denaro in circolazione) ed il debito complessivo di 98,6 miliardi (94,8 + 4%).
....ammesso e non concesso che tutti i soldi messi a disposizione siano stati presi in prestito dalle banche. Probablimente, come è stato detto, serviranno a sanare l'emergenza di qualcuno, favorendo leggermente qualcun altro.
Colgo l'occasione comunque per ringraziare tutti coloro che partecipano alla discussione. E' uno stimolo per me ad informarmi un po' di più su vari aspetti della questione.
Ammetto che ho azzardato qualche teoria, senza avere una conoscenza accademica e approfondita su una serie di questioni. Non si prendano quindi per oro colato le mie affermazioni, ma se qualcuno vuole correggere o completare qualche concetto espresso, l'apprezzerò davvero. :bow:
 
E' una crisi manovrata ad hoc per far scendere i mercati finanziari far crollare i prezzi delle case ormai eccessivi di conseguenza avere la giustificazione di aumentare i tassi per non far salire l'inflazione dovuta all'emmissione di tutti quei soldi sul mercato il cosidetto storno globale che si ha dopo una lunga corsa come negli anni 70 fine anni 80 per poi arrivare al 2001 per fatti a cui tutti ricordiamo molto bene.
 
tush ha scritto:
....ammesso e non concesso che tutti i soldi messi a disposizione siano stati presi in prestito dalle banche. Probablimente, come è stato detto, serviranno a sanare l'emergenza di qualcuno, favorendo leggermente qualcun altro.
Colgo l'occasione comunque per ringraziare tutti coloro che partecipano alla discussione. E' uno stimolo per me ad informarmi un po' di più su vari aspetti della questione.
Ammetto che ho azzardato qualche teoria, senza avere una conoscenza accademica e approfondita su una serie di questioni. Non si prendano quindi per oro colato le mie affermazioni, ma se qualcuno vuole correggere o completare qualche concetto espresso, l'apprezzerò davvero. :bow:
colgo l'occasione per ringraziare te che hai aperto questo 3d...
:yes: OK!
 
Cannibal ha scritto:
La politica monetaria (BCE, FED) e' sempre un palliativo di corto respiro, se l'economia reale tira ha un effetto placebo e tutti sono contenti altrimenti fanno solo confusione, turbano i mercati e favoriscono manovre speculative.

Prendiamo i tassi. Si dice che attraverso di essi la BCE e FED "governano" i flussi monetari.

Se le banche sono "liquide" non ricorrono alle anticipazioni delle banche centrali, quali che siano i tassi. Ogni manovra sui tassi sara' inefficace.
Se le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito probabilmente non avranno nulla da dare in garanzia e farsi anticipare. Ogni manovra sui tassi non sara' operativa per mancanza di operazioni anticipabili
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Ma queste sono cose che si imparano all'esame di economia monetaria.

Non sono d'accordo Cannibal. Se le banche centrali sono liquide e la banca centrale riduce i tassi aumenterà la propensione degli investitori ad indebitarsi presso le banche, quindi la manovra sui tassi avrà una sua efficacia (lasciamo stare il caso de "l'acqua c'è ma il cavallo non beve" che è l'eccezione non la regola)

Se viceversa le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito si rientra nel caso giappone 1990, in questo caso la banca centrale sarà "costretta" ad abbassare i tassi per evitare che i crediti in sofferenza delle banche aumentino ulteriormente e mettano a rischio tutto il sistema bancario (che è proprio quello che la banca centrale giapponese ha fatto dopo il 1990, ha riabbassato i tassi per permettere al sistema bancario di riprendersi)
 
Pinco Pallino II ha scritto:
Non sono d'accordo Cannibal. Se le banche centrali sono liquide e la banca centrale riduce i tassi aumenterà la propensione degli investitori ad indebitarsi presso le banche, quindi la manovra sui tassi avrà una sua efficacia (lasciamo stare il caso de "l'acqua c'è ma il cavallo non beve" che è l'eccezione non la regola)

Se viceversa le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito si rientra nel caso giappone 1990, in questo caso la banca centrale sarà "costretta" ad abbassare i tassi per evitare che i crediti in sofferenza delle banche aumentino ulteriormente e mettano a rischio tutto il sistema bancario (che è proprio quello che la banca centrale giapponese ha fatto dopo il 1990, ha riabbassato i tassi per permettere al sistema bancario di riprendersi)


Ma il caso del Giappone ha insegnato che ci sono voluti piu' di 10 anni di deflazione ed ancora le cose non sono a posto. Per me la FED continuera' ad iniettare liquidita' "ad hoc" e lascera' i tassi invariati, a meno che il tutto non si auto-inneschi ed il cavallo "non-beva". Solo allora penseranno a ritoccare i tassi :yes:

Considerate pure che ci potrebbe essere un nuovo swap agreement fra la FED e la BCE per accedere alle riserve dei due perche' la liquidita' sta' mancando sull'USD e non sull'Euro e quindi la BCE :specchio:
 
ScubaDuc ha scritto:
Ma il caso del Giappone ha insegnato che ci sono voluti piu' di 10 anni di deflazione ed ancora le cose non sono a posto. Per me la FED continuera' ad iniettare liquidita' "ad hoc" e lascera' i tassi invariati, a meno che il tutto non si auto-inneschi ed il cavallo "non-beva". Solo allora penseranno a ritoccare i tassi :yes:

Considerate pure che ci potrebbe essere un nuovo swap agreement fra la FED e la BCE per accedere alle riserve dei due perche' la liquidita' sta' mancando sull'USD e non sull'Euro e quindi la BCE :specchio:

Non ho idea di cosa faranno ora le banche centrali, l'unica cosa che credo di aver capito è che la BCE dopo gli ultimi avvenimenti ci penserà 2 volte prima di rialzare nuovamente i tassi, perchè la corda è più tesa di quanto pensasse.
 
Pinco Pallino II ha scritto:
Non sono d'accordo Cannibal. Se le banche centrali sono liquide e la banca centrale riduce i tassi aumenterà la propensione degli investitori ad indebitarsi presso le banche, quindi la manovra sui tassi avrà una sua efficacia (lasciamo stare il caso de "l'acqua c'è ma il cavallo non beve" che è l'eccezione non la regola)

Se viceversa le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito si rientra nel caso giappone 1990, in questo caso la banca centrale sarà "costretta" ad abbassare i tassi per evitare che i crediti in sofferenza delle banche aumentino ulteriormente e mettano a rischio tutto il sistema bancario (che è proprio quello che la banca centrale giapponese ha fatto dopo il 1990, ha riabbassato i tassi per permettere al sistema bancario di riprendersi)
Come dici te e' come voler curare la febbre con il termometro.
I tassi sono il temometro, la liquidita' la febbre.

Non conosci come vanno le cose sul mercato.

Se un debitore e' insolvente (in sofferenza) non si parla di tassi (che rimangono quelli di mercato) ma di come continuarlo a finanziare (o rifinanziarlo) o ristrutturare il suo debito in modo che possa riprendere e assolvere ai suoi impegni passati e presenti.
Se comunque il piano finanziario non regge si va in default e anche in questo caso i tassi te li saluto.

Di fronte ad un debitore insolvente (illiquido) se ti metti a parlare di tassi quello ti ride in faccia.
Il giappone a tasso zero e' riuscito a rialzare la testa solo quando le fetecchie di banche giapponesi hanno iniziato a risanare il portafoglio crediti e a non finanziare aziende solo perche' raccomandate da questo o quel potentato politico o peggio dalla mafia giapponese.


Secondo appunto:
i tassi delle banche centrali sono quelli di risconto
ai privati il tasso viene calmierato secondo il rischio credito, il cliente buono ha sempre il prime rate e abbassare i tassi non lo induce a nuovi investimenti,
il cliente in difficolta' ha il top rate, ma se i tassi si abbassano a lui la banca NON AUMENTA IL FIDO, al limite risparmia lo 0.25% ma NON AUMENTA LA SUA PROPENSIONE ALL'INVESTIMENTO perche' NESSUNA BANCA GLI DA' I SOLDI A NESSUN TASSO.
 
Ultima modifica:
watchman ha scritto:
...della cifra messa a disposizione giovedì (per 1 giorno) solo una minima parte è stata usata indicando chiaramente che non c'era la reale necessità ma è stato solo un avvertimento dalla parte della BCE a chi volesse fare il furbo.
Quella di venerdì è a disposizione fper 3 giorni per cui domani si saprà quante ne è stata usata.

E' possibile sapere quanto della cifra messa a disposizione della BCE giovedì e vernerdì è stato effettivamente prelevato dalle banche? E quali banche hanno usufruito di questo intervento della BCE?
 
Pinco Pallino II ha scritto:
Non sono d'accordo Cannibal. Se le banche centrali sono liquide e la banca centrale riduce i tassi aumenterà la propensione degli investitori ad indebitarsi presso le banche, quindi la manovra sui tassi avrà una sua efficacia (lasciamo stare il caso de "l'acqua c'è ma il cavallo non beve" che è l'eccezione non la regola)

Se viceversa le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito si rientra nel caso giappone 1990, in questo caso la banca centrale sarà "costretta" ad abbassare i tassi per evitare che i crediti in sofferenza delle banche aumentino ulteriormente e mettano a rischio tutto il sistema bancario (che è proprio quello che la banca centrale giapponese ha fatto dopo il 1990, ha riabbassato i tassi per permettere al sistema bancario di riprendersi)
Come dici te e' come voler curare la febbre con il termometro.
I tassi sono il temometro, la liquidita' la febbre.

Non conosci come vanno le cose sul mercato.

Se un debitore e' insolvente (in sofferenza) non si parla di tassi (che rimangono quelli di mercato) ma di come continuarlo a finanziare (o rifinanziarlo) o ristrutturare il suo debito in modo che possa riprendere e assolvere ai suoi impegni passati e presenti.
Se comunque il piano finanziario non regge si va in default e anche in questo caso i tassi te li saluto.

Di fronte ad un debitore insolvente (illiquido) se ti metti a parlare di tassi quello ti ride in faccia.
Il giappone a tasso zero e' riuscito a rialzare la testa solo quando le fetecchie di banche giapponesi hanno iniziato a risanare il portafoglio crediti e a non finanziare aziende solo perche' raccomandate da questo o quel potentato politico o peggio dalla mafia giapponese.


Secondo appunto:
i tassi delle banche centrali sono quelli di risconto
ai privati il tasso viene calmierato secondo il rischio credito, il cliente buono ha sempre il prime rate e abbassare i tassi non lo induce a nuovi investimenti,
il cliente in difficolta' ha il top rate, ma se i tassi si abbassano a lui la banca NON AUMENTA IL FIDO, al limite risparmia lo 0.25% ma NON AUMENTA LA SUA PROPENSIONE ALL'INVESTIMENTO perche' NESSUNA BANCA GLI DA' I SOLDI A NESSUN TASSO, perche' non riesce ad estinguere i precedenti finanziamenti.
 
Cannibal ha scritto:
Se le banche sono "liquide" non ricorrono alle anticipazioni delle banche centrali, quali che siano i tassi. Ogni manovra sui tassi sara' inefficace.
Se le banche sono "illiquide" per cattiva qualita' del credito probabilmente non avranno nulla da dare in garanzia e farsi anticipare. Ogni manovra sui tassi non sara' operativa per mancanza di operazioni anticipabili.

Mah, a me risulta invece che le banche ricorrano abbastanza spesso alle anticipazioni delle banche centrali (ogni volta che possono), questo perche' cosi' possono disporre di piu' capitali da mettere a disposizione del sistema finanziario (definirlo industriale e' oramai obsoleto), e risparmiare costi grazie al delta dei tassi.
Sulla qualita' delle garanzie che offrono in cambio ci sarebbe parecchio da discutere, dubito che la BCE stia a fare loro le pulci....

Infatti, proprio la settimana scorsa, la BCE ha erogato alcuni miliardi di euro che sono stati guarda caso tutti assegnati in asta alle varie banche.

Purtroppo il mondo reale non e' binario come descritto dai libri di macroeconomia, ma e' una immensa via di mezzo.
Una via di mezzo che non e' descrivibile in modo semplice, ecco perche' e' piu' che evidente la discrepanza tra le teorie economiche, che - dovendo semplificare - ragionano su di un lungo termine irraggiungibile, e la realta' dove tutto e' misurato a trimestri (le grandi aziende fanno bilanci e previsioni trimestrali, gli investimenti quando sono pluriennali arrivano al massimo a 3 anni).

Ciao H
 
help4desk ha scritto:
Mah, a me risulta invece che le banche ricorrano abbastanza spesso alle anticipazioni delle banche centrali (ogni volta che possono), questo perche' cosi' possono disporre di piu' capitali da mettere a disposizione del sistema finanziario (definirlo industriale e' oramai obsoleto), e risparmiare costi grazie al delta dei tassi.
Sulla qualita' delle garanzie che offrono in cambio ci sarebbe parecchio da discutere, dubito che la BCE stia a fare loro le pulci....

Infatti, proprio la settimana scorsa, la BCE ha erogato alcuni miliardi di euro che sono stati guarda caso tutti assegnati in asta alle varie banche.

Purtroppo il mondo reale non e' binario come descritto dai libri di macroeconomia, ma e' una immensa via di mezzo.
Una via di mezzo che non e' descrivibile in modo semplice, ecco perche' e' piu' che evidente la discrepanza tra le teorie economiche, che - dovendo semplificare - ragionano su di un lungo termine irraggiungibile, e la realta' dove tutto e' misurato a trimestri (le grandi aziende fanno bilanci e previsioni trimestrali, gli investimenti quando sono pluriennali arrivano al massimo a 3 anni).

Ciao H

Non e' come dici.

Il ricorso al rifinanziamento BCE e' molto piu' costoso della racolta diretta.
La BCE non presta soldi alle banche ma fa solo operazioni di risconto, quindi le banche quando vanno dalla BCE pagano salato e si privano di attività redditizie.

Se una banca prende i soldi al 4%, ha costi di gestione per il 3-4%, costi di rischio del 3% a quale mai tasso dovrebbe fare i prestiti? e a chi visto che non e' certo il prime rate.

Per questo quando una banca ordinaria fa ricorso alla banca centrale e' solo e soltanto sintomo di difficoltà di quella banca.
 
Ultima modifica:
Cannibal ha scritto:
Non e' come dici.

Il ricorso al rifinanziamento BCE e' molto piu' costoso della racolta diretta.
La BCE non presta soldi alle banche ma fa solo operazioni di risconto, quindi le banche quando vanno dalla BCE pagano salato e si privano di attività redditizie.

Se una banca prende i soldi al 4%, ha costi di gestione per il 3-4%, costi di rischio del 3% a quale mai tasso dovrebbe fare i prestiti? e a chi visto che non e' certo il prime rate.

Per questo quando una banca ordinaria fa ricorso alla banca centrale e' solo e soltanto sintomo di difficoltà di quella banca.


Verissimo :bow:

Senza contare che se una banca ricorre troppo spesso allo "sportello" della FED, vuole dire che non ha abbastanza riserve e verrebbe "sanzionata" :yes:
 
Cannibal ha scritto:
Non e' come dici.

Il ricorso al rifinanziamento BCE e' molto piu' costoso della racolta diretta.La BCE non presta soldi alle banche ma fa solo operazioni di risconto, quindi le banche quando vanno dalla BCE pagano salato e si privano di attività redditizie.

Se una banca prende i soldi al 4%, ha costi di gestione per il 3-4%, costi di rischio del 3% a quale mai tasso dovrebbe fare i prestiti? e a chi visto che non e' certo il prime rate.

Per questo quando una banca ordinaria fa ricorso alla banca centrale e' solo e soltanto sintomo di difficoltà di quella banca.
non ne sarei tanto sicuro !! Certo se si considerano solamente
i tassi (quello pagato alla Bce e quello pagato sui depositi) è così...
ma per avere depositi devi costruire una tale infrastruttura
che alla fine .....non so, non ho dati..ma a pelle..
p.s. quei costi di gestione che tu citi, sono costi di gestione
per ottenere depositi dalla clientela..o mi sbaglio ??
non possono essere certo costi per ottenere un prestito
da bce..
 
Cannibal ha scritto:
Come dici te e' come voler curare la febbre con il termometro.
I tassi sono il temometro, la liquidita' la febbre.

Non conosci come vanno le cose sul mercato.

Se un debitore e' insolvente (in sofferenza) non si parla di tassi (che rimangono quelli di mercato) ma di come continuarlo a finanziare (o rifinanziarlo) o ristrutturare il suo debito in modo che possa riprendere e assolvere ai suoi impegni passati e presenti.
Se comunque il piano finanziario non regge si va in default e anche in questo caso i tassi te li saluto.

Di fronte ad un debitore insolvente (illiquido) se ti metti a parlare di tassi quello ti ride in faccia.
Il giappone a tasso zero e' riuscito a rialzare la testa solo quando le fetecchie di banche giapponesi hanno iniziato a risanare il portafoglio crediti e a non finanziare aziende solo perche' raccomandate da questo o quel potentato politico o peggio dalla mafia giapponese.


Secondo appunto:
i tassi delle banche centrali sono quelli di risconto
ai privati il tasso viene calmierato secondo il rischio credito, il cliente buono ha sempre il prime rate e abbassare i tassi non lo induce a nuovi investimenti,
il cliente in difficolta' ha il top rate, ma se i tassi si abbassano a lui la banca NON AUMENTA IL FIDO, al limite risparmia lo 0.25% ma NON AUMENTA LA SUA PROPENSIONE ALL'INVESTIMENTO perche' NESSUNA BANCA GLI DA' I SOLDI A NESSUN TASSO.

Quello che dici su singolo debitore insolvente non giustifica le tue affermazione iniziali, stai semplicemente spostando il tiro su un'altra questione. Un conto infatti è la situazione del singolo ormai già insolvente, un altro è quello che avviene a livello di insolvenze complessive nel sistema quando i tassi calano, cioè che alla diminuzione dei tassi segue di solito un minor numero di crediti che vanno in sofferenza per le banche, ed è di questo che si discuteva.

Neghi poi l'evidenza che una riduzione del tasso di interesse tendenzialmente spinga gli investitori a indebitarsi di più, su questo non replico neppure, lascio giudicare a chi legge.

Neghi pure che la decisione della banca centrale giapponese di abbassare i tassi abbia giocato un ruolo fondamentale nel salvare il sistema bancario giapponese, quando invece è ovvio che tassi più alti avrebbero portato ad una % più alta di insolvenze, esattamente come sta accadendo ora sui mutui Usa ed europei.

Non vedo quindi sufficiente onestà intelettuale da parte tua perchè valga la pena di continuare questa discussione.
 
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