...vedo opinioni contrastanti sul discorso spread del stg. Nel excel di
@Fra62 vedo che viene riportato una stima di
@TGuido56 di 0,0185 mentre
@hal.9000 scrive che è 0,00056 (
Fornitura elettrica domestica: consigli su gestori? (Parte XIV) - info nel post #1).
Non chiedo se una è giusta e l'altra è sbagliata perché nessuno losa ovviamente, ma per farmi una opinione della convenienza di stg mi interesserebbe capire se partono da ipotesi differenti per arrivare a stime così diverse?
Lo 0,00056 è lo sbilanciamento = (media reale dei consumi domestici prezzati al PUN - media oraria del PUN). È un costo effettivo per un operatore che acquista sul Mercato del giorno prima: nel complesso compra (e rivende ai suoi utenti) un quantitativo maggiore di energia nelle ore in cui i consumi dgli utenti sono più alti (e anche il costo è un po' più alto).
Lo 0,0185 €/kWh (ma qui si tira a indovinare) è la perequazione: un recupero del dare-avere dei tutelati che ricadrà sugli utenti STG. Alla fine ultima di STG deve essere azzerato, se no lo Stato ci guadagna o ci perde, cosa non ammessa.
STG per le microimprese, artigiani, commercianti era partito con una perequazione positiva (un effettivo spread di 0,00848 €/kWh nel 2º trimestre 2023) mentre ora è negativa (una restituzione agli utenti di 0,01974 €/kWh rispetto al PUN).
Man mano avanzeranno i censimenti 2023 dei tutelati, delle loro bollette, dei loro costi, dei loro consumi e dei costi reali sostenuti per l'acquisto all'ingrosso dell'energia che hanno consumato. Questo determinerà la perequazione trimestrale STG.
Al momento è un buco nero. Il valore di 0,0185 è conservativo. Considera un possibile calo del numero di utenti STG rispetto a quanti erano in tutela nel 2023 (dovuto alle spinte mediatiche per andare sul libero), con un effetto di amplificazione di un possibile valore iniziale simile a quello di STG microimprese. Non credo poi che sarà un semplice conto matematico, perché Arera potrebbe avere motivi per diluire questa perequazione su uno-due anni.