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Energia solare: proviamo a farne occasione di sviluppo
Non può essere materia di solo ed esclusivo profitto del privato e del cosiddetto mercato
di Tonino Pietrantoni - Cgil Rieti
lunedì 21 dicembre 2009
L'intervento di Roberto Giocondi sulla questione degli impianti fotovoltaici nella "piana reatina" ha posto in particolare l'accento sulla questione dell'impatto ambientale e quindi della necessaria regolamentazione e individuazione dei luoghi idonei a tali infrastrutture. La Cgil è completamente d'accordo e i successivi interventi di esponenti politici e amministrativi lasciano ben sperare per il futuro. C'è però una questione importante che merita uguale attenzione ed è la seguente: come impedire che, una sana e lungimirante politica di investimenti sull'energia solare e in genere su quella rinnovabile, fatta anche di molti soldi pubblici, diventi materia di solo ed esclusivo profitto del privato e del cosiddetto mercato?
In fondo si tratterebbe di essere coerenti con le analisi fatte sulle origini e responsabilità della attuale crisi finanziaria e sulle promesse riguardo alla diretta presenza , almeno nei settori strategici, dello Stato nelle sue articolazioni. Tutti hanno detto che niente dovrà essere come prima. Pare chiaro che la Green Economy, sulla quale fortunatamente si punta ad ogni livello, oltre a avere obiettivi ambientali rappresenta una nuova occasione di sviluppo dei territori: Rieti e la provincia possono recuperare competitività attraverso questa via visto che l'appetibilità di un territorio dipende sempre di più anche dalla disponibilità di energia pulita e a bassi costi.
Ecco perché non c'è solo la questione, importante , di dotarsi di strumenti e regolamenti urbanistici per evitare paradossalmente il "consumo" del territorio anche nello sviluppo dell'energia pulita ma ugualmente quella di una presenza del "Pubblico" direttamente nella produzione. Perché non pensare all'Asm o anche ad una nuova società pubblica con capitale di Provincia, Comune e Regione? Ciò vorrebbe dire non lasciare solo ai privati e alla loro naturale vocazione al profitto questo nuovo "mercato". Contemporaneamente vanno al più presto messe in atto politiche di incentivazione per quella parte di produzione "in proprio" che riguarda i cittadini e le singole aziende per abbattere i costi di installazione ancora abbastanza alti per le tasche di tante persone.
Questa misura accompagnata da un piano di investimenti per gli edifici pubblici non solo guarda al futuro ma diventa da subito una occasione di lavoro e di ripresa economica tanto necessaria nel nostro territorio. Da questo punto di vista avere un azienda come la Solsonica, produttrice di pannelli solari, apre nuove opportunità di bassi costi e alta qualità. Diversamente oltre a trovarci di fronte al "consumo del territorio", al danno per la produzione agricola, a ingenti finanziamenti con soldi pubblici, saranno di nuovo i cittadini a pagare conto nel mentre pochi interessi finanziari e speculativi avranno il monopolio del mercato dell'energia.
http://www.ilgiornaledirieti.it/legg...?id_news=16982
Non può essere materia di solo ed esclusivo profitto del privato e del cosiddetto mercato
di Tonino Pietrantoni - Cgil Rieti
lunedì 21 dicembre 2009
L'intervento di Roberto Giocondi sulla questione degli impianti fotovoltaici nella "piana reatina" ha posto in particolare l'accento sulla questione dell'impatto ambientale e quindi della necessaria regolamentazione e individuazione dei luoghi idonei a tali infrastrutture. La Cgil è completamente d'accordo e i successivi interventi di esponenti politici e amministrativi lasciano ben sperare per il futuro. C'è però una questione importante che merita uguale attenzione ed è la seguente: come impedire che, una sana e lungimirante politica di investimenti sull'energia solare e in genere su quella rinnovabile, fatta anche di molti soldi pubblici, diventi materia di solo ed esclusivo profitto del privato e del cosiddetto mercato?
In fondo si tratterebbe di essere coerenti con le analisi fatte sulle origini e responsabilità della attuale crisi finanziaria e sulle promesse riguardo alla diretta presenza , almeno nei settori strategici, dello Stato nelle sue articolazioni. Tutti hanno detto che niente dovrà essere come prima. Pare chiaro che la Green Economy, sulla quale fortunatamente si punta ad ogni livello, oltre a avere obiettivi ambientali rappresenta una nuova occasione di sviluppo dei territori: Rieti e la provincia possono recuperare competitività attraverso questa via visto che l'appetibilità di un territorio dipende sempre di più anche dalla disponibilità di energia pulita e a bassi costi.
Ecco perché non c'è solo la questione, importante , di dotarsi di strumenti e regolamenti urbanistici per evitare paradossalmente il "consumo" del territorio anche nello sviluppo dell'energia pulita ma ugualmente quella di una presenza del "Pubblico" direttamente nella produzione. Perché non pensare all'Asm o anche ad una nuova società pubblica con capitale di Provincia, Comune e Regione? Ciò vorrebbe dire non lasciare solo ai privati e alla loro naturale vocazione al profitto questo nuovo "mercato". Contemporaneamente vanno al più presto messe in atto politiche di incentivazione per quella parte di produzione "in proprio" che riguarda i cittadini e le singole aziende per abbattere i costi di installazione ancora abbastanza alti per le tasche di tante persone.
Questa misura accompagnata da un piano di investimenti per gli edifici pubblici non solo guarda al futuro ma diventa da subito una occasione di lavoro e di ripresa economica tanto necessaria nel nostro territorio. Da questo punto di vista avere un azienda come la Solsonica, produttrice di pannelli solari, apre nuove opportunità di bassi costi e alta qualità. Diversamente oltre a trovarci di fronte al "consumo del territorio", al danno per la produzione agricola, a ingenti finanziamenti con soldi pubblici, saranno di nuovo i cittadini a pagare conto nel mentre pochi interessi finanziari e speculativi avranno il monopolio del mercato dell'energia.
http://www.ilgiornaledirieti.it/legg...?id_news=16982