FIR over 35/100 k che documentazione fornire II

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Io ancora non ho ricevuto nulla, seguo tre pratiche.

Pare esistere una finestra nella quale il secondo binario viene rimborsato, per gli acquisti che vi ricadono.
Tale finestra è stata determinata "sulla base
degli accertamenti di violazioni compiuti in sede giudiziaria o da
Autorità di vigilanza".
Qualcuno che conosce bene la cronologia può fare supposizioni su quali possano essere le date?
Ci forniscono un hint:
"esistenza di una violazione
massiva del T.U.F., inclusa la produzione e pubblicazione o
divulgazione di dati fuorvianti per l’investitore in relazione alla
situazione economica, patrimoniale o finanziaria della banca o del
gruppo bancario
"

Seguendo la logica la finestra rimborsabile dovrebbe aprirsi ad una certa data e mai chiudersi, fino alla sospensione delle contrattazioni. Questo perché i comportamenti illeciti hanno prodotto effetti fino alla risoluzione delle banche.

Sarebbe importante conoscere le date di acquisto di chi ha ricevuto la richiesta.


Con riferimento alla Sua istanza, gli acquisti in relazione ai quali Ella
ha richiesto l’indennizzo non si collocano [interamente] nel periodo
temporale all’interno del quale la Commissione Tecnica, sulla base
degli accertamenti di violazioni compiuti in sede giudiziaria o da
Autorità di vigilanza, ritiene accertata su base generale, in relazione
all’emittente dei titoli oggetto dell’istanza, l’esistenza di una violazione
massiva del T.U.F., inclusa la produzione e pubblicazione o
divulgazione di dati fuorvianti per l’investitore in relazione alla
situazione economica, patrimoniale o finanziaria della banca o del
gruppo bancario (art. Art. 7.1.d (iii) DM MEF 10 maggio 2019)
 
Ciao, concordo con quanto hai scritto, ma non mi torna nei casi che sto seguendo:
3 casi, tutti e tre data di acquisto 06 Gennario 2017, per ora 2 richieste di integrazioni e una ancora nulla....


Io ancora non ho ricevuto nulla, seguo tre pratiche.

Pare esistere una finestra nella quale il secondo binario viene rimborsato, per gli acquisti che vi ricadono.
Tale finestra è stata determinata "sulla base
degli accertamenti di violazioni compiuti in sede giudiziaria o da
Autorità di vigilanza".
Qualcuno che conosce bene la cronologia può fare supposizioni su quali possano essere le date?
Ci forniscono un hint:
"esistenza di una violazione
massiva del T.U.F., inclusa la produzione e pubblicazione o
divulgazione di dati fuorvianti per l’investitore in relazione alla
situazione economica, patrimoniale o finanziaria della banca o del
gruppo bancario
"

Seguendo la logica la finestra rimborsabile dovrebbe aprirsi ad una certa data e mai chiudersi, fino alla sospensione delle contrattazioni. Questo perché i comportamenti illeciti hanno prodotto effetti fino alla risoluzione delle banche.

Sarebbe importante conoscere le date di acquisto di chi ha ricevuto la richiesta.
 
Io ancora non ho ricevuto nulla, seguo tre pratiche.

Pare esistere una finestra nella quale il secondo binario viene rimborsato, per gli acquisti che vi ricadono.
Tale finestra è stata determinata "sulla base
degli accertamenti di violazioni compiuti in sede giudiziaria o da
Autorità di vigilanza".
Qualcuno che conosce bene la cronologia può fare supposizioni su quali possano essere le date?
Ci forniscono un hint:
"esistenza di una violazione
massiva del T.U.F., inclusa la produzione e pubblicazione o
divulgazione di dati fuorvianti per l’investitore in relazione alla
situazione economica, patrimoniale o finanziaria della banca o del
gruppo bancario
"

Seguendo la logica la finestra rimborsabile dovrebbe aprirsi ad una certa data e mai chiudersi, fino alla sospensione delle contrattazioni. Questo perché i comportamenti illeciti hanno prodotto effetti fino alla risoluzione delle banche.

Sarebbe importante conoscere le date di acquisto di chi ha ricevuto la richiesta.

Le date di acquisto vanno da settembre 2016 a dicembre 2016!
 
Noi del secondario, ci inviano un pdf di 5 pagine.
prima pagina: imgbox - fast, simple image host
Ti chiedo tommyzor se anche tu hai azioni provenienti da successione di morte. Se me lo confermi, spero di avere un'intuizione a riguardo.

Ringrazio poi Eniforever per il materiale inviato: a parte le sentenze, per il resto non è dissimile da quello che ho caricato io.

Mi sto facendo un'idea di cosa abbiano in testa quelli del fir: a mio avviso richiedono materiale che faccia riferimento alla data di acquisto del prodotto finanziario. Se così fosse, non sarei d'accordo in quanto io avrei potuto mettere in vendiata le azioni successivamente all'acquisto se non fossi stato sicuro della loro bontà, ma tant'è.

Spero di venirne a capo, ma penso che l'unico modo sia la condivisione di tutto il materiale possibile, inquadrandolo però in specifiche finestre temporali. Lavorerò il prossimo mese su questo aspetto e vi terrò aggiornati in merito.
 
Ti chiedo tommyzor se anche tu hai azioni provenienti da successione di morte. Se me lo confermi, spero di avere un'intuizione a riguardo.

Ringrazio poi Eniforever per il materiale inviato: a parte le sentenze, per il resto non è dissimile da quello che ho caricato io.

Mi sto facendo un'idea di cosa abbiano in testa quelli del fir: a mio avviso richiedono materiale che faccia riferimento alla data di acquisto del prodotto finanziario. Se così fosse, non sarei d'accordo in quanto io avrei potuto mettere in vendiata le azioni successivamente all'acquisto se non fossi stato sicuro della loro bontà, ma tant'è.

Spero di venirne a capo, ma penso che l'unico modo sia la condivisione di tutto il materiale possibile, inquadrandolo però in specifiche finestre temporali. Lavorerò il prossimo mese su questo aspetto e vi terrò aggiornati in merito.

Hai ragione, bisogna sostanzialmente creare un quadro in cui collimino le documentazioni delle violazioni e le date di acquisto delle obbligazioni.
 
Ti chiedo tommyzor se anche tu hai azioni provenienti da successione di morte. Se me lo confermi, spero di avere un'intuizione a riguardo.

Ringrazio poi Eniforever per il materiale inviato: a parte le sentenze, per il resto non è dissimile da quello che ho caricato io.

Mi sto facendo un'idea di cosa abbiano in testa quelli del fir: a mio avviso richiedono materiale che faccia riferimento alla data di acquisto del prodotto finanziario. Se così fosse, non sarei d'accordo in quanto io avrei potuto mettere in vendiata le azioni successivamente all'acquisto se non fossi stato sicuro della loro bontà, ma tant'è.

Spero di venirne a capo, ma penso che l'unico modo sia la condivisione di tutto il materiale possibile, inquadrandolo però in specifiche finestre temporali. Lavorerò il prossimo mese su questo aspetto e vi terrò aggiornati in merito.

Domanda fatta e inviata a consap il 29/05/2020
2° binario sopra 35k e 100k.
Acquistato e sempre tenuto 2 lotti banca marche XS0302580880 con binck nel mese di giugno 2014.
Importo investito è di circa 60k.
Non provenienti da successione di morte.
 
Domanda fatta e inviata a consap il 29/05/2020, ho allegato questo pdf come violazione massiva: violazione.pdf | DocDroid
2° binario sopra 35k e 100k.
Acquistato e sempre tenuto 2 lotti banca marche XS0302580880 con binck nel mese di giugno 2014.
Importo investito è di circa 60k.
Non provenienti da successione di morte.
 
Allora non capisco perchè nel tuo caso (tommyzor) nella domanda di integrazioner facciano riferimento all'"acquirente originario" in caso di successione. E' semplicemente dimostrazione che stanno facendo un semplice "copia-incolla", ma questo crea solo confusione!

A parte il materiale che ho trovato presente all'inizio di un altro thread, ci sono utenti che hanno altro materiale, sentenze, ecc? Se così fosse si potrebbe fare un lavoro utile e, penso, definitivo: per l'acquisto negli anni x-y il documento a, per l'acquisto negli anni z-k il documento b, ecc...
 
Ciao a tutti

come ho appena scritto ad un amico sono stato un po' preso con il lavoro (e con mia tesi di fine corso biennale). Ora mi metto a leggere i post
 
Io sono over 35k/ 100k e ancora non ho ricevuto nulla .
In previsione che chiedano anche me l'integrazione sulle violazioni massive puoi inviarmi in mp la documentazione di cui parli o almeno dove trovarla ?
Grazie !!

Ciao.....non vorrei autocitarmi: ma se vai nella prima pagina del precedente 3d avevo messo tutti i link
 
Ultima modifica:
Ho letto gli interventi precedenti. Sulla tempistica non ho nulla da aggiungere. Si sapeva che noi saremmo stati gli ultimi

Friuli, cospicuo indennizzo a un friulano dopo il crac delle banche venete

L’indennizzo a un risparmiatore friulano dopo il crac banche venete.
Era finito, suo malgrado, nel crac delle banche venete. Ma ora, per lui, sono arrivate buone notizie. Un risparmiatore friulano, residente a Udine, ha ricevuto nei giorni scorsi un primo indennizzo di 100mila euro dopo il fallimento degli istituti di credito interessati.

Ad assisterlo è stato il Movimento Difesa del Cittadino Fvg, che ha dato notizia del risarcimento legato al Fondo indennizzo risparmiatori. Il presidente del Movimento, Raimondo Gabriele Englaro, focalizza alcuni aspetti di dettaglio: “Al 31 ottobre, la Commissione tecnica della Consap ha definito 111.836 istanze, corrispondenti all’89% delle domande afferenti alla procedura forfettaria di indennizzo e al 77% delle istanze complessivamente pervenute, per un importo complessivamente riconosciuto pari a 674 milioni di euro. Sono stati quindi eseguiti 118.684 ordinativi secondari di pagamento per un totale di oltre 523 milioni di euro, ma nessuna pratica ordinaria è stata avviata”.

Secondo quanto comunicato ancora dal Movimento Difesa del Cittadino Fvg, le istanze forfettarie sono state quasi tutte esaminate e la Consap conta di completare i pagamenti entro il mese di dicembre.
 
Fir, le domande evase salgono a 113 mila Via agli indennizzi sopra i 50 mila euro
Parte la valutazione delle richieste ordinarie. E tutti vogliono entrare nel Fir
Corriere di Verona14 Nov 2021

Al traguardo Protesta per le ex popolari

VENEZIA (g.f.) Ex popolari, Consap la società del Tesoro che gestisce il Fondo indennizzo risparmiatori (Fir) da 1.575 milioni per i possessori di titoli delle banche liquidate, fra cui Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ha già evaso 113 mila istanze sulle 144 mila totali [NOI SIAMO QUI NEI 31 MILA], per un importo superiore ai 700 milioni. Lo comunica il presidente della commissione Bilancio del Senato, Daniele Pesco (M5s), secondo cui «le 113 mila istanze sono il 90% degli indennizzi da regime forfettario e il 78% delle totali pervenute. Inoltre i primi bonifici superiori ai 50mila euro, per 70 milioni, sono già stati disposti da Consap: saranno effettuati la prossima settimana».

Ma nel balletto dei giudizi sull’efficienza della macchina, la segnalazione di un ritardo sul cronoprogramma indicato all’inizio della procedura giunge dalle associazioni «Noi che credevamo nella Bpvi» e «don Enrico Torta». Diversamente, una relativa soddisfazione per il lavoro svolto fino ad oggi prodi viene dal comitato «Ezzelino da Onara», guidato da Patrizio Miatello.

Sulla celerità dei rimborsi s’inserisce una criticità che pare tuttavia risolta nei giorni scorsi. La legge del Fir prevede che prima fossero liquidati i rimborsi forfettari sotto i 50 mila euro. Ma molte sono le domande con errori da sanare, che ha bloccato la coorte di richiedenti in attesa. Inciampo superato. La commissione Tecnica del ministero dell’Economia, la scorsa settimana, secondo quanto appreso, avrebbe dato il via ai bonifici superiori ai 50 mila euro. E in questi giorni poi paiono iniziate le valutazioni anche delle richieste «ordinarie», le circa 20 mila pratiche presentate da chi abbia redditi e patrimoni più alti rispetto ai tetti del forfettario, sulle quali siano necessari accertamenti puntuali. «Non mi stupirei – sostiene tuttavia Andrea Arman, del coordinamento ‘don Torta’ – se fra un anno non fossero ancora stati evasi tutti i dossier».

Sullo sfondo, si profila poi una minaccia per le risorse del Fir che pochi giorni fa ha preso la forma di una petizione alle Camere a firma M5s. Chiede che gli obbligazionisti della Deiulemar, compagnia di navigazione di Torre del Greco (Napoli), fallita nel 2012 e in cui quasi 13 mila persone avevano investito oltre 720 milioni possano attingere anch’essi al Fondo. «Sappiamo che nella ‘Milleproroghe’ può andar dentro tutto la sera prima – chiude Arman – e in questo dai parlamentari veneti, a parte rare eccezioni, giunge solo indifferenza». «Se vogliono, anche per Popolare di Bari, lo devono fare aumentando la cifra a disposizione del Fir, oltre i 1.575 milioni per i risparmiatori delle banche liquidate, che hanno solo questo - dice da Ferrara Milena Zaggia, del Movimento risparmiatori traditi -. Chiediamo ad alta voce il piano di riparto, suddividendo i residui per alzare la quota del 30% a chi ha avuto accesso al Fir».

A ritenere inaccettabile una simile ipotesi è il deputato vicentino Pierantonio Zanettin (Fi), che fa presente come i fondi Fir «sono stati appositamente stanziati nella legge di Bilancio 2019 solo per far fronte alle liquidazioni di Carife, Etruria, Banca delle Marche, Carichieti, Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Le risorse vengono dai conti dormienti delle banche; e Deiulemar, fino a prova contraria, era una società di navigazione».

Zanettin No all’accesso per il caso Deiulemar Il Fir è per le banche liquidate
 
io aspetto con pazienza che tirino dentro anche DEIULE e Bpb (cosa più che probabile considerando che un partito della maggioranza - ed in caduta libera nei sondaggi - ha un fortissimo radicamento in quelle zone).

Quella singolare missiva di integrazione con i bond DEIULE proprio non ha nulla a che vedere (quindi se entrano i bondisti campani non vedo perché noi dovremmo essere da meno)
 
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Avviso del 18 novembre 2021
E' PARTITA LA MAXI AZIONE COLLETTIVA RISARCITORIA CONTRO INTESA SANPAOLO
Affrettatevi per non perdere l'unica ed esclusiva possibilità di ottenere un risarcimento anche da INTESA SANPAOLO
Cari risparmiatori,

come preannunciato, è partita la grande azione collettiva risarcitoria civile direttamente contro INTESA SANPAOLO, che si è arricchita ingiustamente del patrimonio delle due più grandi banche venete dell'epoca, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca - sborsando peraltro un misero euro - a discapito dei poveri azionisti/obbligazionisti che avevano creduto nella solidità dei due istituti investendo tutti i risparmi di una vita.

Possono aderire alla predetta class action tutti i Risparmiatori sia di VENETO BANCA che di BANCA POPOLARE DI VICENZA, compresi anche coloro che hanno aderito a suo tempo alla transazione con le Banche, in quanto i presupposti dell'azione risarcitoria civile contro INTESA nulla hanno a che vedere con la transazione sottoscritta nel 2017 con le banche venete.

Come è noto, INTESA SANPAOLO da quando ha acquisito le due banche venete ha continuato a maturare di anno in anno parecchi utili. Solo il primo anno dell'acquisizione, ovvero nel 2017, ha registrato utili per 7,3 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi di euro derivanti proprio dall'acquisizione di VENETO BANCA e BANCA POPOLARE DI VICENZA, con trend di guadagno stabilizzati anche per gli anni successivi.

Ciascun Azionista di VENETO BANCA e di BANCA POPOLARE DI VICENZA si è visto pertanto svuotare le casse attive delle due banche ad esclusivo vantaggio di un soggetto terzo, INTESA SANPAOLO che si è così arricchita ingiustamente, a discapito dei poveri azionisti, comproprietari delle banche, che nulla hanno potuto fare per evitarlo. In base alle norme del codice civile, in particolare ai sensi dell'art. 2041 cod. civ. "chi, senza giusta causa, si è arricchito a danno di un'altra persona è tenuto, nei limiti dell'arricchimento, a indennizzare quest'ultima della correlativa diminuzione patrimoniale". Il disposto della norma rispecchia proprio la fattispecie in questione: INTESA, grazie alla regalia ricevuta (è assurdo ritenere che le due banche venete valessero solo un misero euro, peraltro simbolico), si è appropriata di tutto il patrimonio aziendale, conti correnti, mutui, finanziamenti, immobili, arredi, opere d'arte, ecc. presenti nelle filiali bancarie, con facoltà addirittura di poter scegliere quali crediti tenere e quali invece, come accaduto per quelli incagliati, rispedire al mittente, ovvero alle due Bad Bank.

L'azione risarcitoria civile mira pertanto a chiedere un giusto risarcimento ad INTESA che si è arricchita e basta dall'operazione banche venete, senza acquisire oneri ed onori, ma solo onori e vantaggi. Questo il presupposto dell'azione collettiva risarcitoria che porteremo avanti il Tribunale.

In moltissimi hanno già comunicato la propria pre-adesione all'azione collettiva qui promossa dall'Associazione Soci Banche Popolari, quindi è finalmente giunta l'ora di procedere per recuperare buona parte del maltolto, o quanto meno il più possibile. Si precisa che anche chi ha ricevuto il 30% dal Fondo Indennizzo Risparmiatori (FIR), può partecipare alla presente azione collettiva, non essendoci alcuna incompatibilità, anzi in tal modo si mira a recuperare il restante 70%.
 
NOI SIAMO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA!

Risparmiatori truffati: la legge di bilancio deve continuare a stare dalla parte giusta della storia - Il Fatto Quotidiano

Risparmiatori truffati: la legge di bilancio deve continuare a stare dalla parte giusta della storia

Nessuno avrebbe mai creduto che il M5S al governo riuscisse a invertire gli equilibri di forza di alcuni poteri come quello tra banche e risparmiatori.

Che stesse iniziando una nuova stagione è stato evidente quando Giuseppe Conte, allora alle consultazioni come Presidente del Consiglio e oggi leader del M5S, volle incontrare, come uno dei sui primi atti pubblici, una delegazione di risparmiatori vittime di alcune banche del Nord: “Queste persone hanno il diritto di essere ascoltate dalle istituzioni, chiedono il rispetto dei loro diritti e che il loro risparmio venga tutelato” furono le sue parole mentre si apprestava a incontrare gli obbligazionisti di Banca Etruria, di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

Fu uno dei primi gesti dirompenti di Conte, che poneva se stesso dal lato giusto della storia contro la finanza predatoria. Non è stato solo un manifesto programmatico, ma una misura di come si può governare “alzando l’asticella” rispetto a sfide che finora nessuno aveva mai provato ad affrontare.

E, infatti, il primo Fondo Indennizzi Risparmiatori (Fir) venne istituito nella legge di bilancio 2018 del governo Conte con la dotazione di 525 milioni di euro per ciascuno dei tre anni successivi, per indennizzare i risparmiatori danneggiati dalle banche e le loro controllate. Fu un fatto storico, anche considerando che l’ex fondo Parmalat per risarcire i risparmiatori non ha mai visto la luce. Un successo che si è ottenuto superando ogni ostacolo tecnico che gli organi competenti e i dirigenti del ministero tentarono con forza di disseminare sul cammino della giustizia. Lo dimostrano le votazioni nelle commissioni competenti in Parlamento, avvenute quando sussistevano ancora resistenze tecniche dagli organi competenti, resistenze che sono state spazzate via dalla realtà e dalle 114.406 istanze, per un importo complessivo pari a circa 701 milioni di euro di pagamenti già eseguiti per i truffati.

E’ in questo quadro che il M5S chiede giustizia verso i risparmiatori truffati da società italiane che hanno esercitato abusivamente raccolta di risparmio, come per il caso Deiulemar Spa, ribattezzata dai giornalisti la “Parmalat del Mare”. Una società in cui gli amministratori legali sono stati condannati in appello per reati di raccolta abusiva di risparmio e bancarotta fraudolenta, portando l’azienda al fallimento. È chiaro che senza una tutela piena dei risparmiatori, valida anche per i casi di aziende che abusano dell’attività di raccolta del risparmio, l’articolo 47 della Costituzione “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito” verrà calpestato.
 
Mi domando sempre più cosa i funzionari della consap vogliano da noi....

Turco: «Bpvi, le lettere c’erano già al mio arrivo»
Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)2 Dec 2021

VICENZA (b.c.) Le «pressioni ricevute per svuotare il Fondo acquisto azioni proprie» in vista dell’approvazione del bilancio, l’affidamento concesso ai clienti di Popolare di Vicenza vincolato all’acquisto di azioni dell’istituto e le lettere di riacquisto «per rassicurare i clienti». Ha risposto per ore alle domande di pm e difensori ieri Costante Turco, ex direttore commerciale Bpvi, chiamato sul banco dei testimoni nel processo all’ex direttore generale Samuele Sorato, in qualità di direttore generale della banca di via Battaglione Framarin, accusato di aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo agli organismi di vigilanza. Turco ha ricordato come «per gli affidamenti venisse chiesto ai clienti il 10% in azioni Bpvi». E sulle lettere: «Si vociferava che le avessi portate io quelle lettere ma erano presenti già prima del mio arrivo in Bpvi».
 
Con 100 milioni di baciate (che vuol dire 100 milioni di crediti insussistenti e un patrimonio netto contabile gonfiato di conseguenza) c'è qualcuno che viene a dirci che non ci sono violazioni massive....




I supersoci di BpVi: 100 milioni di baciate. <<Sorato ci lavo il cervello>>

Silvano Ravazzolo, titolare di una storica azienda di abbigliamento, parla per quasi due ore (nel pomeriggio toccherà al fratello Giancarlo) davanti al tribunale collegiale chiamato a giudicare l’ex direttore generale di BpVi, Samuele Sorato; prima rispondendo alle domande del pubblico ministero Luigi Salvadori, quindi a quelle del difensore dell’ex dg, Alberto Berardi.
Ravazzolo e la sua famiglia hanno sottoscritto circa 48 milioni di euro di finanziamenti baciati; più o meno la stessa cifra del fratello Giancarlo e dei suoi familiari. In tutto fanno quasi 100 milioni di euro di finanziamenti correlati rimasti lì, ancora aperti (come praticamente tutti quelli sottoscritti dagli altri soci). In una delle famose cene di cacciagione riservate ai soci vip della banca (quelli in possesso dei big ticket azionari) che avvenivano alla presenza della massima dirigenza (presidente Zonin compreso) i fratelli Ravazzolo a un certo punto si rendono conto di essere i primi azionisti privati della banca. E in quel momento scatta il campanello d’allarme.
«Quando il valore delle azioni è diminuito abbiamo chiesto di chiudere subito tutte le operazioni», ricorda Ravazzolo. Ma è a questo punto (sarebbero stati i primi mesi del 2015) che interviene il dg sapendo la banca non avrebbe potuto assorbire quel colpo.
«Sorato ci invitò (Silvano assieme al fratello Giancarlo ndr) nella sede di via Framarin per una colazione. Noi eravamo preoccupatissimi. Di fatto quel giorno il direttore ci fece il lavaggio del cervello. Ci disse che le operazioni sarebbero comunque state annullate anche se il valore dei titoli era sceso. Ci mostrò diversi grafici ripetendo che non avremo corso alcun rischio. Dopo quell’opera di convincimento tornammo a casa sereni. Ci aveva resi così sicuri che poi abbiamo sottoscritto altre operazioni (sempre baciate)».

Ma Silvano Ravazzolo prova a spiegare anche quale fosse il suo stato d’animo quando partecipava alla cene organizzate a casa di Tranquillo Loison: «Mi riservavano il posto a sedere accanto al presidente Zonin. Volevano far credere a me e alla mia famiglia che eravamo clienti privilegiati e questo non ti porta a voler chiudere con insistenza le operazioni. E comunque Sorato ci ripeteva sempre “Non correte alcun rischio”». Ora Silvano Ravazzolo ha ancora una causa civile aperta per le baciate mai chiuse.
Sul banco dei testimoni anche Claudio Giacon, ragioniere, entrato in BpVi nel 2001 divenendo direttore regionale e poi direttore corporate commercial bank. Giacon spiega di come la pressione per chiudere i finanziamenti correlati dal 2012 in poi divenne sempre più intensa; e soprattutto di quale fosse l’exit strategy della dirigenza BpVi per rientrare dalle baciate: «In più occasioni Sorato ci spiegava che ci sarebbe stato un “piano B” per riacquistare le baciate. Piano che prevedeva l’acquisizione di altri istituti di credito. In questo modo doveva intendersi l’opa lanciata per arrivare a Banca Etruria oppure i tentativi di prendere la Popolare di Marostica e ancora la fusione con Veneto Banca. Tutto questo non ci ha minimamente tranquillizzato».
Ma i funzionari non erano tranquilli nemmeno quando dovevano chiudere le operazioni correlate. «Non ci sentivamo sicuri di quelle pratiche, ma Sorato ci confermò che erano regolari. Prima del 2014 abbiamo più volte chiesto se il presidente Zonin e il consiglio di amministrazione ne fossero a conoscenza. Personalmente non ho mai avuto risposte dirette da parte loro, però a noi funzionari hanno detto che presidente e cda sapevano. Il direttore generale era comunque a conoscenza delle grosse operazioni baciate e sapeva anche la reale situazione in cui si trovava la banca». Una situazione che portò al default.
 
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Carla Ruocco
21tm noicvembre alle8m o1re 60s1133:18re5 ·
Dal Fir sono stati attinti, fino ad oggi, 546 milioni di euro, già distribuiti a 122.496 destinatari sui circa 144 mila soci e obbligazionisti danneggiati.
Ieri, in video collegamento con l'associazione Ezzelino da Onara, ho voluto ribadire tutto il mio impegno, e quello della Commissione Banche, riguardo questo tema.
Garantire gli adeguati ristori ai risparmiatori truffati dalla banche è fondamentale per il futuro della nostra nazione!
Il mio lavoro continua e non finirà finché non verrà versato l’ultimo bonifico. (= I NOSTRI)

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Carla Ruocco
t19S npovem2mbnre a0ul3le1 o9g1re0 1h6:40 ·
INCONTRO CON I RISPARMIATORI TRUFFATI
Quello dei ristori ai risparmiatori truffati dalla banche è un tema fondamentale per il futuro della nostra nazione e sul quale sto spendendo ogni mia energia per far sì che ogni persona coinvolta riceva subito risposte concrete!
Domani mattina, alle 10:30, sarò in video collegamento con l'Associazione Ezzelio da Onara proprio per far arrivare la mia vicinanza a tutti gli associati e ai rappresentanti delle associazioni risparmiatori d'Italia.
Voglio ringraziare il Presidente Patrizio Maiatello, dell'Associazione Ezzelino da Onara per l'invito a partecipare, il mio lavoro continua e non finirà finché non verrà versato l’ultimo bonifico.
 
Ma D'Inca si è fatto delle domande sul 21 per cento mancante all'appello (cioè per lo più noi)?

Crac banche, Fir. D'Inca: "Pagamenti riconosciuti per oltre 700 milioni di euro" - Bellunopress - Dolomiti


Crac banche, Fir. D’Incà: “Pagamenti riconosciuti per oltre 700 milioni di euro”
20 Novembre 2021
“È stato particolarmente emozionante incontrare a Curtarolo i cittadini vittima delle truffe bancarie e ringrazio l’Associazione Ezzelino III da Onara, con il presidente Patrizio Miatello che si è impegnato da anni e con molta attenzione nei confronti dei risparmiatori, che sono riusciti a ottenere i risarcimenti grazie al Fondo indennizzo risparmiatori, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle. Un risultato importantissimo che ha permesso a migliaia di cittadini e di famiglie di potere guardare in avanti con maggiore serenità dopo avere subito un’ingiustizia”.

Lo dichiara il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, al termine dell’incontro tra le associazioni dei risparmiatori avvenuto a Curtarolo (Padova).

D’Incà presenta gli ultimi aggiornamenti sui pagamenti: “La commissione tecnica ha finora definito 114.406 istanze che corrispondono al 79 per cento di quelle pervenute: l’importo riconosciuto supera i 700 milioni di euro. Per quanto riguarda i pagamenti già effettuati, la cifra è di 546 milioni di euro per 122.496 ordinativi”.

Il ministro rivela anche i dati riguardanti il Veneto: “In regione, alla fine di ottobre 2021, l’importo pagato è di 304.178.201 euro, per 41937 risparmiatori e 42687 domande. Per quanto riguarda le singole province, quella di Belluno ha ricevuto 3.739.295 euro, per 851 risparmiatori; quella di Padova 26.433.680 euro, per 4020 risparmiatori; quella di Rovigo 3.321.552 euro, per 1010 risparmiatori; quella di Treviso 112.351.817 euro, per 14567 risparmiatori; quella di Venezia 18.056.984 euro, per 2990 risparmiatori; quella di Verona 13.424.586 euro, per 2451 risparmiatori e la provincia di Vicenza 126.850.288 euro, per 16048 risparmiatori”.

Infine, il Ministro per i rapporti con il Parlamento afferma che “ci sarà l’impegno affinché eventuali eccedenze del Fondo siano ridistribuite tra i risparmiatori rientranti nel FIR.
É fondamentale mantenere saldo il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini, iniziato con il Governo Conte, con una portata avanti dal Movimento 5 Stelle che prosegue con estrema attenzione così, come continueranno gli incontri con le associazioni dei cittadini truffati in modo che le loro istanze possano essere rappresentate nelle sedi opportune”.

***********************************************

Ecco il riepilogo e le medie


tot risp media

Italia 700.000.000,00 114.406 6.118,56
Veneto 304.178.201,00 41937 7.253,22
Belluno 3.739.295,00 851 4.394,00
Padova 26.433.680,00 4020 6.575,54
Rovigo 3.321.552,00 1010 3.288,67
Treviso 112.351.817,00 14567 7.712,76
Venezia 18.056.984,00 2990 6.039,13
Verona 13.424.586,00 2451 5.477,19
Vicenza 126.850.288,00 16048 7.904,43
 
Come scritto sopra noi veniamo dopo gli over 50 mila del I binario (devo però andarmi a rivedere la legge: non mi ricordo se la distinzione under/over 50 k vale anche per noi)

Banche, dal Fir arrivano gli indennizzi oltre 50mila euro per i risparmiatori

Banche, dal Fir arrivano gli indennizzi oltre 50mila euro per i risparmiatori
18 novembre 2021 | 13.05
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Lo annuncia all'Adnkronos il presidente dell'associazione Ezzelino III da Onara, tra le promotrici del fondo. "Giunti i primi bonifici già da ieri. Grazie alla Consap e ai politici che hanno creduto nelle nostre proposte"

"Con soddisfazione informiamo che già da ieri 17 novembre sono stati bonificati i primi indennizzi delle istanze forfettarie superiori a 50.000 euro", le cui domande erano state inoltrate attraverso piattaforma del Fir gestita dalla Consap. Lo annuncia all'Adnkronos Patrizio Miatello, presidente dell'associazione Ezzelino III da Onara, che è stata tra le promotrici del Fondo di indennizzo dei risparmiatori, attraverso la liquidità presente nel conti dormienti.

"Ringraziamo la segreteria tecnica della Consap e la Commissione tecnica per il loro continuo impegno senza soluzione di continuità dimostrato da sempre. E - aggiunge - ringraziamo i risparmiatori vittime e i politici che hanno sempre creduto nelle nostre proposte concrete, dandoci forza maggiore". Alcuni risparmiatori, aggiunge Miatello, come Antonio Selle ci ringraziano, perché questo bonifico in momenti come gli attuali è stato una salvezza".
 
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