fare l'idraulico è ancora richiesto?

Non ho trovato nulla sull'idraulico in concorrenza monopolistica.
Oltre a non studiare non so usare Google.

Riportami le fonti.

Non è un mercato di prodotti, ma di servizi.
Non è un mercato dove i servizi offerti si differenziano per tipologia ma solo per localizzazione.

Non è un mercato dove una variazione di prezzo crea una variazione di segno contrario della domanda. Se si rompe un tubo e tutti gli idraulici ti chiedono il doppio tu l'idraulico lo devi chiamare lo stesso.

Riportami le fonti e ti credo... ;-)

Concorrenza monopolistica - Wikipedia

Tiè.
Pure Wikipedia ti dice che gli idraulici hanno profitto zero sul lungo periodo 🤣.

"A lungo termine i ricavi della maggioranza di queste imprese coprono appena i costi di vendita. I piccoli negozi di quartiere, i ristoranti, i parrucchieri o gli idraulici sono degli esempi di queste imprese."
 
Napoli continui a ragionare in maniera molto limitata, mi fai quasi tenerezza davvero.

Stiamo cercando di farti capire in tutti i modi che fai confusione e continui a sostenere che hai la ragione in tasca.

Anche il discorso del ''I NEOLAUREATI PRENDONO POCO'' e' anche questo il classico discorso da bar di chi nella vita finisce la giornata lavorativa alle 17 e dopo due bianchini spara sentenze sul mondo pensando di avere la verità in tasca e probabilmente e' da una vita allo stesso livello di dove ha iniziato.
Per questo non frequento i bar.

Comunque sia per cercare di aprirti la mente un laureato se e' capace nel suo lavoro come ha accennato Altopiano, avra' anche le credenziali per avviare un business chiedere fondi ecc, ricordiamoci che la maggior parte dei miliardari al mondo sono laureati, per favore non apriamo il mito del self made che legge un manuale smanetta su qualche circuito stampato in garage e fonda microsoft perche' e' una cosa ormai smentita, bambinesca, e che esiste solo nei film...
Elon Musk e' laureato, Bill Gates era quasi laureato ad Harvard, Jeff Bezos e' laureato e aveva ottimi ruoli a Wall Street, James Simons del mitico fondo medallion e' laureato, Enzo Ferrari e Berlusconi sono laureati, e potrei continuare all'infinito.

Conosco medici come ho gia detto prima che si sono limitati al lavorare per conto dello stato, quelli con lo studiolo, e quelli che hanno aperto cliniche private, aziende farmaceutiche o realizzato brevetti che rendono centinaia di migliaia di euro l'anno di royalties.

Come conosco ingegneri informatici che grazie alla laurea (che non vale niente) lavorano in google con stipendio entry level di 120k l'anno piu benefit e possibilità di carriera.

Come conosco gente che grazie ad una laurea in economia fa il consulente finanziario e alza qualche milioncino l'anno, come conosco ragazzi che stanno facendo carriera in McKinsey.

In fine secondo te e' piu gratificante e offre piu opportunità una laurea che ti permette di costituire un'azienda farmaceutica, il fare il notaio, lavorare in google o in McKinsey, oppure e' meglio girare per capri con il furgone a fare nero (ovvero il delinquente) spaccandosi le mani?

Sei proprio sicuro che una laurea e' un biglietto di sola andata verso la povertà?
 
Ultima modifica:
Napoli continui a ragionare in maniera molto limitata, mi fai quasi tenerezza davvero.

Stiamo cercando di farti capire in tutti i modi che fai confusione e continui a sostenere che hai la ragione in tasca.

Anche il discorso del ''I NEOLAUREATI PRENDONO POCO'' e' anche questo il classico discorso da bar di chi nella vita finisce la giornata lavorativa alle 17 e dopo due bianchini spara sentenze sul mondo pensando di avere la verità in tasca e probabilmente e' da una vita allo stesso livello di dove ha iniziato.
Per questo non frequento i bar.

Comunque sia per cercare di aprirti la mente un laureato se e' capace nel suo lavoro come ha accennato Altopiano, avra' anche le credenziali per avviare un business chiedere fondi ecc, ricordiamoci che la maggior parte dei miliardari al mondo sono laureati, per favore non apriamo il mito del self made che legge un manuale smanetta su qualche circuito stampato in garage e fonda microsoft perche' e' una cosa ormai smentita, bambinesca, e che esiste solo nei film...
Elon Musk e' laureato, Bill Gates era quasi laureato ad Harvard, Jeff Bezos e' laureato e aveva ottimi ruoli a Wall Street, James Simons del mitico fondo medallion e' laureato, Enzo Ferrari e Berlusconi sono laureati, e potrei continuare all'infinito.

Conosco medici come ho gia detto prima che si sono limitati al lavorare per conto dello stato, quelli con lo studiolo, e quelli che hanno aperto cliniche private, aziende farmaceutiche o realizzato brevetti che rendono centinaia di migliaia di euro l'anno di royalties.

Come conosco ingegneri informatici che grazie alla laurea (che non vale niente) lavorano in google con stipendio entry level di 120k l'anno piu benefit e possibilità di carriera.

Come conosco gente che grazie ad una laurea in economia fa il consulente finanziario e alza qualche milioncino l'anno, come conosco ragazzi che stanno facendo carriera in McKinsey.

In fine secondo te e' piu gratificante e offre piu opportunità una laurea che ti permette di costituire un'azienda farmaceutica, il fare il notaio, lavorare in google o in McKinsey, oppure e' meglio girare per capri con il furgone a fare nero (ovvero il delinquente) spaccandosi le mani?

Sei proprio sicuro che una laurea e' un biglietto di sola andata verso la povertà?

Lo stipendio medio per laureato in Italia è € 27 500 all'anno

Laureato: Quanto guadagna in Italia nel 2023?.

Non è difficile capire che i miei discorsi sono relativi alla situazione media del paese.

Non capisco poi che senso ha citare carriere di eccellenza a livello mondiale per fare cherry picking...

È ovvio che se una persona è capace, è meglio che intraprenda una carriera universitaria o imprenditoriale.

Onestamente, io però tra l'essere il laureato medio italiano e l'idraulico medio italiano preferirei essere tutta la vita l'idraulico medio.

Se questo discorso è troppo difficile da capire alzo le mani e la discussione finisce qui.

Stammi bene.

Ps: alle offese personali non rispondo, ma il fatto che spari sentenze sulle persone che non conosci, infarcite da frasi "lei non sa chi sono io e quanti soldi e amici ho" ti qualifica!
 
Ultima modifica:
Lo stipendio medio per laureato in Italia è € 27 500 all'anno

Laureato: Quanto guadagna in Italia nel 2023?.

Non è difficile capire che i miei discorsi sono relativi alla situazione media del paese.

Non capisco poi che senso ha citare carriere di eccellenza a livello mondiale per fare cherry picking...

È ovvio che se una persona è capace, è meglio che intraprenda una carriera universitaria o imprenditoriale.

Onestamente, io però tra l'essere il laureato medio italiano e l'idraulico medio italiano preferirei essere tutta la vita l'idraulico medio.

Se questo discorso è troppo difficile da capire alzo le mani e la discussione finisce qui.

Stammi bene.

Ps: alle offese personali non rispondo, ma il fatto che spari sentenze sulle persone che non conosci, infarcite da frasi "lei non sa chi sono io e quanti soldi e amici ho" ti qualifica!
La funzione principale dell'università in Italia è diventata spolpare i risparmi dei genitori di classe media con affitti, mutui tombali e spese varie da fuori sede. Chi come gli idraulici inizia a lavorare subito dopo il diploma non ha queste spese, ed inoltre inizia a guadagnare e a salire di reddito con molti anni di anticipo. La laurea mediamente converrebbe solo se il titolo garantisse entrate molto maggiori rispetto ad ora.
 
La funzione principale dell'università in Italia è diventata spolpare i risparmi dei genitori di classe media con affitti, mutui tombali e spese varie da fuori sede. Chi come gli idraulici inizia a lavorare subito dopo il diploma non ha queste spese, ed inoltre inizia a guadagnare e a salire di reddito con molti anni di anticipo. La laurea mediamente converrebbe solo se il titolo garantisse entrate molto maggiori rispetto ad ora.
ecco, è qui che volevo arrivare.
poi se per fare un discorso sulla convenienza della laurea in Italia tiriamo in ballo chi fa carriere in mc Kinsey (30mila dipendenti a livello global, 2100 in Italia) (che tra l'altro lavora più dell'idraulico di capri che di notte dorme, a differenza di chi lavora nelle Firm della consulenza strategica), un'altra manciata di persone a livello global che fanno i consulenti finanziari e addirittura Bil Gates e Bezos alzo le mani.
 
Scusate sono nuovo, mi chiedevo il senso del paragone Gates, Bezos e Co. per giustificare l'utilità della laurea... ^^"
 
In linea generale concordo con lei, anche se non sottovaluto il potenziale che l'idraulico possa avere in eventi di pubblica e privata necessità, il saper fare cose non implica la necessità di un titolo accademico, soprattutto con l'offerta accademica odierna, ma questo è un altro discorso.
Nel caso Gates e associati penso che il titolo accademico sia servito solo a legittimare la propria carriera, mi spiego meglio: l'imprenditore di successo senza un titolo del genere perde di credibilità in base alle scelte che deve prendere, penso al caso "Marchionne"; chi al contrario ne è manchevole, "pareggia" con altre cose che la società ritiene più o meno interessanti, tipo vittorie, possedimenti, donne e via dicendo.. mi viene in mente il caso "Briatore".
Ora l'esempio del garage che genera il "genio" è un archetipo ormai famoso come affermava qualche utente in precedenza, però serve per alimentare una narrativa "altra" e cioè che se ti chiudi in uno scantinato e sei diciamo "furbo" puoi arrivare in alto, e qui il titolo accademico non c'entra molto, basta semplicemente osservare i circoli di "amicizie" che questi sedicenti imprenditori frequentano e la carriera lampo che parla per loro... ^^"
 
Per sostituire un contatore si arriva anche a un centinaio di euro e più, dipende anche dall'urgenza...
 
Per sostituire un contatore si arriva anche a un centinaio di euro e più, dipende anche dall'urgenza...
Restando fuori dall'urgenza (che giustamente è cara) su Milano anche se si commissiona una normale ristrutturazione i prezzi sono sensibilmente più alti rispetto quei prezzi medi riportati nel link.

Non so i dati rispetto a quando sono aggiornati, però negli ultimi anni i prezzi medi sono aumentati sensibilmente.
 
C'è anche il "fai da te" che si può sperimentare, dipende ovviamente dall'entità del problema come in tutte le cose...
 
cut

In fine secondo te e' piu gratificante e offre piu opportunità una laurea che ti permette di costituire un'azienda farmaceutica, il fare il notaio, lavorare in google o in McKinsey, oppure e' meglio girare per capri con il furgone a fare nero (ovvero il delinquente) spaccandosi le mani?

Sei proprio sicuro che una laurea e' un biglietto di sola andata verso la povertà?
Diciamo che a livello di crimilalita fare il notaio, lavorare in McKinsey o aprire un'azienda farmaceutica sono equiparabili ad attività quali gestire la distribuzioni di stupefacenti in una regione...

Il tuo ragionamento avrebbe senso se dicessi: preferiresti fare l'impiegato di banca (lavoro per il quale viene richiesta una laurea) o fare l'artigiano? Ad oggi l'artigiano vince a mani bassi.
 
Diciamo che a livello di crimilalita fare il notaio, lavorare in McKinsey o aprire un'azienda farmaceutica sono equiparabili ad attività quali gestire la distribuzioni di stupefacenti in una regione...

Il tuo ragionamento avrebbe senso se dicessi: preferiresti fare l'impiegato di banca (lavoro per il quale viene richiesta una laurea) o fare l'artigiano? Ad oggi l'artigiano vince a mani bassi.
Questo è il tema principale, sul quale concordo.

E comunque il tema principale del topic.
Non credo che la persona che lo ha aperto sia Bill Gates o un dipendente di successo instradato verso una carriera da CEO di multinazionali.

Oggi, in Italia, vista la stagnazione dei salari, se mi trovassi di fronte a un 18enne che non ama studiare ed è indeciso tra intraprendere una carriera universitaria e diventare idraulico, non ho dubbi su cosa consigliare.
 
Questo è il tema principale, sul quale concordo.

E comunque il tema principale del topic.
Non credo che la persona che lo ha aperto sia Bill Gates o un dipendente di successo instradato verso una carriera da CEO di multinazionali.

Oggi, in Italia, vista la stagnazione dei salari, se mi trovassi di fronte a un 18enne che non ama studiare ed è indeciso tra intraprendere una carriera universitaria e diventare idraulico, non ho dubbi su cosa consigliare.
Non mi trovi d'accordo. Anche nei concorsi pubblici la laurea da punteggio!
E' sempre meglio studiare. :o
 
Non mi trovi d'accordo. Anche nei concorsi pubblici la laurea da punteggio!
E' sempre meglio studiare. :o
Dipende sempre dalla persona secondo me, perché se non sei portato per l'università e ci devi mettere una vita secondo me è meglio non farla.
Almeno quando l'ho fatta io, a finirla in corso fummo veramente pochi... Ci sono persone che ci hanno impiegato 7/8 anni e che ora hanno un lavoro da impiegato base senza prospettive.

Ma queste persone quando li recuperano i soldi spesi (e non guadagnati) per fare l'università?
 
Dipende sempre dalla persona secondo me, perché se non sei portato per l'università e ci devi mettere una vita secondo me è meglio non farla.
Almeno quando l'ho fatta io, a finirla in corso fummo veramente pochi... Ci sono persone che ci hanno impiegato 7/8 anni e che ora hanno un lavoro da impiegato base senza prospettive.

Ma queste persone quando li recuperano i soldi spesi (e non guadagnati) per fare l'università?
Ma quanto tempo ci metti non significa niente. Bisogna vedere un po' la persona se sveglia, intuitiva, capace o se un incapace totale.

Carlo Messina ci ha messo 6 anni per finire economia (ai tempi era qudriennale) oggi è CEO di Intesa SanPaolo.

Nella vita reale, salvo casi limite, una volta nel mondo del lavoro non interessa a nessuno quanto tempo ci hai messo o il voto.

Oppure questo caso, per prendere la laurea in medicina ci ha messo 7 anni però poi è entrato in Plastica che è una delle più ambite. Invece di 11 anni ce ne ha messi 13 ma non credo che nessuno gli chieda quanto ci abbia messo. Perché quando entri nel mondo del lavoro non interessa a nessuno.

Schermata 2023-05-13 alle 20.09.15.png



Ma anche di gente che con il solo diploma che ha fatto carriera ne conosco tantissima. Oggi però la laurea serve, anche se presa in ritrardo. IMO

Schermata 2023-05-13 alle 20.14.54.png
 
Ma quanto tempo ci metti non significa niente. Bisogna vedere un po' la persona se sveglia, intuitiva, capace o se un incapace totale.

Carlo Messina ci ha messo 6 anni per finire economia (ai tempi era qudriennale) oggi è CEO di Intesa SanPaolo.

Nella vita reale, salvo casi limite, una volta nel mondo del lavoro non interessa a nessuno quanto tempo ci hai messo o il voto.

Oppure questo caso, per prendere la laurea in medicina ci ha messo 7 anni però poi è entrato in Plastica che è una delle più ambite. Invece di 11 anni ce ne ha messi 13 ma non credo che nessuno gli chieda quanto ci abbia messo. Perché quando entri nel mondo del lavoro non interessa a nessuno.

Vedi l'allegato 2903301


Ma anche di gente che con il solo diploma che ha fatto carriera ne conosco tantissima. Oggi però la laurea serve, anche se presa in ritrardo. IMO

Vedi l'allegato 2903304
Non ci stiamo capendo. Sono d'accordo con te per i casi da te citati.

Ma se sei destinato a una carriera da medioman/mediowoman (ne ho incontrati tanti nel corso della mia carriera lavorativa) forse studiare non ti conviene tanto
 
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Non mi trovi d'accordo. Anche nei concorsi pubblici la laurea da punteggio!
E' sempre meglio studiare. :o
Se il concorso fosse effettivamente un mezzo per far incontrare domanda e offerta senza risultare una specie di lotteria al massacro certamente avrebbe senso, poi bisogna anche aggiungere clientelismo e corruzione...

Credo che studiare servi sempre, poi bisogna anche essere pratici e cercare di aggiornarsi per quanto possibile oggi le informazioni arrivano a botte di Gigabyte; lo studio è un percorso di vita intenso e non necessariamente porta i frutti che dovrebbe, dipende da cosa serve... faccio un esempio stupido l'Ai oggi condanna una serie di lavori che forse l'università dovrebbe modificare nei suoi curricula, perché domanda e offerta non si incontrano, parlo dell'ambiente linguistico che è in shock da questo punto di vista....

Ma quanto tempo ci metti non significa niente. Bisogna vedere un po' la persona se sveglia, intuitiva, capace o se un incapace totale.

Carlo Messina ci ha messo 6 anni per finire economia (ai tempi era qudriennale) oggi è CEO di Intesa SanPaolo.

Nella vita reale, salvo casi limite, una volta nel mondo del lavoro non interessa a nessuno quanto tempo ci hai messo o il voto.

Oppure questo caso, per prendere la laurea in medicina ci ha messo 7 anni però poi è entrato in Plastica che è una delle più ambite. Invece di 11 anni ce ne ha messi 13 ma non credo che nessuno gli chieda quanto ci abbia messo. Perché quando entri nel mondo del lavoro non interessa a nessuno.

Vedi l'allegato 2903301


Ma anche di gente che con il solo diploma che ha fatto carriera ne conosco tantissima. Oggi però la laurea serve, anche se presa in ritrardo. IMO

Vedi l'allegato 2903304

Concordo il tempo è irrilevante; è anche vero che i giovani laureati sanno tanto di una disciplina ma poco di interdisciplinarietà e di vita, si viaggia poco e si conosce poco l'altro... la tendenza è quella dell'automa stile giapponese, casa alveare, deliveroo e realtà virtuale vediam se attecchisce anche nel Bel Paese
 
Mi viene davvero da sorridere nel leggere tutti questi commenti.
Vedo tanto cricetismo e voglia di emergere, fare carriera ed avere successo anche sacrificando stress, salute, tempo e fatica.

La cosa migliore da fare è semplicissima: il lavoro che richiede il minor sforzo possibile e che ti dia il minor stress possibile, e poi tanto tempo libero.
La cosa più importante che abbiamo è il tempo, che deve essere accompagnato dalla salute soprattutto sul lungo periodo (quindi sana alimentazione, un po' di attività fisica, meno stress possibile).
I soldi? Stipendio minimo per vivere senza entrare nella logica malata del consumismo: niente spese folli, non buttare i soldi, non comprare robe solo perché ce le hanno tutti o per "status", investire ciò che risparmi.
Appena hai la possibilità smetti di lavorare.

Lo studio dev'essere un piacere, non un modo per fare il cricetone in un'azienda o prendere un pezzo di carta.
Messina è un cricetone; l'impiegato comune di banca è un cricetone. Sono tutti cricetoni schiavi delle logiche della società di massa che sacrificano il loro tempo e si stressano (le cose più importanti che hanno) per sentirsi integrati e realizzati nella società capitalistica.

Io amo investire, amo l'economia ma non ci vorrei mai stare dentro attivamente (esclusa la funzione di consumatore e investitore).
Un mio grande amico dice sempre: chi capisce veramente l'economia, non può non rendersi conto dell'enorme trappola che è.
 
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