Fondi Pensione Vol.14

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Credo che la domanda vada fatta qui:

ho cambiato lavoro e ora ho un nuovo ccnl/fondo di categoria che sicuramente attiverò per usufruire della quota dell'azienda.

Volevo però capire se mi conveniva o meno trasferire quanto sinora maturato nel nuovo fondo e cosa comporterebbe non trasferirlo (al netto del mantenimento economico di entrambi i fondi).
Parliamo di circa 10k e iscrizione effettuata 8 anni fa..la pensione la vedrò tra 30 :D
Grazie mille

Riformulo la domanda, cosa mi conviene fare tra trasferimento fondi / prelievo? se prelevo quale è l'aliquota da applicare? che fine fa la mia anzianità di iscrizione? Si può prelevare il grosso ed un esigua parte trasferirla (semplicemente per trasferire anche l'anzianità)?

L'apertura del fondo credo mi convenga per la semplice quota aziendale che da dirigente sono circa 4k/anno (purtroppo devo metterne altrettanti io e non riesco a dedurmi nulla :\)
 
Mi spieghi perché? Non mi è chiaro il perché se NON verso il TFR al FP le altre scelte non hanno senso.

Grazie

Io sono dipendente pubblico. Non ho aderito al fondo negoziale Perseo (quindi il tfr resta dov'è, almeno per il momento) ma ho aderito al fondo amundi secondapensione (dove faccio versamenti che deduco).
 
Premessa, non do consigli perchè non conosco la situazione di nessuno, dico solo quel che farei io...

La premessa è che il FP conviene in una qualche sua forma a pressochè tutti i lavoratori con buona stabilità lavorativa.


Credo che la domanda vada fatta qui:

ho cambiato lavoro e ora ho un nuovo ccnl/fondo di categoria che sicuramente attiverò per usufruire della quota dell'azienda.

Volevo però capire se mi conveniva o meno trasferire quanto sinora maturato nel nuovo fondo e cosa comporterebbe non trasferirlo (al netto del mantenimento economico di entrambi i fondi).
Parliamo di circa 10k e iscrizione effettuata 8 anni fa..la pensione la vedrò tra 30 :D
Grazie mille


Riformulo la domanda, cosa mi conviene fare tra trasferimento fondi / prelievo? se prelevo quale è l'aliquota da applicare? che fine fa la mia anzianità di iscrizione? Si può prelevare il grosso ed un esigua parte trasferirla (semplicemente per trasferire anche l'anzianità)?

L'apertura del fondo credo mi convenga per la semplice quota aziendale che da dirigente sono circa 4k/anno (purtroppo devo metterne altrettanti io e non riesco a dedurmi nulla :\)


Non conviene mai il prelievo (purtroppo è un errore che fanno in molti). Perderesti l'anzianità e pagheresti aliquota non conveniente. A meno tu non ne abbia bisogno, io trasferirei tutto, aderendo ad un comparto aggressivo / dinamico (se c'è) e versando fiducioso per 30 anni.

N.B. Se il fondo da dirigente è il Mario Ne gri, avrai una ottima conversione in rendita alla fine, stanti le regole attuali. (se ne parlava qualche tempo fa).



Salve a tutti,
per un lavoratore di quasi 30 anni assunto con CCNL Commercio Terziario, dal punto di vista Fondi Pensione, alla luce degli ultimi avvenimenti bellici, cosa conviene fare?
1) Aderire al Fon.te del CCNL Commercio? (Ma deve aderire anche l'azienda o posso farlo per conto mio?)
2) Aderire a un FP come Allianz Insieme azionario, ma in quale misura?
3) Lasciare il TFR in azienda in attesa di tempi più stabili?
Grazie :)


Fonte Dinamico, devi passare attraverso l'azienda (che non dovrebbe opporre resistenza). g Fra 30 anni di guerre ne avrà attraversate (purtroppo) altre. Questa sarà un insignificante puntino lontano.







I fondi di categoria di solito una parte la mette il lavoratore e una parte la ditta ( il vero vantaggio dei fondi di categoria é il contributo del datore di lavoro).

Se vai di azionario e hai un orrizonte temporale lungo io preferirei un ETF ad accumulazione ( in ottica soprattutto di costi).
Io ho scelto di lasciarlo in ditta (Inps), perché come ho obbiettivo ho di anticipare la data in cui smetterò di lavorare.
Oltre al fatto che il TFR in ditta/Inps ti copre dall'inflazione ( quella attuale no, ma se consideriamo una media del 2% si )


pensa un po' che io è con il FP che sto perseguendo l'obiettivo di anticipare l'uscita dal lavoro. :D
Certo dipende quanto prima. Il FP consente una uscita anticipata fino a 5 - 10 anni con la RITA a tassazione molto più agevolata rispetto al ritiro del TFR. Se uno ha l'obiettivo di smettere a 45 anni è chiaro che deve avere ben altri fondi, il FP diventa poco significativo.
 
Ho un paio di domande non correlate:

- un lavoratore che ha un FPA su cui gli viene versato il TFR, può avere il contributo aziendale versando anche una quota volontaria o il co tributo aziendale si ha, solo aderendo sl fondo negoziale chiuso?

- ci sono grandi differenze tra i coefficienti di conversione montante/rendita tra fondi chiusi e aperti? Tra i FPA sapete indicarmi quelli con coefficienti di conversione migliori? O questa domanda non ha molto senso?

Grazie
 
Premessa, non do consigli perchè non conosco la situazione di nessuno, dico solo quel che farei io...
Non conviene mai il prelievo (purtroppo è un errore che fanno in molti). Perderesti l'anzianità e pagheresti aliquota non conveniente. A meno tu non ne abbia bisogno, io trasferirei tutto, aderendo ad un comparto aggressivo / dinamico (se c'è) e versando fiducioso per 30 anni.
aliquota al 23% se non sbaglio corretto?
non si può prelevare solo una parte e il resto trasferirla per non perdere l'anzianità? (fondo fonte)
preferirei gestire da solo invece che lasciarli marcire e poi tra 30 anni poter prelevare solo il 50%...

N.B. Se il fondo da dirigente è il Mario Ne gri, avrai una ottima conversione in rendita alla fine, stanti le regole attuali. (se ne parlava qualche tempo fa).
Fondo Prometheia, non ho evidenza dei tassi di conversione, ma da quanto letto in giro recupererei quanto versato solo dopo 20 anni di rendita :(
 
aliquota al 23% se non sbaglio corretto?
non si può prelevare solo una parte e il resto trasferirla per non perdere l'anzianità? (fondo fonte)
preferirei gestire da solo invece che lasciarli marcire e poi tra 30 anni poter prelevare solo il 50%...



capisco, però non conviene perdere l'anzianità. Vedo che da Fonte è possibile chiedere un riscatto per cause diverse anche parziale (50% 70&% 100%) tassato 23, dop avere perso i requisiti di adesione. Forse con questo escamotage potresti ritirare parzialmente e conferire il restante, senza quindi perdere anzianità.
 
Ho un paio di domande non correlate:

- un lavoratore che ha un FPA su cui gli viene versato il TFR, può avere il contributo aziendale versando anche una quota volontaria o il co tributo aziendale si ha, solo aderendo sl fondo negoziale chiuso?

- ci sono grandi differenze tra i coefficienti di conversione montante/rendita tra fondi chiusi e aperti? Tra i FPA sapete indicarmi quelli con coefficienti di conversione migliori? O questa domanda non ha molto senso?

Grazie


1.
Il contributo aziendale lo hai solo con fondi con cui l'azienda ha in essere una convenzione. Di norma hai quella con il fondo di categoria; ma esistono anche i fondi regionali (se abiti in veneto, trentino AA o val d'Aosta); e in alcune aziende convenzioni specifiche con fondi aperti.

2.
Sì, ci sono differenze anche rilevanti, precisando però che i coefficienti cambiano ogni tanto, quindi fare calcoli a decenni di distanza può avere un senso relativo. Al post #1 di questo 3d trovi un link al altro thread "Calcolatore rendite fondi pensione" che può darti qualche idea in proposito. La conversione in rendita dei montanti purtroppo è una scienza a parte :rolleyes:
 
Io sono dipendente pubblico. Non ho aderito al fondo negoziale Perseo (quindi il tfr resta dov'è, almeno per il momento) ma ho aderito al fondo amundi secondapensione (dove faccio versamenti che deduco).

Non credo di aver capito la tua risposta :(
 
Io sono dipendente pubblico. Non ho aderito al fondo negoziale Perseo (quindi il tfr resta dov'è, almeno per il momento) ma ho aderito al fondo amundi secondapensione (dove faccio versamenti che deduco).

Aderisci a Perseo e prenditi la quota datoriale, che tanto il TFR resta in Inps comunque per i dipendenti pubblici.
 
Per il lavoratore dipendente le scelte nell'ordine sono le seguenti:

1. Tengo il TFR maturando o lo conferisco al FP? (il pregresso di norma resta come TFR)
2. Contribuisco con il minimo del lavoratore che scatena il massimo del datore?
3. Faccio ulteriori versamenti volontari -sino eventualmente esaurire la deducibilità- ?
4. Faccio versamenti oltre l'importo massimo deducibile nel FP?

SE si risponde Sì alla domanda 1 (e quindi se si mette a rischio/opportunità il proprio TFR maturando) ALLORA la risposta migliore alla domanda 2 è sempre Sì.
La domanda 3 dipende da tanti parametri, quindi -a mio parere- non esiste una risposta univoca e valida per tutti.
La risposta alla domanda 4 è Sì solo nel caso in cui si disponga di un ottimo reddito E CONTEMPORANEAMENTE si è incapaci di gestire il proprio risparmio. (Potrà sembrare un caso limite a chi frequenta questo foro, ma posso assicurare che è invece molto più frequente di quello che si pensa, anche fra persone di notevole livello di scolarità).

Posso chiederti di chiarirmi meglio la scelta del TFR al FP? Mi sembra di capire che è la condizione necessaria per poter poi valutare ulteriori contributi, ma non riesco a capire il perchè. E' solo un motivo fiscale o c'è qualche altra ragione?

Grazie!
 
Posso chiederti di chiarirmi meglio la scelta del TFR al FP? Mi sembra di capire che è la condizione necessaria per poter poi valutare ulteriori contributi, ma non riesco a capire il perchè. E' solo un motivo fiscale o c'è qualche altra ragione?

Grazie!

la 2 prevede di scatenare contributo datoriale, il che significa fp negoziale, il che significa conferire il tfr. Non hai la due senza la uno.

Ma quel che ti hanno detto è che se decidi di conferire il tfr, ha poi poco senso non scatenare il contributo datoriale con il versamento minimo.
 
la 2 prevede di scatenare contributo datoriale, il che significa fp negoziale, il che significa conferire il tfr. Non hai la due senza la uno.

Ma quel che ti hanno detto è che se decidi di conferire il tfr, ha poi poco senso non scatenare il contributo datoriale con il versamento minimo.

Ecco, questo non mi era chiaro. Quindi le opzioni sono 2:

In caso di FP negoziale ha senso TFR + minimo + a salire

In caso di FP aperto allora uno può scegliere se versare o meno il TFR.

Ho capito bene?
 
Ecco, questo non mi era chiaro. Quindi le opzioni sono 2:

In caso di FP negoziale ha senso TFR + minimo + a salire

In caso di FP aperto allora uno può scegliere se versare o meno il TFR.

Ho capito bene?

Sì un fpa lo puoi aprire con versamenti liberi, lasciando il TFR in azienda. Ed equivale ai soli punti 3 ed eventualmente 4.

Ma, lasciami dire, difficilmente è una ipotesi sensata.
 
Sì un fpa lo puoi aprire con versamenti liberi, lasciando il TFR in azienda. Ed equivale ai soli punti 3 ed eventualmente 4.

Ma, lasciami dire, difficilmente è una ipotesi sensata.

Già infatti… lo immagino. Grazie per la risposta, ora inizia a essermi più chiara la questione.
 
Buonasera, una persona in pensione da 10 anni può trasferire la propria posizione previdenziale presso un'altra forma pensionistica per beneficiare di coefficienti di conversione più favorevoli?
 
Buonasera, una persona in pensione da 10 anni può trasferire la propria posizione previdenziale presso un'altra forma pensionistica per beneficiare di coefficienti di conversione più favorevoli?

se non ha già attivato la rendita, sì.
 
Riporto il recente post su altro thread di @zonnet, molto chiaro ed esaustivo

Ho scritto a URP di COVIP. Qui la mia domanda e sotto la risposta
Domanda
Sono andato in pensione di vecchiaia a Giugno del 2020 all’età di 67 anni ed ho una posizione ancora aperta con quello che era il mio fondo di categoria, FONCHIM. Al momento del pensionamento non ho richiesto la prestazione pensionistica ma ho lasciato i soldi nel fondo senza fare ulteriori contribuzioni, in qualità di socio quiescente.
Un paio di anni prima del raggiungimento dell’età pensionabile, anche successivamente ad una vostra conferma sulla regolarità dell’operazione, ho aperto un Fondo Pensione Aperto a mio nome, chiamiamolo X, sul quale sto facendo versamenti regolari.
Vorrei sapere se:
- - Potrei trasferire la mia posizione attuale dal Fondo X a Fonchim o viceversa.
- - Potrei trasferire la mia posizione dal Fondo X ad un altro Fondo pensione Aperto Y da definire e sul quale dovrei aprire una posizione ora, da attuale pensionato. Sarebbe questo considerato un semplice trasferimento, rendendo quindi possibile l'operazione anche essendo già pensionato?
Risposta COVIP
Egregio Sig. ……..,
può effettuare entrambe le operazioni da Lei riportate: sia trasferire quanto accumulato in un fondo pensione in un altro, sia aprirne un terzo per finalizzare il trasferimento del primo o del secondo fondo o di entrambi.
Distinti saluti, URP - COVIP

Tra l’altro avevo anche scritto a SecondaPensione di Amundi che mi ha confermato …
Le comunichiamo che prima di eseguire il trasferimento si dovrà attivare la posizione a Seconda Pensione.
Le comunichiamo che, avendo già raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia, è possibile aderire al fondo pensione solo se risulta già iscritto ad altra forma pensionistica complementare senza aver riscattato completamente la posizione o se sta prestando attività lavorativa.
Pertanto si dovrà allegare a seguito dell’adesione un’autocertificazione comprovante uno dei due requisiti sopra indicati.

E a mia altra domanda:
“Una volta trasferita la posizione ci sarebbe un tempo minimo di permanenza nel fondo prima di richiedere la prestazione pensionistica qualora decidessi in quel senso?”

Risposta
Le comunichiamo che non sono previste tempistiche.

Il diritto alla prestazione pensionistica si acquisisce al momento della maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni stabiliti nel regime obbligatorio di appartenenza, con almeno 5 anni di partecipazione alle Forme Pensionistiche Complementari.


Quindi, una volta trasferita la posizione non c’è nessuna restrizione di tempo entro la quale si può richiedere la prestazione, in teoria anche subito quindi, sempre che si abbiano almeno 5 anni di partecipazione alla previdenza complementare.
Ne deriva che qualora l’aderente individuasse prima di richiedere la prestazione al proprio fondo pensione un altro fondo che risulti essere più vantaggioso potrà fare il trasferimento della posizione ed usufruire di tali vantaggi.
Spero di essere stato chiaro e che siate d’accordo sulle mie interpretazioni delle risposte avute.
 
La mia ragazza ha sottoscritto anni fà Postaprevidenza valore e oltre ad alimentarla mensilmente ha depositato quasi tutti i suoi risparmi sul fondo. Oggi vorrebbe riscattare il capitale ma i vincoli delle Poste sono molto stringenti. Premetto che non mi intendo di fondi pensione ma ho letto che è possibile trasferire Postaprevidenza valore su un altro fondo dunque mi chiedo se esiste un'alternativa a Postaprevidenza valore che permetta di riscattare l'intero capitale anticipatamente senza vincoli o penali.
Grazie a chiunque voglia darmi dei consigli su come recuperare il capitale in tempi rapidi.
 
Stato
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