Fondi Pensione Vol.16

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Vi cito tutti perché vorrei testare il mio ragionamento.

Ipotizziamo che io prelevi il 30% dal fondo X --> pago, alla peggio il 23% di tasse sull'importo prelevato.
l'importo prelevato al netto delle tasse lo impiego per contribuire al fondo Y. il mio risparmio fiscale sarà (considerando l'aliquota Irpef massima più le addizionali) il 45% di tasse. tutto riepilogato nello schema sotto.
Intanto i 5164 euro risparmiati (che avrei "normalmente" contribuito al fondo pensione) potrei investirli in un ETF che replica lo stesso indice del mip FP.

Vedi l'allegato 2978155

Ora, ipotizzo che ci sia qualcosa di grande che mi sfugge ma non riesco a capire cosa.
Quindi il mio ragionamento potrebbe rivelarsi molto stupido oppure corretto.
Mi aiutate?
Mi rispondo da solo:
Ipotizzando rendimenti pari a zero, non conviene. La riduzione del montante non è compensata dal risparmio fiscale (cit. Jacques de La Palice).
Qualora i rendimenti dovessero farsi molto interessanti (ipotesi non peregrina considerato l'orizzonte temporale) allora potrebbe convenire. Occorrerebbe però avere la palla di cristallo e parliamo comunque di poche migliaia di euro.
 
a seguito della risposta chiara di @rrupoli, torno sul discorso premio di risultato e tassazione al 5%

saturando io già il massimo deducibile dei 5164 euro annui, sono corrette le due opzioni sotto?

quale preferireste?

  1. incassarlo in busta paga con tassazione al 5% (a cui ricordo va anche tolto il 9,19% dei contributi INPS) ma avendo anche il contributo dell'azienda versato all'inps (circa il 24%)
  2. versarlo per 3000 euro al fondo pensione quindi evitando di pagare il 5% di tassazione ma anche evitando di versare il 9,19% all'INPS e rinunciando al versamento dell'azienda all'INPS per la sua parte (circa il 24%)
 
a seguito della risposta chiara di @rrupoli, torno sul discorso premio di risultato e tassazione al 5%

saturando io già il massimo deducibile dei 5164 euro annui, preferirest

a. incassarlo in busta paga con tassazione al 5% (a cui ricordo va anche tolto il 9,19% dei contributi INPS) ma avendo anche il contributo dell'azienda versato all'inps (circa il 24%

oppure

b. versarlo per 3000 euro al fondo pensione quindi evitando di pagare il 5% di tassazione ma anche evitando di versare il 9,19% all'INPS e rinunciando al versamento dell'azienda all'INPS per la sua parte (circa il 24%)
Per esperienza personale la soluzione A ha tassazione diversa (maggiore).

Sceglierei definitivamente B (tasse ZERO) ma credo dipenda anche dalle necessità di ognuno.
 
hai tradotto "definitely" dall'inglese all'italiano? :D (si scherza eh)
 
che abbia tassazione maggiore sicuramente sul momento, ma rinunci sia ad avere il capitale disponibile subito che al fatto che l'azienda non versa il suo 24 % all'inps sulla tua posizione
 
Una domanda : se arrivati all'agognata pensione decidessi per avere indietro tutto il capitale so già che :
  • si prende l’intera posizione maturata e si calcola il 70%;
  • si converte questo 70% in una rendita mensile;
  • se la rendita mensile è inferiore a circa 272 euro (50% dell’assegno sociale del 2024), allora è possibile ottenere il 100% del capitale in fase di prestazione.
Mettiamo che la posizione maturata sia di 100k prendendone il 70% abbiamo 70k , ma come faccio a calcolare la conversione in una rendita mensile ?
Grazie .
 
Una domanda : se arrivati all'agognata pensione decidessi per avere indietro tutto il capitale so già che :
  • si prende l’intera posizione maturata e si calcola il 70%;
  • si converte questo 70% in una rendita mensile;
  • se la rendita mensile è inferiore a circa 272 euro (50% dell’assegno sociale del 2024), allora è possibile ottenere il 100% del capitale in fase di prestazione.
Mettiamo che la posizione maturata sia di 100k prendendone il 70% abbiamo 70k , ma come faccio a calcolare la conversione in una rendita mensile ?
Grazie .
di massima ti regoli così... poi chiedi al tuo fondo
Fondo Fonte capitolo 4 - fondo pensione per i dipendenti da aziende del terziario ...
 
Salve
Chiedo scusa se la domanda e' stata già trattata ho provato a cercare ma non ho trovato l'argomento,eventualmente vi sarei grato di un eventuale link.
Sono andato in pensione nel 2021 con quota 100 a 63 anni dipendente dello stato.
Ho sottoscritto un fondo pensione aperto nella fattispecie ANIMA Arti & Mestieri Conservazione 3+
e versando il massimo deducibile ogni anno, quindi ad ora circa 20K.
Le domande sono:
1) tenendo conto che la l'eta' della pensione di vecchiaia per la mia categoria e' 67 anni ( che compio nel 2025) potrò riscattare tutto nel 2026 dopo i 5 anni di partecipazione fondo senza problemi con l'agenzia delle entrate?
2) la tassazione su quello che mi verra' restituito sara' del 15%?
Grazie
 
che abbia tassazione maggiore sicuramente sul momento, ma rinunci sia ad avere il capitale disponibile subito che al fatto che l'azienda non versa il suo 24 % all'inps sulla tua posizione

Corretto, l'INPS ha chiarito solo di recente (vedi circolare 49/2023) come deve essere trattato il premio di produttività da un punto di vista contributivo, chiarendo che se decidi per la corresponsione in busta paga il premio è considerato reddito imponibile da lavoro dipendente soggetto ad imposta sostitutiva del 5% e trattenuta previdenziale INPS (9,19-9,76% a seconda del caso specifico).

Nel caso di scelta del versamento del premio nel fondo pensione, INPS ha chiarito che il premio pur non essendo considerato reddito imponibile da lavoro dipendente è soggetto al cosiddetto "contributo di solidarietà" del 10% a carico del datore di lavoro.

Nonostante questi chiarimenti, il premio può ancora essere fonte di malinteso tra dipendente e azienda in quanto quest'ultima potrebbe esprimere l'entità del premio a suo carico al lordo o al netto di tali contributi.

Se non vuoi avere sorprese, prima di scegliere come allocare il premio di produttività chiedi conferma all'amministrazione se considera l'importo del premio nominale che verrà attribuito (per esempio 2500 Euro) rispettivamente al lordo dei contributi previdenziali (nel caso di versamento in busta paga) e al netto del contributo di solidarietà (nel caso di versamento nel fondo pensione).

In altri termini, assicurati che il premio verrà trattato come segue:

1706346915324.png
 
Ultima modifica:
grazie @rrupoli , ma nella tabella che hai messo, molto chiara, non mancherebbe quanto l'azienda dovrebbe versare all'inps OLTRE al valore del premio indicato come "Valore PDR"?

perchè se io decidessi di prendere il PremioDiRisultato in busta paga, l'azienda dovrebbe anche versare altro 24% all'inps come contributo INPS a carico dell'azienda. o sbaglio?
 
Mi rispondo da solo:
Ipotizzando rendimenti pari a zero, non conviene. La riduzione del montante non è compensata dal risparmio fiscale (cit. Jacques de La Palice).
Qualora i rendimenti dovessero farsi molto interessanti (ipotesi non peregrina considerato l'orizzonte temporale) allora potrebbe convenire. Occorrerebbe però avere la palla di cristallo e parliamo comunque di poche migliaia di euro.

Pur senza avere la palla di cristallo è possibile determinare il rendimento netto annualizzato ottenibile grazie al vantaggio fiscale data un'ipotesi di rendimento del fondo di tuo interesse (FPN e/o FPA) basata per esempio sui rendimenti storici dei comparti di interesse.

Il rendimento netto annualizzato, espresso come tasso interno di rendimento (TIR), rappresenta una metrica "universale" che permette il confronto anche con impieghi alternativi del capitale (ETF, BTP, etc.).

Si tratta di una metodica avanzata messa a punto negli ultimi mesi, la quale presuppone una perfetta conoscenza dei meccanismi fiscali sottostanti.
Il rilascio verrà fatto nei prossimi giorni, si troverà all'interno dell'ultimo e conclusivo quaderno tecnico che tratta i fondi pensione.
Essendo un quaderno molto tecnico è riservato agli utenti esperti, per i neofiti è preferibile partire dal materiale messo a disposizione da COVIP sul sito istituzionale o sul sito del proprio FPN/FPA.
 
Ultima modifica:
nel frattempo sono andato nella mia posizione INPS e sul calcolatore la mia pensione futura, trovo che la mia data di pensione di vecchiata è cambiata

fino a qualche tempo fa, veniva indicata al 01/08/20241
ora viene indicata al 01/04/2041

possibile che siano cambiati i parametri di calcolo e che ora sarebbe prevista prima? quindi l'aspettativa di vita è scesa rispetto a prima? colpa del Covid?
 
grazie @rrupoli , ma nella tabella che hai messo, molto chiara, non mancherebbe quanto l'azienda dovrebbe versare all'inps OLTRE al valore del premio indicato come "Valore PDR"?

perchè se io decidessi di prendere il PremioDiRisultato in busta paga, l'azienda dovrebbe anche versare altro 24% all'inps come contributo INPS a carico dell'azienda. o sbaglio?

La tabella mostra solo le trattenute visibili lato lavoratore (è tratta da un articolo Ipsoa antecedente la circolare INPS 49/2023 per cui non viene menzionato il contributo di solidarietà).

In caso di versamento del premio in busta paga (con imposta sostitutiva del 5%), l'azienda provvede ai contributi INPS di sua competenza con il vantaggio di accrescere il montante contributivo INPS del 33% dell'importo del premio di produttività riconosciuto, esattamente come avviene per il resto della retribuzione.
 
ok grazie, quindi oltre ai 2500 euro che vedo in busta paga, la mia posizione TOTALE sarebbe daconsiderare anche incrementata di altro 24% che troverò nel mio montante contributivo in capo all'INPS e sul quale poi un giorno (con tutti i se e i ma) verrà calcolata la mia futura pensione....quindi anche questo intendevo va considerato nella scelta tra PDR in busta paga o al fondo pensioneùù
questa seconda scelta infatti prevede un montante aggiuntivo di 2500 euro esentasse ma il montante inps non avrebbe nessun incremento
 
a seguito della risposta chiara di @rrupoli, torno sul discorso premio di risultato e tassazione al 5%

saturando io già il massimo deducibile dei 5164 euro annui, sono corrette le due opzioni sotto?

quale preferireste?

  1. incassarlo in busta paga con tassazione al 5% (a cui ricordo va anche tolto il 9,19% dei contributi INPS) ma avendo anche il contributo dell'azienda versato all'inps (circa il 24%)
  2. versarlo per 3000 euro al fondo pensione quindi evitando di pagare il 5% di tassazione ma anche evitando di versare il 9,19% all'INPS e rinunciando al versamento dell'azienda all'INPS per la sua parte (circa il 24%)
Io quando mi è capitato ho scelto la 1.

Più che per una questione fiscale/previdenziale, per una mia migliore pianificazione finanziaria: già verso X/anno al fondo pensione e ottengo vantaggi fiscali e investimenti, il montante previsto a fine vita lavorativa lo ritengo soddisfacente con i versamenti tradizionali, il premio lo uso per altri tipi di spese più a breve termine (sistemazione casa, fondo vacanze, etc).

La possibilità di convertire in beni e servizi l'ho valutata, ma mi sembravano "acquisti obbligati" per i quali avevo poco interesse.
 
aggiungo un altro punto che mi è venuto in mente ora, forse sbagliando

se il PDR lo prendo in busta paga, il mio 9,19% e il 24% dell'azienda fanno cumulo sull'imponibile previdenziale?
quindi se supero il tetto dei 2692 Euro, PERDO IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE?

o sbaglio?
 
aggiungo un altro punto che mi è venuto in mente ora, forse sbagliando

se il PDR lo prendo in busta paga, il mio 9,19% e il 24% dell'azienda fanno cumulo sull'imponibile previdenziale?
quindi se supero il tetto dei 2692 Euro, PERDO IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE?

o sbaglio?

Se il premio è di 2500 Euro (espresso al lordo delle trattenute INPS a carico del lavoratore), avrai un incremento di 2500 Euro dell'imponibile INPS e conseguentemente un incremento di 2500*0,33 = 825 Euro del montante contributivo INPS ai fini previdenziali.

Se ti trovi in una situazione borderline, l'aumento dell'imponibile INPS può farti perdere il bonus cuneo fiscale essendo legato all'imponibile INPS e non all'imponibile IRPEF.

Come vedi, la fiscalità di buste paghe e fondi pensione è ormai divenuta assimilabile ad un puzzle enigmistico di strategia fiscale... ;)
 
mamma mia davvero @rrupoli è da mal di testa.... quindi un premio in busta, sicuramente farà perdere il taglio del cuneo, almeno per qual mese

chiamarlo ginepraio è riduttivo.... :wall: :wall:
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Indietro