Donazione di soldi da padre a figlio o tra parenti

Non ho mai ricevuto bonifici da parte di nessuno se non da banche per disinvestimenti o da datori di lavoro
Quindi non c'è' nessun motivo per un controllo, i controlli vengono fatti e devono essere fatti per versamenti o bonifici ricevuti da terzi, non certo da famigliari banche o datori di lavoro

Il problema giustamente non è sui bonifici emessi, ma sui bonifici ricevuti.
Esempio:
Riceve un regalo di 50mila euro da una zia: Equitalia non le crede
La cosa sembrerebbe che si sia risolta attraverso un vizio di forma, ma chiaramente i controlli ci sono, anche tra familiari.

Oppure (qui più vago):
Così il Fisco punisce chi aiuta i propri figli - IlGiornale.it
 
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Il problema giustamente non è sui bonifici emessi, ma sui bonifici ricevuti.
Esempio:
Riceve un regalo di 50mila euro da una zia: Equitalia non le crede
La cosa sembrerebbe che si sia risolta attraverso un vizio di forma, ma chiaramente i controlli ci sono, anche tra familiari.

Oppure (qui più vago):
Così il Fisco punisce chi aiuta i propri figli - IlGiornale.it


Gli articoli confermano quanto da me detto prima :

1. qui parlano di contanti, non di trasferimenti tracciati come bonifici, di cui invece stiamo parlando in questo thread

2. le operazioni diventano sospette nell'ambito dello spesometro e/o dell'attività professionale del beneficiario o comunque soggetto IVA (nel primo caso un architetto, nel secondo si parla comunque di scostamento rispetto al reddito).

Se la zietta avesse donato con un bonifico, non sarebbe scattato l'allarme rosso, al massimo avrebbero chiesto chiarimenti e non avrebbero eccepito la motivazione : regalia x aiutare il nipotino.
 
Bisogna leggere con attenzione
Chiaramente se viene fatta una donazione in contanti di notevole importo ed uno li versa sul conto.... Non e ' una donazione ma riciclaggio !,,,
 
Gli articoli confermano quanto da me detto prima :

1. qui parlano di contanti, non di trasferimenti tracciati come bonifici, di cui invece stiamo parlando in questo thread

2. le operazioni diventano sospette nell'ambito dello spesometro e/o dell'attività professionale del beneficiario o comunque soggetto IVA (nel primo caso un architetto, nel secondo si parla comunque di scostamento rispetto al reddito).

Se la zietta avesse donato con un bonifico, non sarebbe scattato l'allarme rosso, al massimo avrebbero chiesto chiarimenti e non avrebbero eccepito la motivazione : regalia x aiutare il nipotino.


Se mettiamo il caso che (dopo il bonifico) il nipotino non avesse avuto necessita' ma la regalia fosse partita comunque?
 
Se mettiamo il caso che (dopo il bonifico) il nipotino non avesse avuto necessita' ma la regalia fosse partita comunque?

Lore', io ho fatto solo un esempio......la nonnina può benissimo fare un regalo al nipote anche se questo non ne ha bisogno. Causale bonifico? "Regalo nipote perchè te voglio bene assai!":D
 
Quindi per regalare 50k al figlio basta fare un semplice bonifico con la causale regalo? Si sta tranquilli con il fisco così?
 
Quindi per regalare 50k al figlio basta fare un semplice bonifico con la causale regalo? Si sta tranquilli con il fisco così?

Direi di no. E non solo perchè 50k non sono di certo una liberalità di "modico valore". La giurisprudenza della Cass. ha ritenuto tassabile, con l’imposta di donazione, la dazione del denaro (bonifico) per il solo fatto del suo afflusso nella disponibilità del donatario (ad esempio: sentenze n. 634/12 e 22118/10). Perchè evitare di fare una donazione formale da un notaio?
 
Direi di no. E non solo perchè 50k non sono di certo una liberalità di "modico valore". La giurisprudenza della Cass. ha ritenuto tassabile, con l’imposta di donazione, la dazione del denaro (bonifico) per il solo fatto del suo afflusso nella disponibilità del donatario (ad esempio: sentenze n. 634/12 e 22118/10). Perchè evitare di fare una donazione formale da un notaio?
Perché mi sembra assurdo dover pagare per dare i soldi ai propri figli?

Edit La donazione con bonifico senza notaio e nulla - Il Sole 24 Ore
 
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Perché mi sembra assurdo dover pagare per dare i soldi ai propri figli?

Edit La donazione con bonifico senza notaio e nulla - Il Sole 24 Ore

Credo sia il caso di rivolgersi ad un notaio e chiedere quanto costerebbe un formale atto di donazione, da padre in figlio, da 50K.
Se non sbaglio, per la imposta di donazione da padre in figlio, ci sono delle franchigie.
Concordo certamente sul fatto che è doloroso pagare per dare soldi ai figli!
Ma il nostro fisco è parecchio "occhiuto" e probabilmente è meglio non correre rischi (accertamenti Irpef sui figli, eventuale imposta di donazione in caso di - e far tempo dalla - successiva "confessione" della donazione stessa, eccetera eccetera).
 
Ma la franchigia è un milione di euro. L'atto di donazione non è per pagare tasse al fisco ma per rendere legale anche per terzi (creditori o altri eredi) la donazione stessa. Almeno questo è quello che ho capito
 
Ma la franchigia è un milione di euro. L'atto di donazione non è per pagare tasse al fisco ma per rendere legale anche per terzi (creditori o altri eredi) la donazione stessa. Almeno questo è quello che ho capito

Il codice civile (782 cc) prevede che la donazione vada fatta con atto pubblico, e rispettando certe modalità (tra le quali la "accettazione").
Poi c'è tutta una ampia casistica di donazioni diciamo "irregolari" (donazioni "indirette", donazioni tipiche ad "esecuzione indiretta", eccetera) delle quali si è spesso occupata la giurisprudenza, per i più vari motivi fiscali e per i più vari motivi ereditari, eccetera eccetera. Ad es. vedi quella Cassazione 18725 del 2017, la Cassazione 13133 del 2016, eccetera, eccetera.
Ci sono tuttora infiniti aspetti riguardanti le donazioni - chiamiamole - "irregolari" che - credo - non sono stati chiariti in maniera definitiva e duratura.
Cosa ne è (dal punto di vista fiscale) di una donazione "nulla" perchè fatta in maniera irregolare e cioè in mancanza della forma prevista dal codice civile?
Cosa ne è del "coacervo" tra donazioni "irregolari" e successiva successione?
Cosa ne è del "coacervo" nel caso di più donazioni "irregolari"?
Cosa succede in caso di risoluzione di una donazione e in particolare di una donazione "irregolare"?
Fino a quando il fisco si può mettere in moto in caso di una donazione "irregolare"? A far tempo dalla dazione di denaro? A far tempo dalla "confessione" fatta dal soggetto?
Cosa succede quando il soggetto (figlio) che riceve una donazione "irregolare"(dal genitore) è sposato in comunione dei beni?
La giurisprudenza sta dando delle risposte su queste questioni, ma in modo ancora episodico e a volte anche piuttosto confuso.
Insomma direi che sia necessaria molta prudenza. Purtroppo viviamo in un paese assai difficile .......
 
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Chiedo scusa in anticipo se ripropongo un quesito già trattato, ma non ho trovato risposte esaurienti per il mio problema specifico.
Ho necessità di trasferire all'unico figlio una somma di "certa entità" (diciamo circa 50k Euro) per l'acquisto
della prima casa.

Da ciò che ho capito, è possibile evitare l'intervento del notaio (per la donazione) tramite la cosiddetta "donazione indiretta", ovvero trasferire il danaro tramite bonifico specificando nella casuale l'utilizzo al quale il denaro è destinato (acquisto dell'immobile) e, secondo la sentenza numero 13133 del 24 giugno 2016 della Corte di Cassazione, specificando nell'atto di compravendita che il denaro per il pagamento proviene da donazione del genitore finalizzata appunto all'acquisto dell'appartamento.

Supposto che ciò che scrivo sia corretto, il problema nasce nel momento in cui il trasferimento della proprietà non avverrebbe tramite rogito notarile ma in forza di sentenza del Tribunale essendo l'immobile in questione aggiudicato tramite asta giudiziaria.

Qualcuno ha già avuto esperienza simile e/o mi puo dare qualche indicazione operativa?

Ringrazio anticipatamente.
 
Ciao a tutti, rispolvero questo topic per un caso in discussione.
X è una persona 90enne con patrimonio mobiliare di vari fondi e polizze, e immobiliare della casa in cui vive. Al suo decesso per la successione viene seguito testamento olografo in cui lascia tutto i suoi averi al pronipote (figlio del figlio di un fratello), tranne che per le polizze vita le quali sono fuori asse ereditario. Si scopre che per le polizze non aveva cambiato il beneficiario in caso morte, e il beneficiario era il padre del figlio di cui citato nel testamento. Le polizze vengono liquidate al padre: valore circa 250.000€; il padre (con moglie d'accordo) per rispettare le volontà della defunta nonostante la mancanza di cambio beneficiario bonifica l'intera somma al figlio senza redigere atto.
Sapendo che l'erede è figlio unico e siano tutti e tre accondiscenenti su quanto fatto, si presuppone non ci saranno terzi che possano opporsi a quanto fatto: in caso di decesso del padre gli eredi sarebbero moglie e figlio, la mancanza dell'atto di donazione può avere ripercussioni?
 
Gli eredi verranno a conoscenza di una donazione?

Buonasera, sfutto questo topic per porre una domanda.

Prendiamo ad esempio una signora di 80 anni con un conto in banca di 100.000 euro: questa signora fa un bonifico-donazione di 30.000 euro ad uno dei suoi due figli.

Quando la signora morirà, l'altro figlio verrà a sapere che fu fatta tale donazione?
 
E poi avrei anche un'altra domanda: ho letto che nel caso di persona (senza marito) con due figli, si ha 1/3 di legittima per ognuno dei due figli, e 1/3 di disponibile. Questo significa che tale persona può donare ad uno dei due figli quanti soldi vuole fino a quando non tocca la legittima dell'altro figlio?

Faccio un esempio: la signora ha patrimonio 100, dona 30 a uno dei figli.
Quando si andrà in successione, il rimanente 70 verrà diviso in parti uguali tra i due figli perché non è stata toccata la legittima (che è di 33,33). Giusto?
 
E poi avrei anche un'altra domanda: ho letto che nel caso di persona (senza marito) con due figli, si ha 1/3 di legittima per ognuno dei due figli, e 1/3 di disponibile. Questo significa che tale persona può donare ad uno dei due figli quanti soldi vuole fino a quando non tocca la legittima dell'altro figlio?

Faccio un esempio: la signora ha patrimonio 100, dona 30 a uno dei figli.
Quando si andrà in successione, il rimanente 70 verrà diviso in parti uguali tra i due figli perché non è stata toccata la legittima (che è di 33,33). Giusto?

Sì. giusto.
 

Grazie.
Che tu sappia, queste donazioni saltano comunque fuori in successione?
L'erede "penalizzato" avrà modo di vedere che sono stati fatti questi bonifici?
Insomma, il tutto verrà registrato e mostrato all'altro erede?
 
L'erede può chiedere copia degli estratti conto degli ultimi 10 anni dalla data di richiesta. Quindi si avrà modo di vederli, se lo vuole.
 
Grazie.
Che tu sappia, queste donazioni saltano comunque fuori in successione?
L'erede "penalizzato" avrà modo di vedere che sono stati fatti questi bonifici?
Insomma, il tutto verrà registrato e mostrato all'altro erede?

Questa è una mia semplice opinione che non vuole essere un consiglio.
E’ ovvio che se l’erede “penalizzato” conosce da tempo lo stato patrimoniale del de cuius al momento della morte di quest’ultimo si domanderà che fine ha fatto la parte mancante (donazione all’altro fratello) e a norma dell’art 119 n.4 del TUB “Il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo e colui che subentra nell'amministrazione dei suoi beni hanno diritto di ottenere, a proprie spese, entro un congruo termine e comunque non oltre novanta giorni, copia della documentazione inerente a singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Al cliente possono essere addebitati solo i costi di produzione di tale documentazione.” sembrerebbe che possa chiedere alla banca copia della documentazione che gli interessa. Peraltro si deve dire che ci sono diversi orientamenti tra i Collegi territoriali dell’ABF in merito a questa questione. Comunque penso che in un ‘eventuale azione per riduzione intrapresa dall’erede “penalizzato” il magistrato possa obbligare la banca a fornire tutta la documentazione dimostrante l’evoluzione negli anni del c/c bancario.
 
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