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ENI: PRESTO VERDETTO SU KASHAGAN (MF)
MILANO (MF-DJ)--Si decide in questi giorni a Cambridge il destino di Kashagan, il mega-giacimento kazako di Eni & Co. Entro poche settimane, scrive MF, dai laboratori britannici di Twi (The Welding Institute), dove sono in corso gli ultimi esami sulle tubature difettose che hanno portato al fermo della produzione, e' atteso il responso definitivo su cosa abbia provocato le fughe di gas dell'ottobre scorso.
Il consorzio Ncoc (North Caspian Operating Company) di cui fa parte Eni col 16,8%, ha arruolato anche i tecnici giapponesi di Nippon Steel e Sumitomo Metal per le ispezioni nella pipeline di Bolashak. Con una simile mobilitazione e' abbastanza probabile che a meta' gennaio si possano decidere i tempi per la riapertura del giacimento, come si augura il fondo sovrano kazako Samruk-Kazyna, unico azionista della compagnia petrolifera di Stato KazMunaiGas. Ieri il direttore del Fondo, Malik Salimgereev, ha detto che sei differenti ispezioni delle condotte hanno confermato l'assenza di crepe e fuoriuscite e che a meta' gennaio, una volta acquisite le conclusioni dei tecnici di Cambridge, si potra' stabilire quando riavviare il sito estrattivo. La previsione sembra confermare l'ipotesi di una riapertura per la prossima primavera.
red/glm
(fine) MF-DJ NEWS 09:30 27 dic 2013
MILANO (MF-DJ)--Si decide in questi giorni a Cambridge il destino di Kashagan, il mega-giacimento kazako di Eni & Co. Entro poche settimane, scrive MF, dai laboratori britannici di Twi (The Welding Institute), dove sono in corso gli ultimi esami sulle tubature difettose che hanno portato al fermo della produzione, e' atteso il responso definitivo su cosa abbia provocato le fughe di gas dell'ottobre scorso.
Il consorzio Ncoc (North Caspian Operating Company) di cui fa parte Eni col 16,8%, ha arruolato anche i tecnici giapponesi di Nippon Steel e Sumitomo Metal per le ispezioni nella pipeline di Bolashak. Con una simile mobilitazione e' abbastanza probabile che a meta' gennaio si possano decidere i tempi per la riapertura del giacimento, come si augura il fondo sovrano kazako Samruk-Kazyna, unico azionista della compagnia petrolifera di Stato KazMunaiGas. Ieri il direttore del Fondo, Malik Salimgereev, ha detto che sei differenti ispezioni delle condotte hanno confermato l'assenza di crepe e fuoriuscite e che a meta' gennaio, una volta acquisite le conclusioni dei tecnici di Cambridge, si potra' stabilire quando riavviare il sito estrattivo. La previsione sembra confermare l'ipotesi di una riapertura per la prossima primavera.
red/glm
(fine) MF-DJ NEWS 09:30 27 dic 2013