Fondi total e absolute return: una differenza che non mi è mai stata chiara

neuromante

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Cosa cambia in termini di obbiettivi, strategie di investimento, orizzonti temporali?
 
Cosa cambia in termini di obbiettivi, strategie di investimento, orizzonti temporali?

i fondi total return,mirano ad ottenere rendimenti, anche in presenza di mercato sfavorevole,questo obiettivo,viene perseguito mediante lo stockpicking,ossia soprappesando alcuni titoli e sottopesandone altri,un total return non ha benchmark come i flessibili,e lo stock picking va imntegrare quel tipo di gestione.
ATTENZIONE queste sono intenzioni,cosi come le intenzioni dei flessibili è fare trading,ma lo fanno,quanto lo fanno come lo fanno con quali risultati.
 
i fondi total return,mirano ad ottenere rendimenti, anche in presenza di mercato sfavorevole,questo obiettivo,viene perseguito mediante lo stockpicking,ossia soprappesando alcuni titoli e sottopesandone altri,un total return non ha benchmark come i flessibili,e lo stock picking va imntegrare quel tipo di gestione.
ATTENZIONE queste sono intenzioni,cosi come le intenzioni dei flessibili è fare trading,ma lo fanno,quanto lo fanno come lo fanno con quali risultati.

Con che orizzonte temporale?

E in cosa si differenziano con gli absolute return?

grazie
 
FondiOnLine.it

Di più non so dirti

ciao :)

25-10-2007
di Stefania Basso

Intervista a Marco Barindelli, Responsabile Clienti Retail, Mutual Funds di Schroders...


Qual è la differenza tra i fondi Absolute Return e Total Return e chi sono secondo voi gli investitori adatti a questo tipo di investimento?

Internamente in Schroders definiamo come Absolute Return quei prodotti che hanno l’obiettivo di generare un rendimento positivo su un periodo non superiore ai 12 mesi. Essi dovrebbero essere in grado di conseguire questo risultato indipendentemente dalle condizioni di mercato, grazie alla possibilità di assumere posizioni corte sulle differenti fonti di rendimento e/o di spostare gli investimenti verso la liquidità o suoi succedanei.
Sebbene in termini molto generali Total Return configuri una combinazione di crescita di capitale e reddito, la nostra definizione di Total Return fa invece riferimento a quei prodotti che presentano una forte focalizzazione sulle “best ideas”, si caratterizzano per elevata ricerca dell’Alpha e strategie non vincolate a pre-definiti indici di riferimento.

Trattandosi di due filosofie d’investimento tra loro differenti, esse sono adatte a investitori con profili di rischio e aspettative di rendimento diverse tra loro.
Per quanto riguarda le strategie Absolute Return esse si adattano a investitori con un ridotto profilo di rischio, che siano disposti a dare al gestore ampi spazi di manovra, delegando non solo le scelte di paese-settore-titolo, ma anche quelle di allocazione tra differenti attività. Questi investitori ricercano in media un rendimento che non sia correlato con quello delle attività sottostanti e attribuiscono il massimo valore alla protezione del capitale.
Le strategie Total Return sono in genere rivolte a quegli investitori che hanno una forte attenzione per la generazione del rendimento e sono disposti per questo a dare al gestore ampio spazio di manovra rispetto alla composizione degli indici di mercato, lasciandogli flessibilità nella scelta delle migliori idee d’investimento. Questi investitori sono quindi disposti a sopportare una maggiore volatilità (intesa come scostamento dalla dinamica del mercato) al fine di conseguire un maggior premio per il rischio
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FondiOnLine.it


Il rendimento complessivo, o total return, è la somma della rivalutazione del capitale e dell'incasso del dividendi divisa per l'investimento originale.

Significato di Total Return


Può succedere che asset management diversi usino l' espressione Total Return con accezioni
diverse. Bisogna verificare sul materiale informativo, prospetto, informazioni chiave per gli investitori, quali sono gli obiettivi e le caratteristiche di uno specifico fondo Total Return.

Per un certo fondo Absolute Return bisogna verificare nei documenti informativi su che arco temporale il fondo ha l' obiettivo di ottenere un rendimento assoluto.
 
Ultima modifica:
Investitori obbligazionari in cerca di (absolute) return - Morningstar IT
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V. Baselli 11/12/2014 14:30

Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano. Sono in compagnia di Fabio Castaldi, responsabile strategie absolute return per Amundi.

Buongiorno dott. Castaldi e grazie.

Fabio Castaldi: Buongiorno.

Baselli: La strategia a ritorno assoluto mira a ottenere quello che tutti gli investitori vorrebbero: risultati positivi in qualsiasi fase di mercato, nei rialzi come nei ribassi. La cosa, ovviamente, è più facile a dirsi che a farsi ... Quali sono i principi cardine di questo approccio d’investimento?

Castaldi: Come dice lei, l’aspetto comune dei prodotti absolute return è quello di dare all’investitore un ritorno positivo a prescindere dalle condizioni di mercato. Le strategie absolute return possono essere molto diverse, alcune sono come diciamo noi market neutral (neutrali), quindi senza un’esposizione direzionale al mercato, strategie più di arbitraggio come può essere un long-short equity o long-short sul credito, mentre altre possono intervenire su classi di attivo non tradizionali, come la volatilità, come i cambi. Altre invece che hanno una combinazione di posizioni direzionali, di arbitraggio, magari come facciamo noi a Londra, con delle tematiche macro sulle quali interveniamo costruendo i portafogli.
L’aspetto che attira l’attenzione degli investitori, direi da 18-24 mesi, è sulla parte fixed income (reddito fisso), dove c’è il timore di una traiettoria dei rendimenti che si possa invertire rispetto agli ultimi trent’anni; si va verso dei rendimenti, soprattutto sulle parti lunghe della curva, al rialzo in alcune zone geografiche. Il timore degli investitori di avere rendimenti negativi dei propri portafogli che sono indicizzati al mercato obbligazionario, li porta a guardare al mondo absolute return, che ha questa abilità di intervenire da entrambi i lati, sia con posizioni in acquisito che con posizioni in vendita.
È questo che gli investitori in tempi recenti cercano: prodotti che abbiano la capacità di essere corti di duration sull’asset class a reddito fisso, nell’aspettative che i rendimenti in alcune aree geografiche tendano ad andare al rialzo, piuttosto che, come successo fino ad oggi, al ribasso.

Baselli: Quindi, in questo momento, quale sono le asset class su cui puntate di più? Perché?

Castaldi: Il mondo FX (Forex) è sicuramente quello che ci piace di più, il mondo dei cambi. Abbiamo una visione macro costruttiva sull’America, abbiamo aspettativa di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti con una tempistica più aggressiva rispetto a quello che si aspetta il mercato. Nonostante nei nostri portafogli abbiamo una posizione corta duration sui bond americani per trarre vantaggio da questi sviluppi, ci pare che il mondo dei cambi rifletta queste divergenze di politica monetaria meglio che altre asset class. Per cui, lunghi di dollari, corti di yen; lunghi di dollaro, corti di euro.

Baselli: Per chiudere, quale ruolo potrebbe avere un fondo absolute return all’interno di un portafoglio più ampio?

Castaldi: Questa è una domanda interessante e sarà interessante vedere il comportamento degli investitori nel momento in cui le politiche di rialzo dei tassi dovessero materializzarsi. Io ritengo che da quello che era considerato un prodotto di diversificazione nell’ambito di portafoglio, quindi un ruolo satellite, i prodotti absolute return abbiano un futuro nei portafogli più robusto, una posizione più core, più centrale, soprattutto nel mondo obbligazionario.
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VIDEO: Investitori obbligazionari in cerca di... | Morningstar
 
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Sara Silano 27/11/2014 | 12:12

Le strategie a ritorno assoluto diventeranno sempre più importanti in un contesto di bassi tassi di interesse. Il dato è emerso nell’ultima Morningstar Investment conference (MIC) che si è tenuta a Milano lo scorso 11 novembre, durante la quale, in un sondaggio tra il pubblico, prevalentemente istituzionale, i partecipanti hanno detto che i gestori “alternativi” dovrebbero focalizzarsi soprattutto sul produrre rendimenti consistenti nel tempo (57% delle risposte) e sul ridurre il rischio (35,7%).

Un po’ di storia

I fondi absolute return si sono affermati sul mercato italiano dopo l’approvazione nell’aprile 2005 del Regolamento della Banca d’Italia che ha recepito la direttiva europea Ucits III, ha ampliato l’universo di investimento dei fondi tradizionali e ha introdotto la possibilità di creare fondi non armonizzati, che hanno minori vincoli nella costruzione del portafoglio. Da allora, tra alti e bassi, hanno acquisito un loro spazio nell’industria del risparmio gestito, non solo del Belpaese. Le statistiche Morningstar indicano per i fondi alternativi un tasso di crescita organica (flussi in percentuale del patrimonio iniziale) in Europa del 20,8% dal gennaio 2014.
In particolare, tra le categorie che hanno attratto maggiormente gli investitori c’è quella degli Alternativi-Multistrategy, che racchiude “i fondi che danno esposizione a diverse tattiche alternative di investimento”. Come spiega Ali Masarwah dell’European Fund flow team di Morningstar, i flussi in questo tipo di strumenti sono “un ulteriore indicatore dell’elevata domanda di prodotti con una asset allocation molto diversificata”.

Volatilità e incertezza

L’aumento della popolarità è legato anche al contesto macro economico e finanziario. “Il picco di volatilità che ha scosso i mercati a ottobre potrebbe essere stato solo la prima manifestazione di un clima di prevalente incertezza tra gli investitori”, ha detto, nel corso della MIC, Sonja Uys, gestore del fondo BNY Mellon Absolute Insight. “In questo scenario, cercare di azzardare previsioni su un futuro imprevedibile determinerà ancora più errori di giudizio del normale. Le strategie long-only e gli investimenti da cassettista, di tipo buy and hold, che si basano sull’assunto di una direzione ascendente dei mercati, sembrano potenzialmente mal equipaggiate per affrontare lo scenario attuale”.

Rischio asimmetrico

Con i rendimenti vicini ai minimi storici, il rischio sui mercati obbligazionari oggi è asimmetrico: tutti i guadagni futuri derivanti dall’eventuale calo dei rendimenti dei titoli obbligazionari saranno probabilmente superati dalle perdite nel momento in cui i tassi cominceranno di nuovo a salire. Inoltre, la fine del programma di espansione monetaria da parte della Federal Reserve americana determinerà un costo aggiuntivo per i finanziamenti a carico di individui e imprese, con ricadute sui consumi da un lato e sugli investimenti dall’altro.

“Se la volatilità stessa e l’incertezza rappresentano oggi i principali fattori di rischio per chi opera sui mercati finanziari, le strategie a ritorno assoluto offrono di per sé una soluzione di selezione e di riduzione dei rischi per il portafoglio investito”, continua Uys. “Il loro obiettivo, infatti, consiste nel conseguire un risultato positivo indipendentemente dall’andamento futuro dei mercati e non sono quindi condizionate da previsioni potenzialmente fallaci, né da imprevedibili inversioni di tendenza degli indici”.

La giusta prospettiva

La maggior flessibilità concessa dalla normativa ai fondi alternativi ha un duplice obiettivo, ossia quello di svincolare i rendimenti dall’andamento dei mercati e di gestire attivamente il rischio. I derivati, ad esempio, possono essere utilizzati come copertura contro il rischio dei tassi d’interesse, rendendo il portafoglio immune dai cambiamenti nell’uno o nell’altro senso.
Gli investitori in fondi absolute return devono essere consapevoli del fatto che queste strategie non fanno sempre meglio del mercato di riferimento, ma possono avere performance migliori in fasi di ribasso e rimanere indietro rispetto ai prodotti tradizionali in quelle di forte rialzo, proprio perché cercano di annullare o minimizzare il cosiddetto downside risk (ossia il rischio di perdita di un titolo, conseguente a fattori economici che ne influenzano l’andamento).

Dove vanno le strategie absolute return | Morningstar
 
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