Fondi Pensione Vol.11

Stato
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Di obbligatorio c’è già il primo pilastro! Perché dovrebbe essere obbligatorio anche il secondo pilastro? Il legislatore l’ha reso volontario e non mi pare un buon motivo se (per ora) il 60% non vuole aderire o non sa che può aderire, per renderlo obbligatorio.

La previdenza dei lavoratori è pervista dal comma 2 dell’ art. 38 della Costituzione. Se obbligatoria la PC, quindi non privata come ora , è incompatibile con il comma 4 del medesimo articolo , in quanto l’obbligatorietà la ricondurrebbe ai compiti previsti dello Stato, cui deve provvedere con organi ed istituti predisposti o integrati, come è l’INPS e non con Amundi o Allianz …..
 
Mi date un consiglio su come convincere mio padre ad aderire alla pensione integrativa ai soli fini fiscali?

La situazione è questa con redditi lordi di circa 45k e un aliquota irpef di circa il 38%,
Età 62 anni, pensione prevista 67-69 quindi altri 5 o 7 anni di lavoro.

Nel caso versasse il massimale, una volta che va in pensione può ritirare tutto il capitale? In questo caso la tassazione è del 23% anzichè del 38% giusto?
 
Quello di cui non mi capacito è invece l'ignoranza tra i dipendenti della pa, quelli che quando citi Rita pensano alla Hayworth salvo fare le facce basite quando scoprono che aderendo si può andare in pensione 5 anni prima

Un mio amico dipendente p.a dice che il fondo di categoria è molto efficiente ma ha molti limiti. Riguardo la Rita mi dice che andrebbe sì in pensione 5 anni prima, ma con cifre ridicole (inferiori al 50% del reddito lordo) a patto di versare per trent'anni il massimo consentito. Tutto ciò per evitare un lavoro che gli piace pure. Dal suo punto di vista i vantaggi fiscali non valgono la pena, oltre ai rischi del fondo stesso, che nel pubblico, dice, è sempre a rischio "politico". Preferisce rischiare in borsa.
 
Mi date un consiglio su come convincere mio padre ad aderire alla pensione integrativa ai soli fini fiscali?

La situazione è questa con redditi lordi di circa 45k e un aliquota irpef di circa il 38%,
Età 62 anni, pensione prevista 67-69 quindi altri 5 o 7 anni di lavoro.

Nel caso versasse il massimale, una volta che va in pensione può ritirare tutto il capitale? In questo caso la tassazione è del 23% anzichè del 38% giusto?


La tassazione sarebbe del 15, se non sbaglio. In più potrebbe godere del contributo datoriale, se ha un fondo negoziale.
Deve versare per almeno 5 anni. Potrebbe ritirare il capitale al momento della pensione di vecchiaia, oppure proseguire coi versamenti ancora per qualche anno, non è obbligato a interromperla.



qui c'è un esempio di come funziona.

Fondo pensione: una scelta intelligente anche a 65 anni
 
La tassazione sarebbe del 15, se non sbaglio. In più potrebbe godere del contributo datoriale, se ha un fondo negoziale.
Deve versare per almeno 5 anni. Potrebbe ritirare il capitale al momento della pensione di vecchiaia, oppure proseguire coi versamenti ancora per qualche anno, non è obbligato a interromperla.



qui c'è un esempio di come funziona.

Fondo pensione: una scelta intelligente anche a 65 anni

Grazie del contributo, torno alla carica!
 
Un mio amico dipendente p.a dice che il fondo di categoria è molto efficiente ma ha molti limiti. Riguardo la Rita mi dice che andrebbe sì in pensione 5 anni prima, ma con cifre ridicole (inferiori al 50% del reddito lordo) a patto di versare per trent'anni il massimo consentito. Tutto ciò per evitare un lavoro che gli piace pure. Dal suo punto di vista i vantaggi fiscali non valgono la pena, oltre ai rischi del fondo stesso, che nel pubblico, dice, è sempre a rischio "politico". Preferisce rischiare in borsa.
La Rita non è un'imposizione ma una libera scelta. Vero che se è dipendente pubblico ha già molte tutele e non ha necessità di un assicurazione contro il licenziamento da cinquantenne.

Rimangono pero i seguenti punti (sempre considerando che del domani, dal punto di vista legislativo, non vi è certezza)
- TFR tassato meno nel fondo pensione rispetto al percepirlo in contanti
- Il contributo del datore di lavoro che senza fondo pensione negoziale non si ha
- il rendimento dei fpn è stato negli ultimi anni alla rivalutazione del Tfr
 
non dipenderà mica dal fatto che le imprese sul tfr ci contano eccome come provvista di denaro a costo zero? Quello di cui non mi capacito è invece l'ignoranza tra i dipendenti della pa, quelli che quando citi Rita pensano alla Hayworth salvo fare le facce basite quando scoprono che aderendo si può andare in pensione 5 anni prima

L'ignoranza dei dipendenti pubblici e privati ha una importanza relativa in questa questione. Gli italiani si sistemano 2 volte nel loro divenire : quando trovano lavoro e quando si sposano. Nel momento in cui vengono assunti firmano insieme alla adesione al dopolavoro ed al fondo sanitario aziendale anche il modulo con cui scelgono se aderire o meno al fondo pensione .

Quando è nata questa cosa chiamata PC è stato modificato l'art 2120 del c.c. nel senso che il lavoratore sceglie se lasciare il tfr in azienda o trasferirlo al fondo pensione. Se l'azienda ha più di 50 dipendenti il tfr viene comunque accantonato nel fondo pensione o presso l'inps. Eliminiamo tale scelta disgraziata che produce eqivoci e sommerso

I datori di lavoro godono di misure compensative più che adeguate per i lavoratori che aderiscono a forme pensionistiche. Se lavorano fatturano e pagano tasse e contributi non hanno motivi per ostacolare l'adesione al fondo pensione.



I fondi pensione sono nati con la partecipazione piena delle parti sociali, ma solo in Italia la PC non è obbligatoria ,pur avendo solo l'italia il TFR e la contribuzione obbligatoria al 33%.

Nessun paese concepisce la PC staccata dalla pensione pubblica. Nessun paese ha un debito pubblico derivante dal debito implicito che la previdenza ha accumulato ed accumula continuamente.

Lo stesso tfr delle aziende con > 50 dipendenti inventato per fare cassa al tempo dello scalone leghista produce debito, debito implicito essendo rivalutato in termini reali più del PIL reale prodotto.
 
Ultima modifica:
- TFR tassato meno nel fondo pensione rispetto al percepirlo in contanti

A me ha detto che per loro la tassazione del TFR e dei contributi versati sarebbe comunque ordinaria.:rolleyes:
L'unico vantaggio è che non dovrebbe aspettare anni per vedere il tfr (come dice sia per legge per gli statali), che comunque non finirebbe nel fondo ma all'inps...:eek:
Non so se queste cose siano effettivamente vere, ma in definitiva ai vantaggi del fondo lui fa prevalere i timori per possibili e non improbabili cambi normativi (del fondo, dell'età pensionabile e della fiscalità).
 
A me ha detto che per loro la tassazione del TFR e dei contributi versati sarebbe comunque ordinaria.:rolleyes:
L'unico vantaggio è che non dovrebbe aspettare anni per vedere il tfr (come dice sia per legge per gli statali), che comunque non finirebbe nel fondo ma all'inps...:eek:
Non so se queste cose siano effettivamente vere, ma in definitiva ai vantaggi del fondo lui fa prevalere i timori per possibili e non improbabili cambi normativi (del fondo, dell'età pensionabile e della fiscalità).

Per carità, ogni scelta comporta dei rischi e fa bene a valutarli e/o prendere le relative contromisure.

Le mie considerazioni in effetti valevano da dipendente privato, per i dipendenti pubblici non sono così ferrato
 
A me ha detto che per loro la tassazione del TFR e dei contributi versati sarebbe comunque ordinaria.:rolleyes:
L'unico vantaggio è che non dovrebbe aspettare anni per vedere il tfr (come dice sia per legge per gli statali), che comunque non finirebbe nel fondo ma all'inps...:eek:
Non so se queste cose siano effettivamente vere, ma in definitiva ai vantaggi del fondo lui fa prevalere i timori per possibili e non improbabili cambi normativi (del fondo, dell'età pensionabile e della fiscalità).

Può anche darsi che a uno statale convenga tenersi il tfs, e che il fondo di categoria non meriti.

Però ci sono ottimi fondi aperti che consentono un ottimo risparmio fiscale e rendimenti interessanti; e un paio di anni di rita secondo me quando arriva a 66 anni potrebbe non disprezzarli.

Di leggi che cambiano secondo me dovrebbe preoccuparsi che prima o poi anche gli statali potrebbero non avere più il posto garantito ;)
 
Buongiorno a tutti, ho appena saputo che posso destinare il mio tfr tramite datore di lavoro al fondo Fon.te. volevo chiedervi se è la scelta migliore, ho letto cheil datore di lavoro integra con 1,55%.

Considerando che ho 2 fondi pensione con versamenti volontari
Amundi dove verso circa 1k anno
Axa previdenza attiva 1,2k anno

Cosa mi conviene fare in questa situazione?

Qua siamo in molti (quasi tutti? :D) a favore dei fp e inoltre di quelli più economici, ovvero il fondo negoziale del proprio CCNL.

Quindi probabilmente aderire è una buona scelta, attenzione che per avere il contributo del datore devi mettere un minimo extra anche tu: Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare

Sull'avere più fondi, in genere lo si fa per:
  • evitare di superare il limite oltre il quale al momento della pensione non si può ritirare tutto il montante, ma bisogna lasciarne il 50% come rendita
  • poter avere un fondo che investe in modo più aggressivo (azionario) rispetto ai comparti offerti dal negoziale cui si ha accesso.

Aspetta altri contributi :bye:
 
Qua siamo in molti (quasi tutti? :D) a favore dei fp e inoltre di quelli più economici, ovvero il fondo negoziale del proprio CCNL.

Quindi probabilmente aderire è una buona scelta, attenzione che per avere il contributo del datore devi mettere un minimo extra anche tu: Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare

Sull'avere più fondi, in genere lo si fa per:
  • evitare di superare il limite oltre il quale al momento della pensione non si può ritirare tutto il montante, ma bisogna lasciarne il 50% come rendita
  • poter avere un fondo che investe in modo più aggressivo (azionario) rispetto ai comparti offerti dal negoziale cui si ha accesso.

Aspetta altri contributi :bye:

Cosa conviene, potendo scegliere: ritirare il montante, ritirarne il 50% , godere della rendita? Di quali variabili tener conto nella scelta? Istintivamente mi pare che la rendita sia più vantaggiosa...aspetto consigli dai numerosi esperti, grazie in anticipo
 
La rendita é vantaggiosa se campi a lungo.
Se crepi prima conviene il ritiro del montante. Solo che saperlo prima é difficile
 
La rendita é vantaggiosa se campi a lungo.
Se crepi prima conviene il ritiro del montante. Solo che saperlo prima é difficile

E non lo voglio sapere! :D

Diciamo che giochiamo per campare bene più a lungo possibile!

Un altro aspetto da considerare è se vuoi lasciare una eredità, in quel caso il capitale è meglio della rendita, ovviamente
 
La rendita é vantaggiosa se campi a lungo.
Se crepi prima conviene il ritiro del montante. Solo che saperlo prima é difficile

La rendita è la rendita, cioe' il controvalore di un montante convertito, c'è:

. la vitalizia
. la certa e successivamente vitalizia
. la rendita controassicurata
. la rendita reversibile.

Se i coefficienti di trasformazione sono diminuiti non è perchè la rendita è meno conveniente rispetto a prima. Si campa mediamente di più. Il contrario di quanto affermi.

Non solo la rivalutazione in periodi di bassa inflazione permette di mantenere nel tempo un tenore di vita programmabile e complementare dalla pensione pubblica.
 
Ultima modifica:
Mander era una battuta.
Se oggi vado in pensione e per assurdo sapessi che dovró morire entro 5 anni, vorrei tutto il montante subito.
Se sapessi invece che mi restano 35 anni vorrei la rendita senza nessuna controassicurazione o altri orpelli.

La realtà é che non sai quanto campi, dunque farai le tue valutazioni in base alla tua situazione economica, alla presenza o meno di eredi, alla tua età anagrafica ed al tuo stato di salute, ai tuoi desideri ecc.
 
La rendita è la rendita, cioe il valore attuale di un montante convertito, c'è:

. la vitalizia
. la certa e successivamente vitalizia
. la rendita controassicurata
. la rendita reversibile.

Se i coefficienti di trasformazione sono diminuiti non è perchè la rendita è meno conveniente rispetto a prima si campa mediamente di più. Il contrario di quanto affermi

Espero ha anche la modalità LTC: raddoppia l'importo in caso di non autosufficienza
 
Mander era una battuta.
Se oggi vado in pensione e per assurdo sapessi che dovró morire entro 5 anni, vorrei tutto il montante subito.
Se sapessi invece che mi restano 35 anni vorrei la rendita senza nessuna controassicurazione o altri orpelli.

La realtà é che non sai quanto campi, dunque farai le tue valutazioni in base alla tua situazione economica, alla presenza o meno di eredi, alla tua età anagrafica ed al tuo stato di salute, ai tuoi desideri ecc.

La rendita è certezza non prevede assurdità, va conosciuta ed apprezzata. Senza la rendita, la PC a parte la sostenibilità del primo pilastro ,si riduce ulteriormente a poca cosa. Le rendite private hanno ampi margini di miglioramento, la pensione pubblica tende ineluttabilmente al peggioramento.
 
Qua siamo in molti (quasi tutti? :D) a favore dei fp e inoltre di quelli più economici, ovvero il fondo negoziale del proprio CCNL.

Quindi probabilmente aderire è una buona scelta, attenzione che per avere il contributo del datore devi mettere un minimo extra anche tu: Fon.Te. - Fondo Pensione Complementare

Sull'avere più fondi, in genere lo si fa per:
  • evitare di superare il limite oltre il quale al momento della pensione non si può ritirare tutto il montante, ma bisogna lasciarne il 50% come rendita
  • poter avere un fondo che investe in modo più aggressivo (azionario) rispetto ai comparti offerti dal negoziale cui si ha accesso.

Aspetta altri contributi :bye:

Grazie mille, ne ho 2 perchè del primo non ero del tutto soddisfatto ma ho iniziato a versare a 26 anni è un bilanciato e lo continuo.
Il secondo l'o aperto per avere qualcosa di più aggressivo infatti ho 100% espansione ... avendo 35 anni mi sembrava un rischio accettabile.

Se ho capito bene se aderisco a Fon.Te. va versato il 100% del TFR + un extra da parte mia + 1.55% (datore dilavoro).
Corretto?
Poi come funziona? ha le stesse regole di un Fondo pensione aperto?
 
Stato
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