Fondi Pensione Vol.16

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
A fine Novembre prossimo maturo il requisito per richiedere la RITA (62 anni), siccome con il montante supero la soglia
per il ritiro al 100% in forma capitale (attulamente il montante è 106.500 e presumibilmente a fine Novembre supererà
i 110.000), vorrei contribuire ancora per un altro anno e chiedere la RITA a fine 2025 (spalmabile nei restanti 4 anni fino
al compimento dei 67 anni ordinamentali). Ho iniziato a contribuire dal Novembre 2008, pertanto a fine 2025 saranno
17 anni di contribuzione. La domanda è se durante l'erogazione della RITA continuassi a contribuire (allo scopo del
risparmio fiscale) come verrebbero considerati questi ulteriori contributi? Qualora dopo n anni decidessi di liquidare
il Fondo Pensione, il montante residuo come verrebbe trattato dal punto di vista fiscale e normativo?
 
La mia domanda arriva proprio da quella pagina. Se i rendimenti sono dati al netto degli oneri (cioè tutti i costi che andrebbero ad abbattere questi rendimenti non sono stati considerati) e l'ISC a 35 tende verso una quantificazione di questi oneri, è ragionevole supporre che il miglior FPA ad oggi sia quello con la maggior differenza tra il rendimento a (ipotesi) 20 anni e tale ISC?

Da tale ragionamento, guardando ai soli comparti aggressivi, scaturirebbe una "classifica" che dice Allianz Insieme, Amundi Secondapensione staccati (di parecchio) ed a seguire senza troppe differenze Anima Arti e Mestieri, Credit Agricole Vita, Intesa San Paolo Giustiniano e Sella Eurorisparmio. Gli altri non pervenuti.

Sto cercando quale terzo FPA aprire, vorrei capire il criterio migliore per stabilirlo.
 
A fine Novembre prossimo maturo il requisito per richiedere la RITA (62 anni), siccome con il montante supero la soglia
per il ritiro al 100% in forma capitale (attulamente il montante è 106.500 e presumibilmente a fine Novembre supererà
i 110.000), vorrei contribuire ancora per un altro anno e chiedere la RITA a fine 2025 (spalmabile nei restanti 4 anni fino
al compimento dei 67 anni ordinamentali). Ho iniziato a contribuire dal Novembre 2008, pertanto a fine 2025 saranno
17 anni di contribuzione. La domanda è se durante l'erogazione della RITA continuassi a contribuire (allo scopo del
risparmio fiscale) come verrebbero considerati questi ulteriori contributi? Qualora dopo n anni decidessi di liquidare
il Fondo Pensione, il montante residuo come verrebbe trattato dal punto di vista fiscale e normativo?

Al momento della richiesta rita devi essere inoccupato
La rita potrai chiederla parziale o totale; nel caso di rita parziale, avrai due posizioni sul fondo:

1. destinata a rita
2. resta come è attualmente, con la % non ndestinata a rita

(potrai adottare due comparti diversi)

Se contribuisci, alimenti il punto 2.
Potrai dedurre, se nel qudriennio paghi irpef.

In caso di richiesta totale, credo che il punto 2. ci sia comunque con montante zero; e che contribuendo funzioni allo stesso modo.
 
La mia domanda arriva proprio da quella pagina. Se i rendimenti sono dati al netto degli oneri (cioè tutti i costi che andrebbero ad abbattere questi rendimenti non sono stati considerati) e l'ISC a 35 tende verso una quantificazione di questi oneri, è ragionevole supporre che il miglior FPA ad oggi sia quello con la maggior differenza tra il rendimento a (ipotesi) 20 anni e tale ISC?

Da tale ragionamento, guardando ai soli comparti aggressivi, scaturirebbe una "classifica" che dice Allianz Insieme, Amundi Secondapensione staccati (di parecchio) ed a seguire senza troppe differenze Anima Arti e Mestieri, Credit Agricole Vita, Intesa San Paolo Giustiniano e Sella Eurorisparmio. Gli altri non pervenuti.

Sto cercando quale terzo FPA aprire, vorrei capire il criterio migliore per stabilirlo.
Sicuramente ti risponderà qualcuno più esperto di me ma io con "rendimenti al netto degli oneri" Intendo i rendimenti netti una volta tolti gli oneri (cioè gli oneri sono stati considerati per arrivare al rendimento netto) . Altrimenti direi rendimenti lordi. Sbaglio?
 
Dice che i costi che gravano direttamente sull'aderente non sono compresi.....Ora che leggo meglio la scheda di Sella e Anima direi che sono solo i costi fissi annuali (20 vs 12) a non essere considerati mentre i costi di gestione (1.4% vs 1.6%) sì. Dunque dovrei guardare direttamente la tabella dei rendimenti....

Grazie @zonnet , vediamo se qualche altra opinione conferma
 
Al momento della richiesta rita devi essere inoccupato
La rita potrai chiederla parziale o totale; nel caso di rita parziale, avrai due posizioni sul fondo:

1. destinata a rita
2. resta come è attualmente, con la % non ndestinata a rita

(potrai adottare due comparti diversi)

Se contribuisci, alimenti il punto 2.
Potrai dedurre, se nel qudriennio paghi irpef.

In caso di richiesta totale, credo che il punto 2. ci sia comunque con montante zero; e che contribuendo funzioni allo stesso modo.
Sono già in pensione da Novembre 2022, quindi inoccupato.
Intendo chiedere la Rita totale. Quindi anche dopo aver chiesto la Rita totale
se decidessi di liquidare il FP dopo altri 5 anni, ai fini della tassazione del
montante residuo viene sempre considerata la data iniziale della
contribuzione (2008)?
 
Sono già in pensione da Novembre 2022, quindi inoccupato.
Intendo chiedere la Rita totale. Quindi anche dopo aver chiesto la Rita totale
se decidessi di liquidare il FP dopo altri 5 anni, ai fini della tassazione del
montante residuo viene sempre considerata la data iniziale della
contribuzione (2008)?
ritengo di sì, ma nel dubbio potresti chiedere la rita al 99% ;)
 
Scusate, ho letto questa affermazione e sono saltato dalla sedia
Sono già in pensione da Novembre 2022, quindi inoccupato.
Intendo chiedere la Rita totale.
Ma quindi un pensionato che non ha ancora riscattato il fondo pensione può richiedere la RITA?
Nel mio caso 63 anni di età in pensione da 4 anni un fondo pensione con un montante accumulato ampiamente oltre la soglia per il ritiro al 100% in forma di capitale....posso ancora richiedere la RITA? ... sarebbe fantastico :yeah:
 
Certo che si! Hai tempo fino al compimento dei 67 anni.
 
Certo che si! Hai tempo fino al compimento dei 67 anni.
Attenzione se si arriva al compimento dei 67 anni (limite attuale per la pensione di vecchiaia)la RITA non si prende più. Si ha tempo almeno 6 mesi prima dei 67 anni. Meglio controllare con il proprio fondo.
 
Attenzione se si arriva al compimento dei 67 anni (limite attuale per la pensione di vecchiaia)la RITA non si prende più. Si ha tempo almeno 6 mesi prima dei 67 anni. Meglio controllare con il proprio fondo.
esatto. La norma prevede che la rita abbia almeno 2 rate.

Quindi se è trimestrale , 6 mesi; più qualche mese di tempi tecnici .... meglio muoversi un anno prima ;)
 
e ancora meglio, volendo: se chiedi la rita, poniamo, al 60% avrai per 4 anni una rata più bassa (15% annui invece di 25% annui), e una sorta di maxirata finale pari al 40% più quello che hai messo nel frattempo. Il vantaggio è che la maxirata finale è tassata con 4 step annuali in meno (-0,3% a step) dato che nel quadriennio la tassazione continua a calare.

Devi solo fare in modo che la maxi rata sia ragionevolmente sotto soglia.
 
ritengo di sì, ma nel dubbio potresti chiedere la rita al 99% ;)
A tal proposito faccio un esempio:
Supponiamo che al momento di richiedere la RITA il montante equivale a 116.000 Euro con un età di 63 anni e decidessi
di far confluire nella RITA 115.000 Euro, rimanendo con un residuo di 1.000 Euro.
Continuando a versare 5.165 Euro per altri 4 anni, al termine dei quali il montante è di circa 22.000 Euro e decidessi di
liquidare il FP, posso ritirare tutto il montante residuo in forma capitale al 100%?
 
e ancora meglio, volendo: se chiedi la rita, poniamo, al 60% avrai per 4 anni una rata più bassa (15% annui invece di 25% annui), e una sorta di maxirata finale pari al 40% più quello che hai messo nel frattempo. Il vantaggio è che la maxirata finale è tassata con 4 step annuali in meno (-0,3% a step) dato che nel quadriennio la tassazione continua a calare.

Devi solo fare in modo che la maxi rata sia ragionevolmente sotto soglia.
Ops nel frattempo mi avevi già risposto alla mia domanda precedente...
Perchè durante i 4 anni di rateizzazione della RITA la tassazione non gode del vantaggio fiscale ad ogni step del -0,3%?
 
Ultima modifica:
Buongiorno,
Scusate non mi ė chiaro il passaggio sul riscatto totale…

Io andrò in pensione il 1/9/24 il riscatto totale lo potrò già chiedere o devo aspettare 2 anni dal pensionamento?
 
A tal proposito faccio un esempio:
Supponiamo che al momento di richiedere la RITA il montante equivale a 116.000 Euro con un età di 63 anni e decidessi
di far confluire nella RITA 115.000 Euro, rimanendo con un residuo di 1.000 Euro.
Continuando a versare 5.165 Euro per altri 4 anni, al termine dei quali il montante è di circa 22.000 Euro e decidessi di
liquidare il FP, posso ritirare tutto il montante residuo in forma capitale al 100%?

Sì perchè il montante residuo è sotto soglia.

Ops nel frattempo mi avevi già risposto alla mia domanda precedente...
Perchè durante i 4 anni di rateizzazione della RITA la tassazione non gode del vantaggio fiscale ad ogni step del -0,3%?

In tutto avrai 16 rate di rita + 1 per il montante finale (che assumiamo avvenire nel quarto anno, anche se potresti trascinartelo ancor più avanti nel tempo). Con tassazione decrescente ogni 4 rate. Se assumiamo che gli step avvengano alle rate 1- 5 - 9 - 13, le rate da 13 a 17 avranno tassazione più bassa rispetto alle rate da 1 a 12. Quindi più sposti importo sull'ultima rata, meno tasse paghi (al "costo" di posticipare l'incasso).
 
Buongiorno a tutti, vi seguo con molta attenzione e mi ricordo che avevate gia' affrontato il problema della rendita del fondo. Volevo semplicemente dare la mia testimonianza su come le cose stanno evolvendosi.
ieri sera ho rivisto il prospetto annuale del fondo cometa a cui aderisco... e ho notato che il con il passare degli anni il fattore di sostituzione si sta abbassando sempre piu'
Ora Cometa mi stima, che se andassi in pensione a 67 anni avrei un fattore di restituzione dello 3.75% rispetto al capitale, ovvero mi vedrei restituito il capitale dopo quasi 27 anni (a quasi 94 anni suonati)!! Stima fatta senza eredi... Ora un 6 anni fa il fattore di sostituzione era poco sopro il 4%. Aggiungo che sono donna di 52 anni e che la mia aspettativa di vita non e' certo di 94 anni.
 
Buongiorno a tutti, vi seguo con molta attenzione e mi ricordo che avevate gia' affrontato il problema della rendita del fondo. Volevo semplicemente dare la mia testimonianza su come le cose stanno evolvendosi.
ieri sera ho rivisto il prospetto annuale del fondo cometa a cui aderisco... e ho notato che il con il passare degli anni il fattore di sostituzione si sta abbassando sempre piu'
Ora Cometa mi stima, che se andassi in pensione a 67 anni avrei un fattore di restituzione dello 3.75% rispetto al capitale, ovvero mi vedrei restituito il capitale dopo quasi 27 anni (a quasi 94 anni suonati)!! Stima fatta senza eredi... Ora un 6 anni fa il fattore di sostituzione era poco sopro il 4%. Aggiungo che sono donna di 52 anni e che la mia aspettativa di vita non e' certo di 94 anni.
Premesso che ti mancano ancora diversi anni alla pensione ma devi per forza scegliere la rendita?
 
Stato
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