cocorito
impfstoff macht frei
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lollo e la meloni che cantano bandiera rossa è uno spettacolo da non perderea breve la vedremo col pugno chiuso alzato su braccio sinistro.......
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lollo e la meloni che cantano bandiera rossa è uno spettacolo da non perderea breve la vedremo col pugno chiuso alzato su braccio sinistro.......
pare che i vaccinati possano anche mangiare chili di glicosfato e non gli faccia nulla..... quindi giustamente gioggia ha cambiato idea.... comunque secondo me Jackson è Lollobrigida ormai ne sono certo....Vuoi dire che il CETA era sbagliato, ma poi ha acquistato un senso causa pandemia?
E per quali motivi, se posso chiedere?
ma il ceta è così svantaggioso per l'economia italiana?
Tanto poi se le "scorderanno" di nuovo quando ci sara' da prendere il voto dei polli.Almeno loro piano piano arrivano a capire le cose, meglio tardi che mai: soprattutto, meglio capirle quando sei al governo che all'opposizione a dire sciocchèzze
Qualche loro alleato non c'arriva, nè prima nè dopo
ahh sicuroTanto poi se le "scorderanno" di nuovo quando ci sara' da prendere il voto dei polli.
Può darsi che i fratelli ducraina abbiano le loro ragioni politiche per essere a favore.Per Giorgia Meloni era una “porcata”, una roba da “traditori”. Le intemerate della leader di Fratelli d’Italia contro il Ceta e i suoi sostenitori non si contano. Dai banchi dell’opposizione, per anni, è stato tutto un urlo contro l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada, in vigore in via provvisoria dal settembre 2017. Adesso che Fdi è al governo, tocca a un suo fedelissimo fare una marcia indietro, un’inversione a U. Insomma, rimangiarsi tutto. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, appendice che proprio su questa scelta fa almeno sorridere, lo ha detto chiaro e tondo a margine del Consiglio Ue a Bruxelles: l’Italia in materia di accordi commerciali è “molto pragmatica”. Insomma, si va verso la ratifica del Parlamento.
“Il Ceta, trattato di libero scambio UE-Canada, è una porcata contro i bisogni dei popoli. FdI si batterà in Italia contro la ratifica”, annunciava il 14 febbraio 2017. A suo avviso l’Europa dava “carta bianca alle multinazionali a danno delle piccole e medie imprese”, allo stesso tempo “abbassa gli standard di qualità e sicurezza alimentari” e “mette a rischio le sovranità nazionali”.
Ad agosto ribadiva con forza: “La nostra posizione è chiara: per Fratelli d’Italia chi voterà in Parlamento la ratifica del Ceta è un traditore dell’Italia e del Mezzogiorno e non potrà mai essere nostro alleato”. Un mese dopo aizzò la folla di Atreju: “Chi vota il Ceta fa un favore alle grandi produzioni e sputa in faccia agli italiani che si sono rifiutati di mettere schifezze nei loro prodotti”. E definì l’accordo di libero scambio una “vergogna” che “riconosce 40 dei 400 marchi di origine italiana”. Quindi sottolineò: “Non ha senso aprire a nuovi mercati che trattano ‘schifezze’ che suonano italiano come il ‘Parmesan’ ma che italiane non sono e tolgono risorse alle imprese italiane”.
Nuovo attacco il 14 agosto dell’anno successivo: “Fratelli d’Italia dice no al Ceta e sì alla difesa del Made in Italy. Bene il ministro Centinaio sul no alla ratifica del trattato di libero scambio Ue-Canada che penalizza il nostro settore agroalimentare. I nostri voti ci sono”, spiegava durante il governo giallo-verde. E ancora: “Non può esserci libero scambio e concorrenza leale senza una reale difesa del marchio Italia sui mercati mondiali”. Se la prese anche con Forza Italia, che diede il via libera in commissione: “Quando dico che il futuro dell’alleanza di centrodestra si costruisce ripartendo dai contenuti intendo l’esatto opposto di quello che è avvenuto oggi in commissione Esteri al Senato: Forza Italia ha votato col Pd il via libera al Ceta”. In quel caso la definì “l’ennesima marchetta della Ue alle grandi multinazionali”.
Fdi si rimangia il no al Ceta: per Meloni era una "porcata" da "traditori", adesso Lollobrigida apre
già, chissà che vantaggi ne avremo noi.....il canada è uno degli stati uniti, quindi biden avrà chiesto ed ottenuto il ceta durante il suo incontro con gioggia .....obbedisco!!Non lo leggo nemmeno, ma un paese di trasformatori ed esportatori come l'Italia difficilmente non avrà vantaggia da un trattato di libero scambio con un paese ricco.
non credo ,son più tipi da "o bella ciao".........lollo e la meloni che cantano bandiera rossa è uno spettacolo da non perdere
dipende da cosa gli ordina biden.non credo ,son più tipi da "o bella ciao".........
dipende da cosa gli ordina biden.
se gli dice di fischiettare l'internazionale appollaiati su un trespolo da pappagalli vedi come fischiettano
Vorreste dire che dovranno adeguarsi ai nostri standard di sicurezza alimentare? Tra l'altro questi trattati hanno implicazioni più profonde.. .leggevo che anche l'acqua rientra (ci ricordiamo che in Italia dev'essere di gestione pubblica vero?),
Dopo avergli spiegato la fine di Moro, Craxi ed altri politici un po troppo attaccati alla Patriaprende ordini dalla ue e dal biden di turno, quindi mangiatevi insetti e anche mais e grano col glifosato e altre porcherie simili....
spero che prima o poi l'italiano capisca che i governi in carica in italia non contano più un quazzo e vi fanno votare così x ridere...chiunque sieda a roma non può far altro che obbedire agli ordini di turno, se tenti di sgarrare ti strizzano le @@ con spread e amenità simili...(una è il pnrr...)
errare è umano ….Per Giorgia Meloni era una “porcata”, una roba da “traditori”. Le intemerate della leader di Fratelli d’Italia contro il Ceta e i suoi sostenitori non si contano. Dai banchi dell’opposizione, per anni, è stato tutto un urlo contro l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada, in vigore in via provvisoria dal settembre 2017. Adesso che Fdi è al governo, tocca a un suo fedelissimo fare una marcia indietro, un’inversione a U. Insomma, rimangiarsi tutto. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, appendice che proprio su questa scelta fa almeno sorridere, lo ha detto chiaro e tondo a margine del Consiglio Ue a Bruxelles: l’Italia in materia di accordi commerciali è “molto pragmatica”. Insomma, si va verso la ratifica del Parlamento.
“Il Ceta, trattato di libero scambio UE-Canada, è una porcata contro i bisogni dei popoli. FdI si batterà in Italia contro la ratifica”, annunciava il 14 febbraio 2017. A suo avviso l’Europa dava “carta bianca alle multinazionali a danno delle piccole e medie imprese”, allo stesso tempo “abbassa gli standard di qualità e sicurezza alimentari” e “mette a rischio le sovranità nazionali”.
Ad agosto ribadiva con forza: “La nostra posizione è chiara: per Fratelli d’Italia chi voterà in Parlamento la ratifica del Ceta è un traditore dell’Italia e del Mezzogiorno e non potrà mai essere nostro alleato”. Un mese dopo aizzò la folla di Atreju: “Chi vota il Ceta fa un favore alle grandi produzioni e sputa in faccia agli italiani che si sono rifiutati di mettere schifezze nei loro prodotti”. E definì l’accordo di libero scambio una “vergogna” che “riconosce 40 dei 400 marchi di origine italiana”. Quindi sottolineò: “Non ha senso aprire a nuovi mercati che trattano ‘schifezze’ che suonano italiano come il ‘Parmesan’ ma che italiane non sono e tolgono risorse alle imprese italiane”.
Nuovo attacco il 14 agosto dell’anno successivo: “Fratelli d’Italia dice no al Ceta e sì alla difesa del Made in Italy. Bene il ministro Centinaio sul no alla ratifica del trattato di libero scambio Ue-Canada che penalizza il nostro settore agroalimentare. I nostri voti ci sono”, spiegava durante il governo giallo-verde. E ancora: “Non può esserci libero scambio e concorrenza leale senza una reale difesa del marchio Italia sui mercati mondiali”. Se la prese anche con Forza Italia, che diede il via libera in commissione: “Quando dico che il futuro dell’alleanza di centrodestra si costruisce ripartendo dai contenuti intendo l’esatto opposto di quello che è avvenuto oggi in commissione Esteri al Senato: Forza Italia ha votato col Pd il via libera al Ceta”. In quel caso la definì “l’ennesima marchetta della Ue alle grandi multinazionali”.
Fdi si rimangia il no al Ceta: per Meloni era una "porcata" da "traditori", adesso Lollobrigida apre
i fratelli d'Ucraina
Giustificate inutilmente anche questa....ma c'è qualcosa in cui sta tenendo fede al suo programma elettorale e alla sue dichiarazioni pregoverno al posto di sembrare il PD?
qua siamo di fronte ad una novella renzie, dimajo, selfini, ecc.......ecc..... con l'aggiunta di un pizzico di draghi e una spolverata di conte....... insomma, una piddodestra&piddogrillica perfetta per l'elettorato itagliano......Giustificate inutilmente anche questa....ma c'è qualcosa in cui sta tenendo fede al suo programma elettorale e alla sue dichiarazioni pregoverno al posto di sembrare il PD?