Fondi H2O Vol. XI

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Può essere la solita domanda; ma intanto continua ad esserci sempre il problema: "che fine hanno fatto le liquidazioni dei Side-Pocket ?"
Dopo che dal lontano giugno 2020, nello scorso febbraio 2023 abbiamo visto solo un misero acconto di circa l'8% di questi SidePocket .
 
Fundstore ha aggiornato tutto già da un po'!!!
Quindi è possibile farlo.
E, quindi, i ritardi delle altre banche sono dovuti a mancanze delle altre banche.
Certo, con Fideuram nessun problema, loro non indicano l'ISIN dei fondi in portafoglio ... così è tutto aggiornato sempre e comunque in automatico.
 
Ultima modifica:
Che ne pensate di questo?

Wellington Global Stewards EUR DL Acc
IE00BLP4B998
 
Quindi è possibile farlo.
E, quindi, i ritardi delle altre banche sono dovuti a mancanze delle altre banche.
Certo, con Fideuram nessun problema, loro non indicano l'ISIN dei fondi in portafoglio ... così è tutto aggiornato sempre e comunque in automatico.
Per te è positivo che non indichino l ISIN?
A me sembra l opposto!
Fideuram è una delle banche peggiori che conosca!
Tutto è contro l interesse del cliente!
Pensano solo a loro!
Pessimi!
La sconsiglio vivamente!
 
Per te è positivo che non indichino l ISIN?
A me sembra l opposto!
Fideuram è una delle banche peggiori che conosca!
Tutto è contro l interesse del cliente!
Pensano solo a loro!
Pessimi!
La sconsiglio vivamente!
Confermo in toto; in particolare la mancata esposizione degli ISIN, comune per quanto mi risulta anche ad Allianzbank, è sintomo di palese ed intenzionale opacità, mi meraviglio come sia tollerata dalle autorità di vigilanza.
 
Condivivo il testo per chi fosse interessato

Negli ultimi mesi, Lecoq-Vallon & Feron-Poloni, MyLeo e Collectif Porteurs H2O hanno manifestato l’intenzione di intraprendere azioni legali contro la società di gestione H2O AM. Nessuna di loro assomiglia all’altra, in termini di condizioni di ingresso, obiettivi o dimensioni.


Collectif Porteurs H2O


Ancora nessuna notizia sul deposito di una causa in tribunale contro H2O AM da parte dell’associazione Collectif Porteurs H2O, supportata dal litigation fund Deminor, e che ha visto adesioni anche da parte di clienti italiani rimasti scottati dalle vicende legate al finanziere Lars Windhorst.


Il deposito dell’azione legale di Collectif ha già subito vari rinvii (da fine 2022 a febbraio/marzo 2023, poi a maggio di quest’anno, mentre non è stata ancora comunicata una nuova scadenza), dovuti principalmente al fatto che H2O AM non avrebbe consegnato all’associazione alcuni documenti richiesti per poter dare il via al deposito della causa in tribunale. La società asserisce, infatti, che l’associazione ha richiesto dei documenti che non esistono.



Ma il Tribunale del Commercio di Parigi non si è fatto convincere da questa spiegazione e, infatti, a fine marzo ha sanzionato H2O AM per non aver consegnato i documenti richiesti. In ogni caso, la società aveva già chiarito che avrebbe trattato tutti i detentori di quote in modo equo durante l’esecuzione di questi rimborsi. “Qualsiasi ricorso ad associazioni terze non derogherà al principio di uguaglianza dei detentori a cui H2O AM è tenuta”, aveva dichiarato. Un chiaro riferimento alle azioni legali intraprese da attori come Collectif Porteurs H2O.


Alcuni osservatori, come già spiegato da Citywire, sono sorpresi dal fatto che non sia stata ancora intrapresa un’azione legale definitiva. A loro avviso, l’azione intrapresa dal Collectif Porteurs H2O è un modo per guadagnare un po’ di tempo in più per continuare a reclutare querelanti prima della citazione in giudizio. Il Collectif, invece, spiega che ha bisogno di tutte le informazioni possibili, comprese quelle mancanti, per redigere una perizia completa e finire di mettere insieme un caso solido prima che venga depositato”.


Avremo ulteriori informazioni entro settembre o ottobre. Non necessariamente davanti ai tribunali francesi, perché abbiamo intrapreso un’azione anche in Lussemburgo per ottenere ulteriori informazioni”, ha spiegato a Citywire Dominique Stucki, avvocato di Collectif Porteurs H2O, “agiremo per vie legali quando avremo tutte le informazioni necessarie per essere il più precisi e pertinenti possibile”.




“Faremo valere i nostri diritti fino in fondo”, prosegue, “riscuoteremo la multa inflitta dal giudice incaricato della supervisione della perizia presso il Tribunale del Commercio di Parigi e non rinunceremo al fatto di avere dei documenti che sono nostri”.


“Vogliamo portare a termine questo processo, perché ci aiuterà nella nostra azione di merito, anche se abbiamo già ottenuto molte informazioni attraverso la nostra perizia in Francia. Si tratta di un caso molto complesso e sia la gravità degli atti commessi sia la mancanza di trasparenza dei responsabili della gestione e del controllo degli Ucits ci impongono di avere un quadro completo e perfetto della situazione”.


“Con i nostri mezzi abbiamo, intanto, ottenuto la conferma di ciò che temevamo. Le cattive notizie sui fondi side pocket si stanno accumulando. Ad esempio, abbiamo monitorato l’andamento di diversi titoli in portafoglio, in particolare una cosiddetta obbligazione Ads, un’obbligazione emessa da un emittente esterno al gruppo Tennor. Non è stata onorata alla data di scadenza. C’è, quindi, un nuovo default nei side pocket. Abbiamo ricevuto conferma che il valore patrimoniale netto dei side pocket è totalmente irrealistico. Dovrebbe essere pari a zero”.


Lecoq-Vallon & Feron-Polon


Un primo atto di citazione è stato emesso il 30 giugno 2023 da Lecoq-Vallon & Feron-Poloni. “Abbiamo citato H2O AM davanti al Tribunale di Commercio di Parigi, con la richiesta di un risarcimento per compensare il danno economico subito”, spiega Hélène Feron-Poloni a Citywire.


E ha aggiunto che l’atto di citazione è un “grosso lavoro”. Ci sono molti parametri da prendere in considerazione, soprattutto per il calcolo del danno. “Ho adottato un metodo oggettivo per garantire che tutto il danno subito sia effettivamente risarcito”, sottolinea.


Una serie di udienze procedurali si terrà davanti al Tribunale commerciale di Parigi. Si tratta di una procedura standard davanti a un tribunale, che può durare tra i 12 e i 18 mesi, a meno che non vi siano particolari difficoltà.


“Ci occupiamo di controversie in materia di risparmio da oltre 20 anni, quindi è un settore che conosciamo molto bene. Per quanto mi riguarda, questo non è il caso più difficile”, afferma. Per Hélène Féron-Poloni, “c’è una perdita. La domanda è: quanto verrà risarcito?”.


Lo studio legale difende solo privati, il che lo distingue da altre azioni. “Sono finiti lì essenzialmente a causa di un effetto a catena innescato da professionisti che distribuivano i fondi H2O in modo molto diffuso”, afferma Feron-Poloni.


Hélène Feron-Poloni insiste sul fatto che il contenzioso non è un processo chiuso. “Le persone che vogliono difendere i propri interessi sono sempre le benvenute”, assicura.


MyLeo


A gennaio è stata lanciata un’altra class action contro H2O AM da Christophe Lèguevaques, avvocato del foro di Parigi, attraverso la sua piattaforma myleo.legal. La procedura legale doveva essere avviata alla fine del periodo di adesione, il 30 aprile. Ma a quella data non erano state soddisfatte le condizioni per il lancio dell’azione.


“Avevamo bisogno di 500 partecipanti per lanciare l’azione collettiva, ma non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Abbiamo quindi spiegato ai partecipanti che non potevamo avviare l’azione a quelle condizioni e abbiamo rimborsato i loro soldi. Abbiamo poi consigliato loro di contattare il Collectif Porteurs H2O”, spiega Lèguevaques a Citywire.


Secondo l’avvocato, l’azione non è riuscita a mobilitare le persone, soprattutto perché il Collectif ha attratto verso di sé la maggior parte dei partecipanti e perché il “biglietto d’ingresso” di MyLeo era più costoso.
 
Voi avete piena corrispondenza tra il controvalore calcolato con le quote pre fusione e quello post fusione? Forse mi sfugge qualcosa ma non mi trovo i conti
 
Salve, è passato già molto tempo dallo scorporo dei Side Pocket ma continua a balenarmi una perplessità ...
H2O è stata costretta a scorporare tutte le attività illiquide in un fondo separato (SP), quando da regolamento una certa percentuale era ammessa e quindi, allo stato attuale, il Fondo ora non ha più componenti illiquide e queste sono state tutte trasferite nella componente SP o continua a esserci una parte illiquida negli attuali fondi attivi ?
Ecco non capisco questo passaggio.
H2O è stata costretta dall' autorità a passare tutta la parte illiquida o è stata una scelta del fondo ?
Perché hanno penalizzare i detentori delle quote ante scorporo con tutte le quote SP bloccate quando da regolamento un parte illiquida era concessa tenerla nella parte attiva ?
La parte eccedente non concessa dal regolamento sarebbe stata di minor impatto sul NAV della parte attiva evitando di farci rimanere incastrati con valori di quote consistenti.
Dove sbaglio ?
 
Salve, è passato già molto tempo dallo scorporo dei Side Pocket ma continua a balenarmi una perplessità ...
H2O è stata costretta a scorporare tutte le attività illiquide in un fondo separato (SP), quando da regolamento una certa percentuale era ammessa e quindi, allo stato attuale, il Fondo ora non ha più componenti illiquide e queste sono state tutte trasferite nella componente SP o continua a esserci una parte illiquida negli attuali fondi attivi ?
Ecco non capisco questo passaggio.
H2O è stata costretta dall' autorità a passare tutta la parte illiquida o è stata una scelta del fondo ?
Perché hanno penalizzare i detentori delle quote ante scorporo con tutte le quote SP bloccate quando da regolamento un parte illiquida era concessa tenerla nella parte attiva ?
La parte eccedente non concessa dal regolamento sarebbe stata di minor impatto sul NAV della parte attiva evitando di farci rimanere incastrati con valori di quote consistenti.
Dove sbaglio ?
I fondi erano oggetto di costanti e pesanti deflussi, quindi ogni giorno avrebbero ecceduto la percentuale massima di illiquidi.
Per logica, sono stati quindi costretti a scorporare completamente la parte illiquida, che, col passare del tempo, è evidentemente di valore molto dubbio.
 
I fondi erano oggetto di costanti e pesanti deflussi, quindi ogni giorno avrebbero ecceduto la percentuale massima di illiquidi.
Per logica, sono stati quindi costretti a scorporare completamente la parte illiquida, che, col passare del tempo, è evidentemente di valore molto dubbio.
questo evento è stato molto utile per quelli "non addetti ai lavori" nel capire il funzionamento di un fondo e quanto sia opaca l'attività che si svolge con i soldi degli investitori. Chi decide di disinvestire dal fondo, il fondo vende solo la parte liquida e lascia la parte illiquida ai rimanenti investitori che si assumono il rischio del valore di queste quote, quindi nel fondo non vi è pari opportunità ma solo destrezza nell'uscire al momento giusto.
Il mio ragionamento vi sembrerà ingenuo ma credo che un fondo debba rispettare un minimo di etica verso il risparmiatore, cosa che qui è venuta meno a prescindere dove H2O sia andata ad investire sul mercato illiquido.
Ad ogni modo grazie per la tua preziosa informazione !!
 
H2O MULTIBONDS SP RFR001353595229.31 EUR-37.80%2023-08-31

H2O MODERATO SP RFR00135352833.71 EUR-49.86%2023-08-31

H2O ADAGIO SP RFR00135348983.29 EUR-46.85%2023-08-31

direi che questa ulteriore mazzata rende vane le speranze di recuperare qualcosa, già siamo ad una frazione ridicola dell'investito
tutto nelle tasche di Lars windhorst che poi li ha pure sperperati, ne avesse azzeccata una

Distruttori di risparmio
 
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L'unica sorpresa è che avevano annunciato nuovi adeguamenti di valore solo alla fine del processo di liquidazione. I dati erano purtroppo ampiamente prevedibili.
 
...e nonostante tutto c'è ancora chi tesse le loro lodi, credo sia sindrome di stoccolma.
Purtroppo non sembrano neanche procedere al momento le cause avviate in Francia, almeno per capire se in futuro c'è qualche possibilità di intavolarne un'altra in Italia, il tempo c'è sempre nel caso, anche se la vedo ardua la cosa.
 
...e nonostante tutto c'è ancora chi tesse le loro lodi, credo sia sindrome di stoccolma.
Purtroppo non sembrano neanche procedere al momento le cause avviate in Francia, almeno per capire se in futuro c'è qualche possibilità di intavolarne un'altra in Italia, il tempo c'è sempre nel caso, anche se la vedo ardua la cosa.
Perché noialtri italiani abbiamo questa stramaledetta abitudine di fare sempre di ogni erba un fascio?
Credo che NESSUNO "tesse le loro lodi" così, in generale.
Hanno avuto dei comportamenti esecrabili, perché hanno finanziato un singolo personaggio concentrando così il rischio. Per di più costui si sta dimostrando un disonesto ed un incapace. Una specie di versione turbo di Alberto Sordi ne "Il vedovo".
Hanno commesso una leggerezza imperdonabile esponendosi eccessivamente con una strategia che aveva sin lì funzionato benissimo, ma che non stava scritto da nessuna part che dovesse funzionare in eterno.
Hanno dimostrato anche una capacità notevolissima di produrre risultati, tanto che, chi abbia investito un po' prima del crollo legato al CoViD, oggi sta comunque guadagnando, e spesso bene, anche al netto di un eventuale azzeramento del valore degli SP.
Va anche detto che buona parte dei danni possono essere ascritti ad AMF, che ha adottato un atteggiamento volto più a "punire" H2O che a tutelare i risparmiatori. Se questo è stato fatto per malafede, crassa stupidità o altro, sta a ciascuno valutare, in mancanza di certezze. Fatto sta che il risultato è quello.
Che le azioni avviate in Francia non possano procedere era abastanza chiaro a moltissimi sin dall'inizio; tanto che l'adesione è stata tutt'altro che plebiscitaria. Del resto se non procede penalmente la magistratura non ha senso pensare di cavare un ragno dal buco in sede civile (il "danno" è/sarebbe conseguenza di illeciti di rilevanza penale). L'importante è che gli studi legali guadagnino e bene, del resto siamo tutti qui per questo.
Di qui in poi, ognuno può valutare se uscire, restare od entrare. Al momento, ha fatto malissimo chi è uscito, benissimo chi è saltato dentro dopo il crollo dovuto al CoViD.
La sindrome di Stoccolma non c'entra NULLA; parlarne è solo un simpatico modo per insultare velatamente chi è tuttora investito.
 
Se vai a rileggere i miei post ho più volte riconosciuto che hanno creato guadagno con risultati incredibili, ma classificare come "leggerezza" quello che è successo ha dell'inverosimile. Cercare di sminuire la cosa affermando che chi è investito da tanto è comunque in guadagno credo sia ingiusto nei riguardi d chi è entrato in fase successivo e si ritrova con grosse perdite.
Hanno fatto quello che va contro la teoria di un fondo, diversificare il rischio e io, per conto mio personale, lo ritengo dettato solo da quello che tutti pensiamo. Non è pensabile parlare di stupidità, l'avessi fatto io sarebbe stato plausibile, ma loro sono professionisti molto preparati e sono sicuro conoscevano benissimo i rischi.
 
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