vivaslan
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Conosco un proprietario di un locale commerciale che lo vuole vendere da oltre 6 anni.
Dopo varie esperienze negative di affitto se ne vuole liberare a tutti i costi anche perché ci paga 1800 euro di Imu.
Oltre 200 mq netti in vendita a soli 120 K trattabili.
A me interessa perché il Comune da la possiblità di farci 4 appartamenti da 50 mq che potrei locare a 500 euro al mese.
Vado dal commercialista per esporre tutti i dettagli dell’affare e mi dice che ci sarà quasi sicuramente l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate sul basso prezzo d’acquisto.
Infatti 120 k : 214 mq = 560 euro al mq.
Mentre il prezzo per questo genere di immobili secondo l’OMI (l’osservatorio dei prezzi immobiliari) in quella località è tra 1100 e 1800 al mq.
Quindi la tassa di registro da pagare, secondo l’AE, è considerando un prezzo tra 235 k e 385 K, oltre ad una multa salata in caso di verifica.
Si potrebbe risolvere, con una perizia giurata che tiene conto del momento particolare che non si vende nemmeno a piangere in aramaico, del fatto che la città è piena di simili immobili vuoti sia in vendita che in affitto, che mantenerlo vuoto costa un accidente tra spazzatura e Imu, che i prezzi Omi non sono allineati con il mercato reale ecc.
Allora vado all’ AE e chiedo di parlare con il Dirigente che si occupa degli accertamenti.
Gli spiego tutta la situazione, che il prezzo che intendo pagare per l’acquisto è reale, che esiste anche una perizia giurata fatta da un tecnico, ecc..
Lui mi risponde, che la perizia è di parte quindi non attendibile; che non è possibile pagare un prezzo simile e che in caso di acquisto mi conviene pagare la tassazione minima, cioè su 235 K per non rischiare di pagarla dopo con una multa salata…
Questo è lo Stato…
Dopo varie esperienze negative di affitto se ne vuole liberare a tutti i costi anche perché ci paga 1800 euro di Imu.
Oltre 200 mq netti in vendita a soli 120 K trattabili.
A me interessa perché il Comune da la possiblità di farci 4 appartamenti da 50 mq che potrei locare a 500 euro al mese.
Vado dal commercialista per esporre tutti i dettagli dell’affare e mi dice che ci sarà quasi sicuramente l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate sul basso prezzo d’acquisto.
Infatti 120 k : 214 mq = 560 euro al mq.
Mentre il prezzo per questo genere di immobili secondo l’OMI (l’osservatorio dei prezzi immobiliari) in quella località è tra 1100 e 1800 al mq.
Quindi la tassa di registro da pagare, secondo l’AE, è considerando un prezzo tra 235 k e 385 K, oltre ad una multa salata in caso di verifica.
Si potrebbe risolvere, con una perizia giurata che tiene conto del momento particolare che non si vende nemmeno a piangere in aramaico, del fatto che la città è piena di simili immobili vuoti sia in vendita che in affitto, che mantenerlo vuoto costa un accidente tra spazzatura e Imu, che i prezzi Omi non sono allineati con il mercato reale ecc.
Allora vado all’ AE e chiedo di parlare con il Dirigente che si occupa degli accertamenti.
Gli spiego tutta la situazione, che il prezzo che intendo pagare per l’acquisto è reale, che esiste anche una perizia giurata fatta da un tecnico, ecc..
Lui mi risponde, che la perizia è di parte quindi non attendibile; che non è possibile pagare un prezzo simile e che in caso di acquisto mi conviene pagare la tassazione minima, cioè su 235 K per non rischiare di pagarla dopo con una multa salata…
Questo è lo Stato…