Emilio Isgro'

per Biagio.

vai a vedere il post numero 2:cool:

Anna Rosa Faina Gavazzi
 
leggendo l'intervista mi pare che l'artista si possa essere montato un po' la testa... se succede poi facilmente si perde il contatto con la realtà. .problema molto comune in questa società che lascia credere a chi ha raggiunto una certa notorietà e successo di avere qualità superiori al resto del mondo...trascurando che le variabili in gioco sono sempre tante...(esempio ecclatante personaggi della politica e del calcio...)
se si perde umiltà e umanità, per come la penso io, ogni carisma anche artistico passa in secondo piano... non a caso se si approfondisce si scopre - forse non nell'arte ma più in generale nella vita si- che i veri fuoriclasse solitamente hanno un approccio "umile" rispetto al "mondo"...avendo tot marce in più non si ha bisogno di "gonfiare"...

faccio un ragionamento generale che prescinde dal caso particolare visto che non conosco la biografia dell'artista e tanto meno lui...:
gli artisti non devono parlare tanto, se non attraverso il proprio lavoro artistico. altrimenti si rischia di scoprire di che pasta son fatti... spesso uomini del tutto nella media dal punto di vista umano, a volte sotto...e dopo averli idealizzati ...scende la catena..
meglio "accontentarsi" di godere del loro lavoro e delle intuizioni artistiche!
 
leggendo l'intervista mi pare che l'artista si possa essere montato un po' la testa... se succede poi facilmente si perde il contatto con la realtà. .problema molto comune in questa società che lascia credere a chi ha raggiunto una certa notorietà e successo di avere qualità superiori al resto del mondo...trascurando che le variabili in gioco sono sempre tante...(esempio eclatante personaggi della politica e del calcio...)
se si perde umiltà e umanità, per come la penso io, ogni carisma anche artistico passa in secondo piano... non a caso se si approfondisce si scopre - forse non nell'arte ma più in generale nella vita si- che i veri fuoriclasse solitamente hanno un approccio "umile" rispetto al "mondo"...avendo tot marce in più non si ha bisogno di "gonfiare"...

faccio un ragionamento generale che prescinde dal caso particolare visto che non conosco la biografia dell'artista e tanto meno lui...:
gli artisti non devono parlare tanto, se non attraverso il proprio lavoro artistico. altrimenti si rischia di scoprire di che pasta son fatti... spesso uomini del tutto nella media dal punto di vista umano, a volte sotto...e dopo averli idealizzati ...scende la catena..
meglio "accontentarsi" di godere del loro lavoro e delle intuizioni artistiche!
Monumentale
:clap::clap::clap:
(in assoluto e indipendentemente da Isgrò)
 
per Biagio.

vai a vedere il post numero 2:cool:

Anna Rosa Faina Gavazzi

Grazie Ale! Ho visto ora che ne avevate parlato. Ma la domanda rimane: allora perchè non ha denunciato per plagio/sfruttamento di immagine Davero, la Rai e la Gavazzi mentre ha denunciato la Sony/Waters? :confused:
 
Grazie Ale! Ho visto ora che ne avevate parlato. Ma la domanda rimane: allora perchè non ha denunciato per plagio/sfruttamento di immagine Davero, la Rai e la Gavazzi mentre ha denunciato la Sony/Waters? :confused:

Ma trovato un artista che abbia attaccato un critico d'arte:o
 
Monumentale
:clap::clap::clap:
(in assoluto e indipendentemente da Isgrò)

Ciao Gino ti rispondo non tanto per ringraziarti quanto per salutarti!

Pensando a chi - come te, Cris e altri - ora scrive meno mi è venuta istantaneamente alla mente una parola/concetto sentito qualche anno fa ad un interessante seminario: "UBUNTU"

Te/ve/me la dedico, oltre ai tanti amici del Fol.
È Una parola che vale la pena NON cancellare...:)

Buona serata a tutti
 
Nuovo caso di plagio?

Ancora un musicista che usa le cancellature per fini commerciali? :eek: e no eh :no: e adesso chi lo sente Isgro'? Poi guardando meglio vedo che alcune parole nei testi delle nuove canzoni di Cremonini non sono cancellate ma viene invece interposta ogni tanto una banda nera! E bravo Cesare...si fa così :asd:
 

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Ogni ulteriore commento è superfluo. Chi ha un minimo di intelletto tirerà le conclusioni.
 
Ulteriore conferma che Isgrò ha fatto bene a rivendicare il primato dell'arte su ogni sfruttamento commerciale.

si potrebbe anche capovolgere il senso della tua:
"ha fatto bene sotto il profilo commerciale. Marketing, ci chiama"
:D

"L'ex Pink Floyd, prosegue la nota, "ha avuto, a sua volta, l’opportunità di venire a conoscenza del grande artista italiano e delle sue opere, considerato nella cerchia dei critici come uno dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea italiana e creatore della Cancellatura".
:o
 
Ricevo e segnalo … :)

Cattura.jpg

In occasione del sessantennale della scomparsa di Licini, il Comune di Monte Vidon Corrado e il Centro Studi Licini presentano una mostra di Emilio Isgrò: la Casa Museo ospiterà una preziosa e inconsueta selezione di opere di uno dei più apprezzati artisti contemporanei del secondo dopoguerra.
Infatti l’esposizione, curata da Marco Bazzini e Daniela Simoni e organizzata in collaborazione con l’Archivio Isgrò, avrà come nucleo centrale alcune opere degli anni settanta ormai conosciute al grande pubblico come “lettere estratte”, uno degli episodi più radicali della sua originale ricerca sul rapporto tra linguaggio e immagine.
In un vasto campo bianco galleggiano, come disperse nel vuoto, singole consonanti ma anche vocali, segni d’interpunzione, numeri o note. In basso una scritta che recita da dove sono state estrapolate: Lettera R tratta dalla parola acero; Lettera Q tratta dalla Asthetik di George Wilhelm Friederich Hegel; Numero 14 tratto dal numero (e segue una cifra assurdamente impronunciabile).
Si tratta di una delle tante possibili varianti che nel tempo ha assunto la cancellatura, la grande e vera novità linguistica introdotta da Isgrò, che si rinnova ulteriormente nelle due opere realizzate per l’occasione, dedicate a Osvaldo Licini, che costituiranno il vero fulcro dell’esposizione.
Se Licini è stato un pittore puro, errante attraverso diverse esperienze sul piano culturale e stilistico, Isgrò è non soltanto un vulcanico artista ma anche un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista. Tra i due non esiste alcun rapporto diretto ma in entrambi sono ravvisabili alcuni interessi: il rapporto tra la scrittura e le arti visive, la critica alla cultura borghese, la sostanziale indipendenza da gruppi artistici e l’assoluta libertà intellettuale oltre all’arma dell’ironia.
Ad accogliere le opere di Isgrò nella Casa Museo vi sarà un nucleo di dipinti di Licini rappresentativi del suo percorso: dal figurativismo degli anni Venti alla mitografia pittorica degli anni Quaranta e Cinquanta. Oltre alle “lettere estratte” un breve spaccato dell’attività di Isgrò sarà raccontato con alcune importanti opere custodite in collezioni private.
Ribadendo la necessaria distanza temporale ed espressiva tra i due artisti, la mostra costituirà anche un’occasione per una riflessione sull’uso delle lettere – da qui anche il titolo – nell’opera di Licini e in quella di Isgrò. Sul tema è, infatti, prevista la pubblicazione di un Quaderno Liciniano, che sarà presentato nel corso dell’esposizione, nel quale Daniela Simoni indagherà quei “segni rari che non hanno nome; alfabeti e scritture enigmatiche” di cui Licini parla nella nota lettera scritta al filosofo Franco Ciliberti nel 1941 e Marco Bazzini analizzerà quella che in occasione della prima presentazione di queste opere Vittorio Fagone definì “la brusca sottrazione di uno spazio di lettura”.
La mostra che inaugura il 21 luglio rimarrà aperta fino al 4 novembre.

:bye:
 
Palle.
Dall'aldilà l'Osvaldo vi sta maledicendo.
Sventura, sventura.
 
Palle.
Dall'aldilà l'Osvaldo vi sta maledicendo.
Sventura, sventura.

:asd: Ahahaha!

Questa battuta l'ho trovata molto divertente e non più cattiva delle altre lette in questo thread … :)



Che cosa unisce due [ immensi :D ] artisti pur nella differenza dei loro lavori?

"Il rapporto tra la scrittura e le arti visive, - hanno detto i curatori - la valenza filosofica e ideologica della cancellatura, la critica della cultura borghese, la sostanziale indipendenza da gruppi artistici e l'assoluta libertà intellettuale, l'arma dell'ironia"

"Se Licini è stato un pittore puro, errante attraverso diverse esperienze sul piano culturale e stilistico, Isgrò è non soltanto un vulcanico artista ma anche un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista. Tra i due non esiste alcun rapporto diretto, ma in entrambi sono ravvisabili alcuni interessi: il rapporto tra la scrittura e le arti visive, la critica alla cultura borghese, la sostanziale indipendenza da gruppi artistici e l’assoluta libertà intellettuale oltre all’arma dell’ironia.
Ad accogliere le opere di Isgrò nella Casa Museo vi sarà un nucleo di dipinti di Licini rappresentativi del suo percorso: dal figurativismo degli anni Venti alla mitografia pittorica degli anni Quaranta e Cinquanta. Oltre alle “lettere estratte”, un breve spaccato dell’attività di Isgrò sarà raccontato con alcune importanti opere custodite in collezioni private.

Ribadendo la necessaria distanza temporale ed espressiva tra i due artisti, la mostra costituirà anche un’occasione per una riflessione sull’uso delle * lettere - da qui anche il titolo - nell’opera di Licini e in quella di Isgrò. Sul tema è, infatti, prevista la pubblicazione di un Quaderno Liciniano, che sarà presentato nel corso dell’esposizione, nel quale Daniela Simoni indagherà quei “segni rari che non hanno nome; alfabeti e scritture enigmatiche” di cui Licini parla nella nota lettera scritta al filosofo Franco Ciliberti nel 1941 e Marco Bazzini analizzerà quella che in occasione della prima presentazione di queste opere Vittorio Fagone definì “la brusca sottrazione di uno spazio di lettura”.

Mi consola solo il fatto che sulla grandezza dell'Artista Osvaldo Licini, :yes: siamo in perfetta sintonia OK!

*
A proposito di emozioni e sentimenti!

Ti dedico questa lettera (chissà poi mai perché, la mia preferita :) ) del 12 febbraio 1948




Sono ormai un povero Dio decrepito,

annoiato dal tempo e dalle stelle,

incapace di tutto, anche di sognarmi di volare,

per oltrepassare silenzio e solitudine,

sia per non scoprire la mia debolezza

innanzi tempo, sia per non impegnare le mie

ultime forze completamente a fondo,

sia pure detto senza alcun infingimento,

per mantenermi a dovuta distanza sotto

una pioggia di FERRO e di FUOCO.




Osvaldo Licini


Un caro saluto

Marco :)
 
io nonostante a due passi sicuramente non andrò. :D
 
Ultima modifica:
:asd: Ahahaha!

Questa battuta l'ho trovata molto divertente e non più cattiva delle altre lette in questo thread … :)



Che cosa unisce due [ immensi :D ] artisti pur nella differenza dei loro lavori?

"Il rapporto tra la scrittura e le arti visive, - hanno detto i curatori - la valenza filosofica e ideologica della cancellatura, BUUUUUMM la critica della cultura borghese, la sostanziale indipendenza da gruppi artistici e l'assoluta libertà intellettuale, l'arma dell'ironia"

"Se Licini è stato un pittore puro, errante attraverso diverse esperienze sul piano culturale e stilistico, Isgrò è non soltanto un vulcanico artista ma anche un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista. Tra i due non esiste alcun rapporto diretto,meno male che almeno questo lo ammettono, Licini comunque ne avrebbe avuto orrore ma in entrambi sono ravvisabili alcuni interessi: il rapporto tra la scrittura e le arti visive,ma va? v. sotto, ma è come dire che Pacciani e l'ordine dei ginecologi hanno gli stessi interessi la critica alla cultura borghese, questa proprio mancava :D la sostanziale indipendenza da gruppi artistici e l’assoluta libertà intellettuale oltre all’arma dell’ironia.
Ad accogliere le opere di Isgrò nella Casa Museo vi sarà un nucleo di dipinti di Licini rappresentativi del suo percorso: dal figurativismo degli anni Venti alla mitografia pittorica degli anni Quaranta e Cinquanta. Oltre alle “lettere estratte”, un breve spaccato dell’attività di Isgrò sarà raccontato con alcune importanti opere custodite in collezioni private.

Ribadendo la necessaria distanza temporale ed espressiva tra i due artisti, e allora? fuffa la mostra costituirà anche un’occasione per una riflessione sull’uso delle * lettere - da qui anche il titolo - nell’opera di Licini e in quella di Isgrò. Sul tema è, infatti, prevista la pubblicazione di un Quaderno Liciniano, che sarà presentato nel corso dell’esposizione, nel quale Daniela Simoni indagherà quei “segni rari che non hanno nome; alfabeti e scritture enigmatiche” di cui Licini parla nella nota lettera scritta al filosofo Franco Ciliberti nel 1941 e Marco Bazzini analizzerà quella che in occasione della prima presentazione di queste opere Vittorio Fagone definì “la brusca sottrazione di uno spazio di lettura”. sarebbe che si parla Isgrò? Ammappate che paroloni. Anche oggi si dice collaboratrice familiare, operatore ecologico e perfino, per l'immondezzaio, o discarica, eco-centro, così pare proprio pulito pulito

Mi consola solo il fatto che sulla grandezza dell'Artista Osvaldo Licini, :yes: siamo in perfetta sintonia OK!

*
A proposito di emozioni e sentimenti!

Ti dedico questa lettera (chissà poi mai perché, la mia preferita :) ) del 12 febbraio 1948




Sono ormai un povero Dio decrepito,

annoiato dal tempo e dalle stelle,

incapace di tutto, anche di sognarmi di volare,

per oltrepassare silenzio e solitudine,

sia per non scoprire la mia debolezza

innanzi tempo, sia per non impegnare le mie

ultime forze completamente a fondo,

sia pure detto senza alcun infingimento,

per mantenermi a dovuta distanza sotto

una pioggia di FERRO e di FUOCO.




Osvaldo Licini


Un caro saluto

Marco :)
Bella la poesia, anche se, dal punto di vista dell'essenzialità ricercata, tutti quei "per" appesantiscono il corso dei versi. Chiaramente, gli urgeva di più il contenuto, al di là dell'inizio piuttosto ispirato, come spesso avviene in Onofri, mentre un Luzi aveva questo di grande, che sapeva mantenere la tensione attraverso tutta la poesia, fino in fondo. Ma naturalmente Licini è comunque un grande pittore.

Certo che se tutti quelli che hanno messo lettere nell'opera d'arte vantassero affinità culturali con Licini, anche questi due, solo poco meno mediocri di Isgrò, andrebbero posti in mostra con lui. Tanto, basta la parola!

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Chiaramente il curatore si arrampica sugli specchi. :specchio: come quasi sempre fanno gli pseudointellettuali di carriera.

Invece, l'unico riferimento possibile, se non altro per il contenuto poetico, è

testo-immagine-klee.jpg

:p

PS intervento esteso solo in omaggio alla tua intelligente resilienza (se poi ti piace Isgrò, nobody's perfect).
E con questo saluto per un paio di mesi almeno.
 
OK! Bella la poesia :yes:, anche se, dal punto di vista dell'essenzialità ricercata, tutti quei "per" appesantiscono il corso dei versi. Chiaramente, gli urgeva di più il contenuto, al di là dell'inizio piuttosto ispirato, come spesso avviene in Onofri, mentre un Luzi aveva questo di grande, che sapeva mantenere la tensione attraverso tutta la poesia, fino in fondo. Ma naturalmente Licini è comunque un grande pittore.

Certo che se tutti quelli che hanno messo lettere nell'opera d'arte vantassero affinità culturali con Licini, anche questi due, solo poco meno mediocri di Isgrò, andrebbero posti in mostra con lui. Tanto, basta la parola!




Invece, l'unico riferimento possibile, se non altro per il contenuto poetico, è

Vedi l'allegato 2523385

:p

PS intervento esteso solo in omaggio alla tua intelligente resilienza :D

(se poi ti piace Isgrò, nobody's perfect). :eek: ( So do not tell me you can not forgive me Because no one's perfect, no, no one's perfect … :) )

E con questo saluto per un paio di mesi almeno. ( Ciao! Buone vacanze! E non affaticarti troppo … ;) Torna presto! Mi raccomando)

Mi mancavano queste tue chicche!

Quando ho letto " ma è come dire che Pacciani e l'ordine dei ginecologi hanno gli stessi interessi " sono scoppiato a ridere, quando poi ho pensato alla faccia che avrebbero fatto i boettiani moderatori, nel leggere "anche questi due, solo poco meno mediocri di Isgrò…", mi sono letteralmente scompisciato dalle risate. :D

Comunque, tornando seri, volevo ringraziarti per le belle parole e per la tua acuta sensibilità artistica. Ho apprezzato molto, o meglio abbiamo (come ben sai i tuoi post li leggo quasi sempre in compagnia … :) ) gradito l'accostamento tra le due arti e , a sua volta, tra i due Grandi pionieri dell'astrattismo lirico. OK!



Buona estate! :)

:censored: Tanto, basta la parola! :D


:bye:
 
Un saluto a tutti,
Vorrei chiedervi alcune cose riguardo all'artista, qualcuno ha qualche sua opera? perchè io ne posseggo una ma fatico a capire esattamente il suo valore.

Grazie a tutti
 
Un saluto a tutti,
Vorrei chiedervi alcune cose riguardo all'artista, qualcuno ha qualche sua opera? perchè io ne posseggo una ma fatico a capire esattamente il suo valore.

Grazie a tutti

Qualche info in più? Ciclo, anno, materiale, dimensioni...
 
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