Stefano_74
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La cosa è più semplice di quanto si pensi. L'asino casca nel momento esatto in cui il venditore decide (convinto o sfiancato dalle insistenze) di affidarsi all'agenzia.Buongiorno rispolvero questa discussione….
circa un anno fa ho visitato un immobile con un agenzia…
L agente mi ha detto che la mia proposta, non scritta, è stata rifiutata, e che il venditore poteva scendere di prezzo ma era comunque lontano da quello offerto da me…
ho la sensazione che se tratto personalmente con la proprietà riusciamo a trovare un accordo pur a distanza di oltre un anno…
secondo voi nel caso di accordo dovrei comunque pagare l’agenzia ?
l immobile e pubblicato da diverse agenzie
grazie
E molto dipende da quanto il venditore ignori come gira il fumo.
Se il venditore ignora che vendere un appartamento attraverso un'agenzia intermediaria gli comporterà "sict et simpliciter" (e questo accade senza possibilità di scampo alcuno) la ricezione di offerte per la formulazione delle quali l'acquirente avrà già sottratto la commissione che dovrà -lui - pagare, ti stà già comunicando che è disposto a pagare la sua "non conoscenza" delle modalità con le quali si realizza una transazione immobiliare.
Oppure, se ignorante non è, non ha tempo (paga lui), non vuole fastidi (pagherà lui), non sa selezionare l'acquirente (pagherà lui), ritiene che le agenzie siano più efficaci nel gestire la vendita (pagherà lui). E' semplice. E questo le agenzie lo sanno bene. Tuttavia staccano parcella anche all'acquirente, tutto regolare. Ma la vendita dovrà superare n mila ostacoli in più.
Faccio esempio.
Venditore ha da piazzare un immobile che (riferimento OMI rispetto alla metratura commerciale) vale (parliamo di valore non di prezzo. Quest'ultimo è un numero "di pancia", il valore è ciò che farà realizzare invece la convergenza domanda-offerta) 200.000,00 Euro.
Venditore sa dunque che da quell'appartamento può realizzare 200K. Sa anche che il momento di mercato è quello che è, che i mutui sono alle stelle, che i tassi di interesse sono oggi fuori da ogni logica. Però ha la reale necessità di vendere per trasferirsi, per liquidare.
Si rivolge allora all'agenzia/intermediaria "teleguidandola" su quello che dovrà essere il prezzo che vorrà intascare.
Agenzia da parte sua, in quel preciso istante ha un duplice obiettivo: rendere il più possibile realizzabile la vendita e contemporaneamente non contraddire (pena un'uscita dalla porta di casa prima del previsto) il venditore.
Per raggiungere tale obiettivo innesca un meccanismo che io definisco "circo italico": tenderà ad aumentare il prezzo rispetto alla richiesta del venditore, per due motivi: 1-per crearsi un cuscinetto in fase di trattativa col futuro probabile sfortunato cliente acquirente e dunque facilitare la vendita 2-perchè, consapevole del reale valore di mercato (leggasi OMI=transazioni per immobili simili nell'ultimo anno in quella zona+specificità tipiche dell'appartamento in questione) la generosità della sua valutazione farà si che il venditore firmi quel dannato documento di acquisizione scongiurando che quest'ultimo si rivolga ad altra agenzia.
Il ragionamento che muove l'agenzia è "se non faccio neanche una visita - e non la farà di sicuro - avrò un'evidenza da fornire al venditore rispetto alla quale richiedergli di rientrare un pò nei ranghi con la richiesta economica". Prezzo stabilito 240.000,00 €. Tutti contenti. Proviamo, vediamo come va.
Risultato. Venditore perde tempo, casa sul mercato piazzata in pubblicità ovunque, data inserzione dell'annuncio sui siti maggiormente battuti dagli acquirenti risalente ad ottobre del 2022, visite zero, risultato (come ampiamente prevedibile) il nulla.
Allora Agenzia contatta venditore, quest'ultimo già predisposto al ridimensionamento alla luce dei risultati - nulli - raggiunti, facilmente concorda un -10%-15% dal prezzo concordato e pubblicizzato in fase di sottoscrizione del mandato.
Si arriva quindi a circa 215.000,00 dopo X mesi e zero visite o, peggio, esclusivamente visite di perditempo.
Il venditore si rimette in attesa, questa volta più fiducioso di prima.
Agenzia rinnova annuncio, rinfrescandone la data di inserzione sui maggiori portali e scrivendo in bella mostra -15%!! Ribasso!
L'acquirente potenziale, che era li in agguato da tempo, a cui piaceva quella casa, piaceva la zona, aveva addirittura inserito quell'annuncio tra i "preferiti" ma riscontrando il prezzo richiesto totalmente fuori mercato (al punto di non provare neanche a "provarci") ha pensato bene di non alzare la cornetta, inizia a sogghignare ed a pensare "ci risiamo col circo".
Stufo però di attendere oltre (altri sei mesi!!!!) decide questa volta di alzare la cornetta e, già infastidito dal fatto di aver rivisto il solito "circo" su quell'annuncio, chiama l'agenzia col mitra spianato. Riceve le informazioni preliminari da parte dell'agenzia ed arrivati a parlare del prezzo, chiedendo se fosse trattabile o meno, agenzia esordisce con il più classico dei classici - degni di una storia in bianco e nero dei film di Sordi: "Eh sa, il venditore ha già abbassato la richiesta, come vedrà dall'annuncio iniziale di 240.000,00, non crediamo sia possibile abbassarlo ulteriormente, forse una limatina, certo ci possiamo provare, venga in agenzia".
Acquirente, chiusa la telefonata e preso appuntamento con agenzia, fa una rivalutazione della zona in cui insiste l'appartamento, il civico, il piano e tutto quanto necessario, sbricia un'ultima volta l'OMI per rinfrescarsi la memoria (perchè sempre li si va a finire tutti) si fa due conti e fa il seguente ragionamento:
Casa vale 200.000,00, considerando però che - anche senza aver ancora vista la casa - qualche lavoretto (di solito i bagni) dovrò pur farlo, a più di 180.000,00 non vale la pena prenderla. Acquirente però, consapevole del circo, delle bestie e dei giocolieri, sa che non potrà offrire 180K poichè sarà coinvolto nel gioco del tira e molla e dovrà raggiungere la cifra che ha pre-stabilito (valori OMI alla mano dai quali non si scappa, commissioni di agenzia e piccola ristrutturazione) con qualche rilancio per venire, almeno sul piano psicologico, incontro al venditore. La rigidità non paga mai e dunque....
Indipendentemente dai fondi a disposizione, e fermamente convinto di prendere quell'appartamento A VALORE DI MERCATO (e non al prezzo di pancia, anche se a chiedere quei soldi fosse la sacra mamma!) Venditore si prepara a fare un'offerta.
Per cui dai 200.000,00 di partenza (valori OMI, analisi di mercato in zona/quartiere, backlog delle vendite nel raggio di 500 metri in linea d'aria per appartamenti identici) al netto della ristrutturazione necessaria per i bagni si arriva facile facile a 180K.
Venditore sa che ha anche la rogna della commissione da pagare, e dunque scala dai 180K il 3-4% standard+IVA, via altri 10K dall'offerta.
Si visita la casa, la casa piace e i controlli sono tutti ok, si va in agenzia, si tasta il terreno rispetto alla richiesta di commissioni agenzia, ci confermano essere il 4% (quindi tutto torna) e pam! Acquirente spara 165.000,00 con questo ragionamento (o uno molto simile a questo): 200K vale casa - piccoli lavori di ristrutturazione 20K - commissione agenzia 10K - 5K di margine da tenersi in tasca nel caso volessi dimostrare la forte volontà di acquistarla e rilanciare.
Agenzia: "non possiamo accettare un'offerta così bassa" (o magari l'accettano per sottoporla al venditore, d'altra parte la pagnotta a casa va portata)
Venditore "se avessi dovuto vendere con 80-90K di ribasso avrei fatto da solo invece di chiamare questi incompetenti". Oltretutto se accettassi perderei dall'offerta di 165 ulteriori 10K da dare all'agenzia! No no!
Acquirente: " se tutto si incastra come deve, avrò casa al giusto valore, diversamente ce ne sono sul mercato altre 1000".
Risultato: Tempo perso: una marea. Aspettative disilluse: tante. Venditore non riesce a liberarsi dell'immobile. Agenzia ha subito gravosissimi (AIUTO!!!) costi per la stampa del cartello a colori in vetrina e dell'annuncio sui portali. Acquirente che stà li a chiedersi che fine abbiano fatto tutti visto che nessuno si fa vivo.
Venditore probabilmente sarebbe sceso a 180K in considerazione di dover vendere, e facendolo da solo non avrebbe da smenarci ulteriori 10K in commissioni.
Acquirente sarebbe forse stato disposto anche ad arrivare a 185K dal momento che a quella casa ci teneva.
Ma il circo ha preso il sopravvento e soprattutto, tra 10K di commissioni (iva compresa) da una parte e 10K dall'altra..
Allora dico io: Ma due foto ed un annuncio ben scritto su qualche portale lo sappiamo fare?
No? Piace il Circo? Vero che mentre mettiamo su il circo gli altri venditori privati realizzano?