Sì, i passi obbligati da seguire sono quelli già segnalati e che hai ben capito:
- scoprire qual è il nuovo fornitore (tramite Portale Consumi o con l'invio di una richiesta già predisposta sullo Sportello Consumatori)
- riempire e inviare il modulo reclami al nuovo fornitore (ognuno ha il suo, ma penso che non sia obbligatorio usare quello). Meglio abbondare: una PEC inviata a reclami@fornitore e un'altra alla PEC@fornitore.
Ovviamente vanno indicati gli estemi utenza (nome, indirizzo, POD) il motivo (contratto attivato a insaputa), si chiederanno le loro ragioni per l'attivazione (se mai ne avessero, ma vedrai che no), l'annullamento di qualsiasi futura fattura, il ripristino del precedente contratto (che comunque ti conviene che cerchi di ri-stipulare tu stesso sin da ora)
- attendere la risposta che deve arrivare entro 30 giorni
- in caso di mancata risposta, effettuare segnalazione a Sportello Consumatori, che è pur sempre un tentativo di risoluzione stragiudiziale ma ineliminabile prima di passare alle vie legali. È implicito che l'utente, se insoddisfatto dell'esito conciliazione, può rifiutarla e proseguire per suo conto.
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Arera: Reclami ma non c'è molto di più.
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S.MARIA DI SALA (VE) : CONTRATTO ENEL NON RICHIESTO VIA TELEFONO, CIFRA RECORD DA PAGARE,60ENNE SALESE SI RIVOLGE AD ADICONSUM VENEZIA - CafeTV24
Buona fortuna!