Nell'ipotesi che la gestione e le linee siano identiche, nel caso ipotesi di 40 anni di versamenti pari a 5.000 euro anno sulla linea più aggressiva, con ipotesi di rendimento medio annuo 5%, il risultato finale di Secondapensione rispetto al clone è superiore di oltre 56.000, nel caso di rendimento medio annuo pari a 8%, il risultato finale di Secondapensione è superiore al clone di oltre 134.000 euro, nel caso di rendimento medio annuo del 12%, la differenza a favore di Secondapensione è oltre 443.000 euro, semplicemente per via di costi differenti e dell'interesse composto. E' un conteggio fatto velocemente con alcune semplificazioni, ma perfezionandolo non credo che otterremmo risultati granchè diversi.
Riprendendo la domanda di Cataflic, a fronte di un lavoro da consulente autonomo, avendo a che fare con un cliente poco informato che di solito è già stato spiumato da amici vari assicuratori, bancari e postali con PIP dai caricamenti feroci, la tariffa è una-tantum: già solo i conticini appena esposti, per chi non è capace di farli da solo e ancor più non conosce le offerte sul mercato e pensa ancora che i fondi negoziali siano una bidonata perchè glielo dice il Beppe nazionalpopolare o l'amico di turno di cui si fida perchè consiglia suo cuggino da anni (e avendo il PIPpone da rifilare a tutti i costi), penso che possano valere qualcosa. Partendo sempre dal presupposto che i folisti e gli informati siano non più dello 0,01% della popolazione, diversamente non si spiegherebbero i volumi "miseri" raccolti in quasi ventanni da Secondapensione.