Draghi critica la UE che sbaglia sulla competitività, ma.....

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Un unico macro-valore che li include tutti: il benessere di cui finora abbiamo goduto.
Com'è evidente, di doman non v'è certezza.
Ad ogni modo, anche ad oggi non ce la passiamo malaccio. Non ci facciamo mancare il ristorantino, il cinemino, l'abbonamento per vedere Sinner. Due auto a famiglia e vacanze al mare. Soprattutto, possiamo permetterci il lusso di passare le giornate su un forum a scrivere minkiate e con la retributiva che corre veloce sul CC.
Se l'Italia fosse un'auto, la targa sarebbe "chiagni e fotti" e avrebbe il clacson del film "Il sorpasso" :D *
Sono i miracoli del debito pvbblico, se fosse azzerato pro capite il 90% della popolazione sarebbe più povera dei propri nonni
 
Ci vogliono decenni per far nascere uno spirito comune in un'Europa che non ce l'ha ancora. Penso che l'errore dell'Europa sia stato quello di pensare troppo in là (ambiente) mentre i problemi reali sono molto più tradizionali (sanità, immigrazione, uniformità all' interno dell'Europa). Penso che sia l'errore di una generazione che ha sognato in grande, grazie a questi sogni è riuscita a fare grandi cose, ma pensa che certi problemi non siano importanti perchè guarda troppo avanti, troppo ottimismo L'Europa subirà una robusta frenata, ma del resto è quello che ci serve per rattoppare i problemi per i prossimi sviluppi.
 
Ci vogliono decenni per far nascere uno spirito comune in un'Europa che non ce l'ha ancora. Penso che l'errore dell'Europa sia stato quello di pensare troppo in là (ambiente) mentre i problemi reali sono molto più tradizionali (sanità, immigrazione, uniformità all' interno dell'Europa). Penso che sia l'errore di una generazione che ha sognato in grande, grazie a questi sogni è riuscita a fare grandi cose, ma pensa che certi problemi non siano importanti perchè guarda troppo avanti, troppo ottimismo L'Europa subirà una robusta frenata, ma del resto è quello che ci serve per rattoppare i problemi per i prossimi sviluppi.
Una generazione che sogna? Una buona parte della gente viene pilotata con la propaganda...non ti sei accorto cosa succede da tempo sui media senza tregua? E l'altra parte viene obbligata con le leggi
 
il principale problema dell'UE a mio avviso è il fatto che non si rende conto che gli USA seppur alleati nella NATO
sono un loro concorrente economico che non perde occasione per danneggiarli come quando ha fatto di tutto
per interrompere le forniture di gas e petrolio russo che avevano prezzi bassi e arrivavano in casa tramite
gasdotti ed oleodotti
questa interruzione e la successiva fornitura presso altri paesi con prezzi nettamente superiori ha gettato fuori
mercato l'industria europea
di questo fatto i politici europei sembrano non essersi accorti, non hanno neanche belato, ma come stupide pecore
hanno ubbidito e si sono rassegnati mentre gli americani gongolavano vedendo la loro barcollante industria risorgere
e come ciliegina sulla torta han creato incentivi appetibili per far delocalizzare industrie europee negli USA

Dragh,i se fosse veramente interessato alla competitività europea, dovrebbe affrontare questo tema
ma siccome è sostanzialmente più americano che europeo
la UE farebbe bene a non fidarsi di lui e prendere le sue relazioni con le mollette

invece temo che gli affiderà un importante incarico quale presidente del consiglio o della commissione europea
così gli USA tramite lui continuerà a danneggiare la UE, cornuti e mazziati
 
Una generazione che sogna? Una buona parte della gente viene pilotata con la propaganda...non ti sei accorto cosa succede da tempo sui media senza tregua? E l'altra parte viene obbligata con le leggi
Non la nostra, quella di Draghi
 
il principale problema dell'UE a mio avviso è il fatto che non si rende conto che gli USA seppur alleati nella NATO
sono un loro concorrente economico che non perde occasione per danneggiarli come quando ha fatto di tutto
per interrompere le forniture di gas e petrolio russo che avevano prezzi bassi e arrivavano in casa tramite
gasdotti ed oleodotti
questa interruzione e la successiva fornitura presso altri paesi con prezzi nettamente superiori ha gettato fuori
mercato l'industria europea
di questo fatto i politici europei sembrano non essersi accorti, non hanno neanche belato, ma come stupide pecore
hanno ubbidito e si sono rassegnati mentre gli americani gongolavano vedendo la loro barcollante industria risorgere
e come ciliegina sulla torta han creato incentivi appetibili per far delocalizzare industrie europee negli USA

Dragh,i se fosse veramente interessato alla competitività europea, dovrebbe affrontare questo tema
ma siccome è sostanzialmente più americano che europeo
la UE farebbe bene a non fidarsi di lui e prendere le sue relazioni con le mollette

invece temo che gli affiderà un importante incarico quale presidente del consiglio o della commissione europea
così gli USA tramite lui continuerà a danneggiare la UE, cornuti e mazziati
Non siamo concorrenti economici, siamo mercati l'uno dell'altro. E' la Russia che non ha manco un soldo e facciamo finta che sia un grande paese, fighissimo, che potrebbe sostituire gli USA come partner commerciale.
 
Una generazione che sogna? Una buona parte della gente viene pilotata con la propaganda...non ti sei accorto cosa succede da tempo sui media senza tregua? E l'altra parte viene obbligata con le leggi
Probabilmente, per scrivere così, è plagiato dalla setta eurofila o fa soldi in qualche business collegato a eurofesserie :D
 
Non siamo concorrenti economici, siamo mercati l'uno dell'altro. E' la Russia che non ha manco un soldo e facciamo finta che sia un grande paese, fighissimo, che potrebbe sostituire gli USA come partner commerciale.
UE e Russia sono complementari e assieme sarebbero la potenza nr.1 perchè la prima ha tecnologia e abitanti, la seconda materie prime di ogni tipo soprattutto quelle energetiche, tanto spazio, potenza militare e poca gente
è per questo che Joe Biden ha fatto distruggere i gasdotti del Mar Baltico e reciso questa alleanza win win che poteva mettere a rischio il suo primato e c'è riuscito con la stupida compiacenza dell'UE
 
Ultima modifica:
ECCO L'EXPORT E L'IMPORT EUROPEO

European Union | Imports and Exports | World | ALL COMMODITIES | Value (US$) and Value Growth, YoY (%) | 2012 - 2023

European Union's exports 2023 by country​

Top export destinations of commodities from European Union in 2023:

  • USA with a share of 19.4% (535 billion US$)
  • United Kingdom with a share of 13% (359 billion US$)
  • China with a share of 8.64% (238 billion US$)
  • Switzerland with a share of 7.4% (204 billion US$)
  • Turkey with a share of 4.33% (119 billion US$)
  • Japan with a share of 2.45% (67 billion US$)
  • Norway with a share of 2.34% (64 billion US$)
  • Korea with a share of 2.21% (61 billion US$)
  • Mexico with a share of 2.06% (56 billion US$)
  • India with a share of 1.87% (51 billion US$)

European Union's imports 2023 by country​

Top trading partners (import sources) of European Union in 2023:

  • China with a share of 20% (555 billion US$)
  • USA with a share of 13.4% (366 billion US$)
  • United Kingdom with a share of 7.11% (193 billion US$)
  • Switzerland with a share of 5.59% (151 billion US$)
  • Turkey with a share of 3.78% (102 billion US$)
  • Norway with a share of 3.65% (99 billion US$)
  • Korea with a share of 2.89% (78 billion US$)
  • Japan with a share of 2.78% (75 billion US$)
  • India with a share of 2.57% (70 billion US$)
  • Special Categories with a share of 2% (54 billion US$)
da notare la forte incidenza di Cina, USA, UK, Svizzera e Turchia
 
UE e Russia sono complementari e assieme sarebbero la potenza nr.1 perchè la prima ha tecnologia e abitanti, la seconda materie prime di ogni tipo soprattutto quelle energetiche, tanto spazio, potenza militare e poca gente
è per questo che Joe Biden ha fatto distruggere i gasdotti del Mar Baltico e reciso questa alleanza win win che poteva mettere a rischio il suo primato e c'è riuscito con la stupida compiacenza dell'UE
Guarda che i gasdotti sono rimasti lì per anni. Bastava non invadere un paese in Europa e non sarebbe cambiato niente.
Nessuno ha distrutto gasdotti prima dell'invasione dell'Ucraina.
Con la Russia ci sarà in futuro un'unione politica. L'importante è che non ci sia un dittatore come Putin. Per il resto la Russia va benissimo. Diventerà anche lei una democrazia liberale. E se no amen, niente. SI sta separati. Ma qual è il problema? Stavamo bene anche quando non avevamo sti gran rapporti con l'URSS e c'era il muro.
 
ECCO L'EXPORT E L'IMPORT EUROPEO

European Union | Imports and Exports | World | ALL COMMODITIES | Value (US$) and Value Growth, YoY (%) | 2012 - 2023

European Union's exports 2023 by country​

Top export destinations of commodities from European Union in 2023:

  • USA with a share of 19.4% (535 billion US$)
  • United Kingdom with a share of 13% (359 billion US$)
  • China with a share of 8.64% (238 billion US$)
  • Switzerland with a share of 7.4% (204 billion US$)
  • Turkey with a share of 4.33% (119 billion US$)
  • Japan with a share of 2.45% (67 billion US$)
  • Norway with a share of 2.34% (64 billion US$)
  • Korea with a share of 2.21% (61 billion US$)
  • Mexico with a share of 2.06% (56 billion US$)
  • India with a share of 1.87% (51 billion US$)

European Union's imports 2023 by country​

Top trading partners (import sources) of European Union in 2023:

  • China with a share of 20% (555 billion US$)
  • USA with a share of 13.4% (366 billion US$)
  • United Kingdom with a share of 7.11% (193 billion US$)
  • Switzerland with a share of 5.59% (151 billion US$)
  • Turkey with a share of 3.78% (102 billion US$)
  • Norway with a share of 3.65% (99 billion US$)
  • Korea with a share of 2.89% (78 billion US$)
  • Japan with a share of 2.78% (75 billion US$)
  • India with a share of 2.57% (70 billion US$)
  • Special Categories with a share of 2% (54 billion US$)
da notare la forte incidenza di Cina, USA, UK, Svizzera e Turchia
E dove sta la grandissima Russia in quanto a miliardi di giri d'affari con noi?
 
Draghi che ci viene a spiegare che bisogna cambiare le politiche economiche dell’Unione, dopo averle determinate per 30 anni, fa veramente ridere. Solo in un contesto di totale deriva culturale si può pensare che lui sia una risposta seria alla crisi in cui lui ci ha portato.
In effetti viene da chiedersi con che coraggio personaggi come lui ma anche Prodi facciano oggi autocritiche tardive e con quale credibilità. Non è venuto da Marte ma ha operato ai vertici delle principali istituzioni UE praticando l'esatto contrario di quanto afferma ora... Delle due è una, perché non se ne è accorto prima quando già c'era chi lamentava una competitività interna basata sulla riduzione dei costi e sulla compressione dei salari, trattandosi di figura celebrata come competente e blasonata oppure perché dovremmo dargli fiducia quando propone ricette che smentiscono il pregresso. Questo senza citare il ruolo e le scelte operate durante l'era Covid come le strategie/sanzioni in merito alla guerra in Ucraina. Mi chiedo a maggior ragione perché la Grecia dovrebbe votarlo ai vertici UE dopo il disastro che ha subito anche per sue decisioni e pressioni.
 
Ognuno c'ha i miracoli che gli ha donato il cielo. Alcuni fanno gli sburoni (cit.) solo perchè hanno il sottosuolo ricco di materie prime e risorse energetiche (e grazie al c... :asd:).
io vedo in giro tanti suv da 25.000-40.000 euro ma credo che li comprano a rate e poi non riescono a pagare la rata finale ed il mezzo viene ritirato dalla concessionaria
 
Un unico macro-valore che li include tutti: il benessere di cui finora abbiamo goduto.
Com'è evidente, del doman non v'è certezza.
Ad ogni modo, anche ad oggi non ce la passiamo malaccio. Non ci facciamo mancare il ristorantino, il cinemino, l'abbonamento per vedere Sinner. Due auto a famiglia e vacanze al mare. Soprattutto, possiamo permetterci il lusso di passare le giornate su un forum a scrivere minkiate e con la retributiva che corre veloce sul CC.
Se l'Italia fosse un'auto, la targa sarebbe "chiagni e fotti" e avrebbe il clacson del film "Il sorpasso" :D *
quasi tutti i paesi cercano di far vivere bene i presenti cittadini scaricando i debiti sulle prossime generazioni
lo fanno per avere i loro voti, dovrebbe essere impedito
 
credo che abbia fatto un discorso di rottura solo per mettersi in evidenza e proporsi a presidente della Commissione Europea
personalmente non ho alcuna fiducia in questa persona che non considero neanche italiano ed europeo ma un americano
al servizio degli americani, del resto ha lavorato per vari anni negli USA anche nella Goldman Sachs che come si sa oltre a banca
d'affari prestigiosa è anche un concentrato di POTERI FORTI
gli concedo solo la difesa effettuata con successo dell'euro ed aver salvato gli stati europei tra cui l'Italia dal tracollo
col suo "what ever it takes" quando era presidente della BCE ma come presidente del Consiglio italiano fu pessimo
e se ne andò dando le dimissioni in un momento molto critico per non venir associato ad un pericolo fallimento dello stato italiano

comunque ecco l'articolo del Corsera che oggi mette in prima pagina il suo discorso

Voltare pagina non basta. Per costruire un’Europa che sia in grado di competere nel mondo «di oggi e di domani» è ora di mutare paradigma e preparare l’economia dell’Unione a un «cambiamento radicale». Parla Mario Draghi e scuote la politica, da Bruxelles a Roma. Alla High-Level Conference sui diritti sociali l’ex presidente del Consiglio delinea per la prima volta la filosofia complessiva del report sulla competitività che gli è stato richiesto da Ursula von der Leyen.
A La Hulpe, all’evento organizzato dalla presidenza di turno belga, Draghi ha scandito in inglese un intervento corposo e destinato a fare notizia, non solo per i contenuti. Le Europee si avvicinano e non è un mistero che il suo nome sia ritenuto a Roma e in altre cancellerie una delle carte coperte più pesanti per la presidenza della Commissione. Giorni fa, dopo aver incontrato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel non ha chiuso la porta all’eventualità che il già premier italiano possa ricoprire un ruolo cruciale nella prossima legislatura: «Dopo le elezioni avremo un quadro dei risultati...». C’è tempo. E adesso c’è anche il manifesto programmatico che Draghi non ha certo pensato per il suo futuro, ma per quello dell’Europa.

«Ripristinare la nostra competitività non è un obiettivo che possiamo raggiungere da soli, o battendoci l’un l’altro — è uno dei concetti chiave — Ci impone di agire come Unione europea, come non abbiamo mai fatto prima». Le regole per gli investimenti sono costruite «su un mondo che non c’è più». Dopo il Covid e le guerre «ci troviamo in un mondo in cui è tornata la competitività tra le grandi potenze», al punto che «altri Paesi non rispettano le regole» e l’Europa è stata «colta di sorpresa». Gli Stati della Ue non possono continuare a farsi la guerra, devono unire le forze e concordare «una strategia complessiva» per una nuova Unione, «non meno ambiziosa di quella operata dai padri fondatori 70 anni fa».
Draghi affronta il tema del protezionismo con cui gli Stati Uniti provano a tagliare fuori la concorrenza e denuncia il pericolo Cina, con Pechino che «mira a catturare e internalizzare tutte le parti della catena del valore nelle tecnologie avanzate e pulite e ad assicurarsi l’accesso alle risorse necessarie». Processi e appetiti che «minano le nostre industrie» e hanno l’obiettivo di rendere «dipendente» l’economia europea. L’analisi è impietosa. «Non è la competitività a essere viziata come concetto, è l’Europa che si è concentrata sulle cose sbagliate». Persino in settori decisivi come difesa ed energia i Paesi Ue si sono relazionati l’un l’altro «come concorrenti», rivolgendo lo sguardo verso l’interno piuttosto che all’esterno.
Urge un piano industriale, un industrial deal che l’Europa non ha mai avuto. Urge una strategia per la leadership nelle nuove tecnologie. Nel digitale, osserva Draghi, «solo quattro dei primi 50 player al mondo sono europei». E se le imprese Ue tradizionali non riescono a competere è perché altrove i costi energetici sono più bassi, gli oneri normativi sono inferiori e spesso le sovvenzioni statali sono ingenti. Risultato? Tante aziende lasciano l’Europa. La trasformazione che Draghi ha in mente dovrà attraversare tutta l’economia europea: «Dobbiamo poter contare su sistemi energetici decarbonizzati e indipendenti, su un sistema di difesa integrato e adeguato a livello Ue, una posizione di leadership nell’innovazione deep-tech e digitale...».


Dieci i macro-settori del report che sarà consegnato a giugno alla nuova Commissione e tre i fili conduttori, che impongono una riflessione «su cosa vogliamo fare insieme e cosa mantenere a livello nazionale». Il primo macro-settore è «favorire le economie di scala», dalla difesa alle telecomunicazioni, perché non è possibile che in Europa ci siano «34 gruppi di reti mobili». Il secondo filo conduttore è la fornitura di beni pubblici in quei settori, come energia e computer ad alte prestazioni, in cui valga la pena di «agire insieme». E qui Draghi indica «il progresso dell’Unione dei mercati dei capitali» come un aspetto fondamentale della strategia. Il terzo filo conduttore è «garantire l’approvvigionamento di risorse e input essenziali» nel campo delle materie prime critiche, fondamentali per le transizioni verdi e digitali. Draghi pensa a «un nuovo strumento strategico» che coordini le politiche economiche e, se non sarà ritenuto possibile, sprona a valutare «la possibilità di procedere con un sottoinsieme di Stati membri». Ma sarebbe l’estrema ratio, per un leader convinto che «la coesione politica ci impone di agire insieme, possibilmente sempre».
Von der Leyen è convinta che il report di Draghi sulla competitività e quello di Enrico Letta sul mercato unico «ci mostreranno la strada per il futuro». Positiva, a sorpresa, la reazione di Victor Orban. «Mi piace Draghi». Sarà presidente della Commissione Ue? «Non so, ma è bravo».
Emma Bonino vorrebbe vederlo al posto di Michel, anche se chi lo conosce bene esclude che l’ex premier ambisca a guidare il Consiglio Ue. Ignazio La Russa riconosce che Draghi «sicuramente ha i titoli per ambire a ogni ruolo», mentre Francesco Lollobrigida apprezza soprattutto che abbia sottolineato «gli errori del passato». È la personalità giusta per guidare l’Europa? «Sono tutti giusti per proporre un cambio di passo».
Una curiosità Giuseppi e Di Maio li devo considerare al servizio degli italiani?
 
In effetti viene da chiedersi con che coraggio personaggi come lui ma anche Prodi facciano oggi autocritiche tardive e con quale credibilità. Non è venuto da Marte ma ha operato ai vertici delle principali istituzioni UE praticando l'esatto contrario di quanto afferma ora... Delle due è una, perché non se ne è accorto prima quando già c'era chi lamentava una competitività interna basata sulla riduzione dei costi e sulla compressione dei salari, trattandosi di figura celebrata come competente e blasonata oppure perché dovremmo dargli fiducia quando propone ricette che smentiscono il pregresso. Questo senza citare il ruolo e le scelte operate durante l'era Covid come le strategie/sanzioni in merito alla guerra in Ucraina. Mi chiedo a maggior ragione perché la Grecia dovrebbe votarlo ai vertici UE dopo il disastro che ha subito anche per sue decisioni e pressioni.
REPETITA IUVANT:soprattutto dimentichi che quando era Direttore Generale al Ministero del Tesoro fu presente sul panfilo Britannia dove si decise la privatizzazione di tutte le aziende statali che fuorno svendute nei successivi venti anni con ricavi ridicoli, praticamente regalate
lui fece il discorso dicendo che servivano a calare il debito pubblico che allora era di 800 miliardi ed oggi di 2.800, che le aziende privatizzate sarebbero migliorate, abbiamo visto le Autostrade che han portato benefici solo ai Benetton e che avrebbero creato milioni di posti di lavoro che invece son saltati
bisognerebbe processarlo e dargli anni di galera invece di eleggerlo alle istituzioni europee dove andrà a fare ulteriori danni
 
forse dimentichi che dopo l'embargo tutto il commercio con la Russia si è interrotto ed i dati che ho postato sono successivi
Metti pure quelli del 2021. Poi metti lo scambio commerciale con la Germania e la Francia, ad esempio.
 
Metti pure quelli del 2021. Poi metti lo scambio commerciale con la Germania e la Francia, ad esempio.
ok sono sempre stati superiori, ma questo non toglie che perdere il gas e petrolio russi a prezzo limitato
e la Russia come mercato di export sia stato un grosso colpo soprattutto per Germania e Italia e gli USA
gongolano
 
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