FIAT: news e fondamentali gen 2009

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

MARKET TALK: Fiat, con Chrysler step verso Peugeot (analisti)

MF-Dow Jones - 20/01/2009 09:24:54



MILANO (MF-DJ)--Fiat sospesa dalle contrattazioni a piazza Affari. Gli analisti di Exane Bnp Paribas notano come la possibile intesa con Chrysler permetterebbe agli americani di usare l'expertise di Fiat in Europa, mentre i torinesi beneficerebbero della rete di Chrysler negli Usa.

Inoltre, il colosso americano sta per ricevere parte del pacchetto di salvataggio del comparto auto da parte del Governo Usa "e questo potrebbe filtrare a Fiat, che potrebbe usare" tali risorse "per una partnership o una fusione con Peugeot, che di gran lunga e' il miglior fit per Fiat".
 
Credo che l'intesa con Chrysler porti Fiat ad essere più attraente per futuri merger con altre case d'auto. Lo sbocco nei mercati americani potrebbe far gola anche a Peugeot.
 
MARKET TALK: Fiat, con Chrysler step verso Peugeot (analisti)

MF-Dow Jones - 20/01/2009 09:24:54



MILANO (MF-DJ)--Fiat sospesa dalle contrattazioni a piazza Affari. Gli analisti di Exane Bnp Paribas notano come la possibile intesa con Chrysler permetterebbe agli americani di usare l'expertise di Fiat in Europa, mentre i torinesi beneficerebbero della rete di Chrysler negli Usa.

Inoltre, il colosso americano sta per ricevere parte del pacchetto di salvataggio del comparto auto da parte del Governo Usa "e questo potrebbe filtrare a Fiat, che potrebbe usare" tali risorse "per una partnership o una fusione con Peugeot, che di gran lunga e' il miglior fit per Fiat".

i dollari governativi potrebbero essere il vero obbiettivo di fiat .... ?
non sono il solo a pensarlo!:)
 
Fiat: per Credit Suisse le sinergie con Chrysler restano una speranza lontana
(20 Gennaio 2009 - 09:12)
MILANO (Finanza.com) - Fiat ha colloqui avanzati con Chrysler. E se le trattative dovessero andare a buon fine il Lingotto potrebbe fornire tecnologia a Detroit e in cambio divenire una delle azioniste del colosso della casa automobilistica statunitense. Secondo gli analisti del Credit Suisse le sinergie di questa operazione sono una speranza lontana. I dettagli delle trattative rimangono nebulosi, non confermati, tuttavia le premesse ci sono tutte per credere alle indiscrezioni, segnala il broker in una nota visionata da questa testata. L'intesa, secondo quanto circolato fino ad ora, consentirebbe a Chrysler l'accesso alle piattaforme del Lingotto, dalla mini all'alto del medio di gamma, passando per i suoi motori e le trasmissioni. Mentre per Fiat, oltre all'ingresso nel capitale del costruttore americano, l'accordo si tradurrebbe nella possibilità di vendere negli Stati Uniti l'Alfa Romeo e la Fiat 500. "Marchionne ha pubblicamente detto che Fiat ha bisogno di un partner per sopravvivere, la Chrysler è la porta d'ingresso al mercato americano, ma noi non siamo convinti che Chrysler possa essere la soluzione, specialmente con Fiat che riceve una partecipazione azionaria nel gruppo", ricordano gli esperti della casa elvetica. "Continuiamo a sostenere la logica industriale di una alleanza europea, perché pensiamo che portino a un risparmio dei costi alleanze tra i vari player Ue - come PSA - che operano in un mix di prodotti e area geografica simili". Il broker svizzero conferma la raccomandazione underweight su Fiat.



anche io la penso cosi chrysler é solo x l entrata negli stati uniti.
 
***Settore auto: Unicredit alza rating a equal-weight da under-weight***
 
Ottimo il dato brasiliano, dopo novembre che è stato un disastro, si è cresciuti a dicembre (ma non su dicembre 2007) ed ora si è cresciuti a gennaio pareggiando il gennaio 2008 già ottimo.
Bisogna puntare ad un 2009 stabile in Brasile, in questo modo il settore auto non dovrebbe andare in rosso, anche se il cambio euro/real non è più quello del 2008 (intorno ai 2,40 / 2,60) ma è a circa 3.
Può veramente darsi che le case abbiano spinto nei primi mesi del 2009 (difatti la quota di GM è stranamente la più alta, davanti a Fiat e VW), a fine trimestre si avrà un quadro più chiaro, ma pare che gli aiuti al credito stiano funzionando bene.


non correre son i primi 15 giorni di gennaio..

problemi in brasile ci sono senno non avrebbe perso 2500 vetture in 15 giorni...


vediamo come si chiude il mese.
 
Fiat: per Credit Suisse le sinergie con Chrysler restano una speranza lontana
(20 Gennaio 2009 - 09:12)
MILANO (Finanza.com) - Fiat ha colloqui avanzati con Chrysler. E se le trattative dovessero andare a buon fine il Lingotto potrebbe fornire tecnologia a Detroit e in cambio divenire una delle azioniste del colosso della casa automobilistica statunitense. Secondo gli analisti del Credit Suisse le sinergie di questa operazione sono una speranza lontana. I dettagli delle trattative rimangono nebulosi, non confermati, tuttavia le premesse ci sono tutte per credere alle indiscrezioni, segnala il broker in una nota visionata da questa testata. L'intesa, secondo quanto circolato fino ad ora, consentirebbe a Chrysler l'accesso alle piattaforme del Lingotto, dalla mini all'alto del medio di gamma, passando per i suoi motori e le trasmissioni. Mentre per Fiat, oltre all'ingresso nel capitale del costruttore americano, l'accordo si tradurrebbe nella possibilità di vendere negli Stati Uniti l'Alfa Romeo e la Fiat 500. "Marchionne ha pubblicamente detto che Fiat ha bisogno di un partner per sopravvivere, la Chrysler è la porta d'ingresso al mercato americano, ma noi non siamo convinti che Chrysler possa essere la soluzione, specialmente con Fiat che riceve una partecipazione azionaria nel gruppo", ricordano gli esperti della casa elvetica. "Continuiamo a sostenere la logica industriale di una alleanza europea, perché pensiamo che portino a un risparmio dei costi alleanze tra i vari player Ue - come PSA - che operano in un mix di prodotti e area geografica simili". Il broker svizzero conferma la raccomandazione underweight su Fiat.



anche io la penso cosi chrysler é solo x l entrata negli stati uniti.

una partecipazione con il gruppo PSA a livello UE viene visto come lo scenario più posssibilista , ma solo nel campo delle vetture visto che la joint per i veicoli industriali leggeri (SEVEL italia e SEVEL francia) già funziona bene inoltre gran parte della meccanica è già fiat ...

non capisco perchè conviene PSA per lo sviluppo di auto piccole visto che è un diretto concorrente. forse altri mercati di sbocco come nord africa o paesi arabi?

non sarebbe meglio BMW visto che la gamma di prodotti e complementare e non concorrente ?
 
MARKET TALK: Fiat, deal Chrysler non risolve problemi (Equita)

MF-Dow Jones - 20/01/2009 10:05:36

MILANO (MF-DJ)--Gli analisti di Equita Sim non sono convinti della validita' dell'intesa tra Fiat e Chrysler. In 'tempi normali' -affermano gli esperti- il giudizio sarebbe stato positivo per la complementarieta' geografica (Fiat userebbe anche la rete distributiva in Usa per la 500 e le Alfa Romeo) e le sinergie sulle piattaforme con risparmi di costi, tuttavia Chrysler e' un partner fragile con seri problemi finanziari, con il quale Daimler falli' l'integrazione.
"Inoltre -si legge in una nota- non ci convince il fatto che le sinergie siano in prevalenza di medio-lungo termine (non aiutando nel breve ad affrontare la crisi Fiat), aumenta l'esposizione verso il settore Auto, mentre l'attesa era per una eventuale riduzione (in passato attraverso lo spin-off, piu' di recente con una fusione) e in caso di salvataggio statale di Chrysler esiste il rischio di forte diluizione della quota di Fiat". Equita, quindi, non esclude che l'intesa possa essere un primo step di un'ulteriore aggregazione, dato che unendo le due societa' la produzione 2009 raggiungerebbe i 4 mln, sotto la soglia indicata da Marchionne per sopravvivere. Il candidato Peugeot pero' sembra allontanarsi in quanto il Governo francese dara' aiuti solo in cambio di impegni a mantenere in Francia la produzione (eliminando l'appeal relativo ad un possibile taglio dei costi). Fiat e' sospesa dalle contrattazioni in attesa di nota.
 
In grassetto i punti più importanti, qui si parla addirittura di produrre le macchine in Italia ed esportarle in America.

Fiat e Chrysler, accordo di principio Torino acquisirà il 35% del partner
di VINCENZO BORGOMEO

Fiat e Chrysler hanno trovato un accordo di principio in base al quale la casa torinese acquisirà una quota del 35% nella più piccola delle tre 'big' usa dell'auto più un'opzione per comprare in futuro la maggioranza del capitale, senza alcun esborso per la casa torinese. Lo scrive il 'Financial Times' nell'edizione online, citando fonti vicine ai negoziati. L'intesa, continuano le indiscrezioni, prevede la creazione di una joint venture attraverso la quale Chrysler avvierebbe la produzione e la vendita di modelli Fiat, soprattutto quelli più piccoli come la 500, nel nordamerica.

In cambio della quota, il gruppo torinese si impegnerebbe a ristrutturare alcuni siti produttivi di Chrysler per la produzione di modelli e componenti Fiat e darebbe alla casa americana accesso alla propria tecnologia.

Da parte di Fiat non ci sarebbe alcun esborso in contanti. Secondo le stesse fonti, le due parti hanno sottoscritto un memorandum di intesa che sarà reso noto nei prossimi giorni.
Già oggi, alcune indiscrezioni hanno parlato di in una "partnership strategica" per velocizzare il lancio di alcuni modelli e che - addirittura - potrebbe anche portare Fiat nel capitale del gruppo statunitense. Non è un segreto infatti che tutti i big di Detroit, e quindi anche GM e Ford, stiano cercando contatti con altre marche europee per lanciare sul mercato in tempi brevi auto piccole dai bassi consumi e accelerare così i piani di rilancio già annunciati. In questo scenario Ford sarebbe la marca più avvantaggiata perché attraverso la sua filiale tedesca ha già in gamma diversi motori e molti pianali di auto piccole, grazie anche - ancora una volta - all'accordo con Fiat per costruire insieme la 500 e la Ka in Polonia.

Ma torniamo alla trattativa Fiat-Chrysler: il gioiello a cui punta il colosso Usa è la vasta gamma di auto piccole di cui Fiat dispone, compresi ovviamente motori e trasmissioni. Macchine che potrebbero così nascere a tempo record nelle fabbriche Fiat in Europa ed essere sul mercato entro un paio di anni. Il tutto con costi molto ridotti: quello del contenimento della spesa per il colosso di Detroit è ormai un pallino fisso. Basti dire che dal luglio del 2007 a oggi alla Chrysler sono riusciti a ridurre la produzione di 1,2 milioni di auto, i costi fissi di 2,4 miliardi di dollari e i posti di lavoro di 32 mila unità.

L'azienda italiana invece potrebbe avere enormi benefici dal fatto di poter alzare a dismisura il ritmo produttivo dei propri stabilimenti e dal possibile sbarco di alcuni suoi modelli (dall'Alfa alla Lancia) sul ricco mercato americano dove Chrysler ha qualcosa come 3300 punti vendita. Fantapolitica? Non tanto: con la crisi che incombe si impongo scelte drastiche e, soprattutto, veloci.
 
non correre son i primi 15 giorni di gennaio..

problemi in brasile ci sono senno non avrebbe perso 2500 vetture in 15 giorni...


vediamo come si chiude il mese.

Bisogna tenere conto che quest'anno i confronti si fanno con i primi 9 mesi 2008 che sono stati un record per il mercato brasiliano in fatto di immatricolazioni.
Quindi perdere 5.000 vetture al mese su un 2008 da record (i primi 9 mesi) è un ottimo dato. Addirittura i veicoli commerciali danno un segno più.

Brasile 2007: 1.975.518
Brasile 2008: 2.193.277

Ricordo che nel quarto trimestre 2008 si è perso un 20-30% sul 2007, ma ancora il computo annuo è a vantaggio del 2008, per la forza proprio dei primi 9 mesi.
 
MARKET TALK: Fiat, deal Chrysler non risolve problemi (Equita)

MF-Dow Jones - 20/01/2009 10:05:36

MILANO (MF-DJ)--Gli analisti di Equita Sim non sono convinti della validita' dell'intesa tra Fiat e Chrysler. In 'tempi normali' -affermano gli esperti- il giudizio sarebbe stato positivo per la complementarieta' geografica (Fiat userebbe anche la rete distributiva in Usa per la 500 e le Alfa Romeo) e le sinergie sulle piattaforme con risparmi di costi, tuttavia Chrysler e' un partner fragile con seri problemi finanziari, con il quale Daimler falli' l'integrazione.
"Inoltre -si legge in una nota- non ci convince il fatto che le sinergie siano in prevalenza di medio-lungo termine (non aiutando nel breve ad affrontare la crisi Fiat), aumenta l'esposizione verso il settore Auto, mentre l'attesa era per una eventuale riduzione (in passato attraverso lo spin-off, piu' di recente con una fusione) e in caso di salvataggio statale di Chrysler esiste il rischio di forte diluizione della quota di Fiat". Equita, quindi, non esclude che l'intesa possa essere un primo step di un'ulteriore aggregazione, dato che unendo le due societa' la produzione 2009 raggiungerebbe i 4 mln, sotto la soglia indicata da Marchionne per sopravvivere. Il candidato Peugeot pero' sembra allontanarsi in quanto il Governo francese dara' aiuti solo in cambio di impegni a mantenere in Francia la produzione (eliminando l'appeal relativo ad un possibile taglio dei costi). Fiat e' sospesa dalle contrattazioni in attesa di nota.

equita commenta sempre guardando il passato, soprattutto quando si sente "spiazzata" mentre nessun accenno fa al fatto che l'operazione così come viene ipotizzata è gratis.

Mi ricorda un analogo caso all'inizio mal visto di un'azienda italiana che ha investito pesantemente in Usa: Finmeccanica con la DRS.
(MILANO (MF-DJ)--Merrill Lynch ha incrementato il rating di Finmeccanica a buy da neutral ed il target price a 13,5 euro da 10,5 euro. Gli analisti si attendono un re-rating del titolo in virtu' delle sue qualita' difensive e del fatto che il deal Drs e l'aumento di capitale sono alle spalle.)

equita si preoccupi piuttosto del crollo delle banche e non degli accordi che avvengono lontano da loro e senza la loro influenza che dalle nostre parti hanno portato ad innominabili catastrofi.
 
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una partecipazione con il gruppo PSA a livello UE viene visto come lo scenario più posssibilista , ma solo nel campo delle vetture visto che la joint per i veicoli industriali leggeri (SEVEL italia e SEVEL francia) già funziona bene inoltre gran parte della meccanica è già fiat ...

non capisco perchè conviene PSA per lo sviluppo di auto piccole visto che è un diretto concorrente. forse altri mercati di sbocco come nord africa o paesi arabi?

non sarebbe meglio BMW visto che la gamma di prodotti e complementare e non concorrente ?

Il fatto è secondo me che per fare un accordo ci vuole il consenso di entrambi. Può anche darsi sia stata Bmw a tirarsi indietro, difatti l'accordo con la casa bavarese, parole di Marchionne, doveva essere comunicato entro fine 2008, ma così non è stato, e non credo per colpa di Fiat.
 
equita commenta sempre guardando il passato, soprattutto quando si sente "spiazzata" mentre nessun accenno fa al fatto che l'operazione così come viene ipotizzata è gratis.
Mi ricorda un analogo caso all'inizio mal visto di un'azienda italiana che ha investito pesantemente in Usa: Finmeccanica con la DRS.

Io penso che le raccomandazioni degli analisti sono spesso dettate da interessi reconditi.
Carta straccia.
 
Fiat: John Elkann conferma trattative in corso con Chrysler

John Elkann, vice presidente di Fiat, ha confermato questa mattina l'esistenza di trattative in corso con il gruppo americano Chrysler. "Che ne stiamo parlando non è un mistero, è da un po' che se ne parla", ha risposto Elkann. Secondo quanto risulta a Il Wall Street Journal Fiat e Chrysler starebbero lavorando a un'alleanza in base alla quale il gruppo di Torino rileverebbe il 35% del costruttore americano, con l'opzione di poter salire ancora, mettendo le mani su un'ulteriore 55% del capitale. Il carattere dell'operazione sarebbe strategico con risparmi dei costi stimati tra i tre e i quattro miliardi di dollari.
 
Fiat: John Elkann conferma trattative in corso con Chrysler

John Elkann, vice presidente di Fiat, ha confermato questa mattina l'esistenza di trattative in corso con il gruppo americano Chrysler. "Che ne stiamo parlando non è un mistero, è da un po' che se ne parla", ha risposto Elkann. Secondo quanto risulta a Il Wall Street Journal Fiat e Chrysler starebbero lavorando a un'alleanza in base alla quale il gruppo di Torino rileverebbe il 35% del costruttore americano, con l'opzione di poter salire ancora, mettendo le mani su un'ulteriore 55% del capitale. Il carattere dell'operazione sarebbe strategico con risparmi dei costi stimati tra i tre e i quattro miliardi di dollari.

la convenieza la vedo solo sulla rete di vendita in america anche se le vetture da vende in america sono da fare? ok 500 e poi cos altro vendiamo agli americani ? la panda ,la croma ,la multipla... booh
 
MARKET TALK: Fiat, deal Chrysler non risolve problemi (Equita)

MF-Dow Jones - 20/01/2009 10:05:36

MILANO (MF-DJ)--Gli analisti di Equita Sim non sono convinti della validita' dell'intesa tra Fiat e Chrysler. In 'tempi normali' -affermano gli esperti- il giudizio sarebbe stato positivo per la complementarieta' geografica (Fiat userebbe anche la rete distributiva in Usa per la 500 e le Alfa Romeo) e le sinergie sulle piattaforme con risparmi di costi, tuttavia Chrysler e' un partner fragile con seri problemi finanziari, con il quale Daimler falli' l'integrazione.
"Inoltre -si legge in una nota- non ci convince il fatto che le sinergie siano in prevalenza di medio-lungo termine (non aiutando nel breve ad affrontare la crisi Fiat), aumenta l'esposizione verso il settore Auto, mentre l'attesa era per una eventuale riduzione (in passato attraverso lo spin-off, piu' di recente con una fusione) e in caso di salvataggio statale di Chrysler esiste il rischio di forte diluizione della quota di Fiat". Equita, quindi, non esclude che l'intesa possa essere un primo step di un'ulteriore aggregazione, dato che unendo le due societa' la produzione 2009 raggiungerebbe i 4 mln, sotto la soglia indicata da Marchionne per sopravvivere. Il candidato Peugeot pero' sembra allontanarsi in quanto il Governo francese dara' aiuti solo in cambio di impegni a mantenere in Francia la produzione (eliminando l'appeal relativo ad un possibile taglio dei costi). Fiat e' sospesa dalle contrattazioni in attesa di nota.

Questi sono in malafede, quasi da denuncia...
 
la convenieza la vedo solo sulla rete di vendita in america anche se le vetture da vende in america sono da fare? ok 500 e poi cos altro vendiamo agli americani ? la panda ,la croma ,la multipla... booh

I modelli Alfa Romeo.
 
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