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Leopardo ha scritto:Che barba che noia ... dove sono i -10% di una volta?
vedrai che a meta' maggio ti accontentano ..
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Leopardo ha scritto:Che barba che noia ... dove sono i -10% di una volta?
sek ha scritto:vedrai che a meta' maggio ti accontentano ..
pericle.84 ha scritto:Vi Auguro La Buona Notte, Naturalmente Indossando Il Pigiamino In Terital Estivo.
pimpa ha scritto:Sabato, 21 Aprile 2007
INTERPORTO, DEMONT E SAN PAOLO FANNO LOGISTICA
Accordo con Montefibre ma i chimici restano preoccupati
(e.t.) Ci ha messo anni per ingranare, sempre costretto nei pochi ettari che ha a disposizione battuto da altri concorrenti come Transped per l'acquisto di aree dove potersi ingrandire. Ma ora l'Interporto di Venezia è partito alla grande, tanto che in pochi mesi ha messo a segno ben due colpi: l'accordo con Montefibre per occupare 35 ettari dei circa 60 che ha a disposizione a ridosso del canale industriale Ovest, proprio a due passi dall'attuale sede di Interporto; e l'acquisizione della vicina area Eckart, storica azienda siderurgica per la produzione di pasta di alluminio, in via dell'Elettricità a Marghera, sempre a due passi dalla sede dell'Interporto.
Il tutto all'insegna della logistica e, come ha commentato l'architetto Gianni Cibin, del gruppo di investitori che realizzerà l'operazione Montefibre - «si integra perfettamente con il Master Plan della Logistica elaborato dal distretto della Logistica di Venezia e Treviso con il quale siamo pronti a confrontarci».
Qualche centinaio di nuovi posti di lavoro e altrettanti di indotto, promette Eugenio de Vecchi, amministratore delegato del Centro intermodale adriatico (Cia), primo nucleo dell'Interporto nato sulle ceneri della fabbrica Alucentro.
Proprio di questo sono preoccupati i sindacati dei chimici, delle ceneri, perché temono che il nuovo progetto per la logistica - che dovrà essere operativo entro i prossimi 18 mesi - significhi la chiusura della Montefibre e il licenziamento di 280 lavoratori.
Le assicurazioni di Emilio Boriolo, l'amministratore delegato della fabbrica capitanata dal gruppo Orlandi, che ieri ha incontrato Cgil, Cisl e Uil di categoria e ha annunciato, appunto, la nuova operazione, sono servite a rasserenare un po' gli animi, ma la preoccupazione resta forte perché, mentre gli interventi pensati per rilanciare la fabbrica oggi in crisi di mercato hanno tempi abbastanza lunghi, quelli per l'operazione logistica sono piuttosto spediti.
«Il dottor Boriolo, del resto, ci ha detto chiaramente che loro realizzano un progetto per la logistica che vorrebbero si integrasse con quello industriale; ma se non riusciranno ad andare avanti con il progetto industriale, è chiaro che il progetto della logistica diventerà alternativo alla Montefibre - ha commentato Luca Bianco, segretario della Femca-Cisl -. Hanno quattro ordini di problemi da risolvere al più presto: realizzare prodotti innovativi (fibre per l'esterno, fibre per la moda, fibre ignifughe e fibre al carbonio, al posto delle attuali fibre acriliche che ormai sono prodotte a meno soldi in Cina e in Turchia); aprire un impianto in Italia per la produzione di acrilonitrile, materia di base sempre più rara; costruire un impianto di energia elettrica (lo vogliono fare ad olio vegetale in società con un gruppo olandese); infine sviluppare la logistica che serve a Montefibre per spedire i propri prodotti in Centro America. La sperimentazione per i nuovi prodotti è partita solo per una delle linee, quella per l'outdoor (tendaggi, nautica, tessuto-non tessuto... ), per la centrale elettrica sono note le difficoltà dovute alla concessione delle autorizzazioni, per l'acrilonitrile non c'è ancora un progetto definito».
Scendendo nei dettagli dell'operazione logistica, Montefibre ha costituito Wd Srl (West Dock), al 50\% con Wdl (West dock logistic) che gestirà le fasi logistiche successive; Wdl è una società costituita al 45\% da Cia, 45\% Demont, 10\% da San Paolo Real Estate, che avrà sede negli uffici di Interporto a Marghera (mentre Wd è in via Vanzo 71 a Mogliano Veneto, nella sede della San Paolo Real Estate). La governance è gestita da Eugenio De Vecchi e Gabriele Rossi per Centro Intermodale Adriatico, Alberto e Maria Gerotto per Demont, Stefano Pellicciari per San Paolo Real Estate.
«Un progetto imprenditoriale di valenza europea in quanto aprirà un asse di interesse logistico fra l'alto Adriatico e il Centro-Nord Europa - ha detto Emilio Boriolo -. Un terreno, quello di Montefibre, sul quale si attiveranno nuove opportunità in sinergia con quelle industriali già esistenti».
«Una operazione - ha aggiunto Eugenio De Vecchi - pensata anche e soprattutto affinché si possa garantire un ulteriore sviluppo dal punto di vista occupazionale. La manodopera è elemento fondamentale per una attività come questa che guarda alla riconversione di Porto Marghera. Quelle coinvolte sono aziende italiane, famiglie di imprenditori italiani che hanno intrapreso una complessa operazione con capitali propri».
Considerazioni Vostre?
tranquillo, manca + di un'orajoele ha scritto:ki mi sa dare la preapertura di mtf e mtf rnc????
grazie
El Cid ha scritto:buon inizio di settimana, amici
chissaseciriesco ha scritto:non farai spero l'errore che io feci con primaind..uscire troppo presto...
il presto è nemico del bene..dice mia mohlie...
El Cid ha scritto:buon inizio di settimana, amici
cicia71 ha scritto:buon gioirno a tutti e con queste notizie speriamo bene anche per oggi....