Esclusivamente tenaris 2

MARKET TALK: con greggio a 60 usd si va verso deflazione (JPM) 17/12/2014 12:36 - MF-DJ

MILANO (MF-DJ)--Il Ftse Mib cede l'1,94% a 18.307 punti in attesa di conoscere l'esito delle elezioni del Presidente della Repubblica in Grecia e le comunicazioni del Fomc di questa sera. Intanto, il dato sull'inflazione di novembre dell'Eurozona ha visto una crescita dello 0,3% a/a. JPMorgan spiega che per ora l'inflazione si e' allineata alle attese del consenso, ma tuttavia ultimamente si e' verificato un evento drammatico: il Brent e' sprofondato sui 60 dollari al barile. Nelle ipotesi degli esperti, che vedono il prezzo medio del greggio a 65 dollari al barile nel mese di dicembre/gennaio e a 70 dollari al barile nel mese di febbraio/marzo, l'inflazione dovrebbe crescere dello 0% a/a nella prima parte del prossimo anno. Se invece il prezzo del greggio di dovesse mantenere in media sui 60 dollari al barile, l'inflazione segnerebbe un -0,2% a/a nel primo trimestre del 2015. "E' facile vedere come il crollo del prezzo del petrolio metta sempre piu' pressione alla Bce sul lancio di un QE sui titoli di Stato nella prima parte del prossimo anno", spiegano gli analisti. Il Brent scambia ora a 5
 
avrei paura ad entrare short a questi livelli
 
in usa sembra voler proseguire up...vediamo...
 
prox obiettivo di breve (non oggi) potrebbe essere andare a chiudere quel buchetto...OK!

è un lap o un gap o roba simile? :confused:

scusate l'ignoranza :bow:
 

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Alle 16.30 ci sono le scorte del petrolio usa,la giornata si decide lì,ora siamo sulla prima resistenza ,11.90/12.
Sopra c'è il gap che evidenzi.
 
anche una roba del genere non mi dispiacerebbe :cool:

VOLCANO +55% WallStreet. In Arrivo Opa da Philips 17/12/2014 16:04 - WS
 
*Usa: -0,207 mln barili scorte settimanali carburante distillato
*Usa: +5,25 mln barili scorte settimanali benzina a 222,014 mln
*Usa: -0,847 mln barili scorte settimanali petrolio a 379,942 mln
*Usa: -0,207 mln barili scorte settimanali carburante distillato
*Usa: +5,25 mln barili scorte settimanali benzina a 222,014 mln
 
sul 5 min. oil sta sparando dei candelotti verdi nel cielo manco fosse il 31 dicembre
 
Greggio, prime aperture a decisione falchi Opec su no taglio produzione 17/12/2014 16:47 - RSF

LONDRA, 17 dicembre (Reuters) - I membri dell'Opec, che hanno appoggiato la proposta di un taglio delle produzioni petrolifere nell'ultima riunione lo scorso mese, si stanno avvicinando alle posizioni dell'Arabia Saudita secondo cui occorrefocalizzarsi sulla quota di mercato, riducendo così qualunque possibilità di un'azione per difendere i prezzi.

Mentre il Venezuela - che ha fatto una campagna per il taglio nell'ultima riunione del 27 novembre scorso - continua a chiedere misureper fare salire i prezzi, le altre nazioni che di solito appoggiano queste azioni, come Iran e i membri africani, sono stati silenti.

"Stiamo solo guardando e vendendo petrolio a qualunque prezzo", dice un delegato di un Paese membro dell'Opec che a novembre ha chiesto un taglio della produzione.

Questo vuol dire che c'è una maggiore unità dietro i principali produttori del Golfo riuniti nell'Opec che mostrano, questa settimana, di essere preparati ad attendere anche un anno per vedereuna stabilizzazione del mercato, nonostante il crollo dei prezzi <LCOc1> sotto i 60 dollari al barile, il livello più basso dal 2009.

Il calo del prezzo dai massimi raggiunti quest'anno a 115 dollari al barile lo scorso giugno è particolarmentepesante per quei Paesi, come Venezuela, Algeria e Iran, che hanno bisogno di un prezzo sopra 100 dollari per bilanciare i loro budget, secondo le stime del Fondo monetario internazionale e di altri analisti.

Si pensava che l'Opec avrebbeaffrontato il problema lo scorso novembre tagliando la produzione, ma i produttori del Golfo, guidati dall'Arabia Saudita, hanno respinto questa eventualità. Un delegato di un altro Paese membro Opec, che ha appoggiato la richiesta di un taglionell'ultima riunione, dice che qualunque azione per sostenere i prezzi dovrebbe includere anche la Russia, che non fa parte dell'Opec, e che finora non mostra segnali di cedimento nel rifiuto di tagliare la produzione.

"Nonostante il panico,siamo d'accordo che l'Opec non può tagliare da solo", sottolinea il delegato.

"I produttori stanno cercando di tirare il freno allo shale oil e questo accadrà prima o poi e stanno anche stimolando l'economia e una domanda più elevata di petrolio e questo continuerà", dice uno dei due delegati che evidenzia come non ci sia alcun bisogno di riunire l'Opec prima della prossima riunione prevista a giugno.
 
A questo punto se il petrolio tiene non escludo un allungo...in due segute ha recuperato quasi un euro...bene...
 
Tutti spariti???
Vi fate vivi solo quando cala???
Beati voi...
 
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