Emilio Villa

E FARESTI COSA BUONA E GIUSTA :yes:

Gentilissimo Novenove,

Assodato che non vi sono dubbi per il mio Amore & Stima vero il mitico EMILIO VILLA ed il suo Lavoro mi duole constatare che purtroppo oggi Villa paga più di altri una "poca trasparenza" sulle sue quotazioni. Il prezzo di un Opera é certo quello a cui il venditore é disposto a cederlo ma ho dovuto constatare personalmente, ricercando da anni un suo Lavoro giusto per me che oggi le sue quotazioni ( o meglio le richieste dei venditori) sono "di molto aumentate" dal 2014 anniversario della nascita del «clandestino del Novecento», ovvero in occasione dei 100 anni dalla nascita e dei tanti eventi a lui dedicato.

Trattando poi diversi suoi Lavori ho dovuto purtroppo constatare (MI SCUSO se sto generalizzando forse troppo!) che la prima richiesta é (nei casi a me capitati!) + del doppio del prezzo che poi si arrivava ad avere trattando seriamente l'Opera. Ma personalmente "da persona seria" io diffido di questi comportamenti e generalmente non acquisto, conscio del fatto che se fossi completamente sprovveduto avrei pagato l'Opera + del doppio accettando la prima richiesta del venditore.

Ammetto però che anche su Artisti degli ANNINOVANTA quando i venditori si comportano così io preferisco lasciar perdere la trattativa.
 
Gentilissimo Novenove,

Assodato che non vi sono dubbi per il mio Amore & Stima vero il mitico EMILIO VILLA ed il suo Lavoro mi duole constatare che purtroppo oggi Villa paga più di altri una "poca trasparenza" sulle sue quotazioni. Il prezzo di un Opera é certo quello a cui il venditore é disposto a cederlo ma ho dovuto constatare personalmente, ricercando da anni un suo Lavoro giusto per me che oggi le sue quotazioni ( o meglio le richieste dei venditori) sono "di molto aumentate" dal 2014 anniversario della nascita del «clandestino del Novecento», ovvero in occasione dei 100 anni dalla nascita e dei tanti eventi a lui dedicato.

Trattando poi diversi suoi Lavori ho dovuto purtroppo constatare (MI SCUSO se sto generalizzando forse troppo!) che la prima richiesta é (nei casi a me capitati!) + del doppio del prezzo che poi si arrivava ad avere trattando seriamente l'Opera. Ma personalmente "da persona seria" io diffido di questi comportamenti e generalmente non acquisto, conscio del fatto che se fossi completamente sprovveduto avrei pagato l'Opera + del doppio accettando la prima richiesta del venditore.

Ammetto però che anche su Artisti degli ANNINOVANTA quando i venditori si comportano così io preferisco lasciar perdere la trattativa.
Carissimo Investart, che nn vi sia trasparenza o molta trasparenza sulle quotazioni di Emilio Villa , lo constato anche io , anche perchè non vi sono molto passaggi in asta.
Detto ciò, fai benssimo a lasciar perdere , quando galleristi cercano di approfittarne con i prezzi.
Emilio Villa , un pò come Franco Vaccari , è un artista di nicchia, che a mio parere va ricercato non tanto in galleria .... bensi' fra i librai...o collezionisti privati.
Prova a contattare la Derbylius di Milano , oppure Giorgio Maffei di Torino,Morra di Napoli o anche l'Arengario sempre di Milano , anche se . quest'ultima è piu' orientata al Futurismo .

Buona serata
 
Ultima modifica:
Carissimo Investart, che nn vi sia trasparenza o molta trasparenza sulle quotazioni di Emilio Villa , lo constato anche io , anche perchè non vi sono molto passaggi in asta.
Detto ciò, fai benssimo a lasciar perdere , quando galleristi cercano di approfittarne con i prezzi.
Emilio Villa , un pò come Franco Vaccari , è un artista di nicchia, che a mio parere va ricercato non tanto in galleria .... bensi' fra i librai...o collezionisti privati.
Prova a contattare la Derbylius di Milano , oppure Giorgio Maffei di Torino,Morra di Napoli o anche l'Arengario sempre di Milano , anche se . quest'ultima è piu' orientata al Futurismo .

Buona serata

Grazie!
 
Figurati e in bocca al lupo! ;)

fammi sapere se riusciari nell'impresa :)

ciao
 
Tanto per rimanere sull'importanza della parola
ancor prima che dei gesti;)


“…Striati, strinati, mordenti cacciamo
via gli istrioni furbeschi e languorosi.

Noi vogliamo portare in vista, in aura, in
pista, in area l’esperienza fondamentale
di vivere senza linguaggi, asportando e
tagliandoci la lingua, per non parlare,
per non leccare, per non morire.
In aria
come lame di intelletto, di intelletti, di
intelligenza…”.

Emilio Villa, 1970:o
 
Ringraziando Investart per il benvenuto riservatomi, vorrei segnalare (senza alcun intento commerciale), che la MIMESIS EDIZIONI ha da poco inaugurato una collana dedicata ad Emilio Villa, nell'ambito della quale sono stati pubblicati due testi:
- il Clandestino, storica biografia redatta da Aldo Taglieferri, in un'edizione riveduta ed ampliata (non posso dire in quali parti perchè per pigrizia non l'ho ancora aperto)
- Emilio Villa e i sui tempi, raccolte di tre testi correlati con il Convegno che tenutosi nelle giornate del 24 e 25 novembre 2016 presso la Scuola Normale Superiore, dal titolo «I Verbovisionari. L’ “altra avanguardia” tra sperimentazione visiva e sonora», in cui la giornata del 24 era dedicata interamente proprio a Villa

Per approfondimenti segnalo:
Imperfetta Ellisse, blog di poesia e altro
Pisa. Alla Scuola Normale Superiore: “L’altra avanguardia – I Verbovisionari”, sperimentazione visiva e sonora | archiviomauriziospatola
 
faccio risalire questo 3D
 

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In mostra da martedì 15 maggio in via di Monte Giordano 26 piazza dell'Orologio Roma:

ARTISTI SUL TEVERE / fra Emilio Villa e Topazia Alliata 1954-1965

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https://fabiosargentini.it/viva_villa.html


VIVA VILLA! LETTURA INTEGRALE DELL'ODISSEA, TRADOTTA DA EMILIO VILLA A CURA DI ELSA AGALBATO E FABIO SARGENTINI. ATTORI: ELSA AGALBATO, VALERIO APREA, FRANCESCA BENEDETTI, FRANCESCO BISCIONE, PINO CENSI, CARLO DE RUGGIERI, LUCA DELLA BIANCA, ALBERTO DI STASIO, CARMELO GALATI, ANNA MARIA GHERARDI, REMO GIRONE, ALESSIA INNOCENTI, GINESTRA PALADINO, DANIELE PETRUCCIOLI, ANTONIO PIOVANELLI, ARNALDO NINCHI, ALVIA REALE, EDOARDO SIRAVO, VITTORIA ZINNI 22 E 23 GENNAIO 2005 DALLE ORE 12 ALLE ORE 23 'MI SONO MESSO NEI VOSTRI PANNI. VI ARRIVA PER POSTA UNA BUSTA, L'APRITE, E NE VIEN FUORI UN CARTONCINO CHE RAFFIGURA UN'AURORA SUL FONDO E IN PRIMO PIANO LA SCRITTA VIVA VILLA! CHE GALLEGGIA SUL MARE TRA DUE DIRUPI. COSA C'ENTRA, AVRETE GIUSTAMENTE PENSATO, QUELLO SLOGAN RIVOLUZIONARIO CON IL PAESAGGIO DI SAPORE MITOLOGICO DIPINTO DA DI STASIO? POI, LEGGENDO ALL'INTERNO DEL CARTONCINO, TUTTO DOVREBBE ESSERVI STATO CHIARO: IL TITOLO ' GIOCATO SULL'OMONIMIA TRA PANCHO VILLA, IL LEGGENDARIO CONDOTTIERO DEI PEONES MESSICANI, E EMILIO VILLA, IL GENIALE NEGLETTO POETA ITALIANO, CUI SI DEVE UNA STUPEFACENTE TRADUZIONE DELL'ODISSEA. MOLTI DI VOI, SCOMMETTO, SI SARANNO CHIESTI: EMILIO VILLA, CHI? NOME NOTO AGLI SPECIALISTI, DI VARI CAMPI, POESIA ARTE FILOLOGIA, MA AMARAMENTE IGNOTO AI PI' (FINALMENTE ' IN QUESTI GIORNI IN LIBRERIA UNA BELLISSIMA BIOGRAFIA DI VILLA 'IL CLANDESTINO' ED. DERIVE-APPRODI A CURA DI ALDO TAGLIAFERRI). PER ME, CHE L'HO CONOSCIUTO NEGLI ANNI SESSANTA, EMILIO ' SEMPRE STATO 'LO SCOPRITORE DI BURRI' , COLUI CHE AVEVA SCRITTO PER PRIMO SUL PITTORE DEI SACCHI METTENDO NEL SACCO TUTTI I CRITICI D'ARTE MILITANTI DELL'EPOCA. UN'AUREOLA DESTINATA AD ALEGGIARGLI INTORNO AL CAPO TUTTA LA VITA. DICO LA VERIT': SPESSO I TESTI VILLIANI SUI CATALOGHI DELLE MOSTRE MI RIUSCIVANO OSTICI, FATICOSI. AFFASCINANTI, MA FATICOSI. UNA SCRITTURA, LA SUA, CHE NON CONCEDE NULLA ALLA PLATEA, TORRENZIALE, MAGMATICA, FATTA DI UN IMPASTO LINGUISTICO AMPLISSIMO, CHE MI METTEVA SOGGEZIONE. MA SE DA UN LATO, LEGGENDO VILLA, SMARRIVO A VOLTE IL FILO D'ARIANNA DEL SENSO, DALL'ALTRO VENIVO CATTURATO DALL'INTRICO LABIRINTICO DEI SUONI. ALLA LUCE DI TUTTO QUESTO, PRENDENDO OGGI IN MANO L'ODISSEA VILLIANA, SONO STATO PIACEVOLMENTE COLPITO DA COME LA SUA TRADUZIONE SAPPIA ESSERE COINVOLGENTE. E CHE RITMO EMILIO RESTITUISCE A OMERO! PER L'ENTUSIASMO MI ' VENUTA VOGLIA DI GRIDARE IL SUO NOME NELL'ARIA: VIVA VILLA! HO ESCLAMATO D'ISTINTO, E L' ' NATO, PER CASO, IL GIOCO D'IDENTIT' TRA PANCHO E EMILIO. ERANO ENTRAMBI CORPULENTI: FORSE QUESTO LI HA UNITI NELLA MIA MENTE. DEL RESTO ANCHE EMILIO NEL LINGUAGGIO ' STATO UN RIVOLUZIONARIO. NON SՏ MAI ARRUOLATO E NELLA VITA ERA UN RANDAGIO. QUESTA LETTURA DELL'ODISSEA, CHE VEDE IMPEGNATI BEN VENTUNO ATTORI, ' L'ULTIMO DEGLI EVENTI SUL TEMPO MESSI IN ATTO NELLA MIA CARRIERA. MA ' LA PRIMA VOLTA CHE, INVECE DI PITTORI, MUSICISTI, DANZATORI, HO CHIAMATO ALL'OPERA UNO STUOLO DI ATTORI DI TEATRO. IL CAST, A CURA DI ELSA AGALBATO, ANNOVERA VECCHIE VOLPI E VERDI SPERANZE. IN UNA STRUTTURA COME QUESTA, BASATA SU UNA FERREA SEQUENZA TEMPORALE, ' INSITA ANCHE UNA SORTA DI SFIDA SOTTILE. CHI RIUSCIR' A RENDERE L'ASCOLTO PI' AVVINCENTE? IO STESSO, CHE HO IDEATO L'EVENTO, ORA CHE ' SULLA PEDANA DI LANCIO MI SENTO TREMARE LE VENE E I POLSI. E' UNA BELLA SCOMMESSA, DI QUESTI TEMPI, UN EVENTO CHE SI PROTRAE E SI CONCLUDE NELL'ARCO DI QUARANTOTTO ORE. MA ' BELLO ANCHE, PER CHI L'HA PRATICATO DA GIOVANE, IMBARCARSI ANCORA OGGI IN UN LAVORO SULL'ENERGIA.'

(FABIO SARGENTINI)

.... perdonatemi per il maiuscolo, ma diversamente mi modificava alcuni termini
 
Emilio Villa e la rivista "Appia"

Alla ricerca di materiale per approfondire il Lavoro dell’Artista Ezio Bruno Caraceni ho visto che Emilio Villa si era interessato al suo Lavoro sul finire degli anni ‘50.

Nella ricerca di quegli scritti mi sono imbattuto nel .pdf della Rivista on-line semestrale 13/2014 FONDAZIONE MEMOFONTE Studio per l’elaborazione informatica delle fonti storico-artistiche Home • Fondazione Memofonte

Qui http://www.memofonte.it/home/files/pdf/XIII_2014_GASTALDON.pdf a partire dalla pagina 245 è possibile leggere il bellissimo e esausti articolo a firma di Giorgia Gastaldon dal titolo ”Emilio Villa e l’esperienza di «Appia Antica»”.

Nell’articolo si legge che la rivista “Appia” condivideva la sede con l’omonima “Galleria Appia Antica” fondata nel 1957 da Liana Sisti e che dovrebbe avere interrotta le attività nel 1959, notizia dedotta dall’ impossibilità di reperire informazioni sulla sua attività dopo tale data.

La rivista “Appia” invece sopravvisse per due anni da quel 1959 al 1961 con l’uscita di due numeri, visibili a partire da qui Diffondere la cultura visiva: l'arte contemporanea tra riviste, archivi e illustrazioni. e due numeri che non vennero (purtroppo) mai distribuiti.

Consigliatissima la lettura dell’articolo a tutti gli “Amici dell’Arte” del FOL che come me condividono “la passione” per “il mitico” Emilio Villa e che vogliono approfondire la sua esperienza di «Appia Antica. Atlante di Arte Nuova».
 
... Dal sito dell'inventario dell' Archivio di Emilio Villa ...

Visto che ne abbiamo parlato e data la ricchezza/importanza delle informazioni contenute mi sembra doveroso condividere con gli "Amici dell'Arte" del FOL il link all' Inventario dell'Archivio Emilio Villa a cura di Maurizio Festanti :

 
Rialzo questo 3D tanto per cambiare un po’ aria.:o

Per lungo tempo la sua poesia è stata obliterata dalla critica anche, ma non solo, perché Villa è sempre stato indifferente alla sorte del suo lavoro poetico che preferiva far uscire in tirature di poche copie o su cataloghi di amici artisti o su riviste semiclandestine, realizzando volutamente il massimo grado di dispersione.
Villa scrisse anche in italiano, ma poco : lingua però non ha mai amato perché a suo parere “lingua di schiavitù” d’una “Ytaglya” pomposamente accademica.
Ha preferito scrivere nel dialetto milanese, ma soprattutto in un latino di proprio estrosissimo conio, con saporose deviazioni in greco antico, provenzale e inserti semitici, per approdare infine ad un francese sui generis che farà stordire i nativi di quella madrelingua. La contorsione alla quale sottopone l’idioma, ne deforma l’uso corrente, pur non scendendo mai a velleitarie stravaganze, bensì scavando all’interno del linguaggio ove crea sperimentali inedite situazioni.
Al rifiuto della storia si ricollega la critica del rapporto tra cose e parole: “chi che aspetta di sentire le parole? / o voi / aspettare di sentir le cose tra le cose? Ogni si aspetta / di udire le cose e le parole? Ma chi cosa / e parole che dice, dove sono?” (“Si, ma lentamente”, 1954), e Villa opterà definitivamente di parlare parole e non più cose.
amico tra gli altri di Alberto Burri, Piero Dorazio e Giulio Turcato.

«I critici sono la merXXXX.. da», scrisse Villa in una lettera indirizzata agli artisti Agostino Bonalumi e Piero Manzoni
E la sua considerazione della Storia scritta fu : «uno sbaglio continuo, che non si ferma, e non si stanca mai di sbagliare, di rifare, di rivedere, di ricredersi, di affermare oggi, per rimangiarsi tutto domani»).

Se interessa allego amarcord di Politi:
Emilio Villa | | Flash Art
 

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che valore ha questo artista?
seppur a livello artistico(parere personale) vale tanto paghereste con tanti quattrini una sua opera?
Le opere di Villa sono rare,trovarle museali è ancor di piu e chi le ha fa il prezzo.
ma questo prezzo è equo?

Era da anni che facevo il filo ad un opera a dir poco museale, volevo fare la pazzia e portarmela a casa facendo un offerta indecente.
ho offerto 15 k con le gambe che mi tremavano...

poi vi dirò come è andata i finire....
 
Se ti piace ed hai grandi disponibilità finanziare prendila. Io 15 k per Emilio Villa non li spenderei.
Riguardo le quotazioni di questo Artista di tutto rispetto, direi che sono basse da sempre senza speranza di un cambiamento per la tipologia dei suoi lavori non facili da capire e d’impatto assai difficili dal punto di vista estetico.
 
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Se ti piace ed hai grandi disponibilità finanziare prendila. Io 15 k per Emilio Villa non li spenderei.
Riguardo le quotazioni di questo Artista di tutto rispetto, direi che sono basse da sempre senza speranza di un cambiamento per la tipologia dei suoi lavori non facili da capire e d’impatto assai difficili dal punto di vista estetico.
Condivido ogni parola di artepassion. Per provare a rispondere ad artart aggiungo, però, che se l’opera fosse mia probabilmente non la cederei a meno di quella cifra. Mi sembra un perfetto esempio di quello che in letteratura chiamano “effetto possesso”: la valutazione cambia a seconda che uno possieda o meno l’oggetto. Ci sono artisti rari che hanno collezionisti molto affezionati in cui la forbice tra le due valutazioni risulta particolarmente ampia, ma ciò non è ingiustificato.
 
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