ECOBONUS 110% fino al 2022 - Volume IV

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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sconto in fattura lo fanno ma, giustamente, si prendono una bella fetta, nessuno anticipa x 5 anni i soldi di costi e personale (+le pratiche) per nulla
 
Sto parlando dei SAL già asseverati dal commercialista e già liquidati. Cosa vuol dire "potrai sempre virare su altre detrazioni"? Se la fine lavori, per qualsiasi motivo, dovesse slittare oltre il limite temporale previsto, perdi proprio tutto, questo capisco. Di certo non puoi ridare indietro i soldi e "virare su altre detrazioni", come dici tu.
il commercialista non assevera, non ne sa nulla di tecnico, o meglio "assevera" il visto di conformità del credito ceduto
la figura dell' asseveratore ai fini del superbonus (vedi decreto asseverazioni) è un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti iscritto all'albo (ingegneri , architetti e geometri ) che verifica e certifica la congruità degli interventi rispetto a quanto previsto dalle normative e che i prezzi siano congrui


in caso di cessione a SAL l'asseverazione viene fatta a SAL, quindi certifica fino a quel punto (30 o 60) come già pianificato ma per farlo deve asseverare i requisiti e tutta la pianificazione del progetto, altrimenti è impossibile asseverarne una parte

di conseguenza ti chiederanno in modo obbligatorio i contratti con le tempistiche totali, date di inzio di fine per ciascun lavoro, controllando che i tempi siano adeguati e compresivi di eventuali imprevisti,
i tempi fanno parte di un vincolo della normativa quindi non possono asseverare a SAL a casaccio ( se sbagliano è un errore dell'asseveratore e ne risponde la sua assicurazione obbligatoria )

ma infatti non ti assevera la prima SAL se i tempi totali sono stimati sbagliati oppure sono a rischio oppure a caso

ovvio che qualsiasi imprevisto deve essere coperto (assicurazioni, penali su termine lavori ecc) ma questi sono fatti tuoi non del legislatore


Tu dici che la cosa è chiara, ma non trovo nessun riferimento... Se ho già acquisito e asseverato il mio credito del 1^ e del 2^ SAL, sforo con la conclusione e perdo tutto... Come restituisco? A chi mi rivolgo? Assolutamente non è così chiaro come dici tu.

scusa ma le normative (questa come la maggior parte) ti danno elenchi di condizioni e vincoli per rispettarle, non mi risulta debbano spiegarti cosa accade se non le rispetti,
va da sè che, per qualsiasi vincolo non rispettato, perdi l'agevolazione e devi restituire il tutto
l'ade lo permette col classico ravvedimento operoso

non c'è bisogno di spiegarlo in ogni normativa, la quale deve spiegarti come rispettarle non il viceversa

dopodichè come dicevo prima questo non ti vieta di virare su altre agevolazioni (cioè perdi il superbonus ma restano sempre bonus facciate, ecobonus, ristrutturazione...)

è palese che la perdita del beneficio del bonus fiscale può avvenire in molti modi (non solo per le tempistiche) ma questo è un problema tuo non del legislatore,
sta a te tutelarti in modo appropriato con assicurazioni e vincoli nei contratti che firmi con chi ti farà i lavori) in modo tale che qualsiasi imprevisto capiti non perdi nulla

a questo servono le assicurazioni, puoi farne una specifica ma comunque chi ti dirige i lavori te ne metterà una a contratto (e tu fagli mettere anche i tempi) oltre al fatto che ogni professionista che ti farà i lavori ha l'obbligo della sua....
 
Chiedo a voi sperando che qualcuno ci sia passato. Nel caso di un immobile composto da 2 appartamenti con proprietari diversi e con utenze indipendenti ma unico accesso per entrambi, scala interna, così come per molte case familiari, possibile che per finanziare i lavori le banche (MPS e Unicredit) voglio un amministratore e partita iva anche se rientra nel caso di condominio di fatto in cui non c'è l'obbligo di questa figura? A giorni ho appuntamento con altri istituti ma credo che a questo punto il discorso non cambi. L'unico modo che ho trovato ad oggi è cedere il credito richiedendo un finanziamento di appoggio alle poste .
 
scusa ma le normative (questa come la maggior parte) ti danno elenchi di condizioni e vincoli per rispettarle, non mi risulta debbano spiegarti cosa accade se non le rispetti,
va da sè che, per qualsiasi vincolo non rispettato, perdi l'agevolazione e devi restituire il tutto
l'ade lo permette col classico ravvedimento operoso

Senza polemiche, io trovo scritto dovunque in tutta la guida che il superbonus spetta per tutte le spese sostenute entro il 30 giugno 2022 e che la "maturazione del credito" può avvenire solo per SAL. Non riesco a capire dove sia indicato il vincolo di cui parli tu (cioè fine lavori entro il 30 giugno 2022), vincolo secondo cui, se non rispettato, dici che si perde l'agevolazione e devi restituire tutto. Possiamo chiarire questa cosa?
 
Salve, premesso che sono totalmente ignorante in materia edilizia, ho letto diversi post del thread ma onestamente non ci ho capisco niente (sia per alcune terminologie che per tecnicismi vari).
Volendo partire dall’inizio e andando per gradi, vorrei intanto capire (altrimenti non serve neanche andare avanti) se teoricamente posso usufruire dell’ecobonus 110% per il rifacimento del tetto.
Casa di proprietà, non so se classificabile come villetta a schiera, bifamiliare et.
In pratica la mia è 1 di 2 case con ingressi e impianti indipendenti e il muro divisorio in comune ma hanno forma e dimensioni diverse.
Infatti il mio tetto è più basso dell’altra unità e termina contro al muro divisorio perché l’altra casa è più alta e non ha niente in comune con il tetto dell'altra.

Detto questo c’è modo di usufruire del bonus per rifare il tetto? Solo il rifacimento del tetto non credo rientri nel bonus, in caso con che aggiunte potrebbe rientrare…pannelli solari…isolamento particolare…?
Intanto grazie a chi mi saprà dare qualche info.
 
Salve, premesso che sono totalmente ignorante in materia edilizia, ho letto diversi post del thread ma onestamente non ci ho capisco niente (sia per alcune terminologie che per tecnicismi vari).
Volendo partire dall’inizio e andando per gradi, vorrei intanto capire (altrimenti non serve neanche andare avanti) se teoricamente posso usufruire dell’ecobonus 110% per il rifacimento del tetto.
Casa di proprietà, non so se classificabile come villetta a schiera, bifamiliare et.
In pratica la mia è 1 di 2 case con ingressi e impianti indipendenti e il muro divisorio in comune ma hanno forma e dimensioni diverse.
Infatti il mio tetto è più basso dell’altra unità e termina contro al muro divisorio perché l’altra casa è più alta e non ha niente in comune con il tetto dell'altra.

Detto questo c’è modo di usufruire del bonus per rifare il tetto? Solo il rifacimento del tetto non credo rientri nel bonus, in caso con che aggiunte potrebbe rientrare…pannelli solari…isolamento particolare…?
Intanto grazie a chi mi saprà dare qualche info.

N1 trova un tecnico, disposto a seguire un 110, un geometra/architetto intendo, che sia bravo, non uno scappato di casa se no sei spacciato. Prima cosa da fare, ma lui lo sapra' sicuramente meglio, verifica di conformita'.
Il resto vedrai dopo.

Il tetto non lo rifai col superbonus, al piu' ti incentivano smontaggio, coibentazione e opere accessorie (es ponteggio e linea vita), che e' la grossa fetta, il resto, es tegole vanno al 50%.

Cmq vai da un tecnico, uno bravo.
 
N1 trova un tecnico, disposto a seguire un 110, un geometra/architetto intendo, che sia bravo, non uno scappato di casa se no sei spacciato. Prima cosa da fare, ma lui lo sapra' sicuramente meglio, verifica di conformita'.
Il resto vedrai dopo.

Il tetto non lo rifai col superbonus, al piu' ti incentivano smontaggio, coibentazione e opere accessorie (es ponteggio e linea vita), che e' la grossa fetta, il resto, es tegole vanno al 50%.

Cmq vai da un tecnico, uno bravo.

Scusa, se invece fosse previsto un cappotto per l'isolamento termico della casa come opera trainante il tetto dovrebbe rientrare giusto?
Inoltre, se il tetto fosse in ethernit, le spese di smaltimento rientrerebbero?
 
Ultima modifica:
Scusa, se invece fosse previsto un cappotto per l'isolamento termico della casa come opera trainante il tetto dovrebbe rientrare giusto?
Inoltre, se il tetto fosse in ethernit, le spese di smaltimento rientrerebbero?

Premesso che non sono un tecnico del settore, ma uno che si sta documentando e in procinto di iniziare i lavori...
il tetto rientra nella coibentazione sup. opache tanto quanto il cappotto, stesso massimale, sup totale >25% per essere trainante.
Lo smaltimento del tetto esistente rientra (o meglio cosi ho capito e mi hanno confermato i miei tecnici, rimozione tegole, guaina, comignoli non necessari, rimozione docce e pluviali), non so sul discorso ethernit se sia completamente incentivabile visto i cosi piu' alti, da verificare con tecnico e asseveratore.
Tegole nuove e nuovi pluviali/docce invece il mio asseveratore, dopo ampia discussione, non me le fa passare... amen
 
Si potrebbe fare con il sisma bonus il tetto

Si certo se devi rifare del tutto il tetto, anceh a livello strutturale, potresti rientrare in sismabonus, con tutti i paletti e vincoli del caso... non sono esperto in materia
 
N1 trova un tecnico, disposto a seguire un 110, un geometra/architetto intendo, che sia bravo, non uno scappato di casa se no sei spacciato. Prima cosa da fare, ma lui lo sapra' sicuramente meglio, verifica di conformita'.
Il resto vedrai dopo.

Il tetto non lo rifai col superbonus, al piu' ti incentivano smontaggio, coibentazione e opere accessorie (es ponteggio e linea vita), che e' la grossa fetta, il resto, es tegole vanno al 50%.

Cmq vai da un tecnico, uno bravo.

Ok proverò a sentire tramite passaparola se qualche conoscente (muratore, geometra...) conosce qualcuno perchè non saprei come cercare. Grazie intanto
 
Ok proverò a sentire tramite passaparola se qualche conoscente (muratore, geometra...) conosce qualcuno perchè non saprei come cercare. Grazie intanto

Secondo me affidati ai consigli di qualcuno che ha fatto lavori in casa negli ultimi anni e poi incontrali di persona. Trovo importante aver sintonia con il tecnico con il quale collaborerai per molti mesi.
 
Premesso che non sono un tecnico del settore, ma uno che si sta documentando e in procinto di iniziare i lavori...
il tetto rientra nella coibentazione sup. opache tanto quanto il cappotto, stesso massimale, sup totale >25% per essere trainante.
Lo smaltimento del tetto esistente rientra (o meglio cosi ho capito e mi hanno confermato i miei tecnici, rimozione tegole, guaina, comignoli non necessari, rimozione docce e pluviali), non so sul discorso ethernit se sia completamente incentivabile visto i cosi piu' alti, da verificare con tecnico e asseveratore.
Tegole nuove e nuovi pluviali/docce invece il mio asseveratore, dopo ampia discussione, non me le fa passare... amen

Grazie.
Io comunque sono abbastanza scoraggiato
Esempio tegole e membrane impermeabilizzanti per questi rientrerebbero

Rifacimento del tetto: cosa si puo fare col Superbonus 110%
 
Grazie.
Io comunque sono abbastanza scoraggiato
Esempio tegole e membrane impermeabilizzanti per questi rientrerebbero

Rifacimento del tetto: cosa si puo fare col Superbonus 110%

L'articolo e' vecchio, e comunque e' chiaro che per quelli che fanno coperture le tegole rientrano... cosi aumenta il lavoro e alzano i prezzi, se senti quelli degli infissi puoi usare l'allegato I in un lavoro superecobonus saltando a piedi pari prezzari e analisi prezzo... deve essere chiaro pero' che la loro opionione vale un numero prossimo a 0
Io da quello che ho letto le tegole nuove non rientrano ed e' della stessa idea il mio asseveratore.
 
Salve, premesso che sono totalmente ignorante in materia edilizia, ho letto diversi post del thread ma onestamente non ci ho capisco niente (sia per alcune terminologie che per tecnicismi vari).
Volendo partire dall’inizio e andando per gradi, vorrei intanto capire (altrimenti non serve neanche andare avanti) se teoricamente posso usufruire dell’ecobonus 110% per il rifacimento del tetto.
Casa di proprietà, non so se classificabile come villetta a schiera, bifamiliare et.
In pratica la mia è 1 di 2 case con ingressi e impianti indipendenti e il muro divisorio in comune ma hanno forma e dimensioni diverse.
Infatti il mio tetto è più basso dell’altra unità e termina contro al muro divisorio perché l’altra casa è più alta e non ha niente in comune con il tetto dell'altra.

Detto questo c’è modo di usufruire del bonus per rifare il tetto? Solo il rifacimento del tetto non credo rientri nel bonus, in caso con che aggiunte potrebbe rientrare…pannelli solari…isolamento particolare…?
Intanto grazie a chi mi saprà dare qualche info.

Puoi fruire dell'eco superbonus - 110% - per efficientamento energetico della tua abitazione, che sembrerebbe una unità funzionamente indipendente. Devi incrementare almeno di due classi energetiche l'efficienza del tuo immobile, che deve essere certificata da un tecnico con un APE pre e post lavori. Una proposta classica potrebbe essere cappotto termico, rifacimento degli infissi e caldaia nuova.
Per il tetto con eco superbonus sono comprese solo le opere di coibentazione e lavorazioni direttamente correlate, non il rifacimento, tegole etc, che sarebbero al 50%.

Per il sisma superbonus vedo delle problematiche in quanto dovreste fare lavori congiuntamente alla unità immobiliare confinante (si considera l'unità strutturale) e non la singola unità immobiliare.

Saluti
 
I miei vicini di casa vorrebbero cogliere l'opportunità dei vari bonus, per sistemare la palazzina. Non ho capito se siano orientati sul superbonus (qui siamo in zona sismica 2) o solo sul bonus facciate.
Io sono un po scettica perché un condòmino ha un mega soppalco abusivo dentro all'appartamento, e penso non possa essere sanabile perché mancano le altezze di legge e perché i calcoli statici credo non lo consentirebbero (quella volta scaricarono 2 camion di putrelle pesantissime!).
Secondo voi, se facessimo lavori solo esternamente (quindi solo bonus facciate), potremo comunque ritrovarci con il bonus inficiato dall'abuso? Mi chiedo come possano "scoprirlo"...ma nel contempo, non voglio aver grane per abusi che manco mi riguardano!
 
Secondo voi, se facessimo lavori solo esternamente (quindi solo bonus facciate), potremo comunque ritrovarci con il bonus inficiato dall'abuso?
temo di si... della conformità come requisito tutti ne parlano adesso a proposito del 110%, ma di fatto è un requisito presente da molti anni: nel Testo Unico Edilizia la si cita come condizione necessaria per accedere a qualsiasi agevolazione fiscale... solo che prima non c'era asseverazione. Secondo me molti hanno usufruito di 50-65-90% senza neanche porsi il problema della conformità urbanistico-catastale.
 
L'articolo e' vecchio, e comunque e' chiaro che per quelli che fanno coperture le tegole rientrano... cosi aumenta il lavoro e alzano i prezzi, se senti quelli degli infissi puoi usare l'allegato I in un lavoro superecobonus saltando a piedi pari prezzari e analisi prezzo... deve essere chiaro pero' che la loro opionione vale un numero prossimo a 0
Io da quello che ho letto le tegole nuove non rientrano ed e' della stessa idea il mio asseveratore.

Concordo, anche il mio asseveratore, ma anche pareri pubblicati nella ribrica "L'Esperto risponde" del Il Sole 24 ore sono dello stesso avviso.
 
Secondo voi, una semplice difformità catastale di un vano, ad esempio: (ripostiglio, anzichè cucinotto) puo' invalidare il superbonus 110% ?

Potrebbe essere indispensabile regolarizzarlo necessariamente prima dell' inizio del cantiere per essere in regola, o si potra regolarizzarlo anche sucessivamente, qualche mese dopo l' inizio ?
 
Secondo voi, una semplice difformità catastale di un vano, ad esempio: (ripostiglio, anzichè cucinotto) puo' invalidare il superbonus 110% ?

Potrebbe essere indispensabile regolarizzarlo necessariamente prima dell' inizio del cantiere per essere in regola, o si potra regolarizzarlo anche sucessivamente, qualche mese dopo l' inizio ?
Il D.L. 16/07/2020, n. 76 (c.d. “Decreto Semplificazioni”) - tra i vari interventi in tema di edilizia - ha dettato una nuova e importante disciplina in merito alle tolleranze costruttive in caso di parziali difformità rispetto al titolo edilizio abilitativo, disponendo l’abrogazione del comma 2-ter, art. 34 del D.P.R. 380/2001 e introducendo una nuova disciplina con l’inserimento del nuovo art. 34-bis del D.P.R. 380/2001 medesimo.
Più nel dettaglio, il nuovo art. 34-bis del D.P.R. 380/2001, rubricato “Tolleranze costruttive”, si occupa:
1) delle piccole difformità rispetto a quanto assentito nel titolo abilitativo edilizio e più in generale alla disciplina urbanistico-edilizia (distanze, altezze, ecc., alle quali ovviamente il titolo edilizio deve conformarsi);
2) di un diverso genere di difformità che possano emergere per esigenze varie durante la fase realizzativa delle opere;
3) di come le difformità di cui ai due punti precedenti debbano essere considerate ai fini dell’esecuzione di successivi lavori assentiti nonché della circolazione legittima degli immobili.
TOLLERANZE COSTRUTTIVE
In primo luogo, il comma 1, nuovo art. 34-bis del D.P.R. 380/2001, riproduce la previsione (già contenuta nell’abrogato comma 2-ter dell’art. 34) secondo cui il mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta non costituisce violazione edilizia se contenuto entro il limite del 2% delle misure previste nel titolo abilitativo.
Viene poi aggiunta alla fattispecie di cui sopra una previsione residuale in base alla quale non costituisce violazione edilizia il mancato rispetto di “ogni altro parametro” delle singole unità immobiliari (indicazione evidentemente ambigua e da chiarire). Viene in pratica introdotto un elemento espansivo, una sorta “clausola di non tassatività” di quanto espressamente indicato nel comma.
Questo primo comma disciplina pertanto un’ipotesi non solo di non conformità rispetto al titolo abilitativo, ma più in generale rispetto alla disciplina urbanistico-edilizia, considerando in pratica due parametri:
- la conformità al titolo abilitativo, cioè in pratica quello che è assentito e consentito in base al permesso di costruire
 
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