Fondi Pensione Vol.16

Stato
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Buongiorno.
Ho, come credo molti di Voi una posizione nella previdenza complementare. Nel mio caso è già abbastanza corposa, ho 60 anni e sono iscritto a Previndai, il fondo dei dirigenti d'azienda. Sono sopra i 400K€. A titolo personale sono incerto se, quando sarà il momento, scegliere la RITA per smobilitare tutto o convertire in rendita la posizione.
Certamente da un punto di vista fiscale, probabilmente anche come quantità di denaro, converrebbe la RITA. Ma mi trovo anche a fare una considerazione, personalissima: sono sposato senza figli e, se avrò la fortuna di vivere abbastanza, mi immagino una vecchiaia in cui le funzioni mentali peggiorino. Insomma la vita media aumenta e spesso di vive abbastanza da essere abbastanza rincoglioniti. E chi gestirebbe quei soldi? Forse una pensione maggiorata è da preferire. Certo, anche in quel caso ci saranno da fare scelte finanziarie, ma almeno non mi immagino una badante o un nipote che ti fregano tutto sotto il naso.

Con la rendita al massimo corri il rischio di finire nel frigorifero
 
Ciao @Abaddon.

Fra i link (esterni) notevoli ti segnalo questo "sono previdente", soprattutto nella sezione news

Notizie dal welfare privato | novità previdenza | sonoprevidente

dove mefop risponde ai quesiti dei cittadini.

Ad es ho trovato questa risposta, in tema di anticipazioni "immotivate" e prestazione in capitale, che smentisce una delle convinzioni più volte lette qui

Vedi l'allegato 2922177

ovvero che un anticipo 30% abbassi la soglia :eek:


l'ho trovata fra le risposte a questo articolo Liquidazione in capitale

Potresti formulare il tuo dubbio sul reintegro e successiva nuova anticipazione qui..
Glossario Welfare | Reintegro


EDIT


non ho parole.... sulle stesse pagine trovo detto il contrario... :wall:

Vedi l'allegato 2922179


ovvero.. per l'obbligo si guarda il montante che c'è. Se poi si opta volenti o nolenti per la rendita il 50% si calcola su quello che c'è + anticipazioni?!?

È ufficiale, sono pazzi.


Purtroppo è molto difficile districarsi negli aspetti giuridici con norme scritte in modo ambiguo e variamente interpretabili a seconda del burocrate di turno.
COVIP ha delle precise responsabilità per questo stato di incertezza interpretativa di alcune norme cavillose, basterebbe riformulare una sintesi delle circolari inerenti le condizioni di liquidazione della prestazione interamente in capitale indicando con chiari esempi numerici diversi casi di posizione individuale sopra/sotto soglia e con/senza anticipazioni e/o reintegri.

I due casi cui fai riferimento sono solo apparentemente in contraddizione.

Si tratta infatti a ben vedere di due fattispecie distinte:
  1. individuazione della posizione individuale (montante soglia) che permetta la prestazione interamente in capitale
  2. determinazione della massima prestazione percepibile in capitale nel caso in cui si superasse il montante soglia suddetto

In fase di richiesta della prestazione si verifica prima di tutto che venga soddisfatta la prima fattispecie.
Nel determinare la soglia di incasso 100% cash fa fede il montante effettivamente presente al momento della richiesta della prestazione, senza considerare eventuali anticipazioni non reintegrate ed eventuali rate di RITA già riscosse.

Questa interpretazione è uno dei capisaldi delle strategie del killer dei fondi pensione, il quale intende sfruttare la RITA non solo per renderla esentasse ma anche per riuscire ad incassare l'eventuale montante residuale interamente in forma di capitale.

Uno dei pochi fondi pensione che ha messo nero su bianco la corretta interpretazione della determinazione del montante soglia è il fondo Pegaso, con la recente pubblicazione della circolare 1/2023 che dovrebbe chiarire definitivamente la spinosa questione:

Circolare 1/2023 – I nuovi limiti per la prestazione pensionistica in capitale - Fondo Pegaso

Sa la posizione individuale finale dovesse superare il suddetto montante soglia allora si ricadrebbe nella seconda fattispecie ovvero si potrà incassare fino al 50% della prestazione in capitale, con la differenza che in questa fattispecie occorre tenere conto anche delle eventuali anticipazioni non reintegrate come indicato nello Schema di Statuto di FPN/FPA/PIP deliberato da COVIP a maggio 2021, di cui riporto il paragrafo di interesse:

9. L’aderente ha facoltà di richiedere la liquidazione della prestazione pensionistica sotto forma di capitale nel limite del 50 per cento della posizione individuale maturata. Nel computo dell’importo complessivo erogabile in capitale sono detratte le somme erogate a titolo di anticipazione per le quali non si sia provveduto al reintegro. Qualora l’importo che si ottiene convertendo in rendita vitalizia immediata annua senza reversibilità a favore dell’aderente il 70per cento della posizione individuale maturata risulti inferiore al 50 per cento dell’assegno sociale di cui all’art. 3, commi 6 e 7, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, l’aderente può optare per la liquidazione in capitale dell’intera posizione maturata.
 
Ultima modifica:
Purtroppo è molto difficile districarsi negli aspetti giuridici con norme scritte in modo ambiguo e variamente interpretabili a seconda del burocrate di turno.
COVIP ha delle precise responsabilità per questo stato di incertezza interpretativa di alcune norme cavillose, basterebbe riformulare una sintesi delle circolari inerenti le condizioni di liquidazione della prestazione interamente in capitale indicando con chiari esempi numerici diversi casi di posizione individuale sopra/sotto soglia e con/senza anticipazioni e/o reintegri.

I due casi cui fai riferimento sono solo apparentemente in contraddizione.

Si tratta infatti a ben vedere di due fattispecie distinte:
  1. individuazione della posizione individuale (montante soglia) che permetta la prestazione interamente in capitale
  2. determinazione della massima prestazione percepibile in capitale nel caso in cui si superasse il montante soglia suddetto

In fase di richiesta della prestazione si verifica prima di tutto che venga soddisfatta la prima fattispecie.
Nel determinare la soglia di incasso 100% cash fa fede il montante effettivamente presente al momento della richiesta della prestazione, senza considerare eventuali anticipazioni non reintegrate ed eventuali rate di RITA già riscosse.

Questa interpretazione è uno dei capisaldi delle strategie del killer dei fondi pensione, il quale intende sfruttare la RITA non solo per renderla esentasse ma anche per riuscire ad incassare l'eventuale montante residuale interamente in forma di capitale.

Uno dei pochi fondi pensione che ha messo nero su bianco la corretta interpretazione della determinazione del montante soglia è il fondo Pegaso, con la recente pubblicazione della circolare 1/2023 che dovrebbe chiarire definitivamente la spinosa questione:

Circolare 1/2023 – I nuovi limiti per la prestazione pensionistica in capitale - Fondo Pegaso

Sa la posizione individuale finale dovesse superare il suddetto montante soglia allora si ricadrebbe nella seconda fattispecie ovvero si potrà incassare fino al 50% della prestazione in capitale, con la differenza che in questa fattispecie occorre tenere conto anche delle eventuali anticipazioni non reintegrate come indicato nello Schema di Statuto di FPN/FPA/PIP deliberato da COVIP a maggio 2021, di cui riporto il paragrafo di interesse:


Grazie della conferma. Era quello a cui ero giunto dopo un momento di stupore....

ovvero.. per l'obbligo si guarda il montante che c'è. Se poi si opta volenti o nolenti per la rendita, il 50% si calcola su quello che c'è + anticipazioni?!?

...con annesso inevitabile corollario :D

È ufficiale, sono pazzi.
 
scusate, ho messo una domanda sul thread di Amundi Seconda Pensione, ma forse può essere interessante pure qui.
MI sto iscrivendo online ad Amundi, ma ad un certo punto chiede di inserire il documento firmato dei costi dell'eventuale altra forma pensionistica a cui sono iscritto (Cometa). E se non dico nulla? Che gliene importa ad Amundi?
 
scusate, ho messo una domanda sul thread di Amundi Seconda Pensione, ma forse può essere interessante pure qui.
MI sto iscrivendo online ad Amundi, ma ad un certo punto chiede di inserire il documento firmato dei costi dell'eventuale altra forma pensionistica a cui sono iscritto (Cometa). E se non dico nulla? Che gliene importa ad Amundi?
Ma penso a loro serva per fini di marketing ma essendo un dato richiesto non lo tra lascerei per possibili future complicanze. Per curiosità, se posso, perché apri un secondo FP? Per ritirare tutto il capitale in futuro? Quale altro hai?
 
Non sono d'accordo, i costi delle compagnie non sono tali da annullare il vantaggio della rendita, che e' quello di massimizzare l'entrata periodica ottenibile tramite decumulo. Ammesso che uno sia interessato a questo vantaggio, il punto sta tutto li'.

Perché uno dovrebbe essere interessato al vantaggio delle compagnie anziché al proprio?
 
scusate, ho messo una domanda sul thread di Amundi Seconda Pensione, ma forse può essere interessante pure qui.
MI sto iscrivendo online ad Amundi, ma ad un certo punto chiede di inserire il documento firmato dei costi dell'eventuale altra forma pensionistica a cui sono iscritto (Cometa). E se non dico nulla? Che gliene importa ad Amundi?
Per regolamento, ogni fondo lo deve chiedere. Serve ad accertarsi che un aderente sia correttamente informato dei costi dei fondi a cui aderisce.
 
Ma penso a loro serva per fini di marketing ma essendo un dato richiesto non lo tra lascerei per possibili future complicanze. Per curiosità, se posso, perché apri un secondo FP? Per ritirare tutto il capitale in futuro? Quale altro hai?
Ho il Cometa, con contributo minimo per avere quello datoriale.
 
Scusate la domanda, forse banale.

Avendo visto nel post a prima pagina come viene calcolata la rendita, preferirei riavere tutto il montante.
In questo caso (ho cercato quando e come è possibile) bisogna aprire più FP fino ad arrivare a circa 70k€ di montante (attualmente) è esatto?

Quindi se ne ho uno con Allianz insieme posso aprirne un altro con loro? Oppure devo spostarmi ad amundi sp?

Lo fa anche qualcun altro?
 
Io ho aperto questo anno il FP, penso che raggiunto un certo montante ne aprirò un altro per quel periodo. Mi pare che la soglia riguardi tutto sia il tuo versato che gli interessi maturati ( difficili da prevedere). È dibattuto se le anticipazioni devono essere conteggiate o meno
 
Scusate la domanda, forse banale.

Avendo visto nel post a prima pagina come viene calcolata la rendita, preferirei riavere tutto il montante.
In questo caso (ho cercato quando e come è possibile) bisogna aprire più FP fino ad arrivare a circa 70k€ di montante (attualmente) è esatto?

Quindi se ne ho uno con Allianz insieme posso aprirne un altro con loro? Oppure devo spostarmi ad amundi sp?

Lo fa anche qualcun altro?
Dipende dall'età, comunque dal 2023 l'importo è salito perché è salito l'assegno sociale, qui un documento che spiega bene ( vale bene o male per tutti i fondi pensione, le tabelle di conversione sono abbastanza simili)

https://fondopegaso.it/wp-content/uploads/2023/01/PEGASO_Comunicazione_2023_Circolare_1.pdf

67 anni attorno ai 100k se uomo.
 
Dipende dall'età, comunque dal 2023 l'importo è salito perché è salito l'assegno sociale, qui un documento che spiega bene ( vale bene o male per tutti i fondi pensione, le tabelle di conversione sono abbastanza simili)

https://fondopegaso.it/wp-content/uploads/2023/01/PEGASO_Comunicazione_2023_Circolare_1.pdf

67 anni attorno ai 100k se uomo.
Sisi, avevo letto il calcolo (il 70% del montante deve essere inferiore al 50% dell'assegno sociale diviso per 13 mensilità)... infatti ho scritto indicativamente.

Quindi è giusto il ragionamento di aprirne più di uno? lo posso aprire sempre con allianz insieme?
 
Sisi, avevo letto il calcolo del 70% del montante deve essere inferiore al 50% dell'assegno sociale diviso per 13 mensilità... infatti ho scritto indicativamente.
Quindi è giusto il ragionamento di aprirne più di uno, giusto?
Dipende dal monte te che hai intenzione di raggiungere. Sotto 100k allo stato attuale ne basta uno.
 
Dipende dall'età, comunque dal 2023 l'importo è salito perché è salito l'assegno sociale, qui un documento che spiega bene ( vale bene o male per tutti i fondi pensione, le tabelle di conversione sono abbastanza simili)

https://fondopegaso.it/wp-content/uploads/2023/01/PEGASO_Comunicazione_2023_Circolare_1.pdf

67 anni attorno ai 100k se uomo.
Grazie, veramente utile. Messo in segnalibro.
In pratica per SecondaPensione prendendo in mano le tabelle si può fare "in casa" lo stesso schemino.

Utile anche il reminder in coda per "forzare" il rientro nella categoria di quelli che possono richiedere il capitale al 100%:
chiedere un’anticipazione o, se hai i requisiti, la R.I.T.A., per abbassare
l’importo che hai accantonato e rientrare nel limite, così da chiedere il
capitale sul residuo.

Se non ricordo male però, per poter attuare la strategia del maestro rrupoli del "killer pensionistico" ;) bisogna per forza aderire alla RITA.

Poter "spezzettare" in 3/4/5 anni il capitale in modo da ricadere nella no-tax area, lo si può fare solo in questo modo.
Se si sceglie rendita e/o capitale le tasse vanno pagate (da 9% a 23% a seconda della situazione personale)
 



Fondo pensione, emendamento-sorpresa di Italia Viva nel decreto Pa2


Da Previdenza Italia a Assoprevidenza: la mission complete di Italia Viva – con l’appoggio del governo – a far confluire il Comitato per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare (o fondo pensione) in Assoprevidenza.

Previdenza complementare: di cosa si tratta​

La previdenza complementare è disciplinata dal D.lgs. 5 dicembre 2005 n. 252 e rappresenta il secondo pilastro del sistema pensionistico il cui scopo è quello di integrare la previdenza di base obbligatoria o di primo pilastro. L’obiettivo è quello di concorrere ad assicurare al lavoratore, per il futuro, un livello adeguato di tutela pensionistica, insieme alle prestazioni garantite dal sistema pubblico di base. Inoltre, è basata su un sistema di forme pensionistiche incaricate di raccogliere il risparmio previdenziale mediante il quale, al termine della vita lavorativa, si potrà beneficiare di una pensione integrativa.

Italia Viva e Assoprevidenza​

L’emendamento al decreto Pa 2 è stato inserito da Italia Viva nella notte durante la seduta congiunta delle commissioni I e XI della Camera ed è firmato da D’Alessio, Rosato e Boschi. A renderlo noto è stata Repubblica che specifica come oltre al cambio di nome e natura transitano ad Assoprevidenza anche 29,5 milioni di soldi pubblici, di cui 1,5 milioni entro il 30 settembre.

Emendamento Italia Viva: cosa cambia​

L’emendamento promosso da Italia Viva mira a correggere l’articolo 58 bis del decreto legge 124 del 2019 che definisce ruolo e funzione del Comitato, sostituendo il nome “Previdenza Italia” con “Assoprevidenza”.

Di fatto, il Comitato era stato istituito il 21 febbraio 2011 con una risoluzione votata dalla commissione Lavoro della Camera. Ciò doveva impegnare l’esecutivo a “investire fortemente sulle potenzialità del sistema dei fondi pensione in particolare valutando l’opportunità di sostenere eventuali iniziative organizzative, promozionali e di informazione, anche su impulso degli enti e delle strutture interessati, dirette a mettere a sistema i fondi medesimi“.

L’emendamento di Italia Viva era stato già presentato nel dl Bollette e bocciato da Mattarella per estraneità di materia. Il partito di Renzi non molla e riprova con il decreto Pa 2. Si attendono aggiornamenti con il voto di fiducia alla Camera atteso per oggi.
 
grazie @marble

quindi cose di palazzo mi pare....cioè niente di che curarsi se non per i diretti interessati a fare promozione dei fondi pensione, marketing, insomma fuffa a gogo

spero di sbagliare ma mi pare tanto una supercaxxola
 
grazie @marble

quindi cose di palazzo mi pare....cioè niente di che curarsi se non per i diretti interessati a fare promozione dei fondi pensione, marketing, insomma fuffa a gogo

spero di sbagliare ma mi pare tanto una supercaxxola
mah. Che i fp abbiano bisogno di promozione direi che è vero. Che questi 30 mln siano spesi bene... ho qualche dubbio. Comunque non è stato ancora approvato...


edit

anzi, guardando a chi sono i partner selezionati di questa associazione, direi che si tratta di un regalo a privati

Club dei Partners - Assoprevidenza
 
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