ETF e successioni

Ho letto tutto il topic che è stato molto chiarificatore ma ho un quesito un po' particolare.

Poniamo che il de cuius possedesse delle azioni in marginazione short ad un pmc di 50$. Ora le suddette azioni valgono 25 dollari e quindi c'è un gain considerevole sul quale non verrà pagato CG dagli eredi, perchè così funziona la legislazione sulle azioni (anche per quelle in marginazione suppongo).

Il de cuius, avendo visto scendere nel corso del tempo il prezzo dell'azione (e quindi aumentare il gain) ha deciso di ridurre la marginazione tenendo quindi lo stop loss il più in basso possibile (visto che l'azione si è allontanata notevolmente dal pmc). Poniamo che lo stop loss sia a 55$ (ovvero +10% dal pmc)

Ora:
l'erede probabilmente si vedrà riportare dall'intermediario il pmc derivante dalla media delle chiusure dell'azione degli ultimi 90gg, che poniamo sia di 25$.
E immagino erediterà anche lo stop loss posto al +10%, che non sono più 55$ bensì 27,5$.
Può succedere quindi che questo stop loss venga bucato nel bel mentre della procedura di successione in cui ovviamente il conto è bloccato...e quindi la posizione potrebbe essere chiusa "arbitrariamente".

Mi chiedevo se può esserci una risoluzione al problema.
Grazie
 
Alla fine più passa il tempo e più sto maturando alcune idee balzane (ma probabilmente non eccessivamente errate) sulla gestione dei propri denari in vita e in pre-morte.

In vita fino alla pensione, aprire uno o più Fondi Pensione senza mai arrivare al limite per cui diventa impossibile prelevare l'intero montante. Questo per approfittare degli attuali vantaggi fiscali di questi strumenti in termini di deducibilità durante la vita dell'investimento e di riduzione della tassazione in fase di riscatto.

Una volta in pensione, e dopo avere intascato il montante dei Fondi Pensione, investimento in BTP fino a che non si schiatta. In questo modo agli eredi passa la posizione esentasse.

Gli ETF, che in tutto il mondo civilizzato sono strumenti validissimi, qui in Italia vengono massacrati da una tassazione orribile e ingiusta.

Sbaglio da qualche parte?
Ciao
l'investimento in FP durante la vita lavorativa è un'idea ottima, il grosso limite è che i riscatti sono ben limitati perciò ci puoi investire solo cifre che sei sicuro non ti serviranno fino alla pensione (il resto va investito su portafoglio pigro).
In quanto all'investimento da neo pensionato, io credo che l'inflazione calerà in futuro perciò un LS80 avrà un rendimento ben superiore al BTP, pertanto il montante netto che passerà agli eredi è superiore se si è investito in Lifestrategy.
 
La conversione in BTP si può fare per ciò che eccede la franchigia. Così si combinano i due obiettivi del maggior valore di un portafogli bilanciato e del risparmio fiscale. Solo sopra la franchigia assume maggior pregio un titolo di Stato. Cioè, alla fine, se devi pagare il 4% di imposta (se gli eredi saranno coniuge o figli) ma prudenzialmente lasci in btp per 10 anni, perché non sai in anticipo quando di preciso morirai, per uno 0,4 in più ti precludi un 3/4% annuo di maggior rendimento,
 
per uno 0,4 in più ti precludi un 3/4% annuo di maggior rendimento,
sulla base di cosa questi calcoli?

Penso di aver afferrato il concetto ma non sono sicuro. Intendi comparando il rendimento ipotetico di un etf azionario nel lungo termine con un btp?
 
riprendo il 3d per avere conferma di aver interpretato correttamente....
Per i titoli nominativi (in questo caso azioni) se si hanno titoli in forte guadagno gli eredi ricevono in successione i titoli al prezzo di mercato quindi sulle plusvalenze di quei titoli non si paga capital gain è corretto? cioè non conviene assolutamente vendere e trasferire in vita corretto?
Grazie
 
Sì, dovrebbe essere così. Su fondi esteri (tra cui ETF) invece vale (anche) vendita e si realizza capital gain.
 
Sì, dovrebbe essere così. Su fondi esteri (tra cui ETF) invece vale (anche) vendita e si realizza capital gain.
Riepilogo; per avere la minimizzazione del carico fiscale, in caso di patrimonio importante,
se si hanno azioni , fino a 1kk in caso di un grado di parentela , tipo padre e figlio, si ha la franchigia , il resto sarebbe meglio, se possibile investirlo in titolo di stato white list, esenti dall'asse ereditario.

Inoltre, circa la composizone del patrimonio , occorre privilegiare titoli singoli, come obbligazioni e azioni perché le eventuali plusvalenze non verranno tassate poiché l'erede le ottiene al pmc della media degli ultimi 2 \ 3 mesi prima del decesso del cuius ( questo secondo alcune banche ) ;

per questi motivi , si dovrebbe evitare di investire in etf o fondi o polizze (?) dove il decesso equivale fiscalmente ad una vendita.

Chiedo conferma anche a @bow
 
riprendo il 3d per avere conferma di aver interpretato correttamente....
Per i titoli nominativi (in questo caso azioni) se si hanno titoli in forte guadagno gli eredi ricevono in successione i titoli al prezzo di mercato quindi sulle plusvalenze di quei titoli non si paga capital gain è corretto? cioè non conviene assolutamente vendere e trasferire in vita corretto?
Grazie

E' esattamente così.

Al contrario se hai un titolo in forte minus (diamo il 50% in meno), l'erede se lo ritrova a prezzo di mercato e quindi se il giorno dopo fa il 100% di gain, finisce che l'erede lo venderà e paghera le tasse su un capital gain che per il decuis non sarebbe stato un gain.
 
Riepilogo; per avere la minimizzazione del carico fiscale, in caso di patrimonio importante,
se si hanno azioni , fino a 1kk in caso di un grado di parentela , tipo padre e figlio, si ha la franchigia , il resto sarebbe meglio, se possibile investirlo in titolo di stato white list, esenti dall'asse ereditario.

Inoltre, circa la composizone del patrimonio , occorre privilegiare titoli singoli, come obbligazioni e azioni perché le eventuali plusvalenze non verranno tassate poiché l'erede le ottiene al pmc della media degli ultimi 2 \ 3 mesi prima del decesso del cuius ( questo secondo alcune banche ) ;

per questi motivi , si dovrebbe evitare di investire in etf o fondi o polizze (?) dove il decesso equivale fiscalmente ad una vendita.

Chiedo conferma anche a @bow
No: investire in ETF ha comunque senso perché sul lungo periodo gli ETF world ti danno un rendimento "certo", invece azioni e obbligazioni singole sono molto più rischiose (perché vanno contro il principio della diversificazione) e probabilmente nel lungo periodo rendono parecchio di meno, per cui della detassazione non te ne fai nulla. Ciao
 
No: investire in ETF ha comunque senso perché sul lungo periodo gli ETF world ti danno un rendimento "certo", invece azioni e obbligazioni singole sono molto più rischiose (perché vanno contro il principio della diversificazione) e probabilmente nel lungo periodo rendono parecchio di meno, per cui della detassazione non te ne fai nulla. Ciao
io parlavo ai soli fini fiscali

@Nofee confermi?
 
Ho letto con molta attenzione e ringrazio per gli interventi.
Ma non basterebbe passare gli ETF da un conto singolo ad un conto cointestato col coniuge per evitare il pagamento del CG alla dipartitaxdi uno dei due?
 
Ho letto con molta attenzione e ringrazio per gli interventi.
Ma non basterebbe passare gli ETF da un conto singolo ad un conto cointestato col coniuge per evitare il pagamento del CG alla dipartitaxdi uno dei due?
per quello che so il cointestatario pagherà il CG sul 50% del totale (se due cointestatari), semmpre se non sbaglio.
 
Ho letto con molta attenzione e ringrazio per gli interventi.
Ma non basterebbe passare gli ETF da un conto singolo ad un conto cointestato col coniuge per evitare il pagamento del CG alla dipartitaxdi uno dei due?

Sarebbe bellissimo, ma non si può "donare" un fondo intestato ad una persona ad un altra senza prima liquidarlo.

Tu puoi fare un passaggio di titoli solo da un dossier con lo stesso intestario, non con diversi intestatari o, come suggerisci tu, da mono intestatario a co-intestatario.

Ricordo anche che se uno ha conto intestato a se stesso, Mario (padre) e vuole donare a Luca (figlio) dei soldi è elusione (indi illegalt) aprire un conto co-intestato (Mario e Luca), gircontarli li e poi dopo girocontarli sul conto di solo Luca.

E' di fatto una donazione e o la sani con atto notarile o se mai avessi un controllo tu avresti eluso la tassa di donazione.

Che poi non controllino, è tutto un altro discorso ovviamente.
 
Non capisco perché la legge prevede che in fase di eredità un singolo titolo azionario o obbligazionario viene ereditato al pmc alla data del decesso e non devono essere pagate tasse, mentre invece su un ETF avviene la stessa cosa ma al contrario qui si pagano le tasse sulla plusvalenza.

In caso di eredità di immobili e titoli di borsa a chi bisogna rivolgersi per fare la successione? Basta un qualsiasi notaio o bisogna rivolgersi a uno studio con competenze specifiche su eredità di titoli di borsa?
 
Non capisco perché la legge prevede che in fase di eredità un singolo titolo azionario o obbligazionario viene ereditato al pmc alla data del decesso e non devono essere pagate tasse, mentre invece su un ETF avviene la stessa cosa ma al contrario qui si pagano le tasse sulla plusvalenza.

In caso di eredità di immobili e titoli di borsa a chi bisogna rivolgersi per fare la successione? Basta un qualsiasi notaio o bisogna rivolgersi a uno studio con competenze specifiche su eredità di titoli di borsa?

Eh, è lo stesso motivo per cui un reddito diverso può compensare un reddito di capitale, ma non viceversa...
Misteri della fiscalità italiana!

Notaio normale va bene, tanto i calcoli te lei fa la banca (vedi un vecchio post di Bowman in questo topic che la spiega benissimo).
 
Caf con un geometra per le volture catastali
 
Sarebbe bellissimo, ma non si può "donare" un fondo intestato ad una persona ad un altra senza prima liquidarlo.

Tu puoi fare un passaggio di titoli solo da un dossier con lo stesso intestario, non con diversi intestatari o, come suggerisci tu, da mono intestatario a co-intestatario.

Ricordo anche che se uno ha conto intestato a se stesso, Mario (padre) e vuole donare a Luca (figlio) dei soldi è elusione (indi illegalt) aprire un conto co-intestato (Mario e Luca), gircontarli li e poi dopo girocontarli sul conto di solo Luca.

E' di fatto una donazione e o la sani con atto notarile o se mai avessi un controllo tu avresti eluso la tassa di donazione.

Che poi non controllino, è tutto un altro discorso ovviamente.
ma se le donazioni non superano le aliquote previste dalla legge si può parlare ugualmente di elusione??
 
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